lunedì 6 settembre 2021

Katla

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Il Katla è un grande vulcano nel sud dell'Islanda. Ha alcune caratteristiche particolari: è un vulcano subglaciale, ovvero si trova sotto un ghiacciaio; inoltre le sue eruzioni sono particolarmente lunghe. Ad esempio l'ultima eruzione, iniziata il 18 ottobre del 1918, durò per 24 giorni, mentre la più lunga, durata per 100 giorni, risale al 17 ottobre del 1755. Il Katla, dunque, diventa un luogo affascinante dove realizzare una serie televisiva di genere mystery, in particolare nel paese di Vik, sufficientemente vicino al vulcano da subirne le conseguenze in caso di eruzione.
E infatti è quello che succede proprio nella prima stagione di Katla (per come finisce la serie, ci si aspetta l'arrivo di una seconda stagione): il vulcano, un anno dopo la sua ultima eruzione, continua a spargere nell'atmosfera le sue ceneri, e a volte anche qualche scossa sismica. In questa situazione quasi tutti gli abitanti di Vik sono andati via, tranne un piccolo manipolo di persone, tra cui troviamo Gríma, la principale protagonista.
La storia inizia quando nella zona proibita, quella in prossimità del vulcano dove possono andare solo persone con un permesso speciale (tipicamente ricercatori), viene ritrovata a vagare una donna ricoperta di cenere e con un principio di ipotermia. Dice di chiamarsi Gunhild e di conoscere Thor, padre di Gríma. Inoltre la ragazza assomiglia a una Gunhild che è stata amante di Thor 18 anni prima. La cosa assurda è che la Gunhild vera è ancora viva.
Non è l'unica persona che ritorna dal passato ricoperta di cenere: anche la sorella maggiore di Gríma, Ása, ritenuta morta da un anno (era scomparsa all'inizio dell'eruzione), viene ritrovata nelle stesse condizioni di Gunhild.
Il gioco della serie, ideata da Baltasar Kormákur e Sigurjón Kjartansson, è abbastanza evidente: approfondire i personaggi mettendoli di fronte alla rappresentazione fisica di un loro oscuro segreto, una paura, un desiderio profondo. La serie, che si muove su uno stile narrativo sostanzialmente gotico, per la maggior parte di essa si può classificare nel genere fantastico, ma alcune scoperte negli episodi finali sembrano poter spostare la serie verso la fantascienza. La cosa, si spera, potrebbe venire chiarita nella seconda stagione, che potrebbe risolvere il mistero delle copie, i changelling, e delle loro motivazioni. D'altra parte gli autori ci lasciano con il dubbio che almeno un paio di queste copie siano riuscite a sostituirsi completamente con gli originali, un elemento più che sufficiente per aspettare il seguito della storia.

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