lunedì 15 giugno 2009

Povera, triste Italia. Costretta a rubare ai poveri!

Povera, triste Italia. Che la loro economia si trovi in condizioni così disastrose, tali da costringerli a rubare ai poveri, a sottrarre risorse ai malati e a privare i giovani dell'istruzione è un'umiliazione della nostra immaginazione, ma anche dell'anima di quel meraviglioso paese. Vergogna, Italia. Il tuo governo ti disonora

Sono le parole di Bob Geldof alla conferenza stampa di One, campagna internazionale contro la povertà (sulla povertà, potrebbe essere interessante dare un'occhiata a questo commento dell'amico Giano). Esaminando come i paesi del G8 a partire dagli accordi presi a Gleneagles, si nota come questi abbia fornito solo 1/3 degli aiuti previsti entro il 2010. Rincarerei la dose: i paesi del G8 hanno ufficialmente fornito solo 1/3 degli aiuti promessi. Una parte non ufficiale, una cospicua parte non ufficiale è sicuramente finita nelle tasche dei corrotti governanti africani e di altri ambigui individui in maniera tale da mantenere lo stato di guerra permanente.
E soprattutto in maniera da tenere alti i disperati disposti a lavorare in nero, a vendere se stessi pur di sfuggire alla disperazione. Questi disperati, poi, finiscono per aumentare il traffico illegale di esseri umani, quello che viene chiamato ingresso illegale di immigrati, quello che viene combattuto a parole per aumentare i consensi e che non viene limitato con i fatti provando a costruire un mondo un po' più tranquillo, magari investendo un po' più del misero 3% fatto in questi anni (percentuale che condividiamo con la Francia, comunque!).
E' evidente, anche dal commento lasciatomi da gelido51, che i leghisti preferiscono bastonare, piuttosto che prevenire. Preferiscono insultare, piuttosto che rispondere.
E così ritornano le ronde, per rendere più sicure le strade e spaventare un po' di più gli avversari politici: incredibile come anche al Giornale si siano recentemente accorti della pericolosità di queste iniziative (vedi anche Vita intelligente), forse perché questa volta non vengono dagli amici della Lega (che sono sicuro cambierebbero immediatamente con Casini, se questi avesse i numeri per prenderne il posto, visto il carattere nazionale dell'UDC), ma da uno dei tanti partitini che il PdL e il PD vogliono eliminare dalla politica nazionale.

(notizia tratta da Messaggero.it)

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