sabato 27 agosto 2022

Segugi infernali

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Generalmente quando un fumetto viene trasposto in una versione televisiva non animata, presenta delle differenze molto più marcate dal prodotto originario rispetto a quanto avviene con una versione animata. A parte l'estetica, però, ciò non avviene con Hellbound e il motivo, evidentemente, risiede nell'ideatore del manhwa (il nome con cui si identifica il manga coreano), Yeon Sang-ho.
Sang-ho, infatti, è un regista e autore televisivo che ha già una discreta esperienza nel campo, soprattutto quello dell'animazione, quando inizia a pubblicare, insieme con il disegnatore Choi Gyu-seok, il web comic Hellbound. E in effetti il ritmo narrativo del fumetto risulta molto televisivo. Inoltre la storia è già strutturata in due parti, distanti nel tempo 5 anni, e legate una con l'altra dall'ambientazione e da un paio di personaggi.
La storia di base è quella di un mondo in cui, all'improvviso, compaiono delle figure eteree, dette angeli, che annunciano senza alcun vero motivo che entro una tale data quella specifica persona verrà trascinata all'inferno. E puntualmente, nella data e nell'ora indicate, companio dal nulla tre esseri di fumo giganteschi, che iniziano a inseguire il malcapitato fino a che non lo catturano e non lo consumano completamente, lasciandone solo le ossa.
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Intorno a questi elementi di base, gli autori costruiscono una religione nascente, che cerca di interpretare queste azioni come divine, e quindi come un invito a comportarsi senza alcun peccato da un lato, ma anche come un modo per costringere la gente a mettere in piazza anche le colpe più innocue, il tutto per giustificare il messaggio angelico. Dietro la Nuova Verità, il movimento religioso di cui sopra che, in cinque anni, ha in pratica ottenuto il controllo della Corea, c'è però un incoffessabile segreto, che di fatto è l'elemento chiave del primo dei due volumi con cui Panini Comics ha portato Hellbound in Corea. Il secondo volume, invece, quello ambientato cinque anni più avanti, è centrato sul messaggio angelico dato contro un neonato, che per definizione stessa è senza alcuna colpa. La scoperta di questo messaggio sarebbe deleteria per la Nuova Verità, che così è costretta a utilizzare la Punta di Freccia, un gruppo di estremisti religiosi che, sostanzialmente, fanno il lavoro sporco per la Nuova Verità.
E' abbastanza evidente, da questi elementi che vi ho scritto qui sopra, come i due autori vogliano costringere il lettore a riflettere sui concetti di fede e religione e su come il primo venga in qualche modo utilizzato da chi è a capo dei movimenti religiosi per manipolare le persone. Il tutto spinto fino alle estreme conseguenze della distopia immaginata dai due fumettisti coreani.
Il manhwa, ad ogni modo, arriva in Italia con due volumi decisamente pregiati, in carta plastificata e con una sopracopertina in cartoncino che sottolinea la natura doppia dei personaggi e forse fornisce un interessante indizio per la seconda stagione della serie televisiva. Quest'ultima, infatti, presenta alcune piccole variazioni che sono giustificate dal finale aperto della prima stagione. E visto il coinvolgimento dei due autori, Sang-ho come regista e Gyu-seok come sceneggiatore, è abbastanza evidente come gli ideatori del manhwa abbiano deciso di utilizzare l'opportunità fornita da Netflix per esplorare ulteriormente il mondo ideato da Hellbound e, soprattutto, chiarire la vera natura dei segugi infernali e degli angeli, che né il fumetto né la serie televisiva hanno chiarito.

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