Stomachion

sabato 3 aprile 2021

La vetta degli dei

20210403-vetta-dei-estratto-cover
Basato sul romanzo di Baku Yumemakura, La vetta degli dei è uno dei capolavori più indiscussi per precisione e bellezza di Jiro Taniguchi. Dopo K, anche La vetta degli dei affronta la sfida dell'uomo alla montagna, in questo caso quella più sfidante di tutte, l'Everest. La partenza e l'ispirazione di tutta la vicenda e la scalata tentata nel 1924 da George Mallory e Andrew Irvine che si concluse con la misteriosa scomparsa dei due alpinisti britannici, che avevano tentato la scalata della cima dell'Everest senza l'ausilio delle bombole d'ossigeno.
Dopo il prologo dedicato a Mallory e Irvine, la storia si sposta al 1993, in Nepal. Da lì in poi seguiamo la storia di Makoto Fukamachi, fotografo alplino che ha seguito diverse spedizioni in alta montagna, fotografandone i momenti salienti. La sua storia si incrocia ben presto con le tracce della spedizione perduta del 1924, iniziando così un'indagine che lo porta ben presto a incontrare Habu Joji, il più talentuoso scalatore giapponese, principale protagonista dei cinque tankobon in cui è suddiviso il manga di Taniguchi.
In estrema sintesi siamo di fronte alla storia di un'ossessione: quella della conquista dell'Everest seguendo le orme di Irvine e Mallory. Il racconto, in pratica, porta i due protagonisti verso l'ultimo tankobon, quello della conquista della cima, ma non già della vittoria dell'uomo sulla natura, ma della sua fusione, di un rapporto simbotico con la montagna. I rischi, le difficoltà, la determinazione dei protagonisti rendono il racconto avvincente tanto quanto spettacolari sono i disegni realizzati da Taniguchi. Tutti ingredienti di un capolavoro emozionante che racconta la montagna e il desiderio degli uomini di conquistarla.

Nessun commento:

Posta un commento