Stomachion

lunedì 2 settembre 2024

Il ladro di anime

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Se Sebastian Fitzek si è impegnato, nei ringraziamenti, a non inserire alcun riferimento bibliografico in grado di far capire subito il modus operandi del Ladro di anime per non rovinare la sopresa ai lettori (o quanto meno a quei lettori che tendono a leggere i ringraziamenti prima del romanzo), chi sono io per comportarmi diversamente? Eppure la tentazione di citare quelle storie disneyane che si basano su un metodo simile è piuttosto alta, ma mi limiterò a dire semplicemente che sono sfide tra Topolino e il suo acerrimo nemico Macchia Nera, cosa che sicuramente riduce l'elenco, ma non poi così tanto.
La cosa importante, l'unica da sapere sul serio del romanzo, è quanto si intuisce nel primo capitolo: il Ladro di anime, un astuto serial killer, lascia le sue vittime in uno stato catatonico, una situazione in cui dal loro punto di vista sono in grado di ricevere gli stimoli esterni, ma non di interagire, bloccati quindi in una specie di sogno a occhi aperti, da cui, se non riescono a svegliarsi, sono destinati a uscirne solo con la morte.
Protagonista del romanzo è Caspar, uno smemorato che si trova in quel momento ospite di una clinica per le malattie mentali, e che insieme alle poche persone presenti in quella notte terribile raccontata da Fitzek resterà chiuso al suo interno insieme proprio al Ladro di anime.
Al di là della scoperta dell'identità e delle motivazioni del serial killer, o persino del nocciolo narrativo più importante, il recupero della memoria di Caspar, il vero fulcro del romanzo sta nella paura che attanaglia i protagonisti del romanzo. I toni oscuri di quello che a tutti gli effetti classificherei come un noir catturano il lettore in un vortice da cui è difficile liberarsi se non completando la lettura.
Unico neo dell'edizione italiana è la quarta di copertina, che fornisce un paio di informazioni sulla trama che verranno fornite da Firzek solo piuttosto avanti nel romanzo, dimostrandosi anche parzialmente errate, ma influenzando in ogni caso la lettura che, almeno nel mio caso, è risultata meno coinvolgente di quel che sarebbe potuto essere, o quanto meno di come è stata quando l'informazione è stata rivelata all'interno del romanzo.

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