giovedì 13 maggio 2021

Le grandi domande della vita: Tutto sotto sopra

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Avevo voglia di scrivere una nuova puntata ufficiale di questa serie che oramai è così aperiodica e casuale che se ne sono perse le tracce. L'ultima volta che qualcosa è uscito con la parvenza di appartenere a questa rubrica è stato a novembre dello scorso anno, mentre è a luglio sempre del 2020 che risale l'ultima uscita ufficiale. In questo caso, spulciando tra il post in bozza che contiene alcune domande interessanti prese da Quora, mi imbatto in una particolarmente intrigante che mi stimola a riprendere la rubrica, foss'anche solo per questo mese in tutto il 2021: cosa c'è sotto il nostro Sistema Solare?
Se la vediamo dal punto di vista della gravità, ovvero pensiamo che il sotto è il punto verso cui siamo attirati, allora sotto al sistema solare c'è un buco nero supermassiccio, quello al centro della Via Lattea, visto che è a esso che, in prima battuta, siamo gravitazionalmente legati.
D'altra parte pensiamo che sopra il sistema solare ci siano gli altri pianeti e le altre stelle. Peccato che gli altri pianeti si trovino tutti sullo stesso piano, mentre tecnicamente le altre stelle sono sotto di noi, poiché la loro luce ci proviene da un'epoca precedente alla nostra. Quindi se immaginiamo che ogni strato di universo osservabile è più vicino al Big Bang di quanto non lo siamo noi, e che il Big Bang è il punto più inferiore di questa stratificazione temporale, allora sotto di noi c'è addirittura tutto l'universo!
Se però pensiamo al sistema solare un po' come a un libro posto sul tavolo, mentre in quest'ultimo caso sotto al libro si trova il tavolo, sotto al sistema solare si trova lo spaziotempo, deformato dalla presenza del Sole e dei pianeti a esso legati. A questo punto, però, verrebbe naturale chiedesi cosa sia lo spaziotempo, domanda alla quale non è banale rispondere, anche se forse l'idea di una schiuma quantistica, quella proposta di John Wheeler è, in ultima analisi, la risposta migliore.
La temperatura del vuoto
Un'altra domanda interessante è relativa alla temperatura dello spazio cosmico. Il punto è che lo spazio cosmico è vuoto, privo di aria, quindi risulta un po' difficile misurarne la temperatura. In effetti abbiamo bisogno di termometri appositi, ovvero dei satelliti in grado di rilevare l'energia che si propaga nel vuoto, che è un'energia di tipo elettromagnetico. In particolare l'ultimo satellite che ha misurato la temperatura del vuoto è il satellite Planck, che ha prodotto l'ultima immagine della radiazione cosmica di fondo. Già: l'energia trasportata dalla radiazione che ci proviene pochissimi istanti dopo il Big Bang corrisponde con la temperatura del vuoto.
All'ultimo spunto che vi lascio, però, non ho nessuna intenzione di rispondere, anche perché sono parte in causa: perché i fisici sono così arroganti?
Ovviamente, se volete provare a rispondere alla spinosa questione, i commenti, o i social su cui sono iscritto, sono a vostra disposizione!

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