martedì 10 agosto 2021

Una città su Ganimede

Ganimede è uno dei satelliti di Giove, uno di quelli osservati il 7 gennaio del 1610 da Galileo Galilei. L'idea che anche Marte avesse dei satelliti ha all'incirca origine nella stessa epoca. Sembra infatti che Johannes Kepler male interpretò un appunto di Galileo su quelli che poi si sarebbe scoperto essere gli anelli di Saturno, supponendo che Galilei avesse osservato anche degli indizi relativi a satelliti marziani. Questi ultimi, però, vennero scoperti nel 1877 da Asaph Hall: Deimos, il 12 agosto, e Phobos, il 18 agosto. La cosa era abbastanza nota nel 1927 quando sul primo numero dell'anno di Popular Mechanics venne pubblicata l'immagine di una città futuristica costruita sulla più piccola delle lune marziane, Ganymeade, le cui dimensioni indicate nella rivista sono compatibili con quelle di Deimos, che è poco più della metà di Phobos.
Si potrebbero fare varie ipotesi: il redattore non era a conoscenza delle lune di Marte, oppure nell'idea di chi propose l'immagine, quella doveva essere una luna artificiale, o una luna acquisita dal pianeta in un lontano futuro. Ad ogni buon conto l'immagine è decisamente interessante, anche perché suggerisce che la città marziana ricopra l'intera superficie del satellite.
Mi sono imbattuto in questa curiosità mentre cercavo una immagine di un insediamento futuristico marziano da abbinare all'articolo sugli sport di squadra nello spazio nella serie delle Olimpiadi spaziali. E ora ve la ripropongo anche come curiosa idea fantascientifica, ottima per introdurvi a Destinazione Futuro e al centenario di Gene Roddenberry, ormai sempre più vicino!
20210809-mars-city

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