Stomachion

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venerdì 29 gennaio 2016

Le basi americane della filosofia cimmera

Fondamentalmente la filosofia cimmera, o howardiana, si fonda su quanto affermato da uno dei personaggi di contorno in Oltre il fiume nero:
La barbarie è lo stato naturale dell'umanità. La civiltà è innaturale. È un capriccio delle circostanze. E la barbarie, alla fine, deve sempre trionfare.
Non voglio perdermi nel cercare il senso di questa affermazione, ma semplicemente cercare di capire da dove essa potrebbe originarsi. E un possibile indizio potrebbe trovarsi all'interno di Viaggio nelle praterie del West di Washington Irving.
Considerato il padre della letteratura statunitense, Irving si era dedicato, nel 1832, all'esplorazione del West. Una volta concluso il suo viaggio, solo dopo molte insistenze lo scrittore mise mano ai suoi appunti per redarre il diario di quell'esperienza. E proprio in questo diario, riproposto in Italia dalle sempre encomiabili edizioni spartaco, propone nelle sue fasi iniziali un passo che può essere considerato come fondativo della filosofia cimmera:
Tale è lo spirito di indipendenza di un selvaggio: equipaggiato di un fucile, una coperta e un cavallo, era pronto su due piedi a perdersi nel mondo; portava addosso tutto quello che aveva e - privo di altri desideri - conosceva il segreto della libertà. Noi "civilizzati", invece, siamo schiavi tanto degli altri quanto di noi stessi; le cose superflue sono le catene che ci avvincono, immobilizzando il corpo e l'anima.
Si potrebbe quasi dire che in ciò si trova il peccato originale del sogno americano, la distruzione di quel senso di libertà rappresentato dall'indiano osage di cui sta raccontando Irving e che per certi versi Howard rimpiange attraverso Conan.

martedì 16 febbraio 2010

Lansdale, l'ultimo scrittore pulp

(sono tornato su Lo Spazio Bianco, e spero con una certa regolarità, questa volta; in questa occasione mi sono occupato de Il canto dei morti e de Le ali dell'Inferno, il primo tratto dalla serie di Conan della Dark Horse, pubblicata in Italia dalla Panini, il secondo la trasposizione di un altro racconto di Howard; il minimo comun denominatore è Joe R. Lansdale, che ne ha scritto entrambe le sceneggiature; ora vi lascio a uno stralcio dell'articolo)

lunedì 21 luglio 2008

Conan (11): IRIS

Continuiamo a dare un'occhiata ai seminari di Energia per il futuro, in questo caso passiamo a Evoluzione della tecnologia dei Reattori Nucleari negli ultimi cinquant'anni e nel prossimo futuro. Il reattore IRIS e le sue prospettive. di Carlo Lombardi, tenutosi il 9 maggio 2007 all'Università di Milano.
Il buon Lombardi, dopo aver velocemente fatto una storia del nucleare con i suoi più importanti incidenti (sostanzialmente si è limitato solo a quelli di Three Mile Island e di Cernobyl), ha esposto una serie di dati tecnici sulla sicurezza e sulla validità economica di centrali nucleari di quarta generazione, in particolare di IRIS. Il progetto di questo reattore è presentato da un consorzio costituito da aziende private (tra cui l'ENEA) e da università (tra cui il Politecnico di Milano e le università di Pisa e Roma, oltre al Politecnico di Torino) ed è uno dei più avanzati. Le sue caratteristiche, prendendole dall'ultima diapositiva del seminario di Lombardi, sono:

- Safety-by-design™
- Nessuna nuova tecnologia
- Bassissima probabilitàdi fusione nocciolo
- No evacuazione popolazione
- Semplicità
- No materiali attivati fuori recipiente a pressione
- Facile smantellamento
- Adatto a paesi sviluppati e in via di sviluppo
- La taglia media e la modularitàconsentono di seguire le necessitàdel mercato e riducono gli esborsi capitale
- Pronto per il 2012-2015

Un vero affare! Soprattutto considerando che, nel frattempo, in Finlandia è in costruzione un nuovo reattore di una generazione intermedia tra la 3.a e la 4.a che dovrebbe essere pronto tra una decina di anni, ma che è conveniente solo con i prezzi attuali e che sta già subendo una serie di ritardi a causa degli ambientalisti, che ovviamente vogliono essere sicuri della salute dei finlandesi e del posto in cui vivono (vedi SuperQuark di un paio di settimane fa).
Interessante, poi, da notare che, nonostante il referendum contrario al nucleare, ben 5 istituti italiani sono coinvolti nel progetto: dal punto di vista della ricerca ciò non può essere altro che un bene, soprattutto considerando che iniziamo così a recuperare un po' del terreno perso in questi decenni. Bisogna comunque sperare che l'Italia non lasci da parte lo sviluppo di energie alternative in cui il nostro paese può essere un produttore e, perché no, anche un esportatore, come potrebbe fare l'Islanda con l'energia geotermica (il cui percorso è iniziato, guarda un po', proprio in Italia! - vedi la puntata di SuperQuark della scorsa settimana).
A conti fatti, mentre il seminario di Lombardi sembra piuttosto uno spot realizzato per l'ambiente accademico del progetto IRIS, mentre l'Italia si avvia verso una direzione che, dal punto di vista economico, diventerà con gli anni sempre meno sostenibile e vantaggiosa, forse dovremo iniziare a dotarci di pannelli solari autonomi per la produzione dell'energia e dell'acqua calda.
E speriamo, soprattutto, di svegliarci, altrimenti il domani sarà tutto ceneri e sete.

Puntate precedenti:
1 - L'effetto dell'uomo sulla Terra

Per approfondire:
- The Nuclear Accident at Three Miles Island
- IRIS Official Web Site

P.S.: notate che, subito dopo l'http://, nel sito ufficiale di IRIS, compare la parola hulk. Considerando quello che è successo al povero Bruce Banner, questo inizio non mi fa stare poi così tranquillo...

domenica 6 luglio 2008

Conan (10): l'effetto dell'uomo sulla Terra

I problemi connessi all'uso delle attuali fonti di energia e a nuovi o rinnovati metodi di produzione, toccano profondamente a tutti i livelli lo sviluppo futuro dell'intera comunita' umana. Nella nostra societa' la sensibilita' verso questi temi e' in crescita, come dimostrano i numerosi dibattiti sull'argomento, nei quali tuttavia si tralasciano spesso aspetti tecnici e scientifici essenziali.

Così inizia la pagina Energia per il futuro, ideata dall'INFN di Milano, che raccoglie la documentazione relativa ai seminari e ai convegni effettuati sul tema. L'idea di questo e di futuri post è quella di raccontare, nel modo più chiaro possibile, ai lettori le più recenti discussioni su tali argomenti, molto importanti per il nostro futuro e quello dei nostri figli.
Oggi iniziamo con Cambiamenti climatici di natura antropica: verità scientifica o teoria ancora da dimostrare? di Maurizio Maugeri.
Il seminario si è svolto il 26 Marzo del 2007, ma grazie alla presentazione resa disponibile presso il sito dell'iniziativa, è possibile esaminare i ragionamenti e le conclusioni del dr.Maugeri. L'idea di partenza di Maugeri è di cercare di fare chiarezza tra tutte le informazioni catastrofiche che ogni giorno passano attraverso i mass media, spesso proposte da persone non del campo e, nella migliore delle ipotesi, non verificate dai giornalisti. A fronte di una serie di dati sperimentali noti sul nostro ecosistema, Maugeri illustra le difficoltà e la complessità nella realizzazione di un modello teorico in grado di descrivere il clima anche di una zona limitata del pianeta e quindi di prevedere gli sviluppi futuri e comprendere a pieno l'incidenza delle condizioni iniziali. Tra le certezze inequivocabili c'è, comunque, l'aumento della temperatura media del pianeta, che è parallelo con l'aumento dei gas serra nell'atmosfera. Ciò sposta quindi il problema su una semplice questione: se è possibile associare la maggior parte di tale aumento alle attività umane. Il relatore, alla fine, non pensa che sia necessario, allo stato attuale delle conoscenze teoriche, prendere posizione per uno o l'altro dei piatti della bilancia, criticando l'allarmismo (appena accennato, devo dire) di quelle stesse fonti (IPCC - Intergovernmental Panel on Climate Change) che fanno da base scientifica per il documentario di Al Gore, Una scomoda verità, che gli ha valso il premio Oscar, oltre che il Nobel per la pace per il suo impegno a favore dell'ambiente.
Queste le sue parole conclusive:

Non siamo ancora in grado di modellizzare in modo del tutto efficace il sistema climatico e pertanto non siamo in grado di rispondere in modo quantitativo a molte importanti domande sull’entità del contributo antropico al riscaldamento presente e a quello futuro.

E a questo punto lanciare la palla ai politici è forse l'unico suicidio assistito possibile.

venerdì 26 marzo 2004

Conan (9): Forse...

E' un periodo difficile, questo. Un periodo in cui la vita sembra non avere più alcun valore. Prima un ragazzo muore, in Palestina, e Arafat si scusa, perché, pur se israeliano, era un arabo-palestinese-musulmano (e se fosse stato un semplice israeliano?), poi viene mandato un ragazzino allo sbaraglio, carico di esplosivo, pronto a morire... ma in realtà non era così pronto a morire come i suoi mandanti pensavano e speravano...
Forse da qualche parte qualcuno piange perché non c'è stata una strage, forse da qualche parte qualcuno piange perché un figlio si è salvato, forse da qualche parte bisogna pur andare se si vuole arrivare interi alla fine, e questo qualche parte non si trova certo in fondo ad una buca scavata nella terra bagnata di fresco dalle lacrime dei vivi...

giovedì 22 gennaio 2004

Conan (8): il tempo perduto

Nessuno era angosciato da problemi esistenziali.
Nessuno si chiedeva cosa fosse la felicità, ma erano felici.
Nessuno si chiedeva cosa fosse l'amicizia, ma l'amicizia era sacra.
Nessuno si annoiava, non ne avevano il tempo.
Nessuno si lamentava per la pioggia d'inverno; nutriva la terra.
Nessuno si lamentava per il caldo d'estate; era necessario per far maturare il grano.
Nessuno pensava, allora, che tutto questo un giorno sarebbe scomparso.
Nemmeno io lo pensavo.
E sembra ancora strano non sentire più quei rumori, quelle voci, quei profumi...
Ma talvolta, all'improvviso, mentre sorseggi il primo caffè del mattino, ti sembra di udire una voce.
Ti volti e loro sono lì...i tuoi ricordi!

di Giano, da All'improvviso un mattino...

Un altro ricordo: Balla bella solare Calabrisella.......

mercoledì 14 gennaio 2004

Conan (7): la fantasia

In Conan (4): Camminando... ho chiesto una definizione di adulto. Fare questa domanda, però, è un errore, perché ho chiesto la definizione di una classe, mi sono cioé piegato al solito concetto adulto di classificare non già gli eventi, ma le persone. In realtà, quello che più mi premeva dimostrare era che la maggior parte degli individui, crescendo, tendono a classificare e distinguere se stessi e gli altri ora come bambini, come adolescenti, come adulti...
La maggior parte degli adulti (chi passa di quà mi passi la classe) chiamano così se stessi, perché non credono nelle favole, hanno un lavoro e si interessano poco alle futilità, lasciando così poco spazio alla fantasia, alle emozioni e a tutto ciò che rende speciale anche un singolo giorno. Nel suo saggio Sulle Fiabe, Tolkien il maestro scrive:

(...) le fiabe offrono anche, in misura e con modalità peculiari [alle altre forme letterarie; ndb], altre cose: Fantasia, Ristoro, Evasione, Consolazione, tutte cose di cui i bambini hanno, di norma, meno bisogno degli adulti, e gran parte delle quali oggigiorno sono di solito considerate dannose per chiunque.

In un primo momento avevo ideato questo post per concludersi con questa citazione. Ma alcuni giorni fà, su Sensazioni ed emozioni, mi sono imbattuto in uno splendido post, Mio fratello non usa il computer..., grazie al quale ho trovato persone che hanno dei doni importanti (leggere per capire - sarebbe da leggere tutto il blog!). Anche io, come molti, mi sono unito ai commenti al messaggio lasciato in rete, postando un altro passaggio tratto dal sopracitato saggio di Tolkien:

La Fantasia è una naturale attività umana, la quale certamente non distrugge e neppure reca offesa alla Ragione; né smussa l'appetito per la verità scientifica, di cui non ottunde la percezione. Al contrario: più acuta e chiara è la ragione, e migliori fantasie produrrà. Se mai gli uomini si trovassero in condizioni tali da non voler conoscere o da non poter percepire la verità (fatti o testimonianze), allora la Fantasia languirebbe finché essi non guarissero. E, se mai arrivassero a quello stato (e non sembra del tutto impossibile), la Fantasia perirebbe e diverrebbe Morbosa Illusione.

Lo metto anche qui, perché non se ne parla abbastanza e mai se ne parlerà abbastanza. Lo metto qui perché chi passa di quà (e dice che bella la casetta in Canadà) si avvicini sempre più all'unica, vera magia che può dare un pò di Sole ai nostri (strani) giorni.

mercoledì 31 dicembre 2003

Conan (6): mondo naif

la malinconia è rivoluzionaria se il mondo mi fa schifo tutto il progresso salta in aria la malinconia che è amica mia la malinconia ha dentro un'utopia la malinconia è sintomatologia se il mondo intorno muore io come faccio a starci
mondo naif mondo di consumatori felici mondo naif a nord della morte a ovest del niente

(dalla registrazione allegro pogo morto, 1995, dei tre allegri ragazzi morti)

Ah! Prima di dimenticarmi: Auguri per la festa di stasera e per il Nuovo Anno prossimo venturo.

domenica 23 novembre 2003

Conan (5): non si può tenere un uragano chiuso per sempre...

Yes, here's the story of the Hurricane
The man the authorities came to blame
For something that he never done
Put in a prison cell but one time
he coulda been The Champion of the World

(da Hurricane, di Bob Dylan e Jacques Levy)

martedì 7 ottobre 2003

Conan (4): Camminando...

Sai... la gente è strana... cantava alcuni anni fa Mimì.
Camminando in mezzo alla gente si incrociano sguardi persi, stanchi, arrabbiati, più raramente felici o rilassati. Si ha la sensazione che ogni persona che incroci camminando altro non sia che un fantasma di quello che ha dentro e ti chiedi: "Ma sono veramente così? O semplicemente non hanno il coraggio di essere? O forse vivono per inerzia, andando avanti secondo consuetudine..."
E a volte hai la sensazione di non voler far parte di questo mondo, hai la sensazione di non esserne una parte... e non riesci a definire il mondo che ti circonda se non con queste parole... E' un mondo di adulti, fondato sui compromessi e sulle consuetudini, un mondo di persone "grandi"...
Per favore, datemi una definizione di adulto...

lunedì 1 settembre 2003

Conan (3): se fosse facile...

Hai ragione, le pistole sono solo strumenti... però sono strumenti che rendono tutto troppo facile. Qualsiasi strumento che rende facile togliere la vita come spingere un bottone è sbagliato, chiaro e semplice...
E le persone che usano questi strumenti sono il vero nemico, lo so, però mi rifiuto di abbassarmi al loro livello...(1)
Disonorerebbe i miei genitori, e la causa per la quale combatto...

(Bruce Wayne, da Dal passato, di Ed Brubaker -testi- e Scott McDaniel -disegni-, trad.Francesco Argento; in Italia su Batman TP4: riso amaro, ed.Play Press Publishing)

(1) ...ovvero usare anche lui armi da fuoco...

giovedì 24 luglio 2003

Conan (2)

Ti farò male più di un colpo di pistola
E' appena quello che ti meriti
Ci provo gusto me ne accorgo ed allora
non mi vergogno dei miei limiti

(da Colpo di pistola dei Subsonica, dall'album Microchip emozionale)

Spieghiamo cosa c'entra: penso che la morte causata da un colpo di pistola sia il peggio che possa capitare ad un essere umano, non per la morte in sè, ma perché la pistola non è un'arma effettivamente dignitosa né per l'uccisore, né per la vittima.
Il genere umano ha perso, per quel che penso, la sua dignità nel momento stesso in cui ha iniziato ad usare la polvere da sparo, un modo facile e veloce per affrontare la natura e gli altri. Quindi molti appartenenti al genere umano non meritano altro se non un colpo di pistola (possibilmente senza sapere da dove viene).

giovedì 17 luglio 2003

Conan (1)

Oggi ha fatto molto caldo anche qui, in montagna, dove abito. La discussione sul tempo, quindi, ritorna periodicamente e si aggiunge a quella sugli OGM e sulla ricerca scientifica in generale, soprattutto quando questa è legata alle multinazionali, le uniche che possono permettersi (al momento, a quanto sembra) di investire nelle idee in maniera ingente. Tutte le proteste portano verso un unico obiettivo: quello di dire che il genere umano ha sbagliato negli ultimi secoli a portare avanti il suo discorso di progresso.
Quello che veramente da fastidio è l'atteggiamento che molti hanno nei confronti della scienza e degli scienziati: negativo a priori, soprattutto quando, onestamente, ammette di non poter dare un parere certo su come e perché è cambiato il clima sulla Terra (ad esempio) o su qualche altro problema che necessita studi e conoscenze che dobbiamo acquisire in tempi lunghi e con molta pazienza.
Infatti, sul capitolo clima, bisogna ricordare che il sistema Terra non è altro che un sistema termodinamico molto variabile (la storia del pianeta ci insegna che la temperatura media del pianeta non è mai stata veramente costante) composto da "trasformazioni" (gli esseri viventi) irreversibili (infatti tutti muoiono, dagli alberi fino a noi esseri umani). Si può certamente dire, invece, che abbiamo dimenticato (e questo, probabilmente, perché siamo tanti) il rispetto che nei secoli passati si aveva verso i propri avversari e verso le prede stesse, che servivano per sopravvivere.
Oggi sembra che non abbiamo rispetto né per noi stessi né per l'ambiente che ci circonda...