martedì 2 luglio 2024

Diamanti e turchesi

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I due romanzi brevi (o racconti lunghi: dipende dai punti di vista) di Alastair Reynolds presentati in Urania #1697, Diamond Dogs e Turquoise Days sono ambientati entrambi nello stesso universo. Gli esseri umani hanno colonizzato vari pianeti e subito varie modifiche genetiche, molte autoindotte, come raccontato nel primo dei due romanzi. Ovviamente in questo universo, che a quanto pare è stato sviluppato dallo scrittore gallese nella serie Revelation Space, non ci sono solo gli esseri umani, ma anche altre razza estraterrestri, ma una delle più importanti è quella dei Giocolieri. Questi sono delle vere e proprie colonie di microorganismi che, messi insieme, sviluppano una specie di gigantesca mente matematica. Quando entrano in contatto con altri esseri viventi, in qualche modo ne riscrivono la rete neurale e finiscono o per assorbirli all'interno della loro colonia, come succede a uno dei personaggi di Turquoise Days, o ne potenziano le facoltà intellettive, come avviene a una delle protagoniste di Diamond Days.
Dei due romanzi, dal mio punto di vista, il più interessante è indubbiamente Diamond Dogs. I motivi sono molteplici. Innanzitutto la trama: un gruppo di avventurieri intraprendono un viaggio nello spazio per cercare di scalare una torre che a ogni piano presenta una stanza con una trappola mortale. Per aprire le porte della stanza e decidere se proseguire con la sfida o abbandonare tutto, bisogna prima risolvere dei rompicapi matematici. I vari enigmi coprono un po' tutti i campi della matematica, dalla teoria dei numeri (numeri triangolari, numeri primi, ecc.) a quesiti geometrici, alcuni di comlessità quasi estrema per via delle difficoltà di visualizzazione, coinvolgendo figure quadridimensionali e le loro "ombre" o proiezioni nello spazio tridimensionale o bidimensionale. In un certo senso è una specie di piccolo libro di rompicapi matematici sotto forma di romanzo di fantascienza.
A questi aspetti più prettamente matematici si aggiungono alcuni spunti cinematografici che, in un certo senso, non vengono nemmeno nascosti, come quelli alla saga di Indiana Jones o al primo film della serie The Cube.
Turquoise Days è sicuramente meno stimolante, almeno per me, ma comunque ha il pregio di approfondire i Giocolieri, cosa che invece Diamond Dogs non faceva, rivelandosi indubbiamente utile per comprendere un po' meglio questo universo narrativo, mancando nel volume qualsiasi redazionale di approfondimento relativo alla saga.

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