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sabato 6 luglio 2024

Dead Boy Detectives: Il segreto dell'immortalità

Sulla spinta dell'uscita su Netflix della serie Dead Boy Detectives di Steve Yockey (che è stata in fase successiva modificata per entrare a far parte del Sandman Universe netflixiano), ho pensato bene di iniziare, con calma, a recuperare alcune delle apparizioni di Charles Rowland ed Edwin Paine nei fumetti.
Dalle pagine di Sandman
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I due ragazzini, che hanno dato vita a una specie di agenzia investigativa paranormale, esordiscono sulle pagine di Sandman #25, scritto ovviamente da Neil Gaiman e disegnato da Matt Wagner. I due si ritrovano sulla Terra come fantasmi grazie al fatto che L... Il motivo per cui i due sono sulla Terra potrebbe essere uno spoler per chi sta aspettando la nuova stagione del Sandman di Netflix, e visto che è un evento abbastanza grosso (certo visto che vorrei scrivere qualche riga anche sulla serie dedicata a L... prima o poi di questa cosa ne scriverò), per ora mi taccio. Vi basti sapere che la sorella di Sogno, Morte, o Death, come preferite, ha deciso di chiudere un occhio sulla loro presenza sul piano dei viventi.
Dopo quell'esordio, Gaiman riprese i due personaggi all'interno de La crociata dei bambini, il primo crossover delle serie Vertigo, che si sviluppò tra dicembre 1993 e gennaio 1994.
Successivamente, a parte una fugace apparizione in The Books of Magic, i due ebbero il primo fumetto a loro esplicitamente dedicato nel 2001, Sandman Presents: The Dead Boy detectives di Ed Brubaker e Bryan Talbot. Ed è proprio di questa prima serie che voglio "parlarvi".
Il caso dei bambini scomparsi
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The secret of immortality, ovvero Il segreto dell'immortalità, è una storia in 4 parti in cui Edwin e Charles aprono la loro agenzia investigativa. E quello che Brubaker racconto è quindi il loro primo caso. La loro committente è una ragazza che, non riuscendo a farsi ascoltare dalle autorità, decide di fidarsi dei due ragazzini, che hanno la loro sede sulla classica casa sull'albero, solo che questa si trova nel giardino di una villa infestata da un fantasma, una signora un po' scorbutica ma tutto sommato simpatica. Il caso che Marcia sottopone loro appare piuttosto complesso: alcuni ragazzi senza famiglia scompaiono improvvisamente, per poi venire ritrovati alcuni giorni dopo completamente prosciugati, come se fossero invecchiati in pochissimo tempo.
La storia, venata da quel pizzico di ironia che non guasta, nel complesso non è molto differente dalla macro-storia che si sviluppa all'interno della serie Netflix, con la differenza che il villain da un uomo nella miniserie di Bruubaker e Talbor diventa una donna nella serie di Yockey. Entrambi i prodotti, però, presentano anche alcuni riferimenti a Sandman, piuttosto leggeri nella serie televisiva, molto forti, invece, in quella a fumetti. Non abbiamo solo il ritorno dei due protagonisti, ma ecco troviamo anche Hettie la matta e Hob Gadling.
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Hettie fece la sua prima apparizione su Sandman #3, per poi giocare un ruolo fondamentale in Death: L'alto costo della vita, e, ovviamente, in questo il segreto dell'immortalità. Maga, o strega, dipende dai punti di vista, aiuta i due piuttosto imbranati detective defunti a risolvere il caso, soprattutto a capire di essere stati imbrogliati.
Hob Gadling, invece, esordisce per la prima volta su Sandman #13, un interessante episodio che si sviluppa nel corso di epoche storiche differenti e che racconta, sinteticamente, come sta vivendo la sua immortalità il buon Hob.
Un elemento interessante nei due albi è la presenza di Constantine, John sul #3 e la sua ava Johanna sul #13, con quest'ultima che, invece, nella serie ha anche preso il posto di John nel presente, ma questa, come si suol dire, è un'altra storia.
Torniamo a noi: Brubaker imbastisce una storia tutto sommato divertene e appassionante, ottimamente disegnata da un maestro come Talbot che a quell'epoca era ormai giunto alla sua maturità artistica (d'altra parte aveva qualcosa come più di 20 anni di carriera fumettistica). Talbot, maestro nell'alternare griglie classiche e ordinate a pagine più dinamiche, alla fine, anche grazie alle chine di Steve Leialoha, risulta la scelta più indicata: il tratto chiaro e di grande espressività dell'autore non poerde di efficacia e anzi enfatizza ancora di più i momenti di tensione e quelli un po' più mistici della storia di Brubaker.
La strada dell'amore
L'ultima edizione italiana della storia, pubblicata da Panini su Sandman Presenta Library #6, vede in "appendice" Love Street di Peter Hogan e Michael Zulli, miniserie in tre parti con John Constantine protagonista. In questo caso la storia racconta del gruppo di amici di John nella Londra psichedelica dell'estate del 1968 che si ritrovano nei giorni presenti all'approssimarsi della morte di una loro amica. Il fatto che John sia coinvolto già dice qualcosa sull'importanza della magia nella storia. Inoltre Hogan costruisce una vicenda strettamente legata a Sandman #1, anche se il legame verrà scoperto poco alla volta fino all'episodio conclusivo.
Gli eleganti ed evocativi disegni di Zulli completano il tutto, in una storia che chiude degnamente il volume e che ben racconta, anche ai lettori di oggi, le atmosfere della fine degli anni Sessanta del XX secolo.

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