sabato 2 aprile 2022

Topolino attraverso i secoli

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Grazie alla serie della Macchina del tempo di Zapotec e Marlin, siamo abituati a vedere Topolino e Pippo saltellare di qua e di là nel tempo alla ricerca di risposte ai "misteri" della storia. La serie iniziò con Il segreto della Gioconda, scritta da Bruno Concina per i disegni di Massimo De Vita, ma non era, però, la prima volta in cui Topolino viaggiava nel tempo. Una delle prime occasioni fu La macchina Toc Toc di Bill Walsh e Floyd Gotfredson. In quell'occasione il viaggio nel tempo era gestito attraverso uno speciale orologio da taschino inventato da Sfgrizzo de Pippis, inventore e zio di Pippo. Quindi Dab's e Fabrizio Petrossi (che tra l'altro ha anche disegnato una storia all'interno della serie italiana sui viaggi nel tempo!) avevano comunque una solida base di partenza nella tradizione disneyana. D'altra parte l'idea dietro i volumi disneyani della Glenat è proprio questa: prendere la tradizione e rileggerla in modi inediti, senza sconvolgere l'essenza dei personaggi. Che per nostra fortuna sono al tempo stesso anche sufficientemente flessibili da interpretare qualunque genere letterario.
Torniamo alla storia: Mickey attraverso i secoli presenta un inizio interessante, visto che scopriamo che Topolino è, anche in questo volume, un giornalista, come ormai abbiamo assodato da diverso tempo anche sul Topolino settimanale. Seguendo uno scoop, che lo porta a dare buca a Minni, il nostro eroe finisce in un salone vuoto da barbiere, location perfetta per l'inizio di una spy story: e infatti Topolino finisce in un laboratorio sotterraneo subito dopo essere stato "rapito" da una delle sedie del salone!
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E qui abbiamo una citazione disneyana decisamente molto gottfredsoniana visto che gli scienziati, decisamente con qualche rotella fuori posto, che faranno compiere a Topolino una serie piuttosto lunga di salti temporali sono due scimpanzé che ricordano i professori X e DoppiaX de Il castello incantato (in effetti nella storia di Gottfredson c'è anche un terzo scienziato pazzo, TriplaX, che direi essere un gorilla, visto che è disegnato con un fisico molto più piazzato degli altri due). A differenza dei loro ispiratori, Malph e Ralph sono indubbiamente più innoqui, anche se in ogni caso piuttosto deleteri per la salute di Topolino, che dovrà superare tutta una serie di situazioni pericolose nel corso dei suoi salti temporali (si ritrova, in ordine sparso, in mezzo ai dinosauri, tra i pirati, inseguito da un controllore zelante su un treno a vapore, ...). Dab's, ad ogni modo, trova un espediente piuttosto divertente per far cambiare epoca a Topolino, riuscendo a mostrare come si possa anche ridere di Topolino senza snaturare la sua serietà.
Al ritmo narrativo serrato della storia contribuisce anche Petrossi, che scopre per l'occasione un tratto da un lato molto cartoonesco e dall'altro molto classico e fortemente ispirato a Gottfredson, come evidente dai personaggi di contorno della storia. Un ottimo risultato per uno dei disegnatori che era stato punto di riferimento per i model sheet della Disney.
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