Stomachion

mercoledì 4 dicembre 2024

Cerimoniale notturno

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Dopo le letture decisamente piacevoli dei libri di Gerard Prevot e Jean Ray, avevo riposto grandi aspettative sulla raccolta di racconti Cerimoniale notturno di Thomas Owen. Dietro questo nome anglosassone, però, si nascondeva lo scrittore belga Gerald Bertot, che ha utilizzato come pseudonimo per i suoi racconti di paura il nome del suo personaggio più noto della produzione investigativa. E in effetti in alcuni racconti la sua propensione al "giallo" diventa evidente, riuscendo in qualche modo a recuperare alla piacevolezza racconti che altrimenti non sarebbero stati all'altezza dei tre libri di cui ho precedentemente parlato, sempre nella collana Bizzarre della Alcatraz.
Il grosso problema è che tra queste pagine di terrore e paura ce n'è ben poco (certo, per un amante del genere che per spaventarsi ce ne vuole, questo fatto sembrerebbe all'ordine del giorno, però il terrore e l'orrore direi che un po' li so riconoscere). I racconti migliori in assoluto sono quello che da il titolo alla raccolta, molto breve ma particolarmente interessante, e Il piccolo fantasma, venato da quella stessa ironia presente ne Il fantasma di Canterbury di Oscar Wilde. Per il resto, a parte alcuni racconti che comunque riescono a risultare un po' gradevoli, in particolare i due vampirici, siamo di fronte a racconti senza personalità, che sembrano più un esercizio di stile in funzione del finale che non un vero tentativo di far insorgere la paura all'interno del lettore.
Il culmine, in negativo, però, la raccolta lo raggiunge con Straniero a Tabiano, che occupa una settantina di pagine e che si stenta a classificare come storia del terrore. Oscillante tra fantasy e politica, nonostante alcuni spunti interessanti, è una lettura noiosa che si stenta a capire dove voglia andare a parare. Anche dopo averne concluso la lettura.

martedì 3 dicembre 2024

Matematica, lezione 41: Simulazione e statistica

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Dopo il volume dedicato alla statistica, e il suo seguito sulla statistica inferenziale, Alessandro Viani prosegue con la serie dedicata alla disciplina raccontandoci del ruolo delle simulazioni nella statistica.
Le simulazioni in generale giocano un ruolo fondamentale nella scienza moderna, poiché permettono di farsi un'idea sui possibili esiti di un esperimento. Allo stesso modo in statistica è importante poter simulare un campione per poter testare le ipotesi di lavoro, ma anche per poter trovare il modo ottimale per scegliere il campione sul campo. Inoltre, ribaltando la questione, una simulazione statistica ha importanza anche in scienze sperimentali, come la fisica, per esempio quando si progettano esperimenti che non solo devono testare teorie consolidate, ma anche fornire possibili scoperte previste nella teoria e non ancora osservate.

lunedì 2 dicembre 2024

Topolino #3601: Siamo formiche!

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Con il #3601 arriva la nuova parodia supereroistica disneyana con Minni che interpreta Capitan Marvel. In effetti sono gli anni di Carol Danvers come Ms. Marvel, ma di queste cose ne ho discusso nell'articolo uscito sul Cappellaio. Per cui non mi dilungo oltre e passo al quinto episodio di 500 piedi di Bruno Enna e Davide Cersarello.
In effetti l'identità degli avversari di Topolino era in qualche modo intuibile sin dalla puntata precedente, grazie a una particolare vignetta di Cesarello, ma ho preferito puntare su altri insetti per avere la possibilità di inserire una citazione supereroistica. La puntata, però, rpesenta diversi spunti interessanti, partendo dalla visione in qualche modo distruttiva delle formiche, ben evidenziata dal titolo dell'episodio, Piccole, laboriose e fameliche. Generalmente nella classica favola di Esopo della formica e della cicala, le formiche emergono come figure di riferimento per il bambino. QUesti piccoli insetti, infatti, vengono raccontati come interessati al lavoro, a non sprecare nemmeno un momento per futilità e a raccogliere quanto serve per superare l'inverno, a differenza della cicala che vive alla giornata e si ritrova senza risorse per affrontare la neve.

domenica 1 dicembre 2024

AIDS Day: Un grafico per vedere come sta andando

Sarà perché negli anni passati ne ho scritto a singhiozzo, ma quest'anno ho pensato di scrivere un doppio post per l'AIDS Day. In un certo senso la necessità nasce dalle sempre maggiori news legate al sesso non protetto che sta tornando a diffondersi tra le giovani generazioni. Mentre sul Cappellaio Matto uscirà in serata un articolo all'interno de La scienza con i supereroi, qui ho pensato di pubblicare un grafico sull'andamento della pandemia (è ancora oggi considerata una pandemia): Il grafico raccoglie i dati tra il 1990 e il 2019 e, per mettere in evidenza gli andamenti e poterli confrontare, divide per 10 i dati relativi alle persone che vivono senza problemi con l'HIV. Infatti dopo il picco di contagi nel 1997 e il picco di decessi tra 2004 e 2005 stanno diminuendo sempre più velocemente, in particolare quelli dei nuovi contagi, il che suggerisce che le politiche di prevenzione stanno funzionando sempre di più. Il lavoro da fare è, comunque, ancora tanto, non solo per la ricerca di un vaccino, che sembra ancora lontana dalla conclusione, ma anche se consideriamo il dato relativo alle cause dei decessi: nel mondo l'HIV/AIDS causa il 5.1% delle morti (dati presi da Wolfram Alpha). La cosa che mi ha stupito di più è vedere l'Italia con un tasso sostanzialmente irrisorio, lo 0.15%, in parte spiegabile con l'alta età media della popolazione italiana: evidentemente nonostante la forte presenza della chiesa cattolica, da sempre contraria all'uso dei preservativi, quesi sono ampiamente utilizzati sul nostro territorio. Certo: i nuovi contagi sono comunque dell'ordine delle migliaia, ma possiamo comunque considerarla una buona notizia!

P.S.: In effetti avevo preso in considerazione di pubblicare un grafico aggiornato, ma sono riuscito a realizzarne uno in scala logaritmica che non aggiunge nulla al grafico che alla fine vi ho proposto, ma che a differenza di questo non mette così bene in evidenza l'andamento delle tre curve.

sabato 30 novembre 2024

L'edizione completa di Astro Boy - vol. 1

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Dopo più di dieci anni dalla raccolta realizzata da Panini Comics (che sul sito dell'editore modenese è datata marzo 2019, ma non credo sia la prima edizione, visto che la recensivo proprio dieci anni fa), la J-Pop, che in questi anni ha pubblicato diversi volumi appartenenti alla Osamushi Collection, ha iniziato la pubblicazione in nove volumi delle storie complete di Astro Boy. Vedendo il sommario, l'ordine delle storie, che è stato indicato dallo stesso Osamu Tezuka, i volumi seguono la serie con la quale, tra il 2002 e il 2004, la Dark Horse ha pubblicato la stessa serie negli Stati Uniti in 23 volumetti. Poiché la serie italiana arriverà al nono volume, e ciascuno di questi volumi raccoglie due di quelli USA, sospetto che la serie ristamperà tutte le storie fino ad Astro Boy Reborn, che corrisponde al 19.mo volume. Spero che da lì in poi verranno proposti i 4 volumi a parte in una serie con un titolo opportuno.
Ad ogni buon conto, come ricordato in quarta di copertina, l'ordine delle storie è quello deciso da Tezuka stesso nella ristampa giapponese del 1999. E, come ho anche constatato quando ho scritto gli articoli della serie dedicati ai volumi Panini, Tezuka ha anche modificato le storie pubblicate. Un esempio c'è quando si confronta La nascita di Atom uscita sul primo volume, con la versione uscita sul primo volume della J-Pop, che è più ampia e indubbiamente più coerente, poiché spiega come Atom sia finito sotto la tutela di Ochanomizu.

venerdì 29 novembre 2024

Matematica, lezione 40: Modelli matematici

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Quando, poco prima dell'ultimo anno del corso di laurea, decisi di specializzarmi in fisica teorica, scelsi questo percorso non solo per un insano amore per la matematica, ma anche per la speranza di riuscire a capire cosa voleva dire costruire un modello fisico. Semplificando la faccenda, ciò che capii fu che in situazioni fisicamente simili la strada più semplice da prendere è quella di adattare la matematica che è stata efficace per descrivere certi fenomeni ad altri che sembrano comportarsi nello stesso modo. D'altra parte se qualcosa funziona, è piuttosto difficile non cercare di farla funzionare anche in casi differenti, ed è fondamentalmente questo il motivo per cui ancora oggi molti fisici continuano a sperare nell'esistenza di una teoria ultima e definitiva della fisica, la cosiddetta teoria del tutto. Gli si dovrebbe far leggere il 37.mo volume di questa collana, con l'accortezza di dirgli che il titolo è sbagliato.
Non sono, però, qui per "discutere" di fisica, bensì di matematica e, soprattutto, proprio dell'argomento con cui ho aperto queste righe: come costruire un modello matematico.

giovedì 28 novembre 2024

La non esistenza di un modello cosmologico standard

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La mia posizione sembrerà quella del classico fisico delle particelle elementari, in questo caso persino teorico, ma ho sempre pensato che l'idea di un modello cosmologico standard derivasse soprattutto dall'esistenza di un modello standard delle particelle elementari cui fare da contr'altare. E se già quest'ultimo non viene comunque considerato come inamovibile, è abbastanza stupefacente lo... stupore che si legge in giro sugli ultimi risultati del James Webb Space Telescope su questo argomento:

mercoledì 27 novembre 2024

Topolino #3600: Qualcosa di strano accade nel Kansas

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Come avevo settimana scorsa, sono arrivato in ritardo con la recensione del Topo anche per il numero #3600, ma questa volta la lettura ritardata, che ho concluso giusto oggi, ha come giustificazione il viaggio del fine settimana, iniziato venerdì e conclusosi domenica.
Per la recensione di quest'oggi partirei dal fondo, o quasi, ovvero dalla quarta puntata di 500 piedi l'intricata storia fantascientifica di Bruno Enna e Davide Cesarello. E' un episodio molto chiarificatore, almeno relativamente al coinvolgimento degli zii di Orazio e del suo ruolo nella vicenda, ma anche su quali sono le forze in campo. Inoltre consente di aggiungere un ulteriore tassello come spunto pop cui Enna potrebbe aver attinto, visto che grazie a Cesarello alcune scene sembrano rimandare alla serie Netflix Strange Tales, mentre la situazione in cui si trovano coinvolti Orazio e gli zii ricorda non poco Matrix. Un altro possibile spunto potrebbe venire dalla versione silver age di uno dei tanti avversari della Justice League, ma ovviamente le cose potrebbero non essere come sembrano, vista la battuta conclusiva del numero.