martedì 27 aprile 2021

Topolino #3413: Generazioni

Domenica c'era da festeggiare il 25 aprile, seppur in maniera un po' originale rispetto ad altri anni. Ieri usciva il nuovo numero di Stomachion, la mia newsletter (più o meno) settimanale che ho anche iniziato a presentare con un breve post sul blog, e così la recensione del numero di Topolino in edicola, il #3413, arriva giusto il giorno prima della sua canonica uscita settimanale.
Mentre sul Cappellaio mi sono concentrato sull'ultima storia, in questa sede andrò il più velocemente possibile a raccontarvi qualcosa sulle prime tre storie, partendo dalla prima puntata della nuova saga di Area 15.
Videogiocatori
Dopo due brevi preview uscite nelle due settimane precedenti, arriva finalmente sul settimanale disneyano La combo perfetta realizzata come autore completo da Claudio Sciarrone. In un certo senso La combo perfetta è il prosieguo di Fast Track Mickey, ma un po' più in grande: la storia, infatti, parte dai problemi di Paperone con la progettazione di una nuova console. A dargli una mano ci pensa Quo, appassionato videogiocatore, e tutta la banda dell'Area 15, che daranno vita a un interessante esperimento social.
Già questa prima puntata è caratterizzata dall'ottima gestione dei personaggi, in particolare il solito Paperone che piange miseria per ottenere il massimo risultato con la minima spesa. E' forse l'attore che recita meglio nella sceneggiatura di Sciarrone, che lo modella in pose divertenti e ne modifica i connotati per enfatizzare al massimo gli stati d'animo. La storia, d'altra parte, esalta l'entusiasmo di Quo e dei suoi amici, mentre, come mostrato nella copertina di Francesco D'Ippolito, pone le basi per il classico confronto con Rockerduck, che peraltro ha la posizione dominante nel mercato delle console. E' molto probabile la vittoria finale di Paperone, ma come anticipato nell'intervista all'autore, in fondo ciò che è realmente importante de La combo perfetta non è certo il finale della serie, ma come i personaggi interagiranno uno con l'altro, in quello che si prospetta come un confronto costruttivo tra generazioni.
Avventure
A seguire nel sommario ecco La scoperta di Paititi, scritta da un ritrovato Vito Stabile affiancato ai disegni dal sempre ottimo Alessandro Perina. Ancora una volta Stabile riesce a centrare una buona storia, cosa non scontata considerando il soggetto dell'avventura: la ricerca di una città perduta. Anche in questo caso Paperone viene affiancato da un collega miliardario, che però è semplicemente un po' sprovveduto (cosa che alla fine è molto più apprezzabile di quello in combutta con i Bassotti), e come sempre da Paperino, che questa volta non viene convinto con la coercizione della lista dei debiti, ma con il richiamo dell'avventura, e questa è decisamente una piacevole novità!
Questi sono indubbiamente elementi che bendispongono il lettore alla lettura di una storia che nel complesso risulta piacevole e di buon livello.
Altra piacevole sorpresa viene da Topolino: le origini. In questa occasione Giorgio Fontana e Carlo Limido ci mostrano gli inizi di Topolino come giornalista d'inchiesta, oltre a mostrarci il primo incontro con Gancio il Dritto. La storia presenta anche un riferimento di continuity interna a una precedente avventura, non proprio felice come risultato finale, mentre questa di Fontana risulta di qualità superiore sia nella gestione dei personaggi, sia nei dialoghi, che appaiono meno forzati. In questo senso si conferma la differenza di qualità con l'altro sceneggiatore della serie, Deninotti, anche se gli elementi di continuity che i due autori stanno inserendo contribuiscono in ogni caso ad aumentare l'interesse verso le singole storie.

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