giovedì 7 marzo 2024

Ambizione nel deserto

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All'inizio Ambizione nel deserto non è riuscito a conquistarmi. Poi con il proseguire delle pagine il protagonista ideato da Albert Cossery, il giovane Samantar, inizia a guadagnarsi le mie simpatie, e con queste anche il romanzo.
La storia è ambientata nel Dofa, un piccolo e povero emirato dove l'imperialismo occidentale non è arrivato per il semplice motivo che non c'è alcuna risorsa da sfruttare. La vita, quindi, scorre placida e tranquilla senza stress e, soprattutto, senza la schiavitù di attività destinate ad arricchire politici locali e imprenditori occidentali. A un certo punto, però, qualcosa inizia a smuoversi nell'emirato: un gruppo di ribelli inizia a eseguire attentati in giro con l'obiettivo di sollevare la popolazione alla ribellione. A quel punto Samantar, che non ha alcun ruolo ufficiale, decide di indagare.
Cossery, così, ci porta attraverso un mondo per noi normalmente lontano, proponendo riflessini mai banali sulla società occidentale, ma anche, in maniera meno esplicita, sulla stessa società arabica. E' inevitabile, per il lettore, interrogarsi su cosa rende l'uomo civilizzato e in fondo è l'unica questione veramente degna di riflessione che ci propone l'autore. Giusto per restare nello spirito di Samantar.

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