Stomachion

lunedì 28 aprile 2025

#25aprile: Un paio di cose interessanti

20250428-torino1945-liberazione
6 maggio 1945. Sfilata della liberazione in piazza Vittorio Veneto a Torino - via commons
In occasione del 25 aprile di quest'anno, ho condiviso su mastodon un articolo del Post sul perché sia questa la data per celebrare, in Italia, la liberazione dal nazifascismo. Il sottotitolo recitava così:
In quel giorno del 1945 i soldati nazisti e fascisti si ritirarono da Milano e Torino, anche se la guerra continuò ancora
Sono arrivate, su mastodon, alcune precisazioni da parte di @Pare che mi è sembrato interessante e utile riportare su un post per non lasciarle perse nel mare magnum dei social. Eccole di seguito, tolti gli hashtag:

domenica 27 aprile 2025

Topolino #3622: Il valore dell'accoglienza

topolino3622-estratto-cover
Al di là dei dettagli tecnici sulla sceneggiatura di Alessandro Sisti o sui disegni di Alessandro Perina, Ritorno a casa De Pippis è un esempio di accoglienza da cui dovremmo tutti trarre ispirazione. Per quanto i pippidi siano strani, ognuno con le sue caratteristiche peculiari (immagino quale sfida, ma anche quale divertimento sia inventare nuovi parenti di Pippo), hanno però un elemento in comune che li ha sempre distinti: una qual certa apertura mentale. E nella storia d'apertura di Topolino #3622 viene anche coniugata con una sentita e sincera accoglienza nei confronti di persone non direttamente legate alla loro famiglia. E se consideriamo i tempi che stiamo vivendo, tra guerre, anche vicino casa, da un lato e intolleranze quotidiane dall'altro, l'esempio dei pippidi dovrebbe indicarci la via da seguire, per quanto difficile e irta di ostacoli possa essere.

sabato 26 aprile 2025

Zio Paperone #82: L'ultimo segreto del castello De' Paperoni

20250421-zio-paperone82-estratto-cover
Era da diverso tempo che non aquistavo più Zio Paperone. Nonostante un databse sconfinato tra cui attingere, la testata, dopo alcuni numeri interessanti, e non solo per via delle copertine barksiane di Andrea Freccero, era tornata al solito tran tran con storie egmontiane in apertura e storie italiane troppo recenti, a parte alcune rare super star. Attirato, però, dal primo segnalibro magnetico, ho preso in mano il #82, scoprendo in copertina che il numero viene proposto in edizione flip book con copertina capovolta esplicitamente dedicata alla storia inedita. Così, attirato dall'insolita proposta che sembrava suggerire una storia inedita speciale, ho deciso di acquistare il numero, senza ancora aver letto i redazionali di Topolino #3621 in cui veniva spiegata questa nuova operazione: Storia e gloria del clan De' Paperoni.

venerdì 25 aprile 2025

La triste ironia degli anarco-libertari del twittero

20250425-25aprile-no-armi
Un momento dalla manifestazione del 25 aprile a Milano
LibertariaNation è stato un progetto di comunicazione libertaria molto interessante, che ha concluso la sua storia senza lasciare quasi nessuna traccia, a parte quelle rimaste su archive.org. Ed è proprio grazie a questo inestimabile servizio che ho potuto recuperare un articolo uscito più di 10 anni fa e che, letto oggi, ma fa in qualche modo piangere il cuore per come sono andate le cose dopo l'invasione russa dell'Ucraina. L'articolo, Il nostro più grande avversario, "parla" di Aleksandr Gel'evič Dugin, ritenuto spesso il politologo di riferimento di Vladimir Putin.
L'articolo andrebbe letto tutto: è decisamente molto interessante e ci si andranno a ritrovare molte delle posizioni politiche espresse da Putin negli ultimi anni, ma vorrei soffermarmi un attimo su questi passaggi (che, vi ricordo, sono stati scritti nel giugno del 2014):

giovedì 24 aprile 2025

Le grandi domande della vita: Einstein, la matematica e gli scacchi

20250423-homer-simpson-fermat
A volte succede che mi perdo tra le domande presenti su Quora e finisco per mettere insieme, come negli inizi di questa rubrica, le più disparate una con l'altra, per cui risulta un po' difficile trovare un nesso logico che le metta insieme. E questo è proprio il caso. Inizierei, però, con una questione legata all'ultimo teorema di Fermat, con un lettore quoriano che pensa esista una eccezione che dimostri l'inesattezza del teorema stesso: \[1782^{12} + 1841^{12} = 1922^{12}\] Facendo i conti con la calcolatrice che ho installato sul mio smartphone (RealCalc per i più curiosi) ottengo una differenza tra i due termini che è circa \[7.002 \times 10^{29}\] che è sicuramente un risultato migliore di quello che scrive Homer Simpson alla lavagna in un episodio della serie animata dei Simpsons:

mercoledì 23 aprile 2025

Matematica in pausa pranzo

20250421-matematica-pausa-pranzo-cover
Non contento di aver seguito la collana Matematica, ho proseguito con le letture codognane recuperando Matematica in pausa pranzo, seguito del fortunato Matematica in pausa caffè. E' rimasto quasi un decennio in attesa di venire letto: evidentemente non era ancora il momento giusto per leggerlo e proprio la collana Matematica ha creato il terreno fertile per leggerlo. D'altra parte molti dei rompicapi presentati nel testo, in versione ridotta, sono stati riciclati dal buon Maurizio proprio nel corso dei suoi Giochi nei vari volumi della collana.
Ovviamente non ha molto senso soffermarsi sullo stile dell'autore, che ho raccontato in varie occasioni nel corso dei mesi precedenti. E' utile, invece, ricordare come la metafora del titolo viene declinata con una suddivisione nelle varie fasi in cui il pasto principale della giornata viene suddiviso, soprattutto nei giorni di festa: un antipasto dedicato ai paradossi, tra cui cito il paradosso di Berry, che non conoscevo (almeno non nei termini messi giù da Maurizio); i primi dedicati alle applicazioni della matematica nel mondo reale, tra cui cito in particolare il sottocapitolo dedicato alla legge di Zipf; quindi i secondi dedicati alla matematica di base, con un sottocapitolo dedicato alla serie armonica o un altro ancora al teorema di Pick; e infine il dessert ricco di curiosità come quelle dedicate alle tassellazioni del piano, al taglio della pizza o ai pancake di Bill Gates. C'è, infine, anche un digestivo, con i ringraziamenti, un paio di soluzioni e vari link di approfondimento.
Un bel libro, veloce come nello stile di Maurizio Codogno, leggero, chiaro e mai banale.

martedì 22 aprile 2025

La nostra casa è in fiamme

20250401-casa-in-fiamme
E' forse un po' esagerato considerarla l'autobiografia di Greta Thunberg, anche se questa scelta è di fatto un'operazione di marketing. Il libro, infatti, è per lo più scritto da Malena Ernman, la madre di Greta, con i contributi di Svante Thunberg, il padre. Le altre due autrici, la stessa greta e la sorella Beata, sono alla fine più che altro delle protagoniste del racconto, più che delle autrici. E più che l'autobiografia della sola Greta, La nostra casa è in fiamme è innanzitutto un racconto familiare di come i Thunberg hanno prima affrontato le malattie autistiche di Greta e Beata, e poi le sfide che la maggiore, Greta appunto, poneva al loro stile di vita.
Le intelligenti osservazioni di Greta e il suo modo di vedere il mondo, in cui non riesce a concepire le sfumature di grigio, ha in pratica imposto a una famiglia sostanzialmente agiata di ripensare i propri comportamenti. E in effetti leggendo il volume Malena e Svante si rendono perfettamente conto della loro condizione economica che permette loro di poter affrontare questa sfida nel modo migliore possibile. Non senza problemi in ogni caso. Problemi legati per lo più alla vita quotidiana, come l'accesso a un'istruzione adeguata, cosa difficile anche in Svezia per ragazze come Greta e Beata. Queste esperienze sembrano suggerire alla famiglia Thunberg che sia necessario un cambio di paradigma, di modo di approcciarsi al mondo, non solo per salvare il nostro posto sul pianeta, ma anche per migliorare i nostri rapporti interpersonali: i due aspetti, infatti, non sono altro che le due facce di una stessa medaglia.
E prima ce ne rendiamo conto, prima saremo in grado di cambiare rotta. E soprattutto più facile sarà questo cambio di rotta.

lunedì 21 aprile 2025

Paperinik #100: Celebrazioni a metà

20250421-paperinik100-estratto-cover
Paperinik è una testata che vive sospesa tra le molte perplessità dei lettori più storici del personaggio, che abbiano letto o meno una testata storica come Paperinik e altri supereroi o altre successive, e l'entusiasmo dei più giovani che riempiono la pagina della posta con l'entusiasmo dei loro disegni. Da alcuni numeri a questa parte, però, la storia d'apertura del numero è un'inedita di produzione italiana, cosa che ha reso più interessante l'acquisto, nonostante il resto del sommario sia decisamente altalenante, soprattutto per qualità delle storie.
Come ho scritto in un articolo precedente, una buona idea per alzare la qualità del sommario sarebbe quella di proporre, possibilmente in maniera cronologica, le storie, buone o cattive che siano, di autori paperinikiani, magari corredate da articoli di introduzione. E in un certo senso è proprio quello che Alex Bertani ha pensato di fare a partire da questo centesimo numero, scegliendo, però, il ciclo di storie di Marco Gervasio iniziato con la discussa Tutto cominciò così pubblicata qualcosa come 6 anni fa su Topolino #3316.