lunedì 19 luglio 2021

Topolino #3425: L'invasione dei droni

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A volte succedono gli imprevisti, soprattutto d'estate ecco spuntare una pizza tra amici all'improvviso. E così articoli che iniziano o quasi finiti vanno rimandati, come ad esempio la recensione dell'ultimo numero di Topolino che vi presento anche questa settimana di lunedì.
Inizio dalla cover story, che in realtà è alla seconda puntata, L'invasione dei droni. La storia, di Pietro Zemelo e Luca Usai, è un divertente inseguimento di Topolino, Tip e Tap ed Eta Beta a un innumerevole numero di droni che sono stati duplicati dal duplicatore di Eta Beta mandato in tilt da Gambadilegno. Ovviamente il nostro ladro preferito ha cercato di sfruttare la situazione, senza successo.
La storia viene celebrata dalla copertina, però, perché questa settimana in allegato con Topolino si trova proprio un piccolo drone. E con il prossimo numero troveremo il telecomando. Mi sa che lo porterò giù in Calabria per provarlo!
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Eta Beta, come già sappiamo, è anche co-protagonista de Il principe della menzogna, giunto al secondo episodio. La saga di Mr. Vertigo sembra ormai giunta all'ultimo capitolo, questo perché in questa seconda puntata ad affiancare Marco Nucci troviamo Fabrizio Petrossi, che però non realizza nulla di memorabile, come del resto non troviamo nulla di veramente memorabile neanche nella storia. Questa ci propone le visite di Topolino, Eta e Flip ai vari possessori delle Mousinger che hanno le caratteristiche per aver scritto i misteriosi manoscritti inviati trent'anni prima a Orson Kane. La storia, dunque, arricchisce la ricerca di tutta una serie di indizi, che vengono più o meno riassunti da Topolino poco prima del viaggio finale in quel di Cabot Top. Come già in altre occasioni, la storia si segnala per gli spunti pop e gli ammiccamenti al lettore, soprattutto quello adulto, con la presenza di una versione disneyana di Agatha Christie affiancata da due simpatiche vecchine che ricordano le due protagoniste del classico Arsenico e vecchi merletti, senza dimenticare un personaggio che sembra ricordare per l'altezza e la capigliatura la Nonna Abelarda di Carpi!
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A fornire qualche flebile indicazione c'è, come intuibile, Flip: il gangarone non migliora il suo stato di salute, ma cambia sovente colore, cosa che non può essere considerata conclusiva. Si fa sempre più strada l'idea che Arkadin abbia, in fondo, ragione: i manoscritti potrebbero essere stati scritti dopo gli eventi e proposti a Topolino per spingerlo a indagare e dare credito alla storia raccontata da Kane per trasformarli così in veri e propri best seller del genere. A incrinare questa tesi, però, c'è il finale che di fatto introduce i lettori all'episodio che verrà pubblicato su Topolino #3425.
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E chiudo con la storia d'apertura, Un'estate in città, divertente avventura di Corrado Mastantuono con Bum Bum Ghigno protagonista. Il surreale idraulico paperopolese si ritrova solo (o quasi) in città, e passa buona parte della storia immaginando situazioni incredibili che si chiudono con la solita divertente gag. Mastantuono, però, non si accontenta di scrivere una sequela di situazioni divertenti e riesce a condire la storia anche di quel tocco mystery che non guasta!

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