Stomachion

venerdì 27 gennaio 2012

Il complotto

La giornata di oggi mi è sembrata perfetta per recuperare dal limbo la recensione dell'ultima grande opera realizzata dal maestro Will Eisner.

More about Il complottoE' il primo graphic reportage realizzato da Will Eisner. Il creatore di Spirit, impegnato nelle sue opere successive a Contratto con Dio, a ritrarre la realtà statunitense e soprattutto a dare una nuova visione della comunità ebraica, in questo caso si occupa dei famigerati Protocolli dei Savi di Sion.
Questo letale documento presenta un dettagliato piano in cui un gruppo di rappresentanti delle comunità ebraiche mondiali confessano il piano e il proposito di controllare e conquistare il mondo. Al di là dell'assurdità dell'esistenza di un documento simile, sono molti quelli che nel corso di poco più di un secolo di vita sono caduti e continuano a cadere in quella che può essere definita come la più grande bufala della storia.
La bufala nasce dall'esigenza dei ministri della Russia zarista di fine XIX secolo di convincere Nicola II a resistere alle spinte modernizzatrici per mantenere lo status quo e soprattutto i privilegi di casta. La prima scelta è quella di indicare un nemico che appoggi la modernità, screditando così le forze riformatrici a tutto vantaggio di quelle conservatrici. Il nemico viene presto trovato, e sono gli ebrei, un gruppo di persone discriminate sostanzialmente per la religione, e anche per questo da sempre attaccate e diffamate.
Per portare a compimento l'opera è però necessario realizzare un documento credibile in cui gli ebrei si propongano esplicitamente di conquistare l'economia mondiale: non ha importanza se il documento sia assurdo o meno, incredibile o meno, l'importante è che sia in grado di risvegliare le paure insite nello zar e nel popolo russo.
La scelta del testo di base, o comunque del più importante(1) è Dialogo all'inferno tra Machiavelli e Montesquieu di Maurice Joly. Il dialogo, nato per attaccare politicamente la figura di Napoleone III, non ha certo portato fortuna al suo autore e in parte anche al libro stesso che, di mano in mano, finisce in possesso di Mathieu Golovinskij, esperto nella costruzione di prove false, e che rielabora su ordine dei suoi superiori il libro sul finire del XIX secolo in modo tale da poter essere utilizzato contro il riformismo russo.
Dopo l'uso, nei primi anni del XX secolo, dei Protocolli come bibliografia delle opere antisemite di Sergius Nilus, l'esplosione editoriale dell'opera fittizia è incredibile, e la sua diffusione inarrestabile. E' su di essa che si alimentano, in parte, le follie razziste e antisemite, è su di essa che si alimenta la bufala del complotto mondiale sionista. Nel corso del suo secolo e più di vita, il libello è stato più volte, da quasi tutte le corti più importanti del mondo, inequivocabilmente identificato come un falso, ma nonostante questo non solo molta gente ha continuato a crederci, ma lo ha utilizzato per giustificare razzismo, violenza, intolleranza. E in ogni caso l'attegiamento della gente verso l'ipotesi che sia un falso non è quello che ci si potrebbe ottimisticamente aspettare: forse è un falso, si dice, ma certo rappresenta gli ebrei molto bene, quindi bisogna credere in quello che dice!
Con l'ottimismo che lo contraddistingue, Eisner ha deciso di affrontare la ricerca storica sui Protocolli per divulgare ancora una volta una verità troppo spesso calpestata, per togliere alle persone una giustificazione e lasciarle nude con il loro razzismo in bella mostra, e per fornire a chi, ingenuamente, ha aderito alla follia, di avere uno strumento per ritornare sui propri passi. Peccato che da solo, un uomo e la sua opera, possono fare ben poco, e allora è compito nostro come lettori di suggerire la lettura a tutti, in modo che ci sia sempre maggiore diffusione di questi strumenti, necessari per respingere il prossimo attacco dei Protocolli.

(1) Come si legge nell'introduzione di Umberto Eco ci sono altri testi che hanno prestato parti alla stesura dei Protocolli dei Savi di Sion.

giovedì 26 gennaio 2012

Ancora su Wikipedia e la scienza

Secondo un amico di Lucia il blog ideale è, sintetizzando all'osso, un link blog, ovvero un blog che propone ai propri lettori segnalazioni di materiale interessante da leggere e/o guardare in giro. In questo senso DropSea non si avvicina molto a quell'ideale, visto che una buona metà del materiale qui proposto va nella direzione dell'approfondimento e dell'opinionismo piuttosto che del linking. Esempi di quest'ultima pratica, però, ne trovate anche qui, come ad esempio iTeX, dove video e segnalazioni sono in un certo senso più importanti delle parole che ho utilizzato. Allo stesso modo questo lungo cappello serve solo per riempire lo spazio e segnalarvi un po' di post interessanti proprio riguardo Wikipedia e il suo rapporto con la scienza, uno degli argomenti più sviscerati in assoluto. Iniziamo con Perché Wikipedia è una minaccia al metodo scientifico di Alessio Di Domizio, al quale, in quanto wikipediano, potrei tranquillamente rispondere. Invece le risposte, tutte interessanti, gli arrivano puntuali, una dal suo stesso orticello di Eleonora Presani. A questa si aggiungono L'estinto e .mau..
In tutto questo fior fiore di risposte, una migliore dell'altra, direi che la frase migliore l'ha scritta Peppe come commento al post di .mau.:
ma che ci azzecca il metodo scientifico?
P.S.: nel frattempo cerco di capire se questa roba qui può essermi utile o meno. La sensazione è che non lo sia, ma magari a qualche lettore può interessare e quindi la metto qui.
Alla prossima e scusate per queste perdite di tempo, che purtroppo in questo periodo ho un intero blog da recuperare (mi spiegherò presto... lo prometto)

Terremotari

Per fortuna nulla di grave, ma in poche ore il nord Italia ha subito una serie di scosse, due abbastanza forti, una in Veneto durante l'una di notte e una in Emilia Romagna al mattino alle 9 che si sono sentite entrambe anche fino a qui, a Milano. Nella notte ho raccolto alcuni screenshot nell'immediato:


E qui uno screenshot diciamo così riassuntivo:
In particolare il secondo terremoto sembra abbia avuto ipocentro a una profondità di circa 30 km. D'altraparte Pierluigi Brancato spiega a OggiScienza che le due scosse appartengono, in realtà, a due sciami sismici differenti e non correlati.
Per fortuna nulla è successo alle persone e giusto qualche calcinaccio caduto ai palazzi, e allora vediamo un po' come si generano i terremoti.

martedì 24 gennaio 2012

iTeX

C'è un gran chiacchiericcio intorno a iBooks Author. C'è chi prova a raccontare un po' della storia del LaTeX (che tornerà a breve), chi prova a raccontare un po' di cose in pro e in contro, e c'è chi invece prova a mettere in fila le alternative. Quest'ultimo blog, però, mi sembra segnalare progetti sì interessanti ma o principalmente commerciali, del tipo sono loro a produrre gli e-book, o piuttosto acerbi. Nell'elenco fatto da aWilito, però, manca ad esempio il formato cdf, sviluppato da Wolfram(1) ma che può essere utilizzato per produrre documenti multimediali solo usando Mathematica, che è a pagamento. La loro visualizzazione, invece, è sempre possibile grazie all'apposito player.
Se i documenti in cdf hanno bisogno di un prodotto a pagamento per essere realizzati, avendo comunque il pregio di essere fruibili da tutti a patto di usare un apposito player, e questo è già meglio dei prodotti realizzati con il prodotto della Apple (o usi un loro prodotto o niente...), un altro modo per realizzare prodotti multimediali è usare iTeX, annunciato da Donal Knuth in questa conferenza:

mercoledì 18 gennaio 2012

No SOPA. No PIPA

Attenzione: non è il banner ufficiale della nostra Wiki, ma quello che mi piaceva di più. La discussione, anche sul comunicato ufficiale, è in corso. Attendete le 6 di mattina per sapere come anche la Wikipedia in italiano esprimerà la sua solidarietà a quella originale.
Se poi avete un tumblr, mettete in circolo questa immagine, ricordandovi di usare la funzione di reblog dalla fonte:
Per approfondire: SOPA, PIPA

Aggiornamenti: come nel caso della protesta italiana, eccovi alcuni aggiornamenti. Prima di tutto vi sarete resi conto che alla fine il banner scelto dalla wiki italiana non è molto differente da quello che ho utilizzato questa notte per aprire il post. La wiki inglese, invece, presenta all'ingresso la seguente home page:
L'idea della chiusura è venuta a Jimmy Wales proprio grazie alla protesta italiana, come ricorda .mau. sul blog della Telecom, mentre su it.wiki è disponibile il nostro comunicato di solidarietà.
Questa volta, però, vi propongo pochi link aggiuntivi. Iniziamo con l'italiano frontiere digitali, che propone una serie di link a comunicati ufficiali vari, mentre in lingua anglosassone il New Scientist e l'etichetta apposita sull'odiato Huffington Post.
La vera notizia, però, è che alla protesta si è unito anche Google:
Il link che ho evidenziato con una freccia nello screenshot qui sopra che compare nella home page rimanda a End Piracy, Not Liberty, il sito contro SOPA e PIPA realizzato dalla grande G.

Aggiornamenti del giorno dopo (19/01/2012): Al tamburo riparato (con una serie di immagini e link che di fatto completano questo post), A note on bravery di Jimmy Wales, i ringraziamenti della Wikimedia Foundation, Paolo Attivissimo
Personalmente, ieri, come forse i miei segugi si saranno accorti, ho monopolizzato il mio account twitter sull'argomento. Oggi si torna alla normalità.

lunedì 16 gennaio 2012

Un freddo giorno d'inverno

Gli scatti della fredda giornata odierna fatti a Pioltello, questa mattina tutta bianca dalla brina gelata. Sono tutti pubblicati su GPlus, twitter e tumblr, più due che non ho pubblicato.


sabato 14 gennaio 2012

MaddMaths! #22, dicembre 2011

MaddMaths
Ci sono poche cose certe in giro, una di queste è il mio canonico ritardo nel presentarvi la sempre puntuale newsletter dei MaddMaths! il gruppo di matematici guidati da Roberto Natalini. Alcuni degli articoli li trovate sul Carnevale della Matematica #45, il primo di questo 2012 e anche il primo ospitato da Annarita dopo il trasferimento da Splinder a Blogger. Il tema dell'edizione di questo mese è l'informatica, con contributi che hanno a che fare con la storia del computer o giù di lì. L'edizione è dedicata ad Alan Turing, visto che quest'anno ricorre il centenario della nascita e quindi possiamo considerare il Carnevale come la prima vera iniziativa in questo anno turingiano (o turinghiano?). Anche i MaddMaths partecipano al Carnevale con un articolo a tema, Tipografia digitale: curve e linee sotto gli occhi di tutti di Franco Nuzzi e Giuseppe Pontrelli, che è poi il curatore de L'angolo di Gipo che per dicembre 2011 propone agli ineffabili enigmisti che lo seguono un rebus, un indovinello e una frase bisenso.
Per L'angolo arguto, invece, Stefano De Marchi propone Il paradosso francese:
Quanto vino rosso si può bere al giorno per non ammalarsi di cuore, preservando il fegato? Lo scopriamo con un po' di analisi matematica.
Corrado Mascia, invece, per l'Alfabeto della matematica, propone A come albero:
Ho aperto il baule dove conservo i pezzi per costruire il mio albero di Natale stilizzato: otto sfere gialle e le bacchette verdi di connessione. Quante maniere ci sono di combinare tutto questo armamentario?
Certo il Natale è passato, almeno quello del 2011, ma il prossimo deve ancora venire e allora perché non iniziamo a prepararci sin da ora? E poi problemi come questo si possono presentare comunque ogni giorno, e molte letture apparentemente stagionali in realtà rivelano una proprietà matematicamente molto interessante: possono valere per tutte le stagioni, proprio come l'articolo di Corrado!
L'angolo delle news, questo mese, ve lo propongo tutto, perché è decisamente molto interessante. I nostri, per esempio, si occupano di Volunia, il motore di ricerca italiano che vorrebbe sfidare Google, rimettendosi anche nella tradizione del vecchio Virgilio (che oggi non fa più quelle cose...).
Per tutti gli appassionati di fotoritocco c'è, invece, Come riconoscere le foto ritoccate?
E come si dice, il dolce in fondo, anche se questo dolce potrebbe avere un gusto leggermente amaro. In Matematica in difesa dei lupi si racconta di una ricerca che ha estratto da una mole di dati provenienti da 280 lupi la così detta equqzione salva-lupi per capire come intervenire per ridurre l'impatto dei cambiamenti climatici su questi cugini dei nostri cani.
A questo punto non mi resta che scrivere stretta è la foglia, larga è la via, dite la vostra che io ho detto la mia, e appuntamento al prossimo post (e magari speriamo anche che la prossima volta riesca a rompere la tradizione della newsletter puntualmente in ritardo!).

venerdì 13 gennaio 2012

insertcoin: archeologia informatica

Il primo giorno dell'anno, insieme a un po' di gente, sono andato alla Galleria Nazionale di Palazzo Arnone a Cosenza a visitare una mostra stupefacente (lo stupore era dovuto al fatto di essere a Cosenza), insertcoin, una mostra dedicata all'informatica del tempo che fu e ai giochi.
L'esordio della mostra è in puro stile geek con questo vero e proprio pezzo da museo
e con una telescrivente collegata alla rete per inviare un po' di tweet in giro per il mondo!
C'erano poi altre robine interessanti, come ad esempio il Pong
o il Pac-Man, dove mia sorella è riuscita a vincere il primo livello:
Vincere il primo livello non è semplice come si crede, in particolare a causa del joystick, che innanzitutto non è certo sensibile come quello moderno, e poi bisogna esserci abituati, e finora a Pac-Man abbiamo giocato solo con le freccette (la forza del progresso tecnologico nel campo). E poi c'è la questione degli algoritmi di comportamento dei quattro fantasmini. Ma partiamo dall'inizio:
Pac-Man è un gioco ideato da Tohru Iwatani della Namco e uscito come arcade nel 1980. Le motivazioni per creare un gioco di questo tipo vengono spiegate dallo stesso Iwatani:
All the computer games available at the time were of the violent type - war games and space invader types. There were no games that everyone could enjoy, and especially none for women. I wanted to come up with a “comical” game women could enjoy.(1)
Il gioco si svolge all'interno di un labirinto disseminato da piccoli semi gialli e da quattro super semi che devono essere mangiati da Pac-Man per vincere ciascun livello. Suoi avversari sono quattro fantasmini di quattro colori diversi. All'inizio del gioco questi fantasmi si trovano tre all'interno di una scatola centrale, la casa, e uno a presidiare la porta esterna. Subito dopo l'inizio i quattro iniziano la caccia a Pac-Man, che ha come ulteriore compito quello di sfuggire ai suoi inseguitori. Unica eccezione durante la quale i ruoli si invertono è quando il nostro personaggio mangia uno dei super semi: in quel caso i fantasmini cambiano colore e possono essere mangiati da Pac-Man fino a quando non ritornano nella condizione originale. Il passaggio da preda a cacciatore avviene attraverso una fase oscillante, durante la quale il colore del fantasma cambia velocemente da quello di preda a quello di cacciatore e viceversa: i fantasmi possono ancora essere mangiati, durante la vibrazione, ma Pac-Man corre il rischio di addentarlo proprio nell'istante in cui ritornano cacciatori. Di un fantasma mangiato, invece, restano solo gli occhi, che oscillano verticalmente e si muovono verso la casa, dove restano in attesa di rigenerarsi.

martedì 10 gennaio 2012

Recensioni su twitter: l'esperimento di Mardock Scramble

La psicologia e la logica del poker e la fisica della roulotte in Mardock Scramble #5
Magari ci scrivo qualcosa di più lungo e serio (non su Mardock Scramble, che comunque lo meriterebbe, ma sulla fisica della roulette), ma questo è un esperimento che vorrei provare a fare un po' più spesso su twitter (al momento concentrandomi solo sui fumetti, ma in futuro chissà). Il tweet originale lo trovate qui. Se poi qualcuno vuole unirsi alla compagnia, e magari si trova anche su Google Plus, qui c'è l'inizio di un possibile brain storming.
Buona notte e sogni d'oro a tutti!

giovedì 5 gennaio 2012

Il paese delle WikiMeraviglie

Iniziativa interessante: un gruppo di blogger, su iniziativa di Carolina Venturini, si è messo insieme per realizzare un e-book, che raccoglie i racconti di ciascuno dei 16 scrittori, dal titolo In a Wiki Wonderland. La particolarità dell'iniziativa è che i proventi dell'acquisto del libro (può essere richiesto anche in formato cartaceo) verranno devoluti a Wikipedia (lo stesso editore sembra che abbia rinunciato ai suoi guadagni!).
I blogger presenti sull'antologia sono: Annamaria Catalano, Carolina Venturini, Damiano Celestini, Doc, Dzhyggit, Elisabetta Raviola, Emanuele Secco, Fabio Bogliotti, Graziella Carletti, Lena Ceglia, Maria Cinus, Maria D'Asaro, Mia, Sonia Petroni, Veronica Mondelli, Vele Ivy, Wiska 1953 (via Damiano Celestini).

Un grazie a Elitre per aver diffuso la notizia (anche se poteva farlo usando qualche altro link), mentre Google Plus blog scrive un commento sulla conclusione della annuale campagna di raccolta fondi wikipediana.

mercoledì 4 gennaio 2012

Offesa personale!

Obelix: Basterebbe mangiar cinghiale. Io non mangio mai pesce.
Ordinalfabetix: Dovresti invece! Il pesce rende intelligenti!
Obelix: Cos'hai detto?

(E Obelix si lanciò nella mischia furibonda!)

(da Asterix in America, di Goscinny e Uderzo, dal volume Asterix e Obelix alla conquista del mondo, ed.Mondadori, trad.Luciana Marconcini)

lunedì 2 gennaio 2012

I numeri di Researchblogging in italiano

Sono i post per categoria aggregati in poco più di un anno di attività:

domenica 1 gennaio 2012