sabato 20 maggio 2023

Paperinik #77: Spazzatura

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Per evitare di arrivare in ritardo come con il numero precedente, ho pensato bene di scrivere due righe su Paperinik #77 prima di finire di leggerlo. D'altra parte le storie di cui avrei scritto le ho già lette, per cui direi che non c'è alcun problema!
Partiamo, però, dalla storia d'apertura, che ha poco a che fare con il titolo dato alla recensione, che si ricollega alle altre due storie a sommario. Sto parlando di La città alla rovescia di Alessandro Gatti e Lorenzo Pastrovicchio, 12.mo capitolo delle avventure del Wacky knight, il Paperinik di Duckmelot. La storia è fondamentalmente suddivisa in due parti: nella prima, più avventurosa, Pico e, prima Paperino poi sostituito magicamente da Paperinik, si avventurano alla ricerca di un tesoro per conto di Paperone; nella seconda i due protagonisti finisco nella città del titolo, su cui questo stesso praticamente dice tutto.
Storia tutto sommato gradevole e divertente, immagino anche da scrivere vista la situazione in cui Gatti ha infilato Pico e Paperinik, e con una morale finale che l'avrebbe resa ottima anche per il Topolino di questa settimana.
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Del resto del sommario la prima delle due storie "a tema" diciamo così, legate cioé da un elemento comune, la prima è Il grande pulitore di Andreas Phil per i disegni molto supereroistici, quasi pkappici mi verrebbe da dire, di Mardon Smet. E d'altra parte è una delle storie appartenenti alla saga usualmente nota come Legacy ideata dallo stesso Phil per la Egmont in qualche modo come risposta scandinava al "nostro" PKNA. La saga, che viene ripubblicata su questo Paperinik in maniera un po' disordinata, riprende alcuni elementi del Paperinik classico e li reinterpreta in termini squisitamente supereoistici, inserendo anche elementi tipici di tale genere, in particolare delle storie dell'Uomo Ragno. Alcune storie non sono poi così efficaci, altre invece, proprio come questa Il grande pulitore risultano appassionanti e ben scritte. Nello specifico la storia si regge su un intreccio di equivoci e imbrogli in cui il motore principale, però, è il desiderio di rivalsa di Paperino che non viene apprezzato nonostante il lavoro di grande utilità che sta portando avanti in quel momento, il pulitore di fogne.
La storia, che è anche il prequel di quella letta alcuni numeri fa, sul #73, vede la presenza anche di Ireyon, la ladra internazionale persa nel tempo e nello spazio a causa di un amuleto egiziano. Questo particolare team up affronta il classico scienziato pazzo che, all'inizio, sembra mosso dal desiderio di far capire alla città i pericoli dell'inquinamento per poi rivelare un diabolico piano di distruzione.
Ultima chiosa sul disegnatore: dal tratto e dallo stile decisamente spettacolare, non ha però rinunciato ad applicare alcuni elementi tipici dell'animazione disneyana facilmente riconoscibili ai cultori del genere.
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Sempre legata all'inquinamento e alla spazzatura è, invece, l'ultima storia di cui vado a scrivervi, Paperinik contro il perfido Perfidus. Scritta dal ciminiano Federico Povoleri per i disegni della carpiana Anna Marabelli, viene pubblicata per la prima volta sul Topolino #1976 e vede Paperinik affrontare un nemico nell'aspetto non molto diverso da Inquinator, personaggio ideato un ppaio di anni prima, nel 1991, da Giorgio Pezzin e Massimo De Vita e comparso in due storie sui Topi #1832 e #1864. E proprio come Inquinator, anche Perfidus ha qualcosa a che fare con la spazzatura, visto che a causa di un incidente con alcuni rifiuti tossici che forse non andavano smaltiti in una discarica usuale, il mite barbone Cenciopare acquisisce una mente geniale ma anche diabolica diventando, appunto, Perfidus. La storia, che presentava indubbiamente un personaggio molto interessante che purtroppo non è più stato riproposto sulle pagine del settimanale, rispetto alle due storie di Inquinator, non ha per contro posto lo stesso accenno sulla problematica dell'inquinamento e dello smaltimento dei rifiuti, cosa che forse l'avrebbe resa più interessante come storia. Non saprei, però, dire quali possono essere stati gli elementi che non hanno spinto alla riproposizione di un personaggio che aveva delle grandi potenzialità. Accontentiamoci di questa sua unica apparizione che, ovviamente, consiglio di recuperare in questa ristampa a chi, invece, se la fosse persa.
Due parole sulla cura editoriale della rivista: a parte un'introduzione che ricicla testi presenti poi in altri punti della rivista stessa (o forse è il contrario, ma ha poca importanza) e la rubrica dei disegni dei lettori, alla fine c'è ben poco altro, oltre alla scelta del sommario. Per esempio non vengono nemmeno aggiornati i riferimenti a storie precedenti: ne Il grande pulitore è ristampato il riferimento a Paperinik Cult #52, visto che la storia uscì in Italia proprio su questa rivista, e non all'attuale Paperinik #73, mentre a sommario spesso si trovano errori di accredito, come per esempio proprio per la storia di Perfidus, accreditata nel magazine a Bruno Concina e Pier Dario Pennati. Sono errori che denotano una scarsa attenzione il che è un peccato perché il sommario è spesso composto in maniera attenta e interessante con storie che in alcuni numeri sono tematicamente legate. A mio modesto parere basterebbe poco per rendere Paperinik una rivista ancora migliore di quel che è già, nonostante le disattenzioni varie, anche solo uno sforzo appena la metà di quello profuso per Il club dei supereroi. Che nel frattempo ho deciso di non acquistare più. Magari ve lo spiegherò in occasione di un'altra, futura, recensione disneyana.

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