La Justice Society e più in generale un po' tutti gli eroi principali della golden age, ovviamente le loro identità segrete, stanno rivivendo negli Stati Uniti un ritorno di fiamma sui comic book. A rilanciarli è stato, in particolare, il one shot The New Golden Age e, soprattutto, la nuova serie della JSA, il tutto scritto da Geoff Johns con l'appoggio di diversi disegnatori, su tutti il veterano Jerry Ordway e il talentuoso Mikel Janin, che era arrivato all'attenzione del grande pubblico fumettistico alcuni anni fa con la spionistica Grayson.
Johns, che nel corso della sua carriera si è spesso dimostrato un appassionato dei personaggi della golden age, è stato infatti uno dei principali scrittori delle precedenti testate dedicate alla JSA, e spesso a fatto incrociare le strade del supergruppo più longevo dei comics anche con la Legione dei Supereroi, cosa che sembra avverrà anche in questa nuova incarnazione (in effetto ho spoilerato i volumi non ancora tradotti in italiano!). D'altra parte proprio il lavoro di Johns con i personaggi più classici è quello che personalmente trovo il più convincente in assoluto, per cui mi sentivo abbastanza tranquillo nell'acquisto di questo primo volume dedicato alla nuova Justice Society (che poi Justice Society America non si può proprio sentire...). E in effetti le attese non sono state... disattese!
Il motore principale della storia è Huntress, la Cacciatrice, che nella sua carriera fumettistica ha avuto ben tre incarnazioni. La prima risale proprio all'era della golden age, quando con questo nome era nota tale Paula Brooks, avversaria di Wildcat. Dopo aver esordito su Sensation Comics #68, subì un intervento di retrocontinuity che la rese, in gioventù, una supereroina.
La prima Cacciatrice supereroina, Helena Wayne, risale alla bronze age. Creata su All Star Comics #69 da Paul Levitz, Joe Staton e Bob Layton, operava su Terra-2, una Terra alternativa, dove aveva preso sulle spalle l'eredità dei suoi genitori, Batman e Catwoman.
Dopo Crisis, Helena Wayne venne rimossa dalla continuity, anche perché sulla Terra principale, l'unica apparentemente rimasta, Batman e Catwoman erano ancora sui lati opposti della barricata (con Catwoman che, comunque, oscillava sempre tra i due lati), così alla DC Comics decisero di cambiare l'identità del personaggio dietro la maschera, anche se non le fattezze (d'altra parte a ri-crearla c'era sempre Joe Staton). Helena Bertinelli fa così il suo esordio su The Huntress #1 dell'aprile 1989.
Di queste tre versioni, Johns, forte anche del fatto che era già tornata in diverse occasioni dopo il reboot di New 52, riprende la seconda versione, quella della bronze age, e fa ruotare l'intero piano di salvataggio della JSA intorno alla giovane supereroina. La storia, infatti, è un intrico temporale ordito da Per Degaton (storico avversario del supergruppo) che si sposta nel tempo per distruggere tutte le JSA mai esistite.
Il tema principale del volume, però, è "le seconde occasioni". Sono quelle che per esempio Helena da a molti componenti della sua JSA, costituita da ex-criminali o da figli di criminali, mettendo in luce come generalmente anche noi siamo spesso diffidenti rispetto ai figli di persone ritenute in qualche modo equivoche. Anche Helena ha la sua seconda occasione, quella di salvare la JSA, anzi tutte le JSA, quelle del passato e del futuro.
Ovviamente sarà interessante leggere come verrà gestita la nuova Caccatrice, e il paradosso temporale in cui è caduta non renderà certo più semplice la faccenda. Altro elemento interessante sarà vedere i nuovi personaggi "dimenticati" della golden age. Con un'idea molto morrisoniana Johns ha infatti ideato una serie di sidekick per molti eroi dell'età dell'oro che, utilizzando la stessa filosofia con cui il New 52 è stato disfatto: erano stati per un qualche motivo dimenticati. Anche in questo caso sarà interessante vedere come evolverà la faccenda, visto che nell'ultima pagina del volume fa irruzione ufficialmente Boom, la figlia di Jay Garrick, il Flash originale.
E proprio la nuova miniserie a lui dedicata è una di quelle che, spero, arriverà presto in Italia: speriamo sia realmente una Nuova età dell'oro!
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