domenica 5 settembre 2021

La lunga notte di Halloween

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Dopo aver recensito, un po' di tempo fa, uno dei fumetti più brutti di Frank Miller e di Batman, mi sembrava il caso di affrontare una delle saghe batmaniane più interessanti degli ultimi dieci anni. Composta da due maxiserie, racconta dei primi passi di Batman e di come incrociò la sua strada con Dick Grayson, che sarebbe diventato Robin, la sua spalla. Sto parlando de La lunga notte di Halloween e di Vittoria oscura, due maxiserie realizzate dalla coppia Jeph Loeb e Tim Sale che fornirono, fuori dalle serie regolari batmaniane, una visione del Cavaliere Oscuro particolarmente efficace, riuscendo anche a dare il giusto spazio anche alla sua identità civile, Bruce Wayne.
Ci sarebbe da dire che in Italia la prima saga, The Long Halloween, è oggi diventata Il lungo Halloween, scegliendo la traduzione letterale, ma personalmente questa scelta non mi trova d'accordo. A parte questo dettaglio, vediamo un po' come si sviluppa la trama di Loeb.
Mafia, corruzione e freak
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Entrambe le due maxiserie ruotano intorno alla caccia a un serial killer: ne La lunga notte il suo nome in codice è Festa, poiché colpisce nei giorni di festa; nella Vittoria oscura è, invece, L'impiccato, perché attacca alle sue vittime un foglio con lo schema incompleto dell'omonimo gioco. Ciò che in comune hanno i due assassini sono le vittime: legate in un modo o nell'altro al mondo della criminalità.
Ne La lunga notte, Festa uccide componenti delle famiglie criminali che controllano Gotham, per lo più legate alla famiglia di Carmine "il romano" Falcone. Il killer ha un modus operandi ben preciso: usa una pistola piccola, facile da usare anche per una donna, e silenziata con una tettarella sulla canna, e dopo gli omicidi lascia uno o più oggetti legati alla festa legata alla data del calendario. Proprio questa coincidenza spinge Jim Gordon, Harvey Dent, ancora sano di mente e procuratore della città, e Batman a rivolgersi a Julian Day, l'uomo del calendario.
E' proprio tramite questo personaggio che Loeb e Sale consegnano al lettore alcuni indizi interessanti, come ad esempio quello che in realtà siano in azione due Festa e non uno solo.
La trama investigativa, però, è anche un modo per raccontare di come Harvey Dent diventa Due Facce. Questo, in un certo senso, diventa non solo un punto di svolta per la storia, ma anche per Gotham stessa: è con l'arrivo di Due Facce, ci dicono gli autori, che i freak iniziano a prendere il "possesso" della città, a diventare una forza competitiva nei confronti della criminalità classica. In un certo senso The long Halloween può essere considerata come la storia in cui viene raccontato questo passaggio di consegne. Certo, c'è anche da aggiungere che la criminalità classica, constatando la sua impossibilità a sconfiggere questo nuovo genere di criminali, inizia a utilizzarli, quasi ad allearsi, come mostrato nel corso della maxi-serie.
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La forza de La lunga notte è, quindi, molteplice: una storia investigativa che ha in se molti elementi di altri sottogeneri, come il noir, il poliziesco, il procedurale; la capacità di prendersi il giusto spazio per raccontare le vite dei protagonisti, dai coniugi Dent alla difficile vita matrimoniale di Gordon, senza dimenticare Bruce Wayne, costretto a confrontarsi in maniera indiretta con i suoi stessi genitori. Un lavoro certosino, quindi, che viene esaltato dalle chine forti e marcate di Tim Sale, che adotta il chiaro-scuro come linea narrativa, una scelta quanto mai opportuna per un'investigativo.
Questa alchimia prosegue con Vittoria oscura: un nuovo assassino seriale, che questa volta colpisce molti componenti delle forze dell'ordine, tutti in qualche modo legati a Falcone, o perché lo hanno affrontato o perché erano stati corrotti proprio dall'ex-capo della malavita gothamita, morto nel corso de La lunga notte.
Ciò che colpisce è il ruolo dell'uomo del calendario, da un lato meno presente, ma fondamentale nell'enfatizzare il passaggio dal vecchio al nuovo mondo criminale di Gotham. E' lo stesso Julian Day che motiva le sue azioni con una semplice osservazione: l'uomo del calendario rischiava di essere dimenticato, e ciò era inaccettabile. Prendendo le due maxi-serie come un'unica storia, il ruolo interpretato da Julian Day è quello del classico serial killer (cosa confermata dalle scene alla Hannibal Lecter di The long Halloween) che in qualche modo riesce a trovare spazio in una città dominata dalla criminalità organizzata. Quando, però quest'ultima inizia a cedere spazi ai nuovi freak, Julian Day decide di riciclarsi, entrando nella squadra di Due Facce. E questo proprio per non essere dimenticato.
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Altro elemento interessante della storia è il racconto in parallelo del rapporto tra Bruce Wayne e Selina Kyle da un lato e di quello tra Batman e Catwoman dall'altro. Ancora nessuno dei due sa nulla della vita segreta dell'altro, e questo permette agli autori di giocare con i due personaggi, approfondendo il loro rapporto come avvenuto in poche altre occasioni. Tra l'altro Selina/Catwoman è la protagonista di Vacanze romane, la mini-serie appendice di Vittoria oscura ambientata in Italia, con la bella ladra alla ricerca di conferme circa il suo legame segreto con i Falcone.
Ultima curiosità: La lunga notte si apre e si chiude con una variazione sulla stessa battuta, detta da due dei personaggi della saga. A iniziare è Bruce Wayne con Io credo in Gotham e finisce Gilda Dent con Io credo in Harvey Dent.
Edizioni italiane
O almeno le edizioni in mio possesso. La lunga notte di Halloween è stata pubblicata per la prima volta sulle pagine del mensile Batman edito dalla Play Press (in effetti quel magazine cambiò periodicità da quindicinale a mensile proprio mentre la saga veniva pubblicata). Nel dettaglio i 13 numeri di The long Halloween sono stati pubblicati dal 63 al 74 del Batman Play Press. La saga venne poi ristampata in volume unico un po' da tutti gli editori che hanno succeduto la Play nella gestione dei diritti Dc Comics.
Vittoria oscura venne, invece, pubblicata dalla Play raccolta direttamente in tre volumi da fumetteria. L'editore romano, infatti, aveva da poco deciso di spostare quasi completamente il suo catalogo esclusivamente in fumetteria, svuotando le edicole dei supereroi Dc Comics. Vacanze romane, invece, venne pubblicato in un cartonato decisamente molto bello dalla RW Lion, completando nel migliore dei modi la serie di Loeb e Sale, che includeva anche alcuni albi speciali usciti parte su Play Magazine parte su Le leggende di Batman e che, se la memoria non mi inganna, sono state pubblicate in un unico volume sempre dalla Lion. Ovviamente anche Vittoria oscura è stata ristampata dagli altri editori, per cui non dovrebbe essere troppo complicato recuperare i vari pezzi del lavoro di Jeph Loeb e Tim Sale su Batman.

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