Stomachion

venerdì 30 aprile 2021

I rompicapi di Alice: In piedi come un uovo

La pecora prese i soldi e li mise in una scatola: quindi disse: "Non metto mai la merce in mano ai clienti, non sta bene: devi prenderla da te". Detto ciò, andò dall'altra parte del negozio e mise l'uovo in piedi su uno scaffale.
- da Attraverso lo specchio di Lewis Carroll

La leggendaria impresa di Cristoforo Colombo, riuscire a mettere fermo e in piedi un uovo, venne tramandata fino a noi grazie a uno scritto del 1565 di Girolamo Benzoni. L'esploratore, nonché storico, ricorda come Colombo sfidò alcuni nobili spagnoli a lasciare dritto sul tavolo un uovo, vincendo la scommessa semplicemente schiacciando in maniera leggera la base più larga dell'uovo. Esistono, però, anche altri metodi per ottenere lo stesso risultato. Ad esempio agitando l'uovo, in modo tale che il contenuto si amalgami e il centro di gravità totale diventi più stabile. Oppure si posiziona sul tavolo un mucchietto di sale, al cui centro si pone l'uovo. Quindi si toglie il sale poco alla volta utilizzando uno spazzolino con setole fini, fino a che non resta così poco sale da essere praticamente invisibile.
Intorno all'uovo di Colombo, usato più che altro come contesto narrativo, Sam Loyd sviluppò alcuni interessanti rompicapi. Ve ne presento tre, due tratti dal secondo volume dei Passatempi matematici curato da Martin Gardner e un terzo tratto da Il libro dei rompicapi di Alice di John Fisher (che tra l'altro da il nome a questa serie di articoletti). Iniziamo dai rompicapi che il piccolo Tommy propone a Re Cervellone.

giovedì 29 aprile 2021

Wikiritratti: Henri Poincaré

In un certo senso Henri Poincaré e Albert Einstein si ignorarono uno con l'altro. Né il matematico, né il fisico citarono i rispettivi lavori nel campo della relatività speciale, almeno fino al 1921, 9 anni più tardi della morte del francese, quando Einstein nel corso della sua conferenza Geometrie und Erfahrung non citò il lavoro di Poincaré sulle geometrie non euclidee. Dovevano passare ancora diversi anni prima che il fisico teorico riconoscesse in qualche modo l'importanza di Poincaré nello sviluppo della relatività speciale. In particolare affermò che
Lorentz aveva riconosciuto che la trasformazione che porta il suo nome è essenziale per l'analisi delle equazioni di Maxwell, e Poincaré aveva ulteriormente approfondito questo punto di vista.

martedì 27 aprile 2021

Topolino #3413: Generazioni

Domenica c'era da festeggiare il 25 aprile, seppur in maniera un po' originale rispetto ad altri anni. Ieri usciva il nuovo numero di Stomachion, la mia newsletter (più o meno) settimanale che ho anche iniziato a presentare con un breve post sul blog, e così la recensione del numero di Topolino in edicola, il #3413, arriva giusto il giorno prima della sua canonica uscita settimanale.
Mentre sul Cappellaio mi sono concentrato sull'ultima storia, in questa sede andrò il più velocemente possibile a raccontarvi qualcosa sulle prime tre storie, partendo dalla prima puntata della nuova saga di Area 15.
Videogiocatori
Dopo due brevi preview uscite nelle due settimane precedenti, arriva finalmente sul settimanale disneyano La combo perfetta realizzata come autore completo da Claudio Sciarrone. In un certo senso La combo perfetta è il prosieguo di Fast Track Mickey, ma un po' più in grande: la storia, infatti, parte dai problemi di Paperone con la progettazione di una nuova console. A dargli una mano ci pensa Quo, appassionato videogiocatore, e tutta la banda dell'Area 15, che daranno vita a un interessante esperimento social.

lunedì 26 aprile 2021

Stomachion #7: Music Edition

Ho sempre avuto una certa passione per la musica, cosa piuttosto strana se consideriamo i gusti musicali dei miei genitori. Forse ha inciso il fatto che sono cresciuto con Mozart, Vivaldi e Verdi (giusto per citare i primi che mi vengono in mente), che mi hanno preparato ad apprezzare la tecnica musicale di alcuni dei generi del rock moderno. Ad ogni modo ho spesso preso in considerazione l'idea di mettere in piedi per il mio blog (che ha passato almeno due diversi servizi di hosting prima di stabilizzarsi, momentaneamente, su Google) una serie di articoli che unissero musica e scienza. Poi successe l'incontro con 01011001 degli Ayreon di Arjen Anthony Lucassen, disco progressive metal ricchissimo di scienza. Uscito nel 2008 mise nella mia testa i semi per la serie: in pratica avevo già in mente come e per quanti post affrontare i temi contenuti nel cd (sì, ho acquistato la copia fisica!). Ci sarà tempo di riprendere quegli articoli: la serie, nella pratica, iniziò 9 anni più tardi, nel 2017, ma non con gli Ayreon, bensì con un altro gruppo, gli Who, protagonisti di questo primo numero della Music Edition.
Continua su Stomachion #7: Music Edition. L'invito è, come sempre, quello di iscrivervi per ricevere le prossime newsletter.

domenica 25 aprile 2021

La casa di carta: Bella ciao

Direi che oggi, 25 aprile, giorno in cui si ricorda la liberazione dell'Italia dal fascismo e si festeggia la lotta della resistenza partigiana ha senso scrivere qualcosa sulla seconda stagione de La casa di carta (poi, a Topolino, ci penseremo domani). E il motivo è semplice: gli autori della serie hanno, infatti, scelto Bella ciao, canzone simbolo della resistenza partigiana, come soundtrack della serie. E la cosa, come diventa sempre più evidente nel corso della seconda stagione, ha decisamente senso.
La serie prosegue la storia iniziata nella prima stagione, mantenendo anche la stessa struttura stilistica: i rapinatori continuano a restare asserragliati dentro la zecca di stato, resistendo e stampando, con l'aiuto degli ostaggi, gli euro previsti nel piano del Professore. Ovviamente continua anche la resistenza degli ostaggi, ridotta a pochi elementi capeggiati dal direttore della zecca, Arturo Román.

sabato 24 aprile 2021

God's man: una storia illustrata

Lynd Ward è stato un artista e romanziere statunitense specializzato in romanzi illustrati senza parole. Ward realizzava buona parte della sua arte con la tecnica dell'incisione su legno, che formava la base per la stampa vera e propria su carta. In pratica Ward realizzava un "negativo" su legno che poi sarebbe stato usato per la pubblicazione sulle riviste.
I suoi romanzi sono considerati precursori dei moderni romanzi a fumetti. Esempio di questa produzione è God's man, il primo dei suoi sei romanzi in incisione (novel in woodcuts). Pubblicato nel 1929, è stato più volte ristampato, l'ultima nel 2010 in due volumi curati da Art Spiegelman e contenenti tutti i suoi romanzi illustrati.

venerdì 23 aprile 2021

La bambina che contava le stelle

Durante una riunione online con Antonino La Barbera su uno dei prossimi (e vi posso anticipare) interessanti percorsi didattici su EduINAF esce fuori il discorso su un film che non ho mai visto, Giochi nell'acqua. In particolare il discorso cade su una scena in cui una bambina salta la corda mentre conta le stelle. La giovinetta si ferma immancabilmente a 100, e quando le viene chiesto perché, questa è la risposta che fornisce:
Una volta che ne hai contate 100, tutte le altre sono uguali.
La risposta è abbastanza ineccepibile: in fondo le stelle viste dalla superficie della Terra sono tutte all'incirca uguali. Per poterle iniziare a distinguere servono strumenti ottici in grado di ingrandirle, come binocoli o piccoli telescopi. Ovviamente è con i grandi strumenti, come i grandi telescopi a Terra o quelli nello spazio, che si riescono ad apprezzare tutta una serie di differenze tra stelle e galassie, i raggruppamenti di stelle.
Un piccolo dettaglio sulla scena che vi metto qui sotto è che i nomi che recita la bambina non sono tutti di stelle, ma ci sono in mezzo anche alcune costellazioni:

mercoledì 21 aprile 2021

Un'equazione divina

Anche senza lo spoiler nel titolo del video (che vi metterò qui sotto) questa equazione aveva comunque qualcosa di familiare: \[\left (x - \frac{1}{x} \right )^{1/2} + \left (1 - \frac{1}{x} \right )^{1/2} = x\] A voler essere onesti il pensiero è andato prima al numero di Nepero, $e$, ma c'era un problema di segno (ci scriverò un articoletto in futuro, così potrete capire cosa intendo), e poi all'equazione che definisce il numero aureo:

martedì 20 aprile 2021

Orizzonte demoniaco

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Disponibile fino a un paio di mesi fa, Event Horizon. Punto di non ritorno è ormai da considerarsi come un classico della fantascienza horror. Diretto da Paul William Scott Anderson, ha per protagonista Sam Neill, quello di Jurassic Park (ma non solo!), che interpreta il dottor William Weir, che ha progettato il motore che muove la Event Horizon, una gigantesca astronave che si era perduta nel cosmo e che è improvvisamente ricomparsa dopo 7 anni, nel 2047, nei pressi di Nettuno. A investigare sulla faccenda viene inviata la Lewis and Clark, il cui equipaggio è guidato dal capitano Miller, un sempre ottimo Laurence Fishburne, e ha come ospite proprio Weir in qualità di consulente. Tra i protagonisti si conta anche Joely Richardson (che ho anche recentemente visto ne Il colore venuto dallo spazio di Richard Stanley) il cui personaggio, il tenente Starck, riveste un ruolo importante nello sviluppo della trama.
Il punto centrale del film è, effettivamente, il motore della Event Horizon, che viene "venduto" da Weir come un vero e proprio buco nero artificiale. La sua attivazione, secondo quanto ricostruito dai diari di bordo e dalle informazioni fornite da Weir, potrebbe aver portato l'astronave in un'altra dimensione, un universo parallelo diabolico e deviato da cui ha trasportato nel nostro un'entità malvagia e diabolica. Con tutte le conseguenze del caso per l'equipaggio della Lewis and Clark.

lunedì 19 aprile 2021

Stomachion #6: Math Edition

Ed è di nuovo tempo di Carnevale della Matematica. Questa volta, però, a ospitarlo è MaddMaths! il magazine di divulgazione matematica online del CNR diretto da Roberto Natalini. Questa nuova edizione, uscita puntualmente il 14 aprile, è la #149, che, come ci ricorda Roberto nell'introduzione, è un numero dispari, difettivo nonché il 35.mo numero primo.
Il tema dell'edizione, invece, è quello dell'Orgoglio matematico, che diventa un vero e proprio manifesto dei contributi che noi matematti abbiamo realizzato nel corso del mese precedente.
Per maggiori dettagli, trovate tutto sulla sesta uscita mia newsletter (e ovviamente iscrivetevi!). Per i più pigri metto anche il link diretto al Carnevale.

domenica 18 aprile 2021

Topolino #3412: Sulle orme di Marco Polo

Onestamente non credevo che questa settimana sarei riuscito a scrivere un articolo sul Topo per il Cappellaio Matto. Invece la non esaltante storia di Silvia mi ha fornito uno spunto interessante grazie alla decisione di Belinda Bassotta di diventare una broker.
Risolto questo nodo, il resto del sommario si riduce a scrivere le più o meno classiche due righe sulle storie che ho preferito in questo numero. E per la prima volta ho deciso di non scrivere alcunché su Young Donald Duck, che mi sembra stia diventando sempre più stucchevole nella forma e nella sostanza, con la creazione di una grande famiglia affiatata e pronta a mettersi nei guai dietro Paperino.
Detto ciò partiamo con I sentieri in cima al mondo, nuova avventura della serie Topolino giramondo, dove torna come autore completo il suo ideatore, il devitiano Giuseppe Zironi. Questa, in effetti, è la storia in cui, stilisticamente parlando, si nota maggiormente l'influenza di Massimo De Vita su Zironi: composizione della pagina, scelta delle inquadrature, capacità di raccontare tramite le sagome, in definitiva c'è un po' tutto il repertorio di De Vita reinterpretato dal sempre ottimo Zironi.

sabato 17 aprile 2021

La misteriosa donna fantasma

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Come ho spesso scritto, Minetaro Mochizuki è uno dei miei mangaka preferiti sin dai tempi di Dragon Head. E Phantom Stalker Woman, uscita in volume unico nella serie Umami della Star Comics fa parte proprio del periodo stilistico da ascriversi a Dragon Head, sia per tratto e composizione della pagina, sia per tematiche.
La storia, infatti, è a metà tra un thriller psicologico e un horror: uno studente universitario, infatti, si ritrova tormentato da una donna all'inizio ossessionata dal suo vicino di casa. Il problema è che il minimo di gentilezza mostratagli, spinge la donna a spostare la sua ossessione su Hiroshi, il protagonista del volume. Date queste premesse, la storia di Mochizuki si sviluppa con una tensione e un'inquietudine crescenti e una sempre maggiore pericolosità da parte dell'ignota stalker, una donna alta e secca, con indosso un impermeabile e un baio di borse piene sempre dietro. Rispetto a lavori successivi, come ad esempio Chiisakobe, non solo il tratto è più sporco grazie a un'inchiostrazione più carica, ma anche la pagina risulta più ingombra di vignette, cosa che comunque risulta altrettanto efficace rispetto allo stile più chiaro ed essenziale di Chiisakobe o di Tokyo Kaido proprio grazie alla tematica ansiogena di Phantom Stalker Woman.
E' indubbiamente un manga interessante da recuperare, originariamente pubblicato nel 1993, sia per tutti gli amanti di Mochizuki, ma anche per gli appassionati del genere thriller horror, in cui la parte soprannaturale non è mai completamente spiegata e il lettore ha sempre il dubbio che magari, da qualche parte, ci sia una spiegazione razionale.
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venerdì 16 aprile 2021

Fino alla fine del tempo

Ho scoperto i Magic Opera grazie a Leonardo Petrillo, che tempo addietro avevo introdotto nel mondo del metal, in particolare il power metal. In particolare la band italiana si inserisce nel filone del symphonic power metal dove abbiamo un'altra band di un certo spessore, i Rhapsody of Fire. E in effetti The golden pentacle, album di debutto della band di Marco Garau è un concept album di genere fantasy. Ambientato in un reame fantastico, il regno di Amtork, ruota intorno all'eterna lotta tra bene e male, tra pace e armonia da un lato, avidità e distruzione dall'altro.
I Magic Opera, però, non si limitano al semplice compito dello sviluppo di un album di genere puro e semplice, ma inseriscono anche elementi di death metal in alcuni dei pezzi del sommario, aggiungendo una dinamicità dovuta al dialogo tra i due stili musicali distinti. Da amante di entrambi i generi, non posso che apprezzare la scelta, ma non sono qui semplicemente per raccontarvi l'album (che comunque vi invito a sostenere, anche perché ci sono diverse chicche musicali molto interessanti), ma per prendere spunto dalla traccia conclusiva, Until the end of time, titolo utilizzato da diversi musicisti in generi completamente differenti. Come immaginabile dai miei lettori usuali, in questo caso andrò a soffermarmi proprio sul titolo e sulle sue implicazioni scientifiche.

martedì 13 aprile 2021

The I-Land

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Tra le serie che hanno attirato la mia attenzione, The I-Land è stata indubbiamente una di quelle che più di tutte mi ha stuzzicato, un po' per le similitudini con Lost, un po' perché il gioco dietro la serie era evidente sin dal trailer.
La prima puntata di The I-Land, infatti, si apre con un gruppo di persone senza memoria che si svegliano sulla spiaggia di un'isola deserta. Le distanze, tra loro, sono regolari e ognuno sembra avere un segreto oscuro nascosto persino alla propria memoria. Come scopriamo abbastanza presto, i componenti del gruppo sono in realtà galeotti che hanno accettato (o sono stati costetti, la cosa viene lasciata un po' ambigua) ad accettare uno speciale progetto di detenzione all'interno di un complesso esperimento di realtà virtuale che dovrebbe permettere a qualcuno (se non a tutti) di redimersi dimostrando di aver compreso i propri errori.
La serie, ideata da Anthony Salter, risulta sufficientemente breve, 7 puntate, da sviluppare in maniera compiuta i personaggi presentati. La protagonista, Chase, interpetata da Natalie Martinez, che avevo già avuto modo di vedere all'opera in Under the Dome e APB (e devo dire che la recitazione dei tre personaggi è risultata abbastanza analoga), è tormenata da una serie di incubi che sembrerebbero suggerire che abbia ucciso la madre. Ovviamente le cose non stanno esattamente come si crede, ma l'aspetto forse più interessante della serie non sta tanto nella trama in sé, quanto negli aspetti politici e di corruzione che circondano l'esperimento: in fondo tutto il mondo è paese.

lunedì 12 aprile 2021

Stomachion #5 - Gagarin Edition

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L'era spaziale ebbe inizio il 4 ottobre del 1957 con il lancio dello Sputnik 1, il primo satellite della storia. A compiere questa storica impresa fu l'allora agenzia spaziale sovietica. Quel primo successo venne replicato il 3 novembre dello stesso anno con il lancio dello Sputnik 2, a bordo del quale si trovava la cagnetta Laika. I sovietici, però, non si accontenarono e dopo pochi anni alzarono la posta: il 12 aprile del 1961, 60 anni fa, a bordo della Vostok 1, un essere umano compiva la prima orbita spaziale intorno al pianeta. Il suo nome era Yuri Gagarin!
(continua su Stomachion #5 - Gagarin Edition - iscrivetevi per ricevere la versione completa delle prossime uscite nella vostra casella di posta elettronica)

domenica 11 aprile 2021

Topolino #3411: Girl power

E' un po' un ossimoro titolare con il classico girl power un numero dove di autrici coinvolte ce n'è una sola, Però è una signora autrice: Silvia Ziche. L'autrice torna alle storie lunghe dopo anni di Che aria tira a... con una nuova storia a puntate, Il furto quasi perfetto, in cui introduce all'interno della Banda Bassotti un nuovo elemento, Belinda Bassotta, destinata ad alzare il livello della sfida bassottesca nei confronti di Paperone, ma anche la competizione interna alla banda. La prima puntata, divertente, che gioca fino alle estreme conseguenze su uno dei cliché più usati e un po' stantii di Paperone, risulta divertente e tecnicamente perfetta: basti vedere la pagina con cui si conclude la storia.

sabato 10 aprile 2021

Kaos, vagabondo dello spazio

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Osamu Tezuka è noto soprattutto per una manciata di personaggi: Astro Boy, Kimba, la Principessa Zaffiro, Don Dracula e poco altro. In realtà il meglio noto "dio del manga" ha realizzato oltre 700 opere che J-Pop sta con stampando e ristampando nella Osamushi Collection, una serie di corposi volumi, una vera e propria omnia tezukiana. Alcuni di questi volumi fanno parte della mia collezione, non moltissimi al momento, e di alcuni devo ancora affrontare la lettura. Di questi ho recentemente affrontato la lettura di Kaos, manga fantascientifico suddiviso in due volumi.
I protagonisti della vicenda sono Koji Sunami, il futuro Kaos del titolo, e il suo amico Jo Daigo. I due ragazzi si stanno preparando per entrare nell'Accademia della Via Lattea, che permetterà loro di trovare lavoro all'interno della grande impresa di colonizzazione spaziale. L'epoca della storia, uscita originariamente tra il 1978 e il 1979, è la fine degli anni Novanta del XX secolo: la scansione temporale non risulta mai ben definita da Tezuka se non nelle storie del secondo volume, quando il mangaka pone un esplicito riferimento alla fine del millennio. Rispetto a quanto immaginato da Tezuka, però, la nostra società non si è evoluta al punto da avere delle colonie in altri punti dell'universo, per cui potremmo, a parte l'anno, potremmo tranquillamente ambientare la storia a tra uno o due secoli da questo stesso istante.

venerdì 9 aprile 2021

I belong to the Sun

Oltre a essere un autore di fumetti (tra le altre cose, scrive anche per Topolino) Giorgio Salati, che ho anche avuto il piacere di conoscere e intervistare in un paio di occasioni, è anche un musicista e con il nome di Joe Sal ha dato il via a un progetto musicale di genere rock che trovo piuttosto interessante per le sonorità classiche, ma abbastanza riconoscibili (molto simili a quelle delle Vibrazioni, giusto per restare in Italia). Qui sotto vi propongo il lyric video di I belong to the Sun, un pezzo musicalmente bello, dal testo semplice, che in soldoni non parla tanto del Sole, ma della Terra e dei suoi abitanti. E vi consiglio non solo di ascolare la canzone, ma anche di vedere il video:

domenica 4 aprile 2021

Topolino #3410: Il non senso della montagna

Che La scalata del secolo, storia di copertina di questo Topolino #3410, mi avrebbe deluso nonostante i fantastici disegni di Paolo Mottura lo avevo già capito sin dalla scorsa settimana, quando venne reso noto anche lo sceneggiatore della storia: Fausto Vitaliano.
Ho cercato di non farmi influenzare dai preconcetti e dalla prevenzione nei confronti dello sceneggiatore, ma a conti fatti la storia ha confermato che Vitaliano non solo non è il mio sceneggiatore preferito, ma non è adatto nemmeno a realizzare questo genere di storie. Il suo approccio, infatti, è troppo infantile, con soluzioni senza molto senso. La storia (che presenta un anacronismo grande quanto una casa), in effetti, non solo non ha nulla a che fare con le grandi avventure di scalate narrate da un grande autore come Jiro Taniguchi (come l'ultima che ho recensito), e non mi sarei certo potuto attendere qualcosa del genere, ma non ha nemmeno la forza e l'epicità del Topleton di Sergio Cabella (e sempre per i disegni di Mottura), che si dimostra indubbiamente sceneggiatore molto più capace di Vitaliano confrontando due storie per certi versi molto simili per ambientazione.
Il resto del sommario risulta un po' più interessante: L'ultima voce della lista di Francesco Vacca e Francesco Guerrini è una divertente gag story sugli ultimi venti centesimi di Paperino per azzerare la chilometrica lista di debiti con lo zione, mentre Abracadabra, nuova storia della serie Miao: cronache feline, è una surreale e divertente avventura del povero Malachia ideata e congegnata da Enrico Faccini, che come al solito da il meglio di se con trame di questo genere.

sabato 3 aprile 2021

La vetta degli dei

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Basato sul romanzo di Baku Yumemakura, La vetta degli dei è uno dei capolavori più indiscussi per precisione e bellezza di Jiro Taniguchi. Dopo K, anche La vetta degli dei affronta la sfida dell'uomo alla montagna, in questo caso quella più sfidante di tutte, l'Everest. La partenza e l'ispirazione di tutta la vicenda e la scalata tentata nel 1924 da George Mallory e Andrew Irvine che si concluse con la misteriosa scomparsa dei due alpinisti britannici, che avevano tentato la scalata della cima dell'Everest senza l'ausilio delle bombole d'ossigeno.
Dopo il prologo dedicato a Mallory e Irvine, la storia si sposta al 1993, in Nepal. Da lì in poi seguiamo la storia di Makoto Fukamachi, fotografo alplino che ha seguito diverse spedizioni in alta montagna, fotografandone i momenti salienti. La sua storia si incrocia ben presto con le tracce della spedizione perduta del 1924, iniziando così un'indagine che lo porta ben presto a incontrare Habu Joji, il più talentuoso scalatore giapponese, principale protagonista dei cinque tankobon in cui è suddiviso il manga di Taniguchi.
In estrema sintesi siamo di fronte alla storia di un'ossessione: quella della conquista dell'Everest seguendo le orme di Irvine e Mallory. Il racconto, in pratica, porta i due protagonisti verso l'ultimo tankobon, quello della conquista della cima, ma non già della vittoria dell'uomo sulla natura, ma della sua fusione, di un rapporto simbotico con la montagna. I rischi, le difficoltà, la determinazione dei protagonisti rendono il racconto avvincente tanto quanto spettacolari sono i disegni realizzati da Taniguchi. Tutti ingredienti di un capolavoro emozionante che racconta la montagna e il desiderio degli uomini di conquistarla.

venerdì 2 aprile 2021

First Light

The formation of the first stars and quasars marks the transformation of the universe from its smooth initial state to its clumpy current state. In popular cosmological models, the first sources of light began to form at redshift 30 and reionized most of the hydrogen in the universe by redshift 7. Current observations are at the threshold of probing the hydrogen reionization epoch. The study of high-redshift sources is likely to attract major attention in observational and theoretical cosmology over the next decade.
Barkana, R. Loeb, A. (2001). In the beginning: the first sources of light and the reionization of the universe. Physics reports, 349(2), 125-238. doi:h10.1016/S0370-1573(01)00019-9 (arXiv)
I Paradise Lost sono una gothic band britannica fondata nel 1988. First Light è tratta dal loro dodicesimo album in studio, Faith Divides Us – Death Unites Us:

giovedì 1 aprile 2021

The Cube, o dello scherzone

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Lo so, il titolo l'ho scritto per attirare l'attenzione, visto che oggi è l'1 aprile, ma in fondo c'è un qual certo gusto per lo scherzo, sebbene un po' macabro, all'interno della serie di The Cube.
La trama del primo, ma sostanzialmente anche degli altri due film della serie, è piuttosto semplice: un gruppo di persone si ritrova a vagare tra le stanze cubiche di un immenso cubo alla ricerca dell'uscita. Ognuna delle stanze cubiche, però, potrebbe avere al suo interno una trappola mortale, così i prigionieri devono cercare di trovare una strategia per sopravvivere e giungere alla fine di quello che è da considerarsi come un vero e proprio gioco mortale.
Uscito nel 1997 per la regia del canadese Vincenzo Natali, The Cube è un film claustrofobico e psicologico. Il gioco degli sceneggiatori è anche abbastanza interessante: da una parte è una sfida di inventiva per proporre allo spettatore trappole nuove e paurose, il più splatter possibile; dall'altra la storia cerca di non indulgere troppo negli aspetti macabri, approfondendo gli aspetti più oscuri dei personaggi coinvolti. La storia, infatti, porta a galla gli istinti dei prigionieri, pone nello spettatore dubbi sulle motivazioni della struttura, e in un certo senso ribalta alcuni aspetti dei protagonisti, ma ne conferma per contro altri, che alla fine si comportano esattamente come le attese.