Il testo dedicato all'algebra linare nella serie dei libriccini di matematica curati da Maurizio Codogno per la Gazzetta dello Sport è stato, in un certo senso, uno dei più veloci come lettura, questo perché sin dalle scuole superiori la geometria analitica è stata la branca della matematica che ho preferito più di tutte. Potreste chiedervi cosa c'entra l'algebra lineare con la geometria analitica, ma nella pratica quest'ultima non potrebbe esistere senza l'altra e non posso che aspettare con una qual certa aspettativa il sedicesimo volume della collana, esplicitamente dedicato alla seconda di queste due discipline e che mi aspetto quindi come seguito diretto de L'algebra lineare di Andrea Mercuri.
Questo quinto volumetto ha, però, il compito importante di introdurre concetti come la linearità e gli spazi vettoriali, con la definizione delle operazioni all'interno di questi spazi, come per esempio il prodotto scalare, e le trasformazioni (di simmetria) attraverso le matrici. Il tutto confezionato con l'inserto storico di Sara Zucchini decisamente in linea con l'argomento del volume, visto che quest'ultima si è dedicata, con il solito stile discorsivo, alla figura di René Descartes, anche noto come Cartesio, ideatore del famoso piano cartesiano che tanta importanza ha nell'algebra lineare (e nella geometria analitica).
Solo i problemi proposti da Maurizio non sono esattamente in argomento, ma alla fine ha ben poca importanza, visto che comunque ricadono in quella che viene normalmente chimata matematica ricreativa. E direi che fino a ora si gioca il titolo di migliore dei libri della collana insieme con Funzioni ed equazioni di Roberto Zanasi, anche per quel che riguarda i refusi presenti: un gran successo, direi!
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