Stomachion

domenica 18 aprile 2021

Topolino #3412: Sulle orme di Marco Polo

Onestamente non credevo che questa settimana sarei riuscito a scrivere un articolo sul Topo per il Cappellaio Matto. Invece la non esaltante storia di Silvia mi ha fornito uno spunto interessante grazie alla decisione di Belinda Bassotta di diventare una broker.
Risolto questo nodo, il resto del sommario si riduce a scrivere le più o meno classiche due righe sulle storie che ho preferito in questo numero. E per la prima volta ho deciso di non scrivere alcunché su Young Donald Duck, che mi sembra stia diventando sempre più stucchevole nella forma e nella sostanza, con la creazione di una grande famiglia affiatata e pronta a mettersi nei guai dietro Paperino.
Detto ciò partiamo con I sentieri in cima al mondo, nuova avventura della serie Topolino giramondo, dove torna come autore completo il suo ideatore, il devitiano Giuseppe Zironi. Questa, in effetti, è la storia in cui, stilisticamente parlando, si nota maggiormente l'influenza di Massimo De Vita su Zironi: composizione della pagina, scelta delle inquadrature, capacità di raccontare tramite le sagome, in definitiva c'è un po' tutto il repertorio di De Vita reinterpretato dal sempre ottimo Zironi.
La storia inizia con Topolino semisvenuto soccorso da tre ragazzini che, di nascosto dal loro zio, lo portano al loro villaggio per dargli supporto. Dopo una serie di brevi flashback che raccontano al lettore come Topolino si sia trovato svenuto tra le rocce, veniamo a sapere che il reporter sta cercando di ripercorrere le orme di Marco Polo, esploratore italiano che sul finire del XIII secolo compì un lungo viaggio in Asia, fino in Cina. Nel corso dei suoi viaggi fece tappa anche in Afghanistan, che, anche se non viene esplicitamente scritto in nessuna didascalia, è la riconoscibilissima ambientazione della storia.
Come sempre nelle storie della serie, anche questa volta il racconto non è esclusivamente una narrazione dei luoghi, ma anche delle persone che questi luoghi li vivono, compresi i piccoli o, come in questo casi, i relativamente grandi problemi.
L'unicità contesa di Carlo Panaro e Federico Franzò sembra iniziare un po' come una storia di Cimino: Paperino, di ritorno da un viaggio compiuto per conto dello zio Paperone, scopre a causa di un improvviso fortunale un'isola particolare: completamente disabitata, sulla cima del suo monte più alto si trova una sorta di moneta di pietra che, grazie al vento che ne attraversa le crepe, produce una musica melodiosa. Tornato a Paperopoli, Paperone si attiva per ottenere i diritti di sfruttamento dell'isola, scoprendo che anche Rockerduck è a conoscenza dell'isola, su cui era caduto con l'elicottero il suo segretario Luski.
Con il procedere della storia, che imbastisce la classica contesa tra Paperone e Rockerduck, si fa strada nel lettore, grazie a un paio di vignette, un'idea per il finale che viene confermata: questa conclusione scontata, però, non da fastidio, visto che per una volta conduce alla sconfitta concomitante di entrambi i miliardari!
Ultima menzione va al secondo e ultimo preview de La combo perfetta, nuova storia di Claudio Sciarrone ambientata nel contesto di Area 15. Questa seconda preview porta nella serie un secondo nuovo personaggio, Paperone, e un problema finanziario: il crollo del settore videoludico dello zione. Ovviamente i dubbi di Paperone sono legati alla consapevolezza che per risollevarsi toccherà spendere: riuscirà la storia a risolvere il dilemma? Lo scopriremo a partire dalla settimana prossima. E comunque, visto il tema, questo hype tecnicamente sviluppato a inquadratura fissa ha già ottenuto un risultato: farmi attendere con ansia il prossimo numero del Topo!

Nessun commento:

Posta un commento