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mercoledì 28 febbraio 2024

Topolino #3561: Il mestiere di scrivere

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Negli ultimi giorni, per i motivi più disparati, sono stato latitante da DropSea e ho anche saltato la consueta recensione settimanale di Topolino. O quasi, visto che giungo qui praticamente fuori tempo massimo visto che è uscito oggi il #3562. Visto, però, che non l'ho ancora acquistato (come probabilmente sa chi mi legge da un po', sto acquiostando la serie Matematica abbinata con Gazzetta dello Sport e Corriere della Sera, ho cambiato giorno di passaggio in edicola alk giovedì), almeno non sono in ritardo con me stesso, quindi procedo, anche se cercherò di essere il più sintetico possibile.
Partiamo dalla cover story, La signora della scogliera di Marco Nucci e Mattia Surroz, che ricade nella serie di Area 15. E' a quest'ultima che mi riferisco con il titolo di questa recensione, visto che narra delle difficoltà creative di alcuni dei protagonisti della serie. In qualche modo, anche non occupandomi di scrittura creativa propriamente detta (anche se scrivere di scienza ha in se una sua azione creativa, per quanto differente da quella dello scrivere un racconto o un romanzo), ho trovato la storia interessante e con alcuni spunti utili non solo per il giovane lettore.
Devo dire che la storia successiva, Le gallette predilette di Vito Stabile e di Marco e Stefano Rota l'ho trovata, all'inizio, piuttosto antipatica, sperando di trovarmi di fronte a una storia breve. In particolare stavo per abbandonare la lettura quando nell'ultima vignetta della quinta pagina Paperone ha iniziato a fare i capricci come un bambino. Poi, per fortuna, ho resistito e la storia è decisamente migliorata. Devo inoltre aggiungere a margine che ultimamente in queste storie di Pianeta Paperone e Pianeta Paperino c'è un evidente intento da parte di Vito Stabile di recuperare un Paperino comunque con qualche talento nel taschino, come per esempio quello culinario, e decisamente meno ozioso del solito. Spero, personalmente, che questo trend non resti isolato alle sole storie di Stabile.
Menzioni veloci per Lo scacco smnacco di Terje Nordberg e Arild Midthun che, come suggerisce il titolo, parla di scacchi e che spicca per la presenza di una versione disneyana di Magnus Carlsen, e per Il primo valzer di Danilo Deninotti e Luca Usai che riporta Topolino e Pippo indietro fino ad atmosfere musicali mittle-europee sulla falsa riga de L'eredità di Mozart di Bruno Sarda e Franco Valussi (ovviamente per me non c'è confronto tra le due).

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