Dopo le letture decisamente piacevoli dei libri di Gerard Prevot e Jean Ray, avevo riposto grandi aspettative sulla raccolta di racconti Cerimoniale notturno di Thomas Owen. Dietro questo nome anglosassone, però, si nascondeva lo scrittore belga Gerald Bertot, che ha utilizzato come pseudonimo per i suoi racconti di paura il nome del suo personaggio più noto della produzione investigativa. E in effetti in alcuni racconti la sua propensione al "giallo" diventa evidente, riuscendo in qualche modo a recuperare alla piacevolezza racconti che altrimenti non sarebbero stati all'altezza dei tre libri di cui ho precedentemente parlato, sempre nella collana Bizzarre della Alcatraz.
Il grosso problema è che tra queste pagine di terrore e paura ce n'è ben poco (certo, per un amante del genere che per spaventarsi ce ne vuole, questo fatto sembrerebbe all'ordine del giorno, però il terrore e l'orrore direi che un po' li so riconoscere). I racconti migliori in assoluto sono quello che da il titolo alla raccolta, molto breve ma particolarmente interessante, e Il piccolo fantasma, venato da quella stessa ironia presente ne Il fantasma di Canterbury di Oscar Wilde. Per il resto, a parte alcuni racconti che comunque riescono a risultare un po' gradevoli, in particolare i due vampirici, siamo di fronte a racconti senza personalità, che sembrano più un esercizio di stile in funzione del finale che non un vero tentativo di far insorgere la paura all'interno del lettore.
Il culmine, in negativo, però, la raccolta lo raggiunge con Straniero a Tabiano, che occupa una settantina di pagine e che si stenta a classificare come storia del terrore. Oscillante tra fantasy e politica, nonostante alcuni spunti interessanti, è una lettura noiosa che si stenta a capire dove voglia andare a parare. Anche dopo averne concluso la lettura.
Stomachion
mercoledì 4 dicembre 2024
martedì 3 dicembre 2024
Matematica, lezione 41: Simulazione e statistica
Dopo il volume dedicato alla statistica, e il suo seguito sulla statistica inferenziale, Alessandro Viani prosegue con la serie dedicata alla disciplina raccontandoci del ruolo delle simulazioni nella statistica.
Le simulazioni in generale giocano un ruolo fondamentale nella scienza moderna, poiché permettono di farsi un'idea sui possibili esiti di un esperimento. Allo stesso modo in statistica è importante poter simulare un campione per poter testare le ipotesi di lavoro, ma anche per poter trovare il modo ottimale per scegliere il campione sul campo. Inoltre, ribaltando la questione, una simulazione statistica ha importanza anche in scienze sperimentali, come la fisica, per esempio quando si progettano esperimenti che non solo devono testare teorie consolidate, ma anche fornire possibili scoperte previste nella teoria e non ancora osservate.
Le simulazioni in generale giocano un ruolo fondamentale nella scienza moderna, poiché permettono di farsi un'idea sui possibili esiti di un esperimento. Allo stesso modo in statistica è importante poter simulare un campione per poter testare le ipotesi di lavoro, ma anche per poter trovare il modo ottimale per scegliere il campione sul campo. Inoltre, ribaltando la questione, una simulazione statistica ha importanza anche in scienze sperimentali, come la fisica, per esempio quando si progettano esperimenti che non solo devono testare teorie consolidate, ma anche fornire possibili scoperte previste nella teoria e non ancora osservate.
lunedì 2 dicembre 2024
Topolino #3601: Siamo formiche!
Con il #3601 arriva la nuova parodia supereroistica disneyana con Minni che interpreta Capitan Marvel. In effetti sono gli anni di Carol Danvers come Ms. Marvel, ma di queste cose ne ho discusso nell'articolo uscito sul Cappellaio. Per cui non mi dilungo oltre e passo al quinto episodio di 500 piedi di Bruno Enna e Davide Cersarello.
In effetti l'identità degli avversari di Topolino era in qualche modo intuibile sin dalla puntata precedente, grazie a una particolare vignetta di Cesarello, ma ho preferito puntare su altri insetti per avere la possibilità di inserire una citazione supereroistica. La puntata, però, rpesenta diversi spunti interessanti, partendo dalla visione in qualche modo distruttiva delle formiche, ben evidenziata dal titolo dell'episodio, Piccole, laboriose e fameliche. Generalmente nella classica favola di Esopo della formica e della cicala, le formiche emergono come figure di riferimento per il bambino. QUesti piccoli insetti, infatti, vengono raccontati come interessati al lavoro, a non sprecare nemmeno un momento per futilità e a raccogliere quanto serve per superare l'inverno, a differenza della cicala che vive alla giornata e si ritrova senza risorse per affrontare la neve.
In effetti l'identità degli avversari di Topolino era in qualche modo intuibile sin dalla puntata precedente, grazie a una particolare vignetta di Cesarello, ma ho preferito puntare su altri insetti per avere la possibilità di inserire una citazione supereroistica. La puntata, però, rpesenta diversi spunti interessanti, partendo dalla visione in qualche modo distruttiva delle formiche, ben evidenziata dal titolo dell'episodio, Piccole, laboriose e fameliche. Generalmente nella classica favola di Esopo della formica e della cicala, le formiche emergono come figure di riferimento per il bambino. QUesti piccoli insetti, infatti, vengono raccontati come interessati al lavoro, a non sprecare nemmeno un momento per futilità e a raccogliere quanto serve per superare l'inverno, a differenza della cicala che vive alla giornata e si ritrova senza risorse per affrontare la neve.
domenica 1 dicembre 2024
AIDS Day: Un grafico per vedere come sta andando
Sarà perché negli anni passati ne ho scritto a singhiozzo, ma quest'anno ho pensato di scrivere un doppio post per l'AIDS Day. In un certo senso la necessità nasce dalle sempre maggiori news legate al sesso non protetto che sta tornando a diffondersi tra le giovani generazioni. Mentre sul Cappellaio Matto uscirà in serata un articolo all'interno de La scienza con i supereroi, qui ho pensato di pubblicare un grafico sull'andamento della pandemia (è ancora oggi considerata una pandemia):
Il grafico raccoglie i dati tra il 1990 e il 2019 e, per mettere in evidenza gli andamenti e poterli confrontare, divide per 10 i dati relativi alle persone che vivono senza problemi con l'HIV. Infatti dopo il picco di contagi nel 1997 e il picco di decessi tra 2004 e 2005 stanno diminuendo sempre più velocemente, in particolare quelli dei nuovi contagi, il che suggerisce che le politiche di prevenzione stanno funzionando sempre di più. Il lavoro da fare è, comunque, ancora tanto, non solo per la ricerca di un vaccino, che sembra ancora lontana dalla conclusione, ma anche se consideriamo il dato relativo alle cause dei decessi: nel mondo l'HIV/AIDS causa il 5.1% delle morti (dati presi da Wolfram Alpha). La cosa che mi ha stupito di più è vedere l'Italia con un tasso sostanzialmente irrisorio, lo 0.15%, in parte spiegabile con l'alta età media della popolazione italiana: evidentemente nonostante la forte presenza della chiesa cattolica, da sempre contraria all'uso dei preservativi, quesi sono ampiamente utilizzati sul nostro territorio. Certo: i nuovi contagi sono comunque dell'ordine delle migliaia, ma possiamo comunque considerarla una buona notizia!
P.S.: In effetti avevo preso in considerazione di pubblicare un grafico aggiornato, ma sono riuscito a realizzarne uno in scala logaritmica che non aggiunge nulla al grafico che alla fine vi ho proposto, ma che a differenza di questo non mette così bene in evidenza l'andamento delle tre curve.
P.S.: In effetti avevo preso in considerazione di pubblicare un grafico aggiornato, ma sono riuscito a realizzarne uno in scala logaritmica che non aggiunge nulla al grafico che alla fine vi ho proposto, ma che a differenza di questo non mette così bene in evidenza l'andamento delle tre curve.
sabato 30 novembre 2024
L'edizione completa di Astro Boy - vol. 1
Dopo più di dieci anni dalla raccolta realizzata da Panini Comics (che sul sito dell'editore modenese è datata marzo 2019, ma non credo sia la prima edizione, visto che la recensivo proprio dieci anni fa), la J-Pop, che in questi anni ha pubblicato diversi volumi appartenenti alla Osamushi Collection, ha iniziato la pubblicazione in nove volumi delle storie complete di Astro Boy. Vedendo il sommario, l'ordine delle storie, che è stato indicato dallo stesso Osamu Tezuka, i volumi seguono la serie con la quale, tra il 2002 e il 2004, la Dark Horse ha pubblicato la stessa serie negli Stati Uniti in 23 volumetti. Poiché la serie italiana arriverà al nono volume, e ciascuno di questi volumi raccoglie due di quelli USA, sospetto che la serie ristamperà tutte le storie fino ad Astro Boy Reborn, che corrisponde al 19.mo volume. Spero che da lì in poi verranno proposti i 4 volumi a parte in una serie con un titolo opportuno.
Ad ogni buon conto, come ricordato in quarta di copertina, l'ordine delle storie è quello deciso da Tezuka stesso nella ristampa giapponese del 1999. E, come ho anche constatato quando ho scritto gli articoli della serie dedicati ai volumi Panini, Tezuka ha anche modificato le storie pubblicate. Un esempio c'è quando si confronta La nascita di Atom uscita sul primo volume, con la versione uscita sul primo volume della J-Pop, che è più ampia e indubbiamente più coerente, poiché spiega come Atom sia finito sotto la tutela di Ochanomizu.
Ad ogni buon conto, come ricordato in quarta di copertina, l'ordine delle storie è quello deciso da Tezuka stesso nella ristampa giapponese del 1999. E, come ho anche constatato quando ho scritto gli articoli della serie dedicati ai volumi Panini, Tezuka ha anche modificato le storie pubblicate. Un esempio c'è quando si confronta La nascita di Atom uscita sul primo volume, con la versione uscita sul primo volume della J-Pop, che è più ampia e indubbiamente più coerente, poiché spiega come Atom sia finito sotto la tutela di Ochanomizu.
venerdì 29 novembre 2024
Matematica, lezione 40: Modelli matematici
Quando, poco prima dell'ultimo anno del corso di laurea, decisi di specializzarmi in fisica teorica, scelsi questo percorso non solo per un insano amore per la matematica, ma anche per la speranza di riuscire a capire cosa voleva dire costruire un modello fisico. Semplificando la faccenda, ciò che capii fu che in situazioni fisicamente simili la strada più semplice da prendere è quella di adattare la matematica che è stata efficace per descrivere certi fenomeni ad altri che sembrano comportarsi nello stesso modo. D'altra parte se qualcosa funziona, è piuttosto difficile non cercare di farla funzionare anche in casi differenti, ed è fondamentalmente questo il motivo per cui ancora oggi molti fisici continuano a sperare nell'esistenza di una teoria ultima e definitiva della fisica, la cosiddetta teoria del tutto. Gli si dovrebbe far leggere il 37.mo volume di questa collana, con l'accortezza di dirgli che il titolo è sbagliato.
Non sono, però, qui per "discutere" di fisica, bensì di matematica e, soprattutto, proprio dell'argomento con cui ho aperto queste righe: come costruire un modello matematico.
Non sono, però, qui per "discutere" di fisica, bensì di matematica e, soprattutto, proprio dell'argomento con cui ho aperto queste righe: come costruire un modello matematico.
giovedì 28 novembre 2024
La non esistenza di un modello cosmologico standard
La mia posizione sembrerà quella del classico fisico delle particelle elementari, in questo caso persino teorico, ma ho sempre pensato che l'idea di un modello cosmologico standard derivasse soprattutto dall'esistenza di un modello standard delle particelle elementari cui fare da contr'altare. E se già quest'ultimo non viene comunque considerato come inamovibile, è abbastanza stupefacente lo... stupore che si legge in giro sugli ultimi risultati del James Webb Space Telescope su questo argomento:
mercoledì 27 novembre 2024
Topolino #3600: Qualcosa di strano accade nel Kansas
Come avevo settimana scorsa, sono arrivato in ritardo con la recensione del Topo anche per il numero #3600, ma questa volta la lettura ritardata, che ho concluso giusto oggi, ha come giustificazione il viaggio del fine settimana, iniziato venerdì e conclusosi domenica.
Per la recensione di quest'oggi partirei dal fondo, o quasi, ovvero dalla quarta puntata di 500 piedi l'intricata storia fantascientifica di Bruno Enna e Davide Cesarello. E' un episodio molto chiarificatore, almeno relativamente al coinvolgimento degli zii di Orazio e del suo ruolo nella vicenda, ma anche su quali sono le forze in campo. Inoltre consente di aggiungere un ulteriore tassello come spunto pop cui Enna potrebbe aver attinto, visto che grazie a Cesarello alcune scene sembrano rimandare alla serie Netflix Strange Tales, mentre la situazione in cui si trovano coinvolti Orazio e gli zii ricorda non poco Matrix. Un altro possibile spunto potrebbe venire dalla versione silver age di uno dei tanti avversari della Justice League, ma ovviamente le cose potrebbero non essere come sembrano, vista la battuta conclusiva del numero.
Per la recensione di quest'oggi partirei dal fondo, o quasi, ovvero dalla quarta puntata di 500 piedi l'intricata storia fantascientifica di Bruno Enna e Davide Cesarello. E' un episodio molto chiarificatore, almeno relativamente al coinvolgimento degli zii di Orazio e del suo ruolo nella vicenda, ma anche su quali sono le forze in campo. Inoltre consente di aggiungere un ulteriore tassello come spunto pop cui Enna potrebbe aver attinto, visto che grazie a Cesarello alcune scene sembrano rimandare alla serie Netflix Strange Tales, mentre la situazione in cui si trovano coinvolti Orazio e gli zii ricorda non poco Matrix. Un altro possibile spunto potrebbe venire dalla versione silver age di uno dei tanti avversari della Justice League, ma ovviamente le cose potrebbero non essere come sembrano, vista la battuta conclusiva del numero.
martedì 26 novembre 2024
Matematica, lezione 39: Agenti intelligenti
Con mio grande stupore, Pierluigi Vellucci riesce a essere molto efficace nel raccontare il tema degli agenti intelligenti, che è in parte legato all'intelligenza artificiale, ma non solo. In realtà i modelli dietro gli agenti intelligenti sono sostanzialmente quelli che cercano di studiare la dinamica delle opinioni e come esse si diffondono e si modificano all'interno di un gruppo. Sono dinamiche piuttosto interessanti, al di là dell'efficacia dei modelli stessi, perché, per esempio, ben spiegano come mai all'interno di un gruppo alcune opinioni attecchiscono meglio di altre, o fanno comprendere meglio quanto sia difficile riuscire a convincere un gruppo di persone che un dato ragionamento è errato. O quanto sia difficile riuscire a uscire da un gruppo fortemente uniformato, come potrebbe essere una setta. O un social network.
In questo senso, oltre alla parte di matematica pura, che di fatto è sempre quella delle reti neurali (o del modello di Ising, che tanto è lo stesso), ho apprezzato anche la citazione musicale finale tratta dalla colonna sonora di Matrix.
In questo senso, oltre alla parte di matematica pura, che di fatto è sempre quella delle reti neurali (o del modello di Ising, che tanto è lo stesso), ho apprezzato anche la citazione musicale finale tratta dalla colonna sonora di Matrix.
domenica 24 novembre 2024
Attraverso il Pollino
Post aggiornato dopo la sua prima pubblicazione prima con il liveblogging nel corso della giornata, quindi con una sistemazione finale alcuni giorni più tardi.
Siamo partiti alle 8 di questa mattina per poi immetterci in autostrada una mezz'ora più tardi. Mentre scrivo e pubblico queste note, stiamo attraversando la catena dei monti del Pollino, confine con la Basilicata. Come in "discesa", anche in salita ci sono tratti più o meno lunghi a una corsia, ma ciò non toglie la bellezza e l'imponenza di questa piccola catena montuosa: uno spettacolo impareggiabile!
Siamo partiti alle 8 di questa mattina per poi immetterci in autostrada una mezz'ora più tardi. Mentre scrivo e pubblico queste note, stiamo attraversando la catena dei monti del Pollino, confine con la Basilicata. Come in "discesa", anche in salita ci sono tratti più o meno lunghi a una corsia, ma ciò non toglie la bellezza e l'imponenza di questa piccola catena montuosa: uno spettacolo impareggiabile!
sabato 23 novembre 2024
Cacciatori di cadaveri: nel segno di Stephen King
Ciò che mi ha spinto ad acquistare il primo tankobon di Cacciatori di cadaveri, manga di Homui Yamazaki che avrà, come già annunciato, quattro uscite, è stato proprio il soggetto della storia, così kingiano. Abbiamo, infatti, un gruppo di 4 ragazzi delle medie che intraprendono un vaggio in bicicletta seguendo i tralicci della line aelettrica giapponese alla ricerca di una loro amica scomparsa due anni prima.
La storia, che alterna momenti di leggerezza, ad altri di azione, ad altri ancora di "scoperta", sia per i lettori sia per i protagonisti, giunti al secondo tankobon si sta rivelando un'ottima storia di genere thriller in cui si inizia a intravedere un complotto che nasconde una specie di delirio collettivo molto simile a quello tipico delle sette religiose.
Se tutto sommato siamo di fronte a un manga dalla struttura classica come composizione della pagina, ma anche come tratto (anche se in diverse pagine ho la netta sensazione di una vicinanza di tratto, ma anche di composizione della scena e recitazione dei personaggi, con Eduardo Risso), Yamazaki comunque riesce ad approfondire un po' tutti i personaggi coinvolti, anche semplicemente con poche battute, come accade con i più enigmatici, oppure con un lavoro più approfondito come nel caso dei 4 giovani protagonisti della vicenda. Interessante, poi, l'uso delle tecnologie odierne, in particolare gli smartphone con tutte le implicazioni legate all'uso dei social: in questo caso il mangaka riesce a mettere ben in evidenza pregi e difetti di questi strumenti, soprattutto se messi in relazione con la particolare indagine che i 4 ragazzini stanno portando avanti, non senza pericoli.
La storia, che alterna momenti di leggerezza, ad altri di azione, ad altri ancora di "scoperta", sia per i lettori sia per i protagonisti, giunti al secondo tankobon si sta rivelando un'ottima storia di genere thriller in cui si inizia a intravedere un complotto che nasconde una specie di delirio collettivo molto simile a quello tipico delle sette religiose.
Se tutto sommato siamo di fronte a un manga dalla struttura classica come composizione della pagina, ma anche come tratto (anche se in diverse pagine ho la netta sensazione di una vicinanza di tratto, ma anche di composizione della scena e recitazione dei personaggi, con Eduardo Risso), Yamazaki comunque riesce ad approfondire un po' tutti i personaggi coinvolti, anche semplicemente con poche battute, come accade con i più enigmatici, oppure con un lavoro più approfondito come nel caso dei 4 giovani protagonisti della vicenda. Interessante, poi, l'uso delle tecnologie odierne, in particolare gli smartphone con tutte le implicazioni legate all'uso dei social: in questo caso il mangaka riesce a mettere ben in evidenza pregi e difetti di questi strumenti, soprattutto se messi in relazione con la particolare indagine che i 4 ragazzini stanno portando avanti, non senza pericoli.
venerdì 22 novembre 2024
La strada sotto le ruote
Post aggiornato dopo la sua prima pubblicazione prima con il liveblogging nel corso della giornata, quindi con una sistemazione finale alcuni giorni più tardi.
Quando c'è stato da decidere quale fine settimana scendere per andare, insieme con mia sorella, a prendere nostra madre e venire qui a Milano tutti e tre insieme per un paio di mesi, tra le due opzioni di quello cha sta iniziando adesso e il prossimo, ho scelto quasi senza esitazioni questo fine settimana. E questo perché il prossimo sarà il fine settimana del compleanno di mia sorella, e volevo evitare che lo passasse guidando. Già, perché quest'anno mia sorella ha deciso di affrontare l'acquisto dell'auto e, come molti "terroni" finiti a lavorare al nord, che, invece di salire su un treno o su un autobus, abbiamo deciso di affrontare il viaggio in auto, scegliendo noi quando e per quanto tempo fermarci. Devo dire che c'è una certa emozione in una scelta di questo genere, legata al viaggio in se, ma anche all'essere tutti insieme (in particolare quello di ritorno dalla Calabria verso Milano), o più semplicemente all'idea della strada che scorre sotto le nostre ruote mentre avanziamo, chilometro dopo chilometro, verso la nostra meta.
Il viaggio. La strada. Il mondo che scorre. Non sarà proprio tutto così, ma per ora, mentre l'auto avanza, direi che va bene così. Fino alla prossima sosta. E chi se ne frega se alla fine ho rinunciato a Cartoomics 2024: questo viaggio ne vale decisamente la pena!
Quando c'è stato da decidere quale fine settimana scendere per andare, insieme con mia sorella, a prendere nostra madre e venire qui a Milano tutti e tre insieme per un paio di mesi, tra le due opzioni di quello cha sta iniziando adesso e il prossimo, ho scelto quasi senza esitazioni questo fine settimana. E questo perché il prossimo sarà il fine settimana del compleanno di mia sorella, e volevo evitare che lo passasse guidando. Già, perché quest'anno mia sorella ha deciso di affrontare l'acquisto dell'auto e, come molti "terroni" finiti a lavorare al nord, che, invece di salire su un treno o su un autobus, abbiamo deciso di affrontare il viaggio in auto, scegliendo noi quando e per quanto tempo fermarci. Devo dire che c'è una certa emozione in una scelta di questo genere, legata al viaggio in se, ma anche all'essere tutti insieme (in particolare quello di ritorno dalla Calabria verso Milano), o più semplicemente all'idea della strada che scorre sotto le nostre ruote mentre avanziamo, chilometro dopo chilometro, verso la nostra meta.
Il viaggio. La strada. Il mondo che scorre. Non sarà proprio tutto così, ma per ora, mentre l'auto avanza, direi che va bene così. Fino alla prossima sosta. E chi se ne frega se alla fine ho rinunciato a Cartoomics 2024: questo viaggio ne vale decisamente la pena!
giovedì 21 novembre 2024
I rompicapi di Alice: Un calcudoku di gruppo
Tutti conosciamo il Sudoku: è un rompicapo basato sui numeri, una variazione sui classici quadrati magici. Ogni riga e colonna del quadrato 9x9, infatti, deve essere riempito con cifre da 1 a 9. Inoltre il quadrato è suddiviso in 9 quadrati 3x3, ciascuno dei quali deve contenere solo le cifre da 1 a 9, senza ripetizioni. Nel 2004 Tetsuya Miyamoto propose un rompicapo molto simile al Sudoku, oggi noto come Calcudoku.
Questo nuovo rompicapo, introdotto da Miyamoto, un insegnante, per rendere più divertenti e quindi semplici da imparare le operazioni, prende le mosse dal quadrato latino. Prendiamo un quadrato \(n \times n\). La regola è riempire ciascuna casella in modo tale che in ciascuna riga e ciascuna colonna siano presenti solo i numeri da 1 a \(n\) senza ripetizioni: un'estensione del Sudoku, insomma! Miyamoto, però, aggiunse una regola aggiuntiva: la "scacchiera", infatti, viene suddivisa in un certo numero di "gabbie". I numeri da scegliere per ciascuna "gabbia", se sommati tra loro, devono avere come risultato il numero in picco posto in cima alla "gabbia". Prendiamo come esempio il seguente schema 4x4, quindi da riempire con i numeri da 1 a 4:
Questo nuovo rompicapo, introdotto da Miyamoto, un insegnante, per rendere più divertenti e quindi semplici da imparare le operazioni, prende le mosse dal quadrato latino. Prendiamo un quadrato \(n \times n\). La regola è riempire ciascuna casella in modo tale che in ciascuna riga e ciascuna colonna siano presenti solo i numeri da 1 a \(n\) senza ripetizioni: un'estensione del Sudoku, insomma! Miyamoto, però, aggiunse una regola aggiuntiva: la "scacchiera", infatti, viene suddivisa in un certo numero di "gabbie". I numeri da scegliere per ciascuna "gabbia", se sommati tra loro, devono avere come risultato il numero in picco posto in cima alla "gabbia". Prendiamo come esempio il seguente schema 4x4, quindi da riempire con i numeri da 1 a 4:
mercoledì 20 novembre 2024
Matematica, lezione 38: Letteratura
Dopo il trittico di volumi piuttosto complicati, di cui Matematica e filosofia è stato una degna conclusione, non avevo molte aspettative relativamente a Matematica e letteratura, ma per fortuna il volume è finito in mano a Roberto Zanasi (un po' a sorpresa, visto che mi aspettavo Marco Fulvio Barozzi), che ha proposto una versione riveduta e corretta della sua serie su Dante Alighieri e la Divina Commedia presente sul suo blog, con riferimenti ulteriori a Jorge Louis Borges, Dino Buzzati (mi sono occupato di una variazione relativistica del racconto citato, un po' di tempo fa) e Herman Melville.
A fronte di una ricchezza di spunti e informazioni molto interessanti, in particolare quelle legate alle ipersfere e al Paradiso, sono tornati anche i refusi, per lo più di battitura, anche se uno è al limite dell'errore matematico, ma, e questo è il grosso guaio, anche uno piuttosto grosso. A un certo punto, infatti, Roberto scrive:
A fronte di una ricchezza di spunti e informazioni molto interessanti, in particolare quelle legate alle ipersfere e al Paradiso, sono tornati anche i refusi, per lo più di battitura, anche se uno è al limite dell'errore matematico, ma, e questo è il grosso guaio, anche uno piuttosto grosso. A un certo punto, infatti, Roberto scrive:
Possiamo costruire la radice quadra di 3? Sì, prendiamo un segmento lungo 3, costruiamo un quadrato, consideriamo la sua diagonale (lunga \(\sqrt{3}\)) (...)
martedì 19 novembre 2024
Topolino 3599: Parenti e amici
E questa settimana sono arrivato in ritardo per un motivo ancora più semplice di settimana scorsa: ho finito Topolino giusto oggi! E probabilmente succederà anche con il prossimo numero, il #3600. Non mettiamo, però, "il carro davanti ai buoi" e iniziamo a raccontare qualcosa del #3599, iniziando da lo scuginamento programmato in cui Gaja Arrighini e Silvia Ziche esplorano il rapporto a tre tra Paperino, Gastone e Paperoga mettendolo in crisi con un incantesimo abbastanza bizzarro proposto da una vecchia conoscenza di Paperoga ideata dal buon Enrico Faccini.
lunedì 18 novembre 2024
La gatta ha dato l'allarme
Prosegue la serie de I misteri della gatta di Dolores Hitchens edita da Sellerio. Con La gatta ha dato l'allarme, secondo romanzo della serie, ritroviamo Rachel Murdock, il tenente Mayhew e, soprattutto, la gatta Samantha, che ancora una volta gioca un ruolo fondamentale nella risoluzione della vicenda.
Samantha, però, e spero non si offenda, è solo il filo rosso della serie, che si regge essenzialmente su Miss Murdock, convinta, come ci ricorda la scrittrice all'inizio del romanzo, che la risoluzione degli omicidi dovrebbe essere lasciata alla gente comune. Non è che Mahyew faccia la comparsa, ma indubbiamente Miss Murdock, come già nel romanzo precedente, ha la possibilità, nel suo ruolo non istituzionale, di muoversi con più libertà e ottenere confidenze che a un poliziotto non verrebbero mai fatte. E queste caratteristiche diventano quanto mai essenziali per la risoluzione dell'intricata vicenda, costellata da due omicidi e che coinvolge un piccolo quartiere costituito da tre famiglie distinte, legate una all'altra in maniera indissolubile.
La risoluzione del mistero, ovviamente, implicherà la comprensione, da parte della coppia Murdock-Mayhew, di questi legami, che un po' alla volta andranno a delineare un quadro non esattamente edificante.
Samantha, però, e spero non si offenda, è solo il filo rosso della serie, che si regge essenzialmente su Miss Murdock, convinta, come ci ricorda la scrittrice all'inizio del romanzo, che la risoluzione degli omicidi dovrebbe essere lasciata alla gente comune. Non è che Mahyew faccia la comparsa, ma indubbiamente Miss Murdock, come già nel romanzo precedente, ha la possibilità, nel suo ruolo non istituzionale, di muoversi con più libertà e ottenere confidenze che a un poliziotto non verrebbero mai fatte. E queste caratteristiche diventano quanto mai essenziali per la risoluzione dell'intricata vicenda, costellata da due omicidi e che coinvolge un piccolo quartiere costituito da tre famiglie distinte, legate una all'altra in maniera indissolubile.
La risoluzione del mistero, ovviamente, implicherà la comprensione, da parte della coppia Murdock-Mayhew, di questi legami, che un po' alla volta andranno a delineare un quadro non esattamente edificante.
domenica 17 novembre 2024
Un esempio di spazio proiettivo
Sarà perché sto cercando, proprio in questo momento (giusto poco prima di andare al cinema...), tra le tante cose, degli esempi per semplificare una serie di definizioni tipiche della teoria dei gruppi, che sfogliando la copia digitale de La strada che porta alla realtà di Roger Penrose (la mia copia fisica è sulla scrivania in ufficio) ho trovato particolarmente interessante e forse anche utile per ispirarmi su come chiarire un paio di concetti l'immagine che trovate qui sotto:
Questo è probabilmente l'esempio più semplice di cosa sia uno spazio proiettivo, e in questo caso lo spazio proiettivo è il quadro che il pittore sta dipingendo, mentre lo spazio che viene proiettato è il panorama che sta osservando. In termini matematici il pittore sta eseguendo una proiezionie dei punti dello spazio tridimensionale su uno spazio bidimensionale. Ma vista con la vignetta qui sopra è indubbiamente tutta un'altra cosa!
sabato 16 novembre 2024
Il ritorno dei sidekick
The New Golden Age si chiudeva con l'arrivo nella sala della Justice Society di Boom, la figlia di Jay Garrick. In quel caso il volume, oltre che dalle storie della miniserie originale, veniva arricchito da una serie di schede realtive a diversi personaggi perduti della golden age, molti dei quali dei sidekick, ovvero i classici assistenti dei supereroi. Una buona parte di quei personaggi erano stati ideati proprio da Geoff Johns, sceneggiatore della miniserie nonché ideatore dell'interno progetto dietro questo ritorno dell'età dell'oro dei supereroi. Ora, dopo praticamente un anno, arriva finalmente la miniserie che ha introdotto, e in alcuni casi reintrodotto, questi personaggi, pubblicata sul volume Stargirl: I bambini perduti di Geoff Jonhs e Todd Nauck.
Ed è in qualche modo giusto che a guidare la ricerca di questi Bambini perduti sia proprio Stargirl, all'anagrafe Courtney Whitmore, personaggio che esordì come Star-Spangled Kid nel luglio del 1999, creata proprio da Johns. Era la seconda a indossare il costume, che in era golden age era indossato da Sylvester Pemberton, il primo supereroe adolescente ad avere un sidekick adulto!
Ed è in qualche modo giusto che a guidare la ricerca di questi Bambini perduti sia proprio Stargirl, all'anagrafe Courtney Whitmore, personaggio che esordì come Star-Spangled Kid nel luglio del 1999, creata proprio da Johns. Era la seconda a indossare il costume, che in era golden age era indossato da Sylvester Pemberton, il primo supereroe adolescente ad avere un sidekick adulto!
venerdì 15 novembre 2024
Ritratti: Alicia Boole
George Everest, cartografo e geografo britannico, rivestì la carica di Topografo Generale dell'India dal 1830 al 1843, portando a termine un'estesa campagna di misure trigonometriche di quella che all'epoca era ancora una colonia britannica. Fu proprio in suo onore che la Royal Geographical Society rinominò il Monte Everest nel 1965, giusto un anno prima della sua dipartita.
La nipote Mary, figlia del fratello Thomas, nata l'11 marzo del 1832, aveva iniziato gli studi in Francia, dove la famiglia si era trasferita nel 1837. Qui iniziò a interessarsi alla matematica grazie ai discorsi che sentiva in famiglia che ruotavano intorno a scienziati come John Herschel e Charles Babbage, che poi avrebbe anche conosciuto personalmente dopo che gli Everest rientrarono in Inghilterra. Nel 1850 Mary, che aveva 18 anni, conobbe a Corck George Boole, che all'epoca ne aveva 35. Boole divenne il tutore, anche solo epistolare, di Mary nell'ambito della matematica. Quando poi il padre di Mary, Thomas, morì il 15 giugno del 1855, dopo un breve fidanzamento, i due si sposarono l'11 settembre di quello stesso anno. Mary, probabilmente anche grazie all'appoggio del marito, ha poi sviluppato il suo talento per la matematica che si è ben presto indirizzato verso la didattica di questa disciplina, ma la cosa interessante per la nostra storia è che dalla loro unione nacquero cinque bambine: la primogenita, Mary Ellen, che sposò il matematico Charles Howard Hinton; Margaret, che sposò Edward Taylor, mentre suo figlio, Geoffrey Ingram Taylor, sarebbe diventato un matematico e un fisico; Lucy, che divenne una chimica nonché la prima donna a essere eletta membro dell'Institute of Chemistry; Ethel Lilian, che divenne una scrittrice. E la terzogenita Alicia, matematica.
La nipote Mary, figlia del fratello Thomas, nata l'11 marzo del 1832, aveva iniziato gli studi in Francia, dove la famiglia si era trasferita nel 1837. Qui iniziò a interessarsi alla matematica grazie ai discorsi che sentiva in famiglia che ruotavano intorno a scienziati come John Herschel e Charles Babbage, che poi avrebbe anche conosciuto personalmente dopo che gli Everest rientrarono in Inghilterra. Nel 1850 Mary, che aveva 18 anni, conobbe a Corck George Boole, che all'epoca ne aveva 35. Boole divenne il tutore, anche solo epistolare, di Mary nell'ambito della matematica. Quando poi il padre di Mary, Thomas, morì il 15 giugno del 1855, dopo un breve fidanzamento, i due si sposarono l'11 settembre di quello stesso anno. Mary, probabilmente anche grazie all'appoggio del marito, ha poi sviluppato il suo talento per la matematica che si è ben presto indirizzato verso la didattica di questa disciplina, ma la cosa interessante per la nostra storia è che dalla loro unione nacquero cinque bambine: la primogenita, Mary Ellen, che sposò il matematico Charles Howard Hinton; Margaret, che sposò Edward Taylor, mentre suo figlio, Geoffrey Ingram Taylor, sarebbe diventato un matematico e un fisico; Lucy, che divenne una chimica nonché la prima donna a essere eletta membro dell'Institute of Chemistry; Ethel Lilian, che divenne una scrittrice. E la terzogenita Alicia, matematica.
giovedì 14 novembre 2024
Scienza take away #4: ottobre-novembre 2024
E' uscito puntuale come (quasi) ogni mese il Carnevale della Matematica, giunto alla 182.ma edizione, ospitata su MaddMaths! e gestita nella persona di Marco Menale. Ovviamente potete cercarmi all'interno per leggere o rileggere ciò che ho proposto per il Carnevale di questo mese. E quindi, puntuale come nei mesi precedenti, torna Scienza take away, il "riassuntone" dei miei post extra matematici usciti più o meno nello stesso periodo di tempo.
Iniziamo!
Iniziamo!
mercoledì 13 novembre 2024
Topolino #3598: Che paura! E' arrivato il circo!
Per molti motivi, tra la fine della settimana scorsa e l'inizio di questa ho interrotto le pubblicazioni: un po' alcuni impegni cui sono arrivato impreparato senza riuscire a programmare nulla, uno po' il desiderio di riposarmi un po' dalla scrittura. A pagarne le spese è stata soprattutto la recensione settimanale di Topolino, ma non volendo interrompere la serie, nonostante il #3599 sia uscito oggi nelle edicole, voglio comunque recuperare la recensione del #3598.
L'apertura è inevitabilmente rivolta alla seconda storia della serie Circus, uscita, secondo me, con una settimana di ritardo: le atmosfere da paura de La notte dei barcollanti erano, infatti, perfette per la settimana precedente con Halloween ormai arrivato. Se poi ci aggiungiamo le atmosfere inquietanti di 500 piedi, forse la scelta del sommario dei due numeri andava decisamente invertita.
L'apertura è inevitabilmente rivolta alla seconda storia della serie Circus, uscita, secondo me, con una settimana di ritardo: le atmosfere da paura de La notte dei barcollanti erano, infatti, perfette per la settimana precedente con Halloween ormai arrivato. Se poi ci aggiungiamo le atmosfere inquietanti di 500 piedi, forse la scelta del sommario dei due numeri andava decisamente invertita.
martedì 12 novembre 2024
Matematica, lezione 37: Filosofia
Dopo i due volumi precedenti, non esattamente molto apprezzati, dedicati ai giochi combinatori e all'analisi di Fourier, attendevo Matematica e filosofia carico di aspettative, che Paolo Caressa, già autore del volume dedicato alla logica (ma non solo), ha completamente distrutto.
Devo essere onesto: mi aspettavo qualcosa di molto simile al Teorema di Pitagora di Paolo Zellini e invece mi trovo di fronte a un ineccepibile libro sui fondamenti logici della matematica, quindi sui teoremi di incompletezza di Godel. Il volume, quindi, non sviluppa il tema principale, che da il titolo allo stesso, ma si concentra su alcuni aspetti logici che sì, possono anche passare per filosofia della matematica, ma non certo per filosofia o per quel che ci si sarebbe ragionevolmente dovuti attendere, ovvero il rapporto tra matematica e filosofia.
Devo essere onesto: mi aspettavo qualcosa di molto simile al Teorema di Pitagora di Paolo Zellini e invece mi trovo di fronte a un ineccepibile libro sui fondamenti logici della matematica, quindi sui teoremi di incompletezza di Godel. Il volume, quindi, non sviluppa il tema principale, che da il titolo allo stesso, ma si concentra su alcuni aspetti logici che sì, possono anche passare per filosofia della matematica, ma non certo per filosofia o per quel che ci si sarebbe ragionevolmente dovuti attendere, ovvero il rapporto tra matematica e filosofia.
venerdì 8 novembre 2024
Domande a una AI
Presentiamo un caso di studio di caso di una conversazione con il chatbot basato sull'intelligenza artificiale ChatGPT. Abbiamo chiesto al chatbot di rispondere a una domanda di fisica di base che sarà familiare alla maggior parte degli insegnanti di fisica: "Un orsacchiotto viene lanciato in aria. Qual è la sua accelerazione nel punto più alto?" Le risposte del chatbot, sebbene linguisticamente piuttosto avanzate, erano inaffidabili nella loro correttezza e spesso piene di contraddizioni. Abbiamo quindi tentato di impegnarci in un dialogo socratico con il chatbot per risolvere gli errori e le contraddizioni, ma con scarso successo. Abbiamo scoperto che ChatGPT non è ancora abbastanza buono da essere utilizzato come strumento di cheating per gli studenti di fisica o come tutor di fisica. Tuttavia, lo abbiamo trovato abbastanza affidabile nel generare risposte errate su cui gli insegnanti di fisica potrebbero allenare la valutazione delle risposte degli studenti.
giovedì 7 novembre 2024
La città della paura indicibile
In qualunque modo giro e rigiro il romanzo di Jean Ray, punto di riferimento per molti scrittori belgi dell'orrore e del terrore, La città della paura indicibile, Ingersham, è di fatto un giallo. O un thriller. Vedete un po' voi come preferite. Questo non vuol dire che Ray non sia stato in grado di costruire una vicenda ricca di tensione e di situazioni apparentemente soprannaturali, ma alla fine il detective protagonista del libro riesce a trovare una spiegazione per ciascuno degli eventi misteriosi, senza dover scomodare alcun fantasma. In un certo senso si potrebbe paragonare il romanzo a Il mastino dei Baskerville, forse l'opera più squisitamente d'orrore almeno per ispirazione di tutto il canone holmsiano. Se a questo ci aggiungiamo che è costruito non tanto come una vicenda unica, ma come racconti legati sì uno all'altro, ma in qualche modo anche leggibili separatamente uno dall'altro, otteniamo un mix di paura e terrore da cui solo un lovecraftiano di ferro come il sottoscritto può considerarsi immune.
mercoledì 6 novembre 2024
Il libro di Harold sul tempo
Parla del tempo e della simultaneità. Del modo in cui i momenti di ognuno di noi coincidono, a prescindere dal luogo e dalle nostre diversità, e ogni atomo è interconnesso. E' pieno di teorie strabilianti. Per esempio sapevi che Napoleone ha perso la battaglia di Waterloo a causa dell'eruzione di un vulcano, quella stessa primavera? L'eruzione aveva causato gravi inondazioni e lui non aveva potuto spostare i suoi armamenti. Tantissimi sconvolgimenti epocali avvengono perché due o tre eventi non connessi tra loro coincidono...
- da Il diluvio di Maggie Gee
- da Il diluvio di Maggie Gee
martedì 5 novembre 2024
Matematica, lezione 36: l'analisi di Fourier
Dopo il 29.volume dedicato all'analisi funzionale, Pierluigi Vellucci torna a tediarci... pardon a raccontarci un nuovo aspetto della matematica che ha ricadute pratiche, in particolare nella fisica: l'analisi di Fourier.
Da fisico ho visto solo una parte piuttosto ristretta di quanto raccontato da Vellucci, che inizia il libro con una serie di esempi tratti proprio dalla fisica. Il problema è che ben presto gli aspetti formali della disciplina prendono il sopravvento, rendendo la lettura eccessivamente tecnica, molto di più della media della collana.
Per fortuna a risollevare il morale ci sono i giochi matematici di Maurizio Codogno (che evidentemente sta puntando su questo genere di volumi per far sì che si apprezzino ancora di più i giochi che propone!) e la sezione biografica di Sara Zucchini, che in questa occasione racconta la vita di Julia Robinson, la prima donna a ricoprire la carica di presidente dell'American Mathematical Society dal 1982 al 1984, nonché dare un grosso contributo alla teoria dei giochi. E accomunata dalle altre protagoniste dei volumi precedenti dalle grandi difficoltà nel vedere riconosciuto il proprio valore.
P.S.: dopo aver riletto questa recensione, mi sento addosso una certa responsabilità: spero di non "razzolare male"!
Da fisico ho visto solo una parte piuttosto ristretta di quanto raccontato da Vellucci, che inizia il libro con una serie di esempi tratti proprio dalla fisica. Il problema è che ben presto gli aspetti formali della disciplina prendono il sopravvento, rendendo la lettura eccessivamente tecnica, molto di più della media della collana.
Per fortuna a risollevare il morale ci sono i giochi matematici di Maurizio Codogno (che evidentemente sta puntando su questo genere di volumi per far sì che si apprezzino ancora di più i giochi che propone!) e la sezione biografica di Sara Zucchini, che in questa occasione racconta la vita di Julia Robinson, la prima donna a ricoprire la carica di presidente dell'American Mathematical Society dal 1982 al 1984, nonché dare un grosso contributo alla teoria dei giochi. E accomunata dalle altre protagoniste dei volumi precedenti dalle grandi difficoltà nel vedere riconosciuto il proprio valore.
P.S.: dopo aver riletto questa recensione, mi sento addosso una certa responsabilità: spero di non "razzolare male"!
lunedì 4 novembre 2024
Le grandi domande della vita: Abitanti dell'universo, uniti!
Siamo quasi certi che il nostro sia l'unico pianeta abitato dell'universo. Non l'ho detta io, questa battuta, anche perché su questo argomento il "quasi" è comunque esagerato a prescindere, sia che si parli di essere l'unico pianeta abitato, sia che si parli del suo contrario. Ovviamente il sottinteso era legato alla vita intelligente, o presunta tale, presente sul nostro pianeta. E per un caso incredibile al Congresso di Astronautica che si è tenuto a Milano (quello dove è stato rilasciato il primo mosaico di Euclid), il Sardinia Radio Telescope presenta i suoi primi risultati in questo campo. Vi propongo qui sotto alcune dichiarazioni estratte dal comunicato stampa INAF che mi sembrano interessanti in tal senso. Iniziamo con Lorenzo Manunza:
All'inizio di ottobre, nel corso dell'incontro usuale del gruppo di lettura del Circolo Legambiente Zanna Bianca, è uscita fuori una battuta del tipo:
domenica 3 novembre 2024
Topolino #3597: Omaggio a Puccini
Abbinato con Topolino #3597 c'era un Topolibro dedicato alla musica lirica aperto da un trittico di storie che sono parodie di altrettante opere liriche di Giacomo Puccini. Al Topolibro si aggiunge anche una copertina illustrata da Paolo Mottura, che ha disegnato anche quella del Topolibro, e una storia celebrativa, L'opera inattesa, storia essa stessa inattesa per certi versi.
Alessandro Sisti, supportato ai disegni da Simona Capovilla, riporta Paperone e nipoti in Italia, sempre affiancati dal professor Quagliaroli e dalla nipote. Il soggetto, che ha un certo gusto donrosiano, è una specie di caccia al tesoro all'interno della casa-museo di Puccini a Torre del Lago, a Viareggio, con un doppio tema: uno esplicito, con la ricerca di un fantomatico finale perduto della Turandot; un'altro sottinteso, ma non troppo, con la passione di Puccini per la fotografia. L'elemento sorprendente della storia, però, è che per la prima volta da quando questi viaggi in Italia sono affiancati con Quagliaroli, finalmente i personaggi storici non vengono disneyzzati anche nel nome!
Alessandro Sisti, supportato ai disegni da Simona Capovilla, riporta Paperone e nipoti in Italia, sempre affiancati dal professor Quagliaroli e dalla nipote. Il soggetto, che ha un certo gusto donrosiano, è una specie di caccia al tesoro all'interno della casa-museo di Puccini a Torre del Lago, a Viareggio, con un doppio tema: uno esplicito, con la ricerca di un fantomatico finale perduto della Turandot; un'altro sottinteso, ma non troppo, con la passione di Puccini per la fotografia. L'elemento sorprendente della storia, però, è che per la prima volta da quando questi viaggi in Italia sono affiancati con Quagliaroli, finalmente i personaggi storici non vengono disneyzzati anche nel nome!
sabato 2 novembre 2024
In giro con Death
Quasi subito dopo la sua comparsa sulle pagine di Sandman, il personaggio di Death, la sorella maggiore di Morfeo, però ritratta con un aspetto da adolescente, e quindi apparentemente più giovane dello stesso Morfeo, affascinò i lettori della serie. Ovviamente non fu il semplice e classico "fascino della morte", ma qualcosa di più: la rappresentazione che ne diede Neil Gaiman rompeva con qualunque altro genere di rappresentazione che era invalsa fino allora, da quella di un'oscura mietitirce, a una morte scandinava che adora giocare a scacchi, definizione quest'ultima fornita dal co-protagonista della miniserie L'alto costo della vita.
venerdì 1 novembre 2024
Matematica, lezione 35: Giochi combinatori
Il 35.mo volume della collana Matematica presenta un paio di sorprese in negativo. La prima la si scopre subito: la collana è stata estesa fino al 50.mo volume. La seconda non è che continuo a essere ignorato come papabile autore della collana stessa (e d'altra parte il libro che mi sarebbe interessato scrivere è già uscito), ma sulla qualità del volume, cosa che, visti gli autori, i Rudi Mathematici, decisamente non ti aspetti.
Il tema che il trio di divulgatori è chiamato a sviluppare, quello dei giochi combinatori, non è sicuramente semplice, ma, a parer mio, viene affrontato in una maniera eccessivamente formale e con un errore di fondo cui si ovvia con una specie di appendice. I giochi che vengono proposti dagli autori, infatti, non vengono descritti nel momento in cui sono presentati e sono, invece, raccolti in questa appendice, insieme con altri giochi non citati o non approfonditi. Onestamente, pur se questa scelta dell'appendice è apprezzabile, avrei comunque speso delle righe per presentare i giochi stessi, mentre ho trovato eccessivamente pesante l'uso continuo del formalismo della teoria dei giochi combinatoria, chiedendomi per tutto il tempo della lettura se non ci fosse un modo per rendere l'argomento più accessibile, senza rinunciare a mostrare, anche solo in poche pagine, il formalismo della teoria. Tra l'altro in questo modo il libro non riesce a far passare la complessità degli scacchi, che pure viene di passaggio citata, ma lascia al lettore la sensazione che giochi più semplici siano incredibilmente complessi. La cosa non è così lontana dal vero, ma la sensazione è che tutta questa complessità sia dovuta più alle (piuttosto pesanti) notazioni utilizzate che non a una vera complessità insita nei giochi stessi.
In sintesi: un'occasione sprecata.
In questo caso sono decisamente acqua fresca, e ben più chiarificatori, i giochi matematici di Maurizio Codogno, che si aggiungono a una biografia piuttosto particolare, sempre redatta da Sara Zucchini, quella del matematico inesistente Nicolas Bourbaki, nato un po' per gioco un po' con l'idea di costruire una descrizione quanto più completa possibile della matematica all'interno delle aule della École Normale Supérieure di Parigi. Per farvi un'idea di questa storia, potete leggere un bel post di Marco Fulvio Barozzi.
Il tema che il trio di divulgatori è chiamato a sviluppare, quello dei giochi combinatori, non è sicuramente semplice, ma, a parer mio, viene affrontato in una maniera eccessivamente formale e con un errore di fondo cui si ovvia con una specie di appendice. I giochi che vengono proposti dagli autori, infatti, non vengono descritti nel momento in cui sono presentati e sono, invece, raccolti in questa appendice, insieme con altri giochi non citati o non approfonditi. Onestamente, pur se questa scelta dell'appendice è apprezzabile, avrei comunque speso delle righe per presentare i giochi stessi, mentre ho trovato eccessivamente pesante l'uso continuo del formalismo della teoria dei giochi combinatoria, chiedendomi per tutto il tempo della lettura se non ci fosse un modo per rendere l'argomento più accessibile, senza rinunciare a mostrare, anche solo in poche pagine, il formalismo della teoria. Tra l'altro in questo modo il libro non riesce a far passare la complessità degli scacchi, che pure viene di passaggio citata, ma lascia al lettore la sensazione che giochi più semplici siano incredibilmente complessi. La cosa non è così lontana dal vero, ma la sensazione è che tutta questa complessità sia dovuta più alle (piuttosto pesanti) notazioni utilizzate che non a una vera complessità insita nei giochi stessi.
In sintesi: un'occasione sprecata.
In questo caso sono decisamente acqua fresca, e ben più chiarificatori, i giochi matematici di Maurizio Codogno, che si aggiungono a una biografia piuttosto particolare, sempre redatta da Sara Zucchini, quella del matematico inesistente Nicolas Bourbaki, nato un po' per gioco un po' con l'idea di costruire una descrizione quanto più completa possibile della matematica all'interno delle aule della École Normale Supérieure di Parigi. Per farvi un'idea di questa storia, potete leggere un bel post di Marco Fulvio Barozzi.
giovedì 31 ottobre 2024
Halloween 2024: Astronomia da paura
Anche quest'anno torna l'appuntamento con il video di Halloween di genere scientifico: ho infatti trasformato in una video-galleria quella uscita per EduINAF nel 2022. Mentre sul Cappellaio ho utilizzato una delle foto appartenenti a questo video per approfondire qualcosa sul Big Bang attraverso la storia dell'esperimento di Krona, qui mi permetto di scrivere qualche retroscena sulla copertina di quella galleria e del video che trovate qui sotto.
Come ho scritto nel testo, mi sono lasciato ispirare dal film La nebbia del 1980 di John Carpenter, che avevo visto un annetto prima. Era sin dai tempi della prima galleria della serie, uscita nel 2020, che volevo omaggiare un altro grande caposaldo dell'horror dopo il From Beyond the Grave del 1974 diretto da Kevin Connor. E così, guardando la foto di IRAS 05437+2502 è scattato un cortocircuito quasi immediato. Nell'illustrazione finale, però, che è anche una cover dell'ipotetico albo Galaxies&Stars #3, ho anche aggiunto un dettaglio fantascientifico: un'astronave che cerca di sfuggire alla misteriosa e pericolosa Fog Nebula!
Come ho scritto nel testo, mi sono lasciato ispirare dal film La nebbia del 1980 di John Carpenter, che avevo visto un annetto prima. Era sin dai tempi della prima galleria della serie, uscita nel 2020, che volevo omaggiare un altro grande caposaldo dell'horror dopo il From Beyond the Grave del 1974 diretto da Kevin Connor. E così, guardando la foto di IRAS 05437+2502 è scattato un cortocircuito quasi immediato. Nell'illustrazione finale, però, che è anche una cover dell'ipotetico albo Galaxies&Stars #3, ho anche aggiunto un dettaglio fantascientifico: un'astronave che cerca di sfuggire alla misteriosa e pericolosa Fog Nebula!
mercoledì 30 ottobre 2024
Matematica, lezione 34: Intelligenza artificiale
Il tema dell'intelligenza artificiale è decisamente uno di quelli maggiormente "sulla bocca di tutti" nell'ultimo periodo, in particolare grazie alle sue molte applicazioni online sempre più diffuse e pubblicizzate. Per cui non deve stupire che anche la collana Matematica, in particolare nella sua prima estensione, abbia deciso di occuparsi del tema. E il curatore, Maurizio Codogno, ha assegnato il compito ad Andrea Mercuri, che aveva già affrontato l'algebra lineare.
In questo caso il compito è, se vogliamo, anche più complesso, visto che per rendere efficace il volumetto e la sua lettura a un pubblico quanto più ampio possibile, bisogna riuscire a integrare elementi di divulgazione che attenuino la parte più formale. E Mercuri, dopo un'ottima introduzione storica, oserei dire che riesce nell'intento, nonostante la grande quantità di formule matematiche presenti. Il matematico, infatti, riesce a far passare sia la complessità della disciplina, ma anche le difficoltà che sono avvenute nel corso degli anni e come alcune di queste sono state risolte, mentre altre, come per esempio la possibilità di creare una rete neurale generalista, sono ancora piuttosto lontane dal concludersi. E non nascondo che è stato molto utile anche per me nel momento nella scrittura dei contenuti dedicati ai Premi Nobel 2024, su tutti il video della serie Disney Comics&Science.
In questo caso il compito è, se vogliamo, anche più complesso, visto che per rendere efficace il volumetto e la sua lettura a un pubblico quanto più ampio possibile, bisogna riuscire a integrare elementi di divulgazione che attenuino la parte più formale. E Mercuri, dopo un'ottima introduzione storica, oserei dire che riesce nell'intento, nonostante la grande quantità di formule matematiche presenti. Il matematico, infatti, riesce a far passare sia la complessità della disciplina, ma anche le difficoltà che sono avvenute nel corso degli anni e come alcune di queste sono state risolte, mentre altre, come per esempio la possibilità di creare una rete neurale generalista, sono ancora piuttosto lontane dal concludersi. E non nascondo che è stato molto utile anche per me nel momento nella scrittura dei contenuti dedicati ai Premi Nobel 2024, su tutti il video della serie Disney Comics&Science.
martedì 29 ottobre 2024
La notte del Nord
Dopo Il demone di febbraio, ho deciso di affrontare una nuova raccolta di Gerard Prevot, questa volta costituita da due racconti brevi, il primo dei quali da il titolo alla raccolta stessa, e da un racconto lungo, o rom anzo breve che dir si voglia.
Al di là degli aspetti di tensione dello stile adottato dallo scrittore belga, Gli sparti, ovvero il romanzo breve, è indubbiamente la lettura che maggiormente tiene incollati alle pagine, non solo per la sua lunghezza, ma soprattutto per il tema che si dipana nel corso della storia. Infatti, più che un racconto dell'orrore è quasi un noir, ma la grande differenza nel genere sta in quel quasi, perché più si procede con la lettura più si ha la sensazione che i due generi principali del racconto stesso siano errati. Ci sono infatti alcune frasi qua e là, ma soprattutto i riferimenti a matematica e codici che lasciano intuire che, a meno di non essere di fronte a un racconto sulla follia del genio matematico (che poi è indubbiamente una possibile lettura che si affianca a quella principale), siamo di fronte a una storia di genere fantascientifico di stampo lovecraftiano. Cosa che alla fine si dimostra esatta.
Anche il racconto conclusivo risulta interessante, come capirete dal titolo, Lo spettro meccanico.
Ottima, quindi, questa nuova raccolta di storie del brivido di Prevot, pubblicata anche questa da Agenzia Alcatraz.
Al di là degli aspetti di tensione dello stile adottato dallo scrittore belga, Gli sparti, ovvero il romanzo breve, è indubbiamente la lettura che maggiormente tiene incollati alle pagine, non solo per la sua lunghezza, ma soprattutto per il tema che si dipana nel corso della storia. Infatti, più che un racconto dell'orrore è quasi un noir, ma la grande differenza nel genere sta in quel quasi, perché più si procede con la lettura più si ha la sensazione che i due generi principali del racconto stesso siano errati. Ci sono infatti alcune frasi qua e là, ma soprattutto i riferimenti a matematica e codici che lasciano intuire che, a meno di non essere di fronte a un racconto sulla follia del genio matematico (che poi è indubbiamente una possibile lettura che si affianca a quella principale), siamo di fronte a una storia di genere fantascientifico di stampo lovecraftiano. Cosa che alla fine si dimostra esatta.
Anche il racconto conclusivo risulta interessante, come capirete dal titolo, Lo spettro meccanico.
Ottima, quindi, questa nuova raccolta di storie del brivido di Prevot, pubblicata anche questa da Agenzia Alcatraz.
lunedì 28 ottobre 2024
Il primo pezzo del puzzle cosmico di Euclid
Il 15 ottobre nel corso del Congresso Internazionale di Astronautica svoltosi a Milano, è stato presentato il primo mosaico realizzato con gli scatti di Euclid dei suoi primi 6 mesi di attività. E' costituito da qualcosa come 260 foto e ritrate un miliardo e più tra stelle e galassie. La sua estensione corrisponde a un'area di circa 500 volte quella occupata dalla Luna piena vista dalla Terra. Se consideriamo che questa ha un diametro apparente di mezzo grado, per poter visualizzare questo mosaivo dobbiamo immaginare una striscia con 250 lune di base due lune di altezza, ovvero 125° di base e 1° di altezza, il che corrisponde a qualcosa come 5 millesimi dell'area che riusciamo a osservare con i nostri occhi con un semplice sguardo (considerate che la nostra visione si estende per circa 180° di larghezza e 130° di altezza). Ovviamente l'obiettivo di Euclid è quello di "misurare la Via Lattea", motivo per cui è stato definito il "geometra dell'universo" (in realtà la segreta speranza è quella di avere delle prove conclusive sulla curvatura dell'universo), e soprattutto capire come materia ed energia oscure influenzano l'evoluzione del cosmo.
Tutto questo, comunque, l'ho raccontato nel video che trovate qui sotto:
Tutto questo, comunque, l'ho raccontato nel video che trovate qui sotto:
Topolino #3596: Il titolo lo decidete voi!
Rispetto a settimana scorsa, sono arrivato un po' più lungo. Questa volta, infatti, ho passato il tempo precedente al gran premio di Formula 1 alla ricerca di immagini e video per il video di Disney Comics&Science che spero di riuscire a far uscire martedì. Il video sarà dedicato alla storia scientifica Il segreto del papiro di Marco Bosco e Giampaolo Soldati, storia che racconta di come si recupera per la lettura un documento del passato. A questo Bosco aggiunge anche l'elemento avventuroso con la conseguente e inevitabile caccia al tesoro. Storia bella, interessante e divertente.
sabato 26 ottobre 2024
La malvagia alleanza
Era da diverso tempo che non vi scrivevo nulla del topo francese, la serie di storie realizzate dalla Glenat nel formato tipico del fumetto franco-belga da autori che normalmente non scrivono storie disneyane. In effetti avrei potuto riempire questo annetto con la recensione di alcuni volumi già usciti, solo che non li ho ancora colpevolmente letti... Spero di recuperare il prima possibile! Nel frattempo provo a raccontarvi qualcosa dell'ultimo volume, uscito da poco, Mickey contro la malvagia alleanza di Nicolas Pothier e Jonan Pilet.
venerdì 25 ottobre 2024
Matematica, lezione 33: Pi greco, e, phi
Come ha ricordato Maurizio Codogno nel post introduttivo all'uscita del libro, un paio di anni fa è uscito un suo libriccino proprio sul pi greco che è recentemente rispuntato sugli scaffali delle librerie. E come vi ho raccontato in un post di metà settembre, questo è anche il volumetto "della discordia", quello che, onestamente, speravo mi venisse chiesto di scrivere, o co-scrivere considerando la decennale scrittura dei Carnevali della matematica del pi day. Il libro l'ho, ovviamente, acquistato, e nel frattempo ho anche sistemato il mio ebook sulla Breve storia del pi greco aggiungendo i box del 2024, ma leggerlo è stato un altro paio di maniche e ho adottato un procedimento diverso dal solito che mi ha permesso di poter scegliere fino all'ultimo momento utile se, appunto, leggerlo o meno. E quindi sono partito dai giochi matematici.
Questi ultimi avevano come tema proprio i tre numeri protagonisti del volume. E se nel caso del primo problema la connessione nello specifico con il \(\pi\) era evidente (in quel caso specifico ho pensato a una soluzione alternativa a quella proposta, visto che un dato del problema era leggermente ambiguo, o quanto meno si prestava a generare casi differenti), negli altri si poteva intuire la presenza di uno dei numeri protagonisti del volumetto forse solo nel problema 4, quando bisognava accostare una serie di rettangolini uno all'altro.
Questi ultimi avevano come tema proprio i tre numeri protagonisti del volume. E se nel caso del primo problema la connessione nello specifico con il \(\pi\) era evidente (in quel caso specifico ho pensato a una soluzione alternativa a quella proposta, visto che un dato del problema era leggermente ambiguo, o quanto meno si prestava a generare casi differenti), negli altri si poteva intuire la presenza di uno dei numeri protagonisti del volumetto forse solo nel problema 4, quando bisognava accostare una serie di rettangolini uno all'altro.
giovedì 24 ottobre 2024
Di nuovo sul tetto
E' solo il tetto degli scacchi degli Stati Uniti d'America, ma comunque è sempre un tetto. Dopo la delusione del torneo dei candidati, Fabiano Caruana si laurea campione U.S. degli scacchi per la quarta volta, la terza consecutiva. Ha vinto con un distacco abbastanza netto, 7 punto contro i 5.5 di ben 6 giocatori differenti tra cui le due stelle nascenti degli scacchi statunitensi, Hans Niemann e Awonder Liang. In effetti è stato proprio quest'ultimo a contendere fino all'ultima mossa il titolo a Caruana, ma si è dovuto scontrare contro un ottimo Leinier Dominguez Perez che è stato bravo a sfruttare due gravi errori del giovane scacchista. Per contro Caruana nell'ultima sfida ha sconfitto Sam Shankland, ottenendo la sua quarta vittoria del torneo che si aggiunge ai 6 pareggi.
Domande senza risposta
Stavo sistemando un post in inglese che, finalmente, ho intenzione di far uscire su Doc Madhattan quando, nella dashboard, mi cade l'occhio sugli accessi di un paio di articoletti recenti:
E allora mi è sorta la domanda: perché continuo a scrivere in italiano? Mi sembra che la sola risposta legata al fatto che è la mia lingua madre stia diventando sempre più debole...
Ovviamente ci sono i commenti, non solo i social. E anzi preferirei usaste i commenti: non è che sono tanto presente ultimamente su queste piattaforme...
Ovviamente ci sono i commenti, non solo i social. E anzi preferirei usaste i commenti: non è che sono tanto presente ultimamente su queste piattaforme...
mercoledì 23 ottobre 2024
L'invenzione di Milano
Negli ultimi decenni Milano ha subito una decisa trasformazione. Molte zone, infatti, sono state oggetto di profonde riqualificazioni, con percorsi delle metropolitane che passano accanto e costruzione di nuovi palazzi, generando in maniera abbastanza incontrollata fenomeni di gentrificazione che hanno spinto moltissimi degli abitanti originari dei quartireri colpiti da tali fenomeni ad andare via, vendendo le proprie case o, magari, provando ad affittarle ad altri (per pagare a propria volta un affitto in una zona meno "cara").
Questo e altri fenomeni sono stati raccolti e descritti ne L'invenzione di Milano di Lucia Tozzi, testo giornalistico di forte impatto in cui questo fenomeno viene fatto risalire all'Expo2015 e agli anni che lo hanno preceduto. Di fatto nella sua inchiesta la Tozzi racconta di come le concessioni edilizie, in particolare quelle per rinnovare molti spazi pubblici, sono state concesse non tanto pensando ai cittadini presenti nel quartiere, ma a quelli che avrebbero potuto usufruire di quei rinnovati spazi urbani: innanzitutto i costruttori, che avrebbeo potuto lucrarci sopra ben più di quanto c'avrebbe eventualmente guadagnato il comune, e quindi i futuri nuovi abitanti di Milano, persone interessate a vivere Milano per periodi di tempo limitati (persino gli studenti, in un certo senso, sarebbero quasi ritenuti sgradevoli, non fosse per le università!).
Questo e altri fenomeni sono stati raccolti e descritti ne L'invenzione di Milano di Lucia Tozzi, testo giornalistico di forte impatto in cui questo fenomeno viene fatto risalire all'Expo2015 e agli anni che lo hanno preceduto. Di fatto nella sua inchiesta la Tozzi racconta di come le concessioni edilizie, in particolare quelle per rinnovare molti spazi pubblici, sono state concesse non tanto pensando ai cittadini presenti nel quartiere, ma a quelli che avrebbero potuto usufruire di quei rinnovati spazi urbani: innanzitutto i costruttori, che avrebbeo potuto lucrarci sopra ben più di quanto c'avrebbe eventualmente guadagnato il comune, e quindi i futuri nuovi abitanti di Milano, persone interessate a vivere Milano per periodi di tempo limitati (persino gli studenti, in un certo senso, sarebbero quasi ritenuti sgradevoli, non fosse per le università!).
martedì 22 ottobre 2024
Le grandi domande della vita: La rotazione dei buchi neri
A volte ci si imbatte in domande piuttosto curiose, come quella in cui si chiede se un buco nero sia in grado di ruotare così velocemente che la sua forza centrifuga sia in grado di superare la forza gravitazionale.
Partiamo dalle soluzioni dell'equazione di campo della relatività generale di Albert Einstein. Esistono quattro soluzioni che descrivono quattro tipi di buchi neri. Due di questi sono buchi neri stazionari, gli altri due sono buchi neri rotanti. A loro volta questi possono essere distinti in carichi e neutri, ma questa distinzione, alla fin fine, non ha importanza. Ciò che ci interessa è che effettivamente i buchi neri ruotano su se stessi lungo uno dei loro assi di simmetria. E secondo la teoria sarebbe possibile che un buco nero che ruota fino alla velocità della luce si ritroverebbe senza orizzonte degli eventi, esponendo quindi allo sguardo dell'universo la singolarità che prima era nascosta. Si parla, in questo caso, di singolarità nuda.
Partiamo dalle soluzioni dell'equazione di campo della relatività generale di Albert Einstein. Esistono quattro soluzioni che descrivono quattro tipi di buchi neri. Due di questi sono buchi neri stazionari, gli altri due sono buchi neri rotanti. A loro volta questi possono essere distinti in carichi e neutri, ma questa distinzione, alla fin fine, non ha importanza. Ciò che ci interessa è che effettivamente i buchi neri ruotano su se stessi lungo uno dei loro assi di simmetria. E secondo la teoria sarebbe possibile che un buco nero che ruota fino alla velocità della luce si ritroverebbe senza orizzonte degli eventi, esponendo quindi allo sguardo dell'universo la singolarità che prima era nascosta. Si parla, in questo caso, di singolarità nuda.
lunedì 21 ottobre 2024
Matematica, lezione 32: Statistica inferenziale
Avevamo già incontrato Alessandro Viani allorché, sul 9.no volume, ci aveva introdotto alla statistica. Con questo 32.mo volume ci aiuta a compiere il passo successivo, quello verso la statistica inferenziale. Le considerazioni sul volume, ricco di formule e di esempi, ma anche scritto con sufficiente chiarezza da poter essere seguito senza sforzi eccessivi, sono di due tipi.
La prima considerazione è che, generalmente, nessun campo della scienza applica completamente le tecniche della statistica in generale e di quella inferenziale in particolare, meno che mai i fisici. Di questo fatto me ne ero già in parte reso conto confrontandomi con mia sorella, che come spero ricorderete è una statistica, ma il volume di Viani me ne ha dato conferma. Da fisico teorico, infatti, ho chiuso il volume, o quanto meno la sua parte relativa al titolo, con la sensazione che, se esaminate con gli occhi di uno statistico, in particolare inferenziale, una buona parte delle scoperte in fisica non sarebbe statisticamente solida come, invece, i fisici sperimentali pensano.
La prima considerazione è che, generalmente, nessun campo della scienza applica completamente le tecniche della statistica in generale e di quella inferenziale in particolare, meno che mai i fisici. Di questo fatto me ne ero già in parte reso conto confrontandomi con mia sorella, che come spero ricorderete è una statistica, ma il volume di Viani me ne ha dato conferma. Da fisico teorico, infatti, ho chiuso il volume, o quanto meno la sua parte relativa al titolo, con la sensazione che, se esaminate con gli occhi di uno statistico, in particolare inferenziale, una buona parte delle scoperte in fisica non sarebbe statisticamente solida come, invece, i fisici sperimentali pensano.
domenica 20 ottobre 2024
Topolino #3595: Omaggio a una vecchia Gloria
Gloria Swanson è stata una delle più importanti e grandi attrici del cinema muto. La sua filmografia direi che è piuttosto vasta e conta anche film col sonoro, incluso quello che all'epoca venne progettato per essere un sentito omaggio proprio all'epoca del cinema muto: Viale del tramonto.
Uscito nel 1950, il film diretto da Billy Wilder presentava sin dall'inizio una piccola novità: la narriazione, infatti, era condotta dalla voce del morto, Joe Gillis, il cui cadavere vediamo galleggiare lungo il bordo di una piscina all'inizio della pellicola. A ucciderlo, come si scoprirà alla fine di questo noir, fu una vecchia gloria del cinema, Norma Desmond, il personaggio interpretato proprio da Gloria Swanson, anch'essa una vecchia gloria del cinema.
E proprio Tutti sospetti, la seconda storia a sommario, sono un sentito omaggio, che in qualche modo sia il direttore sia la redazione hanno probabilmente ignorato, che Niccolò Testi e Marco Mazzarello hanno realizzato nei cofronti di Gloria Swanson, di Viale del tramonto, ma anche del genere giallo e investigativo. Questo omaggio allargato, infatti, è evidente grazie all'introduzione di un nuovo personaggio, Leo Baskerville, detective privato di Rattville venuto aindagare sul furto di un monile avventuo nella villa di Vera Swan, il personaggio che disneyzza la Swanson.
Uscito nel 1950, il film diretto da Billy Wilder presentava sin dall'inizio una piccola novità: la narriazione, infatti, era condotta dalla voce del morto, Joe Gillis, il cui cadavere vediamo galleggiare lungo il bordo di una piscina all'inizio della pellicola. A ucciderlo, come si scoprirà alla fine di questo noir, fu una vecchia gloria del cinema, Norma Desmond, il personaggio interpretato proprio da Gloria Swanson, anch'essa una vecchia gloria del cinema.
E proprio Tutti sospetti, la seconda storia a sommario, sono un sentito omaggio, che in qualche modo sia il direttore sia la redazione hanno probabilmente ignorato, che Niccolò Testi e Marco Mazzarello hanno realizzato nei cofronti di Gloria Swanson, di Viale del tramonto, ma anche del genere giallo e investigativo. Questo omaggio allargato, infatti, è evidente grazie all'introduzione di un nuovo personaggio, Leo Baskerville, detective privato di Rattville venuto aindagare sul furto di un monile avventuo nella villa di Vera Swan, il personaggio che disneyzza la Swanson.
sabato 19 ottobre 2024
Paperinik #94: L'ultimo re
Il Paperink #94 arriva in edicola con una settimana di ritardo rispetto al solito, e poiché a sommario c'è l'ultima storia della terza stagione del Diary of a wacky knight, ho deciso di scrivere solo la recensione relativa alla conclusione della saga, senza aspettare di finire il numero.
Grande protagonista de Il tesoro del re di Alessandro Gatti e Ciro Cangialosi, ma in fondo un po' di tutta la stagione, è re Paperone, che viene sfidato da Rockerduck per ottenere il possesso del tesoro custodito dal drago Scaldatorius. La sfida, che introduce un nuovo pezzo della mitologia di re Paperone, ovviamente consente agli autori di approfondire ulteriormente la personalità del sovrano, regnante in un certo senso illuminato nonostante il carattere burbero.
Grande protagonista de Il tesoro del re di Alessandro Gatti e Ciro Cangialosi, ma in fondo un po' di tutta la stagione, è re Paperone, che viene sfidato da Rockerduck per ottenere il possesso del tesoro custodito dal drago Scaldatorius. La sfida, che introduce un nuovo pezzo della mitologia di re Paperone, ovviamente consente agli autori di approfondire ulteriormente la personalità del sovrano, regnante in un certo senso illuminato nonostante il carattere burbero.
venerdì 18 ottobre 2024
I paralipomeni di Alice: Moltiplicare per 11
Giorgio Dendi, enigmista, illusionista e appassionato di matematica ricreativa, è stato uno dei concorrenti della storica trasmissione televisiva Scommettiamo che... Nella puntata alla quale partecipò, scommise di riuscire, in un minuto, a completare lo schema di un cruciverba vuoto. Ovviamente riuscendo nel suo intento.
Da alcuni mesi ho iniziato a seguirlo su YouTube, dove propone interessanti video in cui risolve gli enigmi de La Settimana Enigmistica, rivista con la quale collabora, e degli stimolanti giochi matematici all'interno del TGiochiMatematici, una serie di video aperiodica. Era da un po' che volevo occuparmi dei giochi che propone in questa serie e alla fine ho colto la classica palla al balzo fornita dall'edizione #24 per scriverci su due righe e realizzare contestualmente un video, che troverete alla fine del post.
Il quesito è abbastanza semplice: trovare un metodo per realizzare velocemente le moltiplicazioni per 11 con altri numeri a due cifre e, soprattutto, spiegarlo. Come potete immaginare, non mi sono limitato alle moltiplicazioni di 11 con le sole due cifre. Procediamo.
Da alcuni mesi ho iniziato a seguirlo su YouTube, dove propone interessanti video in cui risolve gli enigmi de La Settimana Enigmistica, rivista con la quale collabora, e degli stimolanti giochi matematici all'interno del TGiochiMatematici, una serie di video aperiodica. Era da un po' che volevo occuparmi dei giochi che propone in questa serie e alla fine ho colto la classica palla al balzo fornita dall'edizione #24 per scriverci su due righe e realizzare contestualmente un video, che troverete alla fine del post.
Il quesito è abbastanza semplice: trovare un metodo per realizzare velocemente le moltiplicazioni per 11 con altri numeri a due cifre e, soprattutto, spiegarlo. Come potete immaginare, non mi sono limitato alle moltiplicazioni di 11 con le sole due cifre. Procediamo.
giovedì 17 ottobre 2024
Draculea: I vampiri tra storia e letteratura
Quelli di ABEditore, come scrivo quasi ogni volta che recensisco un loro volume, propongono sempre volumi curati in ogni più piccolo dettaglio. Poiché buona parte del loro catalogo è una riscoperta di opere che generalmente, pur se in pubblico dominio, sono scarsamente diffuse, hanno sempre un approccio critico alla materia: è infatti raro non trovare un loro volume privo di redazionali di approfondimento, mentre il curatissimo comparto grafico arricchisce la lettura grazie al recupero di illustrazioni d'epoca. Non sfugge a questa formula nemmeno la raccolta Draculea dedicata, come intuibile dal titolo, ai vampiri.
Con un approccio che mi ha ricordato, ma esaltato all'ennesima potenza, il mammutt deidcicato un paio di decenni fa ai vampiri edito dalla Newton&Compton, ABEditore ha proposto un ricco volume con racconti di autori come Hawthorne, Blackwood, Le Fanu per citare i più noti, affiancati da altri comunque non meno bravi, alternati da testi un po' particolari: relazioni di commissari, estratti di diari di viaggio e altri documenti simili in cui si raccontavano i casi di sospetto vampirismo che sono assurti agli "onori della cronaca" nel corso dei secoli.
Con un approccio che mi ha ricordato, ma esaltato all'ennesima potenza, il mammutt deidcicato un paio di decenni fa ai vampiri edito dalla Newton&Compton, ABEditore ha proposto un ricco volume con racconti di autori come Hawthorne, Blackwood, Le Fanu per citare i più noti, affiancati da altri comunque non meno bravi, alternati da testi un po' particolari: relazioni di commissari, estratti di diari di viaggio e altri documenti simili in cui si raccontavano i casi di sospetto vampirismo che sono assurti agli "onori della cronaca" nel corso dei secoli.
mercoledì 16 ottobre 2024
Educazione e intelligenza
Never confuse education with intelligence, you can have a PhD and still be an idiot.Richard Feynman
martedì 15 ottobre 2024
Matematica, lezione 31: I calendari
La collana Matematica curata da Maurizio Codogno doveva originariamente concludersi con il 30.mo volume. In estate è stata prolungata per altri dieci numeri. Il primo di questa estensione, dedicato a La matematica dei calendari, finisce nelle capaci mani dei Rudi Mathematici, il trio di affiatati amici che ormai da decenni (dal secolo scorso, in effetti!) delizia i lettori online e offline (grazie a una rubrica su Le Scienze) con quiz, rompicapi e meravigliosi pezzi di divulgazione matematica. Il loro volume, quindi, è una garanzia di qualità, sia per lo stile scorrevole e puntuale, sia per la precisione delle informazioni. Oscillando tra storia e matematica, racconta la nascita e l'evoluzione dei calendari (viene anche ricordato il contributo di Luigi Lilio) e come questi sono stati raffinati via via nello scorrere delle epoche per risultare sempre più precisi e aderenti al tempo necessario alla Terra per completare un'orbita intorno al Sole.
In effetti buona parte dei calcoli contenuti all'interno del libro prescindono dal fatto che sia la Terra a ruotare intorno al Sole e, in un certo senso, sta qui la loro forza: sono indipendenti da quale sia la situazione reale che sta avvenendo nell'universo.
Ovviamente ci sono anche diverse curiosità, come per esempio quelle legate ai nomi dei mesi o quelle sui nomi dei giorni della settimana, senza dimenticare tutta la questione sui giorni perduti del calendario gregoriano. Una lettura veloce che fa capire in una maniera inusitata l'importanza del saper contare.
Di varia e mista natura, i giochi matematici sono particolarmente stimolanti, mentre la sezione biografica, sempre curata da Sara Zucchini, dopo aver concluso la cavalcata cronologica con von Neumann sul volume precedente, inizia una nuova serie questa volta dedicata alle matematiche, iniziando dalla grandissima Maria Gaetana Agnesi.
In effetti buona parte dei calcoli contenuti all'interno del libro prescindono dal fatto che sia la Terra a ruotare intorno al Sole e, in un certo senso, sta qui la loro forza: sono indipendenti da quale sia la situazione reale che sta avvenendo nell'universo.
Ovviamente ci sono anche diverse curiosità, come per esempio quelle legate ai nomi dei mesi o quelle sui nomi dei giorni della settimana, senza dimenticare tutta la questione sui giorni perduti del calendario gregoriano. Una lettura veloce che fa capire in una maniera inusitata l'importanza del saper contare.
Di varia e mista natura, i giochi matematici sono particolarmente stimolanti, mentre la sezione biografica, sempre curata da Sara Zucchini, dopo aver concluso la cavalcata cronologica con von Neumann sul volume precedente, inizia una nuova serie questa volta dedicata alle matematiche, iniziando dalla grandissima Maria Gaetana Agnesi.
lunedì 14 ottobre 2024
Scienza take away #3: settembre-ottobre 2024
Come avrete notato, ho ripreso a pubblicare le recensioni dei volumi della collana Matematica curata da Maurizio Codogno e allegati a Gazzetta dello Sport. Sono uscite, però, solo 4 recensioni: d'altra parte ho ripreso le pubblicazioni proprio a ottobre. Le trovate tutte e quattro non solo nella tag dedicata a Gazzetta, ma anche sulle pagine del Carnevale della Matematica #181, che vede il ritorno non solo come contributore, ma anche come matematto ospite del buon Paolo Alessandrini, di cui un po' si sentiva la mancanza!
Veniamo, però, al nuovo appuntamento con Scienza take away, che dopo la puntata speciale dedicata al Nobel per la fisica 2024, torna a raccogliere i post scientifici che non sono finiti nel Carnevale di cui sopra.
Iniziamo!
Veniamo, però, al nuovo appuntamento con Scienza take away, che dopo la puntata speciale dedicata al Nobel per la fisica 2024, torna a raccogliere i post scientifici che non sono finiti nel Carnevale di cui sopra.
Iniziamo!
domenica 13 ottobre 2024
Topolino #3594: Sicilia chiama Calisota
La storia d'apertura, Il ferro di Orlando, vede il ritorno sulle pagine di Topolino del buon Topalbano. Creato da Francesco Artibani e Giorgio Cavazzano ne La promessa del gatto pubblicata su Topolino #2994, è ispirato al commissario Montalbano, la più nota creazione di Andrea Camilleri.
La storia, sempre screitta da Artibani ma disegnata da Giampaolo Soldati, vede Montalbano ospite del commissariato di Topolinia in un progetto di scambio culturale con Vigatta, la città fittizia che a sua volta omaggia l'altrettanto fittizia Vigata. In particolare in questo programma di gemellaggio, arrivano a Topolinia una mostra sull'arte e la cultura siciliane, inclusi i mitici pupi siciliani, che come intuibile dalla cover di Ivan Bigarella giocheranno un ruolo centrale nella trama, e quindi uno spettacolo teatrale, Il bottaio di Boston. Quest'ultimo è un riferimento camilleriano al romanzo storico Il birrario di Preston.
La storia, sempre screitta da Artibani ma disegnata da Giampaolo Soldati, vede Montalbano ospite del commissariato di Topolinia in un progetto di scambio culturale con Vigatta, la città fittizia che a sua volta omaggia l'altrettanto fittizia Vigata. In particolare in questo programma di gemellaggio, arrivano a Topolinia una mostra sull'arte e la cultura siciliane, inclusi i mitici pupi siciliani, che come intuibile dalla cover di Ivan Bigarella giocheranno un ruolo centrale nella trama, e quindi uno spettacolo teatrale, Il bottaio di Boston. Quest'ultimo è un riferimento camilleriano al romanzo storico Il birrario di Preston.
Food for Profit in Cascina Cuccagna
Questo è un post che avrei voluto scrivere prima, ma preso da molte altre cose, come per esempio il montaggio del secondo video dedicato a Paperino90, ho sempre rimandato, arrivando così lungo. Per fortuna dell'evento che ci sarà questa sera in Cascina Cuccagna ne ha parlato anche Radio Popolare, citandomi! Senza dimenticare che il tema è abbastanza sentito.
Food for profit è un documentario di Giulia Innocenzi e Paolo D'Ambrosi incentrato sugli allevamenti intensivi e su come gli animali vengono trattati. L'importanza va al di là dell'etica di ciascuno di noi, perché come mostrato nell'inchiesta è legato strettamente alla qualità del cibo che mangiamo e quindi, direttamente, alla nostra stessa salute. Forse non nell'immediato, se non in casi estremi, ma certamente sul lungo periodo.
Food for profit è un documentario di Giulia Innocenzi e Paolo D'Ambrosi incentrato sugli allevamenti intensivi e su come gli animali vengono trattati. L'importanza va al di là dell'etica di ciascuno di noi, perché come mostrato nell'inchiesta è legato strettamente alla qualità del cibo che mangiamo e quindi, direttamente, alla nostra stessa salute. Forse non nell'immediato, se non in casi estremi, ma certamente sul lungo periodo.
sabato 12 ottobre 2024
I primi 90 anni di Paperino: gli inizi
Mentre stavo preparando il post per il secondo video della serie dedicata a Paperino90 e più in generale alla storia animata di Paperino, ho constatato che non avevo dedicato alcun post specifico al primo video, accontentandomi di incorporarlo all'interno della recensione del Topolino #3576, il numero dedicato proprio ai 90 anni del personaggio.
Per colmare, anche solo in parte, quella lacuna ho deciso di inserire in questo post entrambi i video, partendo proprio dal primo.
Per colmare, anche solo in parte, quella lacuna ho deciso di inserire in questo post entrambi i video, partendo proprio dal primo.
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