sabato 2 novembre 2024

In giro con Death

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Quasi subito dopo la sua comparsa sulle pagine di Sandman, il personaggio di Death, la sorella maggiore di Morfeo, però ritratta con un aspetto da adolescente, e quindi apparentemente più giovane dello stesso Morfeo, affascinò i lettori della serie. Ovviamente non fu il semplice e classico "fascino della morte", ma qualcosa di più: la rappresentazione che ne diede Neil Gaiman rompeva con qualunque altro genere di rappresentazione che era invalsa fino allora, da quella di un'oscura mietitirce, a una morte scandinava che adora giocare a scacchi, definizione quest'ultima fornita dal co-protagonista della miniserie L'alto costo della vita.
Vivere come un vivo
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Le premesse della storia, dal lato di Morte almeno, sono semplici: una volta ogni cento anni Death si incarna per un giorno per capire cosa voglia dire essere vivi. E' Death stessa nella storia breve Racconto d'inverno disegnato da Jeff Jones a raccontare le origini di questa sua decisione, che non è un vincolo imposto dall'esterno sul suo ruolo, ma proprio un modo con il quale, all'inizio, decise di rendere il suo lavoro più sopportabile. E nel corso di questa giornata, raccontata nella miniserie di tre L'alto costo della vita disegnata da Chris Bachalo e Mark Buckingham, va in giro per le strade di New York in un non meglio specificato giorno di luglio insieme con l'adolescente Sexton Furnival, che ha maturato la decisione di suicidarsi, alla ricerca del cuore di Hettie la matta, che abbiamo già incontrato in una storia dei Deadboy Detective. Quest'ultima lo ha nascosto per non farlo trovare a Morte, in modo tale da poter vivere il più a lungo possibile (250 anni, dice lei, ne ha vissuti fino a ora). A complicare la faccenda ci pensa il cosidetto Eremita, un mago cieco a caccia del potere di Death racchiuso nel suo ankh, che ne è anche il simbolo all'interno della galleria degli Eterni.
Alla fine della giornata, quando il corpo usato da Death per viverla trapassa, Sexton rinuncia a suicidarsi, mentre l'Eremita si allontana sperando, un giorno, di poter finalmente incontrare Morte (si potrebbe tracciare un parallellismo con il protagonista de Il sesto, ma vi rimando alla sua recensione). Il senso, però, di cui Sexton è stato testimone, pur non credendo di aver passato quella giornata con la Morte, è in quell'E' stata una bella giornata detto da Death, che lo spiega così:
E' un tutto unico. E' tutto l'insieme in cui ti trovi. E' tutto parte della vita. Le cose buone e quelle cattive. Quelle noiose e quelle dolorose.
Vivere sul serio
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Una sola miniserie, però, non bastava, così Gaiman, sempre affiancato da Bachalo e Buckingham, ritorna a narrare le vicende di Death. Solo che questa volta non utilizza più il pretesto dell'unico giorno in cento anni, altrimenti dovrebbe rivolgersi ai secoli precedenti, ma decide di raccontare le vite di due personaggi presentati in un paio di pagine de L'alto costo della vita: l'ex-cuoca Hazel e la sua fidanzata, la cantante Foxglove.
Sappiamo che le vicende narrate ne Il grande momento della tua vita sono da uno a due anni successive a quelle de L'alto costo della vita, questo perché Alvie, il figlio di Hazel, è nato ed è sufficentemente grade da parlare e, persino, da volare giù per le scale! Il segreto della storia, però, sta nel fatto che nonostante il volo il bambino non si fa niente, dal che sospettiamo immediatamente ciò che diventerà esplicito nell'ultimo numero della miniserie. Ve lo lascio in sospeso!
D'altra parte il punto centrale della storia, più che i riti magici, il girare in tondo per Los Angeles o per New York o per reami fantastici, è proprio la lezione che deve apprendere Foxglove, che un po' come Sexton nella prima miniserie ha perso di vista il senso della vita, travolta dal successo generato sì dalla sua bravura, ma che poi l'ha allontanata, senza che se ne accorgesse, dalle persone importanti nella sua vita.
In un certo senso le due miniserie insieme raccontano non solo di una Morte gentile, che tiene a ogni essere vivente, ma soprattutto di come a definire la vita non sia tanto la morte, o come ci si arriva, ma la vita stessa, con le nostre scelte, i nostri dubbi, le nostre gioie e sofferenze. Quel tutto l'insieme in cui ci troviamo immersi ogni giorno.
Le edizioni
Le edizioni in mio possesso, che ho riletto nel corso di questa estate 2024 in modo da scriverci su queste poche righe, sono i due volumi cartonati editi una quindicina di anni fa da Planeta De Agostini. Panini ha ristampato le due miniserie insieme con altre storie brevi di contorno nel primo volume della collana Sandman Presenta dedicato ai collaterali della serie principale, Sandman appunto: l'illustrazione di apertura è proprio un pezzo della copertina di quel volume. Ovviamente è un acquisto altamente consigliato, insieme con una qualsiasi opera di Gaiman, fumetto o romanzo che sia.
Presto, spero, inizierò anche una serie di articoletti dedicati a Sandman, ma questa, come si suol dire, è un'altra storia, che, appunto, spero di poter raccontare!
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