Stomachion

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mercoledì 16 luglio 2025

Ritratti: Nancy Grace Roman

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Partiamo da una delle sue foto più iconiche: in posa con davanti il modellino del Large Space Telescope, che di lì a poco sarebbe diventato l'Hubble Space Telescope. Non fu solo quella foto a valerle il soprannome di madre di Hubble, ma anche l'essere diventata program scientist.
Nancy Roman era entrata nel programma supervisionato da Lyman Spitzer, l'astronomo che per primo, nel 1946, avanzò la proposta di mettere in orbita un telescopio spaziale, dopo aver guidato l'Orbiting Solar Observatory, un programma che aveva progettato due telescopi satellitari. Il primo non era riuscito a ottenere grandi risultati, a differenza, invece, del secondo, OAO-2, che quindi divenne la base per l'entusiasmante sviluppo successivo: Hubble, appunto!
E aproposito del suo soprannome, Roman, nei suoi ultimi anni di vita, ebbe a dire:
Mi sento un po' a disagio. Devo ammettere che sento che è un onore e non sono sicura che non sia giustificato. D'altra parte c'erano molte altre persone coinvolte.

mercoledì 11 giugno 2025

Ritratti: Alice Lee

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Alice Lee - via commons
Il Bedford College a Londra era stato fondato nel 1847 per offrire alle donne un percorso di istruzione superiore: era stato il primo istituto di tal genere nel Regno Unito. Nel 1874 il College si trasferì dalla sua sede originale in Bedford Square a York Place, vicino la famosa Baker Street, occupando due edifici. Ed è qui che nel 1876 entra come studentessa Alice Elizabeth Lee, nata il 28 giugno del 1858, figlia di William Lee, capo carrozziere, e Matilda Baker.
All'epoca a insegnare matematica c'era Percy John Harding che nei suoi primi anni non si interessò all'insegnamento della matematica a livello universitario, cosa che però sarebbe cambiata qualche anno dopo l'arrivo della Lee a Bedford. Era l'anno accademico 1879-1880 e le immatricolazioni per matematica furono 9 e di queste in testa alla graduatoria, evidentemente di merito, troviamo proprio Alice Lee, che per questo ottene un premio di 5 sterline.
La giovane si trasferì a York Place nel corso degli studi universitari, conseguendo però la laurea presso l'Università di Londra nel 1884: il motivo era perché il Bedford College non aveva lo status accademico, quindi comunque gli esami andavano sostenuti in una università vera e propria. Lee, però, non si interessava solo di scienza, e così decise di conseguire una seconda laurea, questa volta in lettere, l'anno successivo, nel 1885, sempre presso l'Università di Londra.
Subito dopo la laurea, ottenne il posto di assistente in matematica e fisica presso il Bedford College e per arrotondare il suo (magro) stipendio dava ripetizioni di greco e latino. Dal 1892 al 1894 fu assistente residente, ovvero con vitto e alloggio offerti dal College in cambio di un aiuto non-ufficiale agli studenti.

giovedì 8 maggio 2025

Ritratti: Wilhelm Lenz

Il contributo più importante alla fisica di Wilhelm Lenz è un modello che è, per lo più, ricordato con il nome di un suo studente: il modello di Ising. Su questa faccenda tornerò più avanti, almeno per quel poco che se ne può sapere. Sta di fatto che, come fisico teorico, i suoi contributi sono andati in particolare nei campi della teoria atomica e della fisica dello stato solido, il tutto all'interno del paradigma della meccanica quantistica(1).
La carriera
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Wilhelm Lenz - via Università di Amburgo
Nato l'8 febbraio del 1888 a Francoforte, in Germania, Lenz studiò presso la Klinger-Oberralschule, una scuola secondaria della sua città natale, dalla quale uscì nel 1906, per poi proseguire gli studi presso l'Università di Gottinga(2), dove studò matematica e fisica(1).
Dal 1908 al 1911 si trasferì a Monaco, dove conseguì il dottorato sotto la supervisione di Arnold Sommerfeld, di cui divenne l'assistente per i nove anni successivi(1), diventando Privatdozent il 4 aprile 1914. Giusto in tempo prima di venire arruolato come operatore radiofonico in Francia nel corso della prima guerra mondiale(2).
L'1 dicembre del 1920 ottenne il ruolo di professore straordinario presso l'Università di Rostock, che lasciò nel corso del 1921 dopo aver ottenuto il ruolo di professore ordinario di fisica teorica presso l'Università di Amburgo. Ruolo che mantenne fino al pensionamento, avvenuto nel 1956(2).
Tra i suoi studenti si contano fisici del calibro di Wolfgang Pauli, Ernst Jordan, Ernst Ising e Albrecht Unsöld. Quest'ultimo, dopo essersi specializzato nella spettroscopia stellare, è diventato uno dei più importanti astrofisici tedeschi(1).

venerdì 11 aprile 2025

Ritratti: Pitagora


Pitagora di Veloso Salgado
via commons
Porsi la domanda su chi abbia inventato la matematica è assurdo tanto quanto la domanda su chi ha inventato la ruota. Al di là di ciò, però, esiste una figura che, sebbene non possa essere considerata l'inventore della matematica, è però considerato come il primo matematico della storia (e se non il primo uno dei più importanti della sua epoca): Pitagora di Samo.
Egli è una figura a tratti leggendaria: non c'è, infatti, certezza sulla veridicità di molti degli episodi a lui attribuiti. Sta di fatto che è il fondatore e capo spirituale di una vera e propria setta che aveva posto la matematica come il punto centrale non solo dei propri studi, ma, come ben racconta Paolo Zellini, persino di una certa forma di misticismo che, oggi, è ovviamente andato perduto.
Il suo nome è associato in particolare al famoso teorema dei cateti e dell'ipotenusa, ma come vedremo a breve non è l'unico risultato associato a lui, direttamente o indirettamente che sia.

martedì 11 febbraio 2025

Ritratti: Pandrosia

Versione, leggermente modificata, dell'introduzione del cielo del mese di febbraio su EduINAF.
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Pandrosia insegna matematica
Immagine generata con NightCafe
C'è stato, per un po', qualche dubbio sul sesso di Pandrosion di Alessandria. Quando nel 1878 il filologo tedesco Friedrich Hultsch preparò la sua raccolta e traduzione degli scritti di Pappo di Alessandria, suppose che tutti i riferimenti femminili a Pandrosion fossero errati, per cui decise di tradurre il nome al maschile. La cosa proseguì fino a che nel 1988 Alexander Raymond Jones non portò nuove convincenti osservazioni che supportavano la "femminilità" di Pandrosion o, italianizzandolo, Pandrosia.
Ciò che sappiamo di lei e della sua scuola matematica ci viene dal terzo libro del trattato matematico di Pappo, che, un po' polemicamente, le ha dedicato l'opera. Il matematico alessandrino, in particolare, esamina due risultati ottenuti da due studenti di Pandrosia, ma con toni che fanno supporre che la matematica possa aver avuto un ruolo piuttosto importante nello sviluppo di questi metodi. Il primo metodo che Pappo critica è quello relativo alla duplicazione (approssimata) del quadrato, uno dei problemi più discussi dai matematici dell'epoca.

mercoledì 1 gennaio 2025

Ritratti: Le donne nella scienza - Un ebook

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Devo essere onesto: non ricordo quando è nata in me l'idea di dedicare tutto il 2024 della mia serie di biografie, Ritratti, alle donne. Forse è successo subito, mentre stavo preparando il materiale per la pagina Donne e scienza per EduINAF (in particolare l'astrografica a tema che dal 2022 realizzo in occasione della Giornata internazionale delle donne e delle ragazze nella Scienza), o forse uno o due mesi più tardi. Al di là delle origini del progetto, alla fine i 10 Ritratti che ho pubblicato qui su DropSea sono stati tutti dedicati a donne che, in un modo o nell'altro, hanno contribuito allo sviluppo della scienza.
L'idea di raccogliere questi articoletti all'interno di un e-book, che potete scaricare da Gitea, arriva molto dopo, a ottobre 2024, e inizia a formarsi quando Gabriella Bernardi mi scrive con un commento per ringraziarmi di aver ripescato la figura di Wang Zhenyi, astronoma e matematica cinese con cui si apre il piccolo libriccino elettronico che vi introduco con questo post, che è anche un adattamento dell'introduzione dell'e-book stesso.

martedì 10 dicembre 2024

Ritratti: Augusta Teller

Probabilmente perché egli stesso si identificava con il classico mad scientist, John von Neumann è stato spesso accostato al Dottor Stranamore, protagonista dell'omonimo film di Stanley Kubrick interpretato dal sempre magistrale Peter Sellers. In realtà i due scienziati che sono stati presi come principali riferimenti per la caratterizzazione del personaggio furono Wernher von Braun e un collega di von Neumann al Progetto Manhattan: Edward Telller.
Ancora oggi noto come il padre della bomba a idrogeno, Teller, nato il 15 gennaio del 1908 a Budapest, all'epoca ancora parte dell'impero austro-ungarico, si era trasferito negli Stati Uniti nel 1935 su invito di George Gamow, con il quale collaborò fino al 1941 presso la George Washington University. E a partire dall'anno successivo venne coinvolto nel Progetto Manhattan proprio da Robert Oppenheimer. Grazie alle ottime condizioni che quest'ultimo era riuscito a spuntare al governo, insieme a Edward entrò nel Progetto anche la moglie Augusta "Mici" Teller.

venerdì 15 novembre 2024

Ritratti: Alicia Boole

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George Everest, cartografo e geografo britannico, rivestì la carica di Topografo Generale dell'India dal 1830 al 1843, portando a termine un'estesa campagna di misure trigonometriche di quella che all'epoca era ancora una colonia britannica. Fu proprio in suo onore che la Royal Geographical Society rinominò il Monte Everest nel 1965, giusto un anno prima della sua dipartita.
La nipote Mary, figlia del fratello Thomas, nata l'11 marzo del 1832, aveva iniziato gli studi in Francia, dove la famiglia si era trasferita nel 1837. Qui iniziò a interessarsi alla matematica grazie ai discorsi che sentiva in famiglia che ruotavano intorno a scienziati come John Herschel e Charles Babbage, che poi avrebbe anche conosciuto personalmente dopo che gli Everest rientrarono in Inghilterra. Nel 1850 Mary, che aveva 18 anni, conobbe a Corck George Boole, che all'epoca ne aveva 35. Boole divenne il tutore, anche solo epistolare, di Mary nell'ambito della matematica. Quando poi il padre di Mary, Thomas, morì il 15 giugno del 1855, dopo un breve fidanzamento, i due si sposarono l'11 settembre di quello stesso anno. Mary, probabilmente anche grazie all'appoggio del marito, ha poi sviluppato il suo talento per la matematica che si è ben presto indirizzato verso la didattica di questa disciplina, ma la cosa interessante per la nostra storia è che dalla loro unione nacquero cinque bambine: la primogenita, Mary Ellen, che sposò il matematico Charles Howard Hinton; Margaret, che sposò Edward Taylor, mentre suo figlio, Geoffrey Ingram Taylor, sarebbe diventato un matematico e un fisico; Lucy, che divenne una chimica nonché la prima donna a essere eletta membro dell'Institute of Chemistry; Ethel Lilian, che divenne una scrittrice. E la terzogenita Alicia, matematica.

venerdì 4 ottobre 2024

Ritratti: Wang Zhenyi

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Come una stella di grande massa che vive la sua vita bruciando le tappe, anche Wang Zhenyi ha vissuto brevemente, appena 29 anni, riuscendo però a illuminare l'astronomia e la matematica cinese. Uno dei suoi più bei risultati è stata la spiegazione e la dimostrazione della precessione degli equinozi, nonché la proposizione di un metodo per prevedere tale fenomeno.
Nata in un non meglio precisato giorno del 1768, come tutte le grandi donne e le grandi scienziate, ha rotto contro le consuetudini della sua epoca e della sua società, che non prevedeva che delle donne potessero studiare, men che meno discipline come la fisica, la matematica, l'astronomia.
Il nonno, Wang Zhefu, ex governatore della contea di Fengchen e del distretto di Xuanhua, trasferitosi nell'attuale Nanchino, era un appassionato lettore: possedeva, infatti, centinaia di volumi. E fu proprio il nonno a insegnarle l'astronomia, appassionandola così all'osservazione del cielo. La nonna, invece, di cui ho scovato solo il nome da nubile, Dong, la avvicinò all'arte di scrivere poesie. Infine il padre, Wang Xichen, l'ultimo componente della sua ristretta famiglia, che aveva studiato medicina, le insegnò medicina, geografia e matematica.

venerdì 12 luglio 2024

Ritratti: Henrietta Swan Leavitt

Il cigno è uno dei più grandi uccelli acquatici, nonché simbolo di bellezza ed eleganza (basti pensare alla favola del brutto anatroccolo). Si trova anche nei nostri cieli notturni grazie a una costellazione che è anche una delle più estese in assoluto. Rappresentato ad ali spiegate, sembra aprirci le porte del cielo, proprio come fece l'astronoma che porta il suo nome, Henrietta Swan Leavitt.
In famiglia
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Henrietta Swan Leavitt
Nata il 4 luglio del 1868, Henrietta fu la prima dei sette figli di George Roswell Leavitt ed Henrietta Swan Kendrick. George era un ministro congregazionalista nato a Lowell, nel Massachusetts.
A quel tempo il membro più famoso della famiglia era il fratello di George, Erasmus Darwin Leavitt, stesso nome del nonno di Henrietta. Era un ingegnere diventato famoso per aver progettato il motore di pompaggio Leavitt, che integrava una valvola a pompa inventata da Alois Riedler, motivo per cui l'invenzione è anche nota come motore di Leavitt-Riedler.
Nel 1885 la famiglia Leavitt si spostò a Celveland, in Ohio. Qui Henrietta frequentò l'Oberlin College, che, fondato nel 1833, fu in pratica la prima scuola mista degli Stati Uniti. Dopo aver concluso gli studi, ritornò a Cambridge dove fece domanda per entrare nel Radcliffe College. In effetti all'epoca forse sarebbe più corretto parlare della Society for the Collegiate Instruction of Women. Per essere ammessa, Henrietta dovette superare una serie di esami in varie discipline, come per esempio la letteratura classica, il latino, il greco il tedesco, ma anche storia, matematica, fisica, astronomia. L'unica materia in cui non superò i test fu la storia, ma venne comunque ammessa per darle l'opportunità di rrimediare alle sue lacune durante i corsi.
Questi ultimi erano basati soprattutto sull'arte e molto poco sulla scienza, però poté studiare filosofia, introduzione alla fisica e matematica. In particolare il corso di matematica era dedicato alla geometria analitica e al calcolo differenziale, in cui eccelleva. Altra materia in cui si rivelò particolarmente portata fu l'astronomia. Alla fine si diplomò nel giugno del 1892.

giovedì 30 maggio 2024

Ritratti: Karen Uhlenbeck

Il Premio Abel venne ufficialmente istituito nel 2003. Per la sua struttura è considerato l'equivalente del Premio Nobel per la matematica. Intitolato a Niels Abel, a differenza della medaglia Fields, premia la carriera dei matematici, uno dei motivi per cui è accostato al Nobel. L'altro è che il premio venne proposto nel 1899 da Sophus Lie non appena questi venne a conoscenza del fatto che Alfred Nobel non aveva alcuna intenzione di inserire la matematica tra le discipline da premiare.
Il primo matematico a cui il premio è stato conferito è stato Jean-Pierre Serre nel 2003 per i contributi fondamentali a topologia, geometria algebrica e teoria dei numeri.
Negli anni successivi il premio venne assegnato a un matematico, a volte due alla volta, come per esempio nel 2015 quando venne assegnato a John Nash e Louis Nirenberg (ma non per la teoria dei giochi!). Fino a che, nel 2019, non venne assegnato a Karen Uhlenbeck, matematica statunitense, prima e fino a ora unica donna a ottenere questo ormai prestigioso premio,
Per i suoi risultati pionieristici nel campo delle equazioni differenziali alle derivate parziali, nella teoria di gauge e dei sistemi integrabili, e per l'impatto fondamentale del suo lavoro sull'analisi, sulla geometria e sulla fisica matematica.
Un risultato di un certo penso se consideriamo che da piccola la figlia di Arnold Keskulla, ingegnere, e Carolyn Windeler Keskulla era fortemente interessata ai libri e alla lettura.
Quando ero bambina leggevo molto, e leggevo ogni cosa. Andavo in biblioteca e poi restavo in piedi tutta la notte per leggere. Ero solita leggere sotto i banchi di scuola. (...) Vivevamo in campagnia e non c'era molto altro da fare. Ero particolarmente interessata nel leggere di scienza. Avevo circa 12 anni quando mio padre mi portò a casa un libro di Fred Hoyle sull'astrofisica. Lo trovai molto interessante. Ricordo un piccolo libro brossurato dal titolo One, Two, Three, (and, in?) Infinity di George Gamow, e ricordo l'eccitazione nel comprendere quell'argomento molto sofisticato per cui c'erano due tipi differenti di infinito.

venerdì 2 febbraio 2024

Ritratti: Aganice

Versione, con qualche aggiunta e modifia, dell'introduzione del cielo del mese di febbraio su EduINAF.
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A volte quando sono sola,
nel buio, e l'universo mi rivela
un altro dei suoi segreti, dico i nomi
delle mie tante, perdute sorelle, dimenticate
nei libri che ricordano
la nostra scienza...
A questa stanza, presente all'interno di Letter from Caroline Herschel del poeta statunitense di origine svedese Siv Cedering segue un breve elenco di astronome, che si apre con Aganice (o Aglaonice) della Tessaglia, che in realtà, come ricorda Gabriella Bernardi, è una principessa egiziana vissuta all'incirca nel 1900 a.C. che, probabilmente per il suo legame di parentela con il faraone Sesostri I, ebbe modo di specializzarsi nei campi dell'astronomia e della filosofia naturale. Certo, c'è da dire che le donne erano parte integrante di questa società, tanto che c'erano scuole di medicina in cui potevano essere educate, per cui comunque non dovrebbe in ogni caso stupire il fatto che la principessa ebbe modo di istruirsi in campo scientifico.

lunedì 29 gennaio 2024

Ritratti: Mary Cartwright

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Mary Cartwright
Quando ero bambino una delle mie materie preferite era la storia. Riuscivo a ricordare, a volte con grande precisione rispetto agli appunti che prendevo, i fatti storici. Mi veniva molto difficile convincere le persone che non imparavo nulla a memoria: mi bastava una semplice scrittura, o lettura, per ricordare tutti quei fatti. Le date, invece, erano tutt'altra faccenda. Il problema era che all'epoca non avevo sviluppato alcun sistema semplice per memorizzarle (e se vogliamo neanche oggi: semplicemente se una data o una sequenza di numeri la trovo interessante, cerco i collegamenti matematici che mi consentono di ricordarla con poco sforzo). La matematica, invece, mi veniva abbastanza naturale, oltre a incuriosirmi forse più della storia: pensate, per esempio, che alle scuole medie l'insegnante di matematica ci diede dei problemi di geometria senza rendersi conto che per risolverli serviva il teorema di Pitagora, che non ci aveva ancora spiegato. Ci sbattei così tanto la testa fino a che mi resi conto della mancanza, e tutto felice mi studiai il teorema e risolsi i problemi!
Forse è un po' per tutto questo che mi ritrovo nella Mary Cartwright bambina. Nata il 17 dicembre del 1900 ad Aynho, nel Northamptonshire, era la terza di cinque figli e la sua materia preferita era, guarda un po', la storia, e questo nonostante trovasse difficile (o forse dovremmo dire noioso) imparare a memoria una gran quantità di liste di fatti: sono convinto che, invece, amasse vedere i collegamenti tra questi fatti. D'altra parte era anche brava in matematica e proprio nell'ultimo anno di scuola venne incoraggiata a proseguire gli studi in questa materia, che, si rese conto Mary, aveva il vantaggio di non dover imparare nessun elenco!
Così, nell'ottobre del 1919 entrò al St Hugh's College di Oxford per studiare matematica.

domenica 3 dicembre 2023

Vite di scienza #7: Premi Nobel 2023

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Ritorna il podcast Ritratti. Vite di scienza, con un settimo episodio speciale dedicato ai premi nobel per la fisica e per la chimica 2023. D'altra parte l'uscita dell'episodio va a ridosso con la "settimana da Nobel" che va dal 6 al 12 dicembre, durante la quale verranno effettivamente consegnati i premi Nobel. Per intanto eccovi il nuovo episodio, anche per questa volta solo su YouTube nell'attesa che trovi una nuova casa tradizionale al podcast:

sabato 9 settembre 2023

Ritratti: Robert Oppenheimer

La Bhagavadgītā è un testo sacro dell'induismo. Al verso 32 si trova una frase ormai diventata famosa fin dal 1945:
Sono diventato Morte, il distruttore di mondi.
Secondo la leggenda Robert Oppenheimer citò questo passo subito dopo il Trinity Test, cosa ovviamente mai verificata. Ciò che è certo è che pronuncio questa frase nel 1965 all'interno di un documentario che ricordava i fatti avvenuti 20 anni prima:
Sapevamo che il mondo non sarebbe mai più stato lo stesso. Qualcuno scoppiò a ridere, un paio si misero a piangere, ma la maggior parte di noi rimase in silenzio. Fu allora che mi tornò in mente quella frase del Bhagavad Gita, il testo sacro indù, nella quale Vishnu cerca di ricordare al Principe i suoi doveri. Per convincerlo, il dio assume la sua forma con quattro braccia ed esclama "Ora sono diventato Morte, il distruttore di mondi". Bene o male, credo che allora lo pensassimo tutti.
Se la citazione e il discorso in cui è inserita rappresentano in qualche modo il dramma interiore di Oppenheimer, la scelta di quella citazione, però, è anche indice di una profonda consapevolezza sulle proprie responsabilità, cosa ben chiara in un passaggio presente in un articolo scritto dal fisico per Newsweek nello stesso anno:
A dirla tutta, senza ricorrere alla volgarità, né scadere nella risata o cedere all'esagerazione, i fisici hanno scoperto il peccato e nulla potrà mai riportarli alla beata ignoranza di prima.

giovedì 6 luglio 2023

Ritratti: Peter Higgs

Era il 4 luglio del 2012 e tra il pubblico c'era un vecchio signore di 83 anni. Le indiscrezioni dicevano che sarebbe stato dato un annuncio importante. Legato a qualcosa che quel vecchio signore aveva previsto. Con grande emozione, in una sala gremita di ricercatori, sotto la guida di Rolf Heuer, i due spokesperson dei due esperimenti ATLAS e CMS, annunciano la scoperta di un nuovo bosone, le cui caratteristiche sono compatibili con quelle della particella descritta da quel signore lì. Che scoppia in lacrime.
Quel signore era Peter Higgs:

sabato 29 aprile 2023

Ritratti: Maurice e Louis de Broglie

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Louis de Broglie
La Normandia è una delle più note regioni della Francia settentrionale. Si affaccia proprio sul canale della Manica ed è famosa non solo come località turistica, ma anche per lo sbarco in Normandia, una delle operazioni più importanti avvenua nel corso della seconda guerra mondiale, più precisamente il 6 giugno del 1944. Uno dei fortilizi tedeschi dell'epoca, motivo per cui non fu oggetto dello sbarco vero e proprio, era Dieppe. Quest'ultima era, secondo una storia non confermata, località balneare francese sin dal 1824 quando Maria Carolina di Borbone si immerse, immagino delicatamente, tra le acque che lambiscono le spiagge di Dieppe.
E sempre a Dieppe gli ingegneri italiani Ettore Bellini e Alessandro Tosi misero a spunto il radiogonometro, un particolare ricevitore radio in grado di ricevere grazie a un'antenna direzionale, ovvero con una direzione di ricezione privilegiata. La nostra storia, però, ci portà a qualche anno prima degli esperimenti dei nostri due inventori, precisamente all'estate del 1892. Siamo ad agosto e nonostante lo stato interessante della signora, Pauline de La Forest d'Armaillé, la famiglia de Broglie è andata a Dieppe per passare le vacanze estive. E proprio qui, il 15 agosto, nasce il più famoso della famiglia, quel Louis de Broglie che nel 1929 avrebbe vinto il Premio Nobel per la Fisica.
Per la coppia di genitori, il padre è Louis Amédée Victor de Broglie, Louis è il secondogenito. Era infatti nato, a Parigi, diciassette anni prima, il buon Maurice de Broglie: era il 27 aprile del 1875 e ancora non poteva saperlo, ma sarebbe diventato una delle figure più importanti nella vita dell'allora futuro fratellino. E probabilmente fu proprio la grande differenza di età che rese Maurice un punto di riferimento per Louis.

martedì 28 febbraio 2023

Ritratti: Marília Chaves

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Marilia Chaves
Le donne non era assenti al processo di costruzione della scienza nel campo della matematica in Brasile, ma solo un piccolo numero di esse avevano accesso a una formazione specifica. Poiché i brasiliani avevano accesso alla matematica solo attraverso i politecnici, e poiché questi erano tradizionalmente delle roccaforti maschili, fu solo con la nascita delle facoltà di filosofia, negli anni Trenta, che le donne iniziarono realmente a entrare nelle aule. La presenza delle donne nelle scuole di ingegneria non era molto comune all'inizio del secolo (...)
ma in quel lontano 1939 troviamo la giovane Marília Chaves che era entrata proprio alla scuola nazionale di ingegneria dell'Università del Brasile a Rio de Janeiro, terza su un totale di 73 studenti ammessi. Era dunque qualcosa di piuttosto inconsueto che una ragazza entrasse in un posto così prestigioso. D'altra parte Marilia si riteneva una ragazza fortunata:
Sono stata fortunata, i miei genitori mi hanno incoraggiato. Fino al punto che ho frequentato una scuola superiore a Santana do Livramento dove le ragazze non potevano studiare. Grazie alla gentilezza dei sacerdoti, ho frequentato la scuola secondaria come studentessa privata e sono stata in grado di sostenere gli esami con i ragazzi. Allora la famiglia mi ha aiutato a studiare ciò che mi interessava.

giovedì 26 gennaio 2023

Ritratti: Edmund Landau

Narra la leggenda che quando aveva tre anni, la madre, Johanna Jacoby, figlia di banchieri, aveva dimenticato l'ombrello su una carrozza. A quel punto il figlio le disse qualcosa del tipo Era la carrozza n.354, mostrando così una certa predilezione verso i numeri.
Sto parlando di Edmund Landau, nato il 14 febbraio del 1877 a Berlino, in Germania. Il padre, Leopold Landau, era un ginecologo, ma anche un fervente attivista politico: patriota tedesco, era anche impegnato nel supporto della causa ebrea. A differenza di acob, però, Edmund era molto meno attento alle faccende politiche. Non a caso, quando venne il momento, sottovalutò la minaccia dell'ascesa del nazismo.
Era appena tornato in Germania dopo un soggiorno di circa cinque anni nella Palestina britannica, quando nel 1932 l'amico Fritz Rathenau gli espresse le sue preoccupazioni circa l'ascesa dei nazisti e la possibilità che questi ultimi creassero dei campi di concentramento per gli ebrei. A tali affermazioni Landau così rispose:
In tal caso dovrei riservarmi subito una stanza con balcone ed esposizione a sud.

mercoledì 16 marzo 2022

Riratti: Caroline Herschel

Quella degli Herschel è stata una delle famiglie più importanti nella storia dell'astronomia. I più noti sono stati sicuramente William Herschel e il figlio John. Meno noti il figlio di quest'ultimo, Alexander Stewart e soprattutto la sorella di William, Caroline Lucretia Herschel.
Isaac Herschel e Anna Ilse Moritzen, i genitori di Caroline e William, ebbero 6 figli, 4 maschi e due femmine. Isaac era un musicista: suonava l'oboe nella banda di Hanover, la città dove Caroline nacque il 16 marzo del 1750. Oltre alla musica, si interessava anche alla filosofia e all'astronomia e lavorò duro per dare un'instruzione a tutti i suoi 6 figli, ma aveva un oppositore interno, se così possiamo dire. La moglie Anna Ilse, infatti, non era d'accordo con queste idee del marito, soprattutto relativamente all'educazione delle figlie. C'è da dire che accettò di mala voglia anche gli sforzi per fornire un'educazione ai figli.
Nonostante ciò l'influenza del padre nella formazione e negli interessi di Caroline furono fondamentali: è la stessa astronoma a ricordare che il padre la portò
(...) in strada durante una notte gelida e limpida per farmi conoscere molte delle bellissime costellazioni, dopo aver osservato una cometa che era all'epoca visibile.
E fu proprio lo studio delle comete il campo per cui oggi ricordiamo Caroline Herschel!
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