A volte quando sono sola,A questa stanza, presente all'interno di Letter from Caroline Herschel del poeta statunitense di origine svedese Siv Cedering segue un breve elenco di astronome, che si apre con Aganice (o Aglaonice) della Tessaglia, che in realtà, come ricorda Gabriella Bernardi, è una principessa egiziana vissuta all'incirca nel 1900 a.C. che, probabilmente per il suo legame di parentela con il faraone Sesostri I, ebbe modo di specializzarsi nei campi dell'astronomia e della filosofia naturale. Certo, c'è da dire che le donne erano parte integrante di questa società, tanto che c'erano scuole di medicina in cui potevano essere educate, per cui comunque non dovrebbe in ogni caso stupire il fatto che la principessa ebbe modo di istruirsi in campo scientifico.
nel buio, e l'universo mi rivela
un altro dei suoi segreti, dico i nomi
delle mie tante, perdute sorelle, dimenticate
nei libri che ricordano
la nostra scienza...
Non dobbiamo, però, pensare a quella scienza in termini moderni. Come ricordò Giulio Giorello in un incontro tenutosi all'Accademia di Brera alcuni anni fa e cui ebbi il piacere di assistere, l'astronomia e l'astrologia erano strettamente legate in origine. D'altra parte, proprio come ci ricorda uno studio attento dei calendari, l'osservazione delle stelle aveva spesso uno scopo calendarico e meteorologico: prevedere l'alternanza delle stagioni o, nel caso specifico dell'Antico Egitto, le esondazioni del Nilo.
Non ci sono molte fonti sulle osservazioni astronomiche egiziane e, in particolare, su quelle di Aganice. Effettivamente, come ricorda sempre Bernardi, ciò che sappiamo è giunto fino a noi grazie al Libro di Nut, da cui si evincono i legami tra astronomia e religione, e in cui sono descritte diverse osservazioni astronomiche. Altre testimonianze di questa attività sono poi state trovare nelle pitture rinvenute all'interno di tombe e piramidi.
Non dobbiamo poi dimenticare il legame dell'astronomia egiziana con quella mesopotamica, in particolare babilonese: d'altra parte tutte le costellazioni zodiacali hanno proprio un'origine babilonese e poi da qui sono arrivate nella nostra tradizione grazie alla cosmogonia greca.
A tal proposito alcune delle fonti su Aganice sono di origine greca. In particolare, secondo Plutarco, era considerata una strega, esperta nelle arti magiche e anzi fu lei stessa a far circolare la voce che erano proprio i suoi incantesimi a far sparire la Luna. Plutarco, però, riteneva che, semplicemente, sfruttasse le sue conoscenze astronomiche. Probabilmente è anche a queste dicerie che si riferisce un piccolo disegno in cui troviamo una donna con un sorriso ambiguo mentre sembra far levitare un sasso. Secondo molti, infatti, la donna ritratta è proprio Aganice, il che suggerirebbe che il proverbio Voi attraete la Luna in vostro svantaggio, che secondo it.wiki si riferirebbe proprio ai comportamenti di Aganice, potrebbe essere associato ad attegiamenti non compatibili al tempo con l'ideologia femminile.
Il che alla fine fa di lei una figura particolarmente enigmatica e interessante, già solo per il fatto di interessarsi ed essere esperta di astronomia.
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