Stomachion

lunedì 27 marzo 2023

Topolino #3513: Un ritorno attorno al fuoco

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All'improvviso mi sono ricordato di questa recensione in sospeso
Un gran bel numero, il #3513, a modo suo celebrativo. Si presenta come un flipbook, e ognuno dei due lati celebra un evento. Il "fronte", con la copertina di Paolo Mottura, ci introduce a una nuova storia della serie de I racconti attorno al fuoco, mentre il "retro", con la copertina di Ivan Bigarella ci introduce alla seconda storia di One upon a Mouse... in the futur, serie che celebra i 100 anni della Disney.
Mentre a quest'ultima dedicherò un video in compagnia di Andrea Bramini, mi sembra giusto spendere invece qualche parola in più per La leggenda del console Paolo e della tenace Lucilla, storia sceneggiata da Tito Faraci a partire da quel che era rimasto di un layout di Rodolfo Cimino. Faraci sembra compiere un buon lavoro: confrontando le battute pubblicate con le poche originali presenti nell'articolo con le interviste, lo sceneggiatore ha alleggerito e reso più scorrevoli i dialoghi, anche se probabilmente questi erano ancora in una fase abbastanza iniziale. C'è da dire che, però, si ha la sensazione che manchi una tavola, visto che tra pagina 17 e pagina 18 manca qualcosa che permetta di capire come si è arrivati da Paperino e Paperone che dormono della grossa ai due che vengono inseguiti da Nonna Papera.
Anche Giampaolo Soldati, cui sono stati assegnati i disegni della storia, compie un ottimo lavoro di interpretazione sia nell'ambientazione storica (la nuova favola ciminiana è ambientata nell'antica Roma), sia nella caratterizzazione dei personaggi, senza dimenticare un tratto al tempo stesso gradevole, dettagliato ed espressivo.
In definitva: una bella storia nel segno di Cimino, ma con un carattere differente, suo personale.

sabato 25 marzo 2023

Paperinik #75: Sfide ipnotiche

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Soprattutto con una rivista che ha i redazionali ridotti al minimo indispensabile, è raro trovare ben tre storie che hanno se non lo stesso tema più o meno degli avversari molto simili. Questo, però, accade con Paperinik #75, le cui prime tre storie a sommario presentano proprio un ipnotista come "cattivo". Iniziamo con Lo scettro di Tatzelwurm, decimo capitolo del Wacky knight, ovvero il Paperinik fantasy.
A me gli occhi!
Scritta da Riccardo Pesce e disegnata, come la maggior parte delle storie della serie, da Alessandro Pastrovicchio, vede l'esordio in quel di Duckmelot di un altro avversario del passato del Paperinik normale, un personaggio molto inquietante, ma forse per questo anche molto difficile da utilizzare: Spectrus. Anche questa versione possiede dei poteri ipnotici, che ovviamente utilizza a suo vantaggio, ma viene ulteriormente poteziata grazie al particolare oggetto magico del titolo. Ad affrontare la sua minaccia ci pensano sir Paperinik e Lady Paperinika, o come si auto proclama di fronte a Spectrus, Fox Knight.
La storia spicca soprattutto per la collaborazione istauratasi in maniera molto naturale tra i due eroi, in aperto contrasto con la rappresentazione che viene data nelle storie classiche di Guido Martina e di altri autori che alle sue storie si sono ispirati. E che forse non avevano capito che l'enfasi per rendere apprezzato il personaggio di Paperinika ai lettori doveva essere dato proprio alla collaborazione e non alla rappresentazione della classica diatriba di genere.
Nel complesso, quindi, una bella storia dove il bilanciamento tra commedia e avventura pende leggermente su quest'ultima, cosa che personalmente ho gradito. Unico appunto è la battuta di Pico in una delle vignette iniziali sulla forma del pianeta:

venerdì 24 marzo 2023

Video-divulgazioni

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Qualche giorno fa Davide Passaro su Math is in the air ha pubblicato un lungo sfogo relativamente alla divulgazione video in stile tik tok. All'articolo, segnalato su twitter, hanno risposto in molti, alimentando così una discussione con l'autore. Tra gli altri, Giovanni Organtini, ha condiviso la sua posizione con il "vecchio" sistema del blog.
Nel complesso, forse perché su YouTube ci sono anche io da un po' di tempo, pur condividendo le preoccupazioni per una deriva semplicistica della divulgazione della scienza, la vedo molto più come Giovanni (che spero mi perdonerà per la confidenza che mi sono preso!).
Devo, però, anche confessare che ogni volta che cerco di andare oltre le righe che avete letto poco sopra, mi trovo sempre in un qual certo imbarazzo, essenzialmente per un motivo: nonostante si discuta abbastanza periodicamente di uno stile di divulgazione che, personalmente, non mi appartiene (d'altra parte i miei punti di riferimento sono gli stessi di Davide), non vedo in che modo si possa definire in maniera univoca un modo giusto o un modo sbagliato di raccontare la scienza.
Nello specifico le preoccupazioni di Davide, che, ripeto, condivido, personalmente mi hanno spinto a ricordarmi perché, a un certo punto, ho iniziato a usare anche i video per raccontare la scienza. E' utile, quindi, fare un ricapitolo di quel che era e poi è diventata la mia presenza su YouTube, anche se ciò, apparentemente, mi porterà lontano dal cuore della discussione.

giovedì 23 marzo 2023

Margherita Hack: Le strutture dell'universo

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Lo devo confessare: me ne ero completamente dimenticato che avevo ancora da concludere le letture tratte da Vi racconto l'astronomia di Margherita Hack. Poi, come dico nell'introduzione al video, che ho girato appositamente per la ripresa della serie, visto che avevo bisogno di svuotare l'hard disk del portatile, sono andato a curiosare tra le varie cartelle extra-disneyane, scoprendo che erano rimasti ancora incompleti alcuni video, inclusi quelli della serie dedicata al centenario di Margherita Hack. Ed ecco che ho provveduto a montare e sistemare le ultime due video letture, di cui quella che vi presento oggi è la prima (o la penultima, dipende dai punti di vista). L'appuntamento alla prossima e ultima videolettura hackiana è, però, al momento senza alcuna data precisa, ma spero di non andare oltre un mese da questa.

lunedì 20 marzo 2023

Macchina universale

Una persona fornita di carta, matita e gomma, e assoggettata a una severa disciplina è in effetti una macchina universale.
- Alan Turing

domenica 19 marzo 2023

Topolino #3512: L'ultima speranza

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Ancora non siamo giunti alla penultima puntata, ma almeno per noi lettori Topolino rappresenta proprio l'ultima speranza per il mondo. Come già intuito dall'episodio precedente, la minaccia della nebbia non è circoscritta alla sola Topolinia o al Calisota, ma è decisamente molto più estesa. Nelle loro indagini alla ricerca di Topolino, Minni e Manetta trovano alcune carte nautiche che sembrano indicare un luogo ben preciso, che potrebbe essere collegato con tutta la faccenda.
Al di là dei dettagli della trama, ci sono alcuni elementi particolarmente interessanti nella storia, partendo da un riferimento abbastanza esplicito a Non ci resta che piangere, la commedia un po' fantascientifica, un po' storica del 1984 di e con Massimo Troisi e Roberto Benigni. Questo, però, si riduce a una sola vignetta all'interno di una scena più ampia che in qualche modo ricorda, invece, Morte dell'erba, romanzo post-apocalittico di John Christopher in cui gli esseri umani, a causa di una misteriosa malattia che sta distruggendo il grano, si raggruppano in comunità estremamente chiuse e diffidenti nei confronti dell'esterno.

sabato 18 marzo 2023

Sensor: Sentire l'universo

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Nonostante un certo interesse nei confronti di Junji Ito, soprattutto dei sui manga di stampo lovecraftiano, ho letto molto poco di questo visionario mangaka dell'orrore. E scritto ancora meno. Il volume di cui sto per parlarvi, Sensor, presenta una tematica non molto dissimile da quella di Remina. L'astro infernale, una riflessione sull'universo, i suoi misteri e i suoi orrori. Mentre, però, Remina ha un respiro più fantascientifico e kingiano, Sensor, anche per la scelta narrativa, è decisamente molto più lovecraftiano.

venerdì 17 marzo 2023

Il suono dell'universo

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Il testo dell'ultima traccia di Omega, con lo stesso titolo dell'album, è da attribuirsi a Mark Jansen, il chitarrista degli Epica. Torniamo, quindi, a parlare della band olandese di symphonic death metal e del loro ottavo e per ora ultimo album in studio.
Jansen non ha certo la scrittura in un certo senso visionaria, ma anche dettagliata di Tuomas Holopainen, ma anche nel testo di Omega si possono trovare diversi spunti scientifici. E già ne troviamo nei primi due versi:
Enigmas of the universe
Cannot be known without a search
We will find out that all roads lead to Om

giovedì 16 marzo 2023

Le grandi domande della vita: Spaziotempo

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Cogliendo l'occasione dell'uscita della mia nuova astrografica dedicata allo spaziotempo, e peraltro basata proprio su un post qui su DropSea, ripesco la versione de Le grandi domande della vita in cui ripropongo le risposte che ho fornito per la rubrica de L'astronomo risponde.
Muoversi nello spaziotempo
Probabilmente la domanda era da uno studente bloccato in qualche conto. O magari c'ha pensato di sua sponte. Non lo sapremo mai. In ogni caso è legata alle velocità relative relativistiche. Vi metto qui sotto la domanda (più o meno) integrale prima della mia risposta:
un osservatore A vede due corpi B e C che si muovono in direzione opposta e misura la velocità di ciascuno pari a 2/3 c quindi:
1) A vede B e C allontanarsi reciprocamente ad una velocità di 4/3 c?
2) A quale velocità B vede allontanarsi C? Oppure non lo vede proprio?
La risposta risiede nelle trasformazioni di Lorentz. Queste trasformazioni sono un sistema di quattro equazioni che legano le coordinate spaziotemporali di un punto misurato in un sistema in movimento rispetto a un sistema fermo. Da questo sistema è possibile ricavare le equazioni di trasformazione della velocità. In questo caso, poiché il moto si svolge lungo un'unica direzione, che per comodità chiameremo \(x\), utilizzeremo solo l'equazione lungo questa direzione, poiché nelle altre direzioni la velocità è nulla:

mercoledì 15 marzo 2023

Topolino #3511: Gli eclissati

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Il pi day e la necessità di realizzare un po' di contenuti sia per me sia per il Carnevale ha avuto come effetto collaterale quello di non riuscire a pubblicare la recensione del Topolino #3511. Ci tenevo, però, a uscire con la recensione, soprattutto quella del secondo episodio de Gli evaporati di Bruno Enna e Davide Cesarello. E visto che sto arrivando piuttosto lungo e con l'acqua alla gola anche quest'oggi, giorno in cui è uscito il #3512 (a meno di non essere abbonati o residenti/domiciliati in qualche regione fortunata che l'ha ricevuto ieri), mi concentrerò, come intuibile dal titolo della recensione stessa, solo su questa storia.

3.15: Un video addendum

titolo
Non volevo lasciare solitaria senza alcun post di appoggio la seconda uscita della mia videonewsletter, DropSea, che come il numero uno è dedicata alla matematica, in particolare proprio al pi day e al Carnevale della Matematica #167, che ovviamente continua a stare lì, a disposizione di tutti, per la consultazione, per permettere a tutti i lettori di recuperare articoli e post matematici che, speriamo, possiate trovare interessanti!
Intanto, per chi vuole, qui sotto mi potete ascoltare spiegarvi qualcosa sul Carnevale e fornire qualche anticipazione sullo stesso, anche se forse per qualcuno è ormai storia passata...

martedì 14 marzo 2023

Carnevale della Matematica #167: Pi day!

il merlo tra i cespugli all'alba
canta intrepidamente
con gioia
canta il merlo, canta melodioso, canta

Questi sono i quattro versi associati ai primi quattro carnevali della matematica del 2023 della poesia gaussiana del sommo Popinga. Ho messo in grassetto il verso associato all'edizione #167, ovvero quella che vi apprestate a leggere.
E', ovviamente, un'edizione speciale, visto che oggi è il pi day, il giorno del pi greco e, per estensione, il giorno della matematica. E questa particolare edizione del Carnevale rappresenta anche qualcosa di speciale per questo blog, visto che è dal lontano 2012 con l'edizione #47 che su DropSea il 14 marzo di ogni anno stiamo festeggiando il pi day con il Carnevale della Matematica. Quindi questa è la 12.ma edizione del Carnevale del pi day ospitata da DropSea, ma soprattutto l'11.ma edizione in cui compaiono le notizie pi greche, dei piccoli box con informazioni varie sul pi greco che trovate sparse tra i contributi di queste edizione. La prima volta che queste notizie pi greche sono apparse, infatti, fu il 14 marzo del 2013 in occasione dell'edizione #59. Inizia così un secondo decennio, o un terzo lustro, fate un po' voi, di notizie pi greche. Prima però di immergerci nella lettura dei contributi pervenuti per questa edizione #167, andiamo a vedere le proprietà del 167.
Il 167 è un numero dispari, oltre che primo, proprio come il 127 che fu anche il numero associato al pi day del 2019. E come numero primo è anche un numero primo di Eisenstein, un numero primo di Chen, un numero primo sicuro e un numero primo sexy. In particolare un numero primo si dice sexy se esiste un altro numero primo distante da lui 6 unità. Si possono, quindi, definire coppie di numeri sexy, come per esempio 167 e 173. Il 167, però, appartiene anche a una terzina di numeri sexy, visto che pure il 179 è un numero primo. Ci fermiamo, però, qui, visto che il 185 non è un numero primo. Il nome sexy, però, deriva dal latino sex, ovvero 6. Che poi ci sia in giro un qualche matematico che trovi sexy questa proprietà, questi sono problemi che non attengono alla sfera della matematica.
Tornando al 167, questi oltre a essere sexy è anche un numero felice. Il motivo è semplice. Prendiamo un numero. Eleviamolo al quadrato. Prendiamo le cifre del risultato ed eleviamo al quadrato ciascuna di esse. Quindi facciamo la somma. Ripetiamo l'operazione con il risultato ottenuto. Proseguendo si può ricadere in due situazioni: il ciclo finisce con 1; il ciclo non finisce mai con 1. Nel primo caso il numero si dice felice. E questa è la felicità del 167:

\[167^2 = 27889\] \[2^2 + 7^2 + 8^2 + 8^2 + 9 = 262\] \[2^2 + 6^2 + 2^2 = 44\] \[4^2 + 4^2 = 32\] \[3^2 + 2^2 = 13\] \[1^3 + 3^2 = 10\] \[1^2 + 0^2 = 1\]

Non mi dilungo nel raccontare in maniera completa tutte le proprietà del 167 e mi limito giusto a un'ultima manciata. Iniziamo ricordando che è un numero congruente, ovvero coincide con l'area di un triangolo rettangolo che ha per lati tre numeri razionali. E' un numero omirp, ovvero 761 è anch'esso un numero primo (e anche omirp, ovviamente). Fa parte della terna pitagorica (167, 13944, 13945) e, infine, è la differenza di due quadrati:

\[167 = 84^2 - 83^2\]

Per altre curiosità sul 167 vi rimando a Prime Curios!, perché per noi è giunto il momento di immergerci tra i contributi del Carnevale della Matematica #167. Partiamo con Flavio Ubaldini, che ritroveremo nel finale con la sua cellula melodica, che ci propone la recensione che ha ricevuto il suo romanzo Il mistero della scienza infinita.

Pi day 2023: un'anteprima

Ormai tra poche ore (potete ben immaginare a quale orario!) sarà online l'edizione #167 del Carnevale della Matematica, la tradizionale edizione del pi day che ormai da poco più di dieci anni è ospitata proprio qui su DropSea. Nell'attesa dell'uscita del Carnevale, ho pensato bene di riproporvi i due video matematici che ho pubblicato l'anno scorso più o meno in concomitanza con quel pi day. Nell'attesa di leggerci sul Carnevale, buona visione!

domenica 12 marzo 2023

Mumin al mare

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Ieri con mia sorella siamo stati al Bookpride, la fiera nazionale dell'editoria indipendente (o di quella minore, che ha qualche difficoltà ad entrare nelle librerie), giunta alla sua settima edizione. E' stato un pomeriggio interessante, girando tra i corridoi della nuova collocazione della fiera, e ovviamente un pomeriggio di acquisti folli e incontrollati (o quasi). Tra i vari acquisti, sfruttando la possibilità di uno sconto, ho messo le mani su un solo fumetto, Mumin. Al mare che fa parte di una serie di volumi con cui Iperborea ha ristampato a colori le striscie a fumetti dei personaggi ideati nel 1945 da Tove Jansson.
Di questi personaggi, di cui avevo visto qualche immagine sparsa qua e là, lessi le prime storie alcuni anni fa quando passò in edicola la ristampa anastatica dei primi numeri di Linus. Fu infatti su questa rivista che comparvero per la prima volta le loro strisce, che arrivarono solo un paio di anni dopo l'uscita del primo romanzo che li vedeva protagonisti.

venerdì 10 marzo 2023

Pi greco: ossessione matematica

Ormai il pi day si avvicina e non potevo non dedicare una puntata delle particelle musicali al \(\pi\). Dal punto di vista della musica ho scovato alcune curiosità interessanti. Inizierei dai Rockets, band francese attiva soprattutto tra il 1974 e il 1986 (ma sembra che abbia ripreso nel 1999) di genere space rock, intrpretato però, rispetto a quanto abbiamo ascoltato con gli Hawkwind, con sonorità decisamente più "sintetiche". Nella loro carriera dedicarono il loro quinto album al pi greco, almeno dal punto di vista nominale: a quel che ho potuto capire nessuna delle 8 tracce di π 3,14, uscito nel 1981, ha il \(\pi\) o la matematica come protagonisti.
La seconda citazione musicale è, invece, la più colta: sto infatti parlando della (ma non solo) cantante pop Kate Bush che in Aerial, il suo ottavo album in studio risalente al 2005, dedicò un'intera canzone proprio al pi greco in cui cantava le prime 140 cifre decimali del numero di Archimede. Ed è proprio questa canzone che vi vado a proporre di seguito, anche se nella sua versione rimasterizzata del 2018:

giovedì 9 marzo 2023

Collezione Disney #7: GM - Giovani Marmotte

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Per la settima uscita della serie Collezione Disney ho scelto di proporre un video breve dedicato alle Giovani Marmotte e alle due riviste italiane a esse dedicate, il mensile di metà anni Novanta del XX secolo, GM - Giovani Marmotte, e quello pubblicato praticamente in concomitanza con il covid da Panini, Il manuale delle Giovani Marmotte, chiusosi con il 26.mo numero. E forse una delle riviste migliori edite da Panini Comics in questi anni in ambito disneyano. Vi lascio al video, promettendovi che nella seconda stagione (ci sarà una seconda stagione di Collezione Disney, ma certo la prima è ancora ben lungi dall'essere giunta a conclusione) mi occuperò nuovamente delle Giovani Marmotte andato a vedere alcuni volumi particolari presenti nella mia collezione. E ora, dopo avervi ricordato l'appuntamento al prossimo mese con Paperino in edicola (e vi anticipo che, se riuscirò, ci sarà un piccolo speciale intermedio), vi lascio al video:

Rompicapi di Alice: Ops...

L'ops del titolo è riferito al fatto che, per giocare a scacchi, ho completamente dimenticato di scrivere e pubblicare un in qualche modo breve articoletto sulla passione di Lewis Carroll per l'astronomia. Passione che inizia sin da piccolo come evidenziato dai versi che compongono questa Poesia utile e istruttiva:
Se avessi una pistola da impugnare
e verso il sole sparare,
garantisco che il bersaglio sarebbe colpito,
ma non prima che qualche anno sia passato.
Ma se quel proiettile mutasse la sua forza, e verso i pianeti prendere la corsa, non raggiungerebbe mai la stella più vicina, perché sarebbe molto lontana.
Aveva appena 13 anni il futuro scrittore di Alice nel paese delle meraviglie, ma evidentemente aveva già ben in mente l'idea delle grandi distanze esistenti tra le stelle, mentre era in qualche modo molto più avvicinabile il nostro Sole. Se poi consideriamo che Dalla Terra alla Luna di Jules Verne è datato 1865, ovvero 20 anni dopo la scrittura dei versi di cui sopra, non possiamo non dare merito al pensiero scientifico appena abbozzato dietro i versi stessi. Certo c'era da raffinare un po' il concetto di velocità di fuga (della questione, in effetti, ho scritto in maniera un po' più approfondita in un precedente Rompicapo), visto che difficilmente con una pistola si potrebbe colpire il Sole.

lunedì 6 marzo 2023

Topolino #3510: Dove osano i topi

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Mi espongo: una storia così coraggiosa come Gli evaporati di Bruno Enna e Davide Cesarello non la si leggeva dai tempi dell'arivo di Moldrok. E per capire il livello di coraggio della storia, basti pensare all'arrivo della nebbia a Topolinia nel primo dei flashback che incontriamo nel corso della lettura, quando di fronte a Topolino scompare una donna, assorbita dalla nebbia gialla giunta in città, che ha perso il fidanzato, probabilmente nello stesso modo. E dopo la scomparsa delle vittime di Moldrok, di fatto un vero e proprio serial killer, ecco un altro momento che in qualche modo sfiora il tema della morte. Ci vuole un bel coraggio per proporlo e altrettanta bravura per riuscire a renderlo in maniera così efficace senza essere eccessivamente espliciti.
Il soggetto di base, ad ogni modo, Topolinia che viene assediata dalla nebbia, è fondamentalmente ispirato a La nebbia di Stephen King, romanzo breve o racconto lungo che dir si voglia, che hanno anche cercato di trasformare, senza successo a quanto pare, in un serial televisivo (per ora ho visto solo questo e non sono ancora riuscito a recuperare la raccolta in cui è stata stampata La nebbia). L'idea kingiana, però, presta a Enna il semplice evento apocalittico che cambia completamente la vita a Topolinia, questo perché Gli evaporati si presenta essenzialmente come una storia post-apocalittica narrata con uno stile alla Lost e in un'ambientazione alla Mad Max, o per restare in campo letterario, mi ricorda non poco Morte dell'erba in cui veniva inscenata una specie di lotta tra campagna e città, più o meno come avviene ne La città delle nebbie, primo dei cinque episodi della saga. Non è l'unico esempio letterario che probabilmente potrei fare, ma è sicuramente il primo che mi è venuto in mente.
Per farla breve: un ottimo esordio per una storia che promette scintille! E personalmente spero che questa sia solo la prima stagione!

domenica 5 marzo 2023

Almanacco Topolino: Un carnevale disneyano

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Neanche questa settimana sono riuscito a completare la lettura di Topolino per tempo, ovvero oggi, e quindi ho deciso di pubblicare oggi invece di domani questa specie di recensione carnevalesca, arrivata forse un po' in ritardo, ma d'altra parte l'Almanacco Topolino #12 è uscito proprio nella settimana che sta finendo.
Partiamo, però, da Topolino e dalla constatazione che, a parte la copertina e il Che aria tira... di Silvia Ziche su Topolino #3509, non c'è più traccia del carnevale, come invece avveniva fino a qualche anno fa. Così per avere qualche storia con riferimenti carnevaleschi bisogna rivolgersi alle ristampe su Zio Paperone #56 con Lo scherzo di carnevale di Giorgio Ferrari e Guido Scala che porta i paperi a Viareggio per il suo famoso carnevale, oppure al già citato Almanacco Topolino #12, che è in corso di lettura. In particolare a sommario questo numero presenta Il carnevale di Topolinia, storia italiana d'apertura di Claudia Salvatori e Miquel Pujol, originariamente uscita sul #68 di Paperino Mese, quando all'epoca il mensile aveva lo stesso formato dell'Almanacco (d'altra parte, come scopriremo in una futura puntata della Collezione Disney, Paperino era, all'inizio, la continuazione del Super Alamanacco Paperino), e quindi nella sezione degli inediti ecco Il tesoro del Doge di Jan Kruse e Ben Verhagen. Partiamo da quest'ultima.

sabato 4 marzo 2023

Le monete di Topolinia

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Con l'uscita dell'ultimo unboxing si conclude la serie che ho dedicato alle monete di Topolinia e che ho pubblicato su Peertube. Visto che l'iniziativa ha coinvolto diverese testate oltre Topolino, mi sembra giusto provare a proporre alcune considerazioni, assolutamente personali, sulle testate coinvolte, in particolare su quelle che normalmente non acquisto, ovvero Disney Mix, Disney Big, Zio Paperone, Paperino, Classici Disney. Quest'ultima ho deciso di inserirla in questa categoria per il semplice motivo che, nonostante abbia acquistato tre numeri di seguito, non la considero al momento ancora una vera lettura regolare come lo sono, ad esempio, Paperinik o i Grandi Classici.
Partirei con Disney Mix, che aveva come titolo Topi&Monete, un classico vattelappesca che vive e giustifica il suo prezzo perché, a quanto ho capito, a ogni numero è abbinato un gadget, più raramente nuovo come nel caso delle monete, o ripescato dai vecchi gadget come succede normalmente. Se mi baso sulla selezione di storie fatta per questo numero, il gadget non è certo un richiamo sufficiente per l'acquisto, senza contare che generalmente potrei possederlo già. E può anche essere che in futuro ci penserò ben bene prima di affrontare un altro gadget sparpagliato se dovesse coinvolgere Disney Mix.

giovedì 2 marzo 2023

WikiRitratti: Ipazia

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Ipazia in una illustrazione del 1908
di Jules Maurice Gaspard
Siamo nella seconda metà del IV secolo ad Alessandria d’Egitto. La città, fondata intorno al 330 a.C. da Alessandro Magno, ha ancora le sue due meraviglie, una ufficiale, il famoso faro di Alessandria, che delle sette meraviglie del mondo antico è quella a essere durata di più, crollata nel XIV secolo a causa di ben due terremoti. L'altra è la famosa biblioteca di Alessandria, troppo giovane per entrare nella lista delle meraviglie, che risale al III secolo a.C., mentre la biblioteca venne edificata intorno al 48 a.C. Ed è proprio tra le sale di quella perduta biblioteca che mi piace immaginare Ipazia, matematica, astronoma e filosofa dell’epoca, tenuta in così grande considerazione che le era persino concesso di avere degli allievi.
Figlia del filosofo e matematico Teone, gli succedete nell'insegnamento di tali materie. Non abbiamo molte informazioni dirette sui suoi specifici interessi di ricerca. Sappiamo, però, sia grazie agli scritti di storici come Esichio di Mileto, sia grazie alla testimonianza diretta di allievi come Sinesio, che Ipazia si interessò di geometria e in particolare delle coniche, scrivendo un commentario sulle Coniche di Apollonio di Perga e un altro sull'Arithmetica di Diofanto di Alessandria, il padre dell'algebra noto soprattutto per le equazioni diofantee, quelle che possono essere risolte solo con numeri interi.

mercoledì 1 marzo 2023

Un pranzo

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Quando la mattina salgo sul tram per andare a Brera, in Osservatorio, salgo e mi cerco subito un angolino, in piedi o seduto poco importa, dove isolarmi dal resto delle persone e iniziare a giocare a scacchi contro Stockfish. Generalmente ho anche alle orecchie della musica: sono un numero limitato di album per mantenere al minimo indispensabile i giga di memoria utilizzati dalla app che utilizzo (giusto per non avere sorprese quando poi girerò i video per il mio canale). A volte alzo gli occhi e mi guardo intorno praticamente quando devo scendere, altre con un certo anticipo. E una cosa del genere è successa anche questa mattina. E in quel momento mi si è presentata una scena curiosa: una donna che mangiava voracemente da un contenitore quello che sembrava un vero e proprio pranzo.
Mi sono chiesto subito quale fosse il suo lavoro, un lavoro che evidentemente l'ha fatta alzare in piena notte trasformando un orario compreso tra le 9 e le 10 di mattina nel suo pranzo, cosa che normalmente succede a tutti dopo qualcosa come 6 o 8 ore. Il pensiero successivo è andato a un cliente di mio padre, dei tempi del bar ovviamente, che arrivava la mattina e ordinava un paio di birre prima di tornare a casa. Per lui, che faceva lo spazzino, quello che lavoora sui camion, quella era la fine della sua giornata. Che quindi si concludeva con un paio di birre al bar. E poi mi sono venuti in mente tutti i così detti AI artist, che magari nascondono il loro prompt, e che fanno sicuramente uno sforzo ben inferiore di uno scrittore, sia in termini di tempo che di fatica, e anche in questo senso ho molti problemi a inquadrarli con un artista, confrontandoli con noi, che ogni giorno vediamo altri di noi sui mezzi pubblici o per strada e poi iniziamo a immaginare le loro storie, magari così simili alle nostre, o magari così fantastiche. E allora penso che in fondo siamo, noi tutti, io che scrivo, voi che leggete, più artisti di molta gente che commissiona un attacco d'arte a una AI e si mette sul profilo quell'AI artist semplicemente perché viviamo. In qualche modo, certo, ma viviamo.
E alla fine mi rendo conto che tutto questo l'ho pensato e poi scritto a partire da un semplice pranzo su un tram...
L'immagine iniziale l'ho realizzata con un text-to-image generator.

martedì 28 febbraio 2023

Ritratti: Marília Chaves

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Marilia Chaves
Le donne non era assenti al processo di costruzione della scienza nel campo della matematica in Brasile, ma solo un piccolo numero di esse avevano accesso a una formazione specifica. Poiché i brasiliani avevano accesso alla matematica solo attraverso i politecnici, e poiché questi erano tradizionalmente delle roccaforti maschili, fu solo con la nascita delle facoltà di filosofia, negli anni Trenta, che le donne iniziarono realmente a entrare nelle aule. La presenza delle donne nelle scuole di ingegneria non era molto comune all'inizio del secolo (...)
ma in quel lontano 1939 troviamo la giovane Marília Chaves che era entrata proprio alla scuola nazionale di ingegneria dell'Università del Brasile a Rio de Janeiro, terza su un totale di 73 studenti ammessi. Era dunque qualcosa di piuttosto inconsueto che una ragazza entrasse in un posto così prestigioso. D'altra parte Marilia si riteneva una ragazza fortunata:
Sono stata fortunata, i miei genitori mi hanno incoraggiato. Fino al punto che ho frequentato una scuola superiore a Santana do Livramento dove le ragazze non potevano studiare. Grazie alla gentilezza dei sacerdoti, ho frequentato la scuola secondaria come studentessa privata e sono stata in grado di sostenere gli esami con i ragazzi. Allora la famiglia mi ha aiutato a studiare ciò che mi interessava.

lunedì 27 febbraio 2023

Topolino #3509: In incognito

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E anche questa settimana la recensione di Topolino arriva lunga fino al lunedì non tanto per un ritardo, ma per il semplice motivo che ho concluso la sua lettura solo oggi. Se il piatto forte del numero è la storia cui molti non avrebbero dato due lire (e uso le lire fuori corso proprio perché sono fuori corso), inizierei la recensione con il secondo episodio de Il principe delle sabbie, e questo per il semplice motivo che ho anche intenzione di ammorbarvi (ma solo un poco) con qualche informazione storica!
Settimana scorsa avevamo lasciato Topolomeo e Pippocrate all'inizio del loro viaggio di scoperta dell'Egitto ellenistico della dinastia tolemaica... pardon! Topolemaica! La prima tappa del loro viaggio è il Tempio di Bastet. Quest'ultima era una delle divinità più importante del pantheon dell'Antico Egitto. Era la dea della casa, dei gatti, delle donne, della fertilità e delle nascite e infatti il suo tempio era popolato da gatti, tantissimi gatti. All'epoca, ad ogni modo, la figura di Bastet si era in qualche modo sovrapposta anche alla figura della dea greca Artemide.
Tra le sacerdotesse del tempio troviamo, poi, Bereminnice, che come abbiamo visto settimana scorsa è la versione disneyana di Berenice II, futura moglie di Tolomeo III. Sebbene non si possa essere sicuri che ciò sia successo anche nella storia così come la conosciamo, siamo però abbastanza certi grazie a una scoperta avvenuta nel 2010 che Berenice si fece costruire un tempio dedicato proprio a Bastet nella capitale del regno, Alessandria d'Egitto. Il che, ovviamente, incoraggia gli autori nella collocazione di Bereminnice come sacerdotessa di Bastet.

domenica 26 febbraio 2023

Classici Disney #23: Il peggior omaggio possibile

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La storica testata dei Classici Disney da un paio di anni a questa parte è tornata alle origini, con una selezione di storie che vengono collegate una con l'altra da una storia di raccordo, denominata frame story. La selezione viene affidata a un autore specifico, che cambia di volta in volta, e che è spesso uno dei due autori (di solito lo sceneggiatore) a realizzare anche la storia di raccordo. Ogni numero, poi, è introdotto da un editoriale di Alex Bertani e da un secondo articolo dell'autore che ha selezionato le storie. Di questa nuova versione, che ha anche mantenuto la numerazione della seconda serie, come si può leggere nella quarta di copertina, ho acquistato una manciata di numeri, ma ultimamente ho iniziato a prenderla più regolarmente. Dopo il #21, dedicato ad alcune storie di Silvia Ziche con Topolino, e il #22 dedicato al Torneo delle Cento Porte di Marco Nucci (e che ha anche avuto il merito di ristampare un paio di storie collaterali uscite su Paperino, ecco arrivare il #23 dedicato a Ok Quack, il personaggio ideato da Carlo Chendi e Giorgio Cavazzano sulle pagine di Topolino #1353 del 1981. Annunciato nell'ultima pagine del #22, non me lo sarei lasciato sfuggire indipendentemente dal fatto che all'albo era abbinata una delle Monete di Topolinia (a breve completerò la pubblicazione degli unboxing). Era dunque un numero che attendevo con una certa ansia, e dopo aver finalmente aperto l'albo, non nascondo di essere rimasto abbondantemente deluso dalla scelta operata da Francesco Artibani per questo volumetto. Scelta che sospetto sia stata molto più che concordata con la redazione.

sabato 25 febbraio 2023

Annuncio matematico

E come ongi anni, è venuto il momento di annunciare l'edizione del piday del Carnevale della Matematica. Tra l'altro stavo guardando la lista dei Carnevali e ho notato che la prima edizione del Carnevale del piday che ho ospitato risale al 14 marzo del 2012, ormai 11 anni fa. Era il Carnevale #47. Abbiamo quindi festeggiato ben 10 piday su questo blog, e ci apprestiamo afesteggiare l'11.mo. E tutti di seguito. Quindi era un'ottima occasione per fare l'annuncio anche tramite video. Lo troverete dopo le usuali informazioni di contatto. Nel video, che fa parte della mia neonata serie delle videonewsletter, oltre a ringraziare Alberto Saracco, la cui presenza su YouTube mi ha in effetti spinto a rendere sempre più regolare il canale, segnalo anche un'altra interessante iniziativa, People for math, una playlist di video che mira a raccontare la vita di matematiche e matematici che hanno fatto grande questa disciplina. E che per quest'anno ho deciso di incorporare all'interno del Carnevale stesso!

lunedì 20 febbraio 2023

Topolino #3508: In viaggio in Egitto

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Sono in ritardo con la recensione di Topolino per un motivo molto semplice: ho finito di leggere #3508 questa mattina. E sono in ritardo con il video, che invece speravo di incorporare anche in questa recensione, per due motivi: innanzitutto per una serie di inconvenienti tecnici sul video che avevo scelto per questo lunedì che risultano piuttosto complicati da risolvere (penso che dovrò rigirarlo), e poi perché ho successivamente deciso di giocare a scacchi online ieri sera. Per cui alla fine non ho montato la prima alternativa e non ho girato la seconda alternativa al video. Cosa che ho fatto in giornata e quindi vedrete il video prossimamente. Intanto eccovi la recensione del #3508 che inizia con la cover story a tema egiziano. L'illustrazione di Stefano Zanchi vede, infatti, un Topolino immortalato nella foggia di un faraone egiziano. D'altra parte il personaggio che interpreta ne Il principe delle sabbie di Alex Bertani e Francesco Vacca per i disegni di Giuseppe Facciotto, tale Topolomeo, è, come il corrispettivo reale nella nostra Storia, ovvero Tolomeo III, desitnato a salire sul trono d'Egitto.
Qui abbiamo la prima particolarità della storia: è abbastanza esplicito che Topolomeo è l'erede al trono dei faraoni, ma non è mai reso in maniera altrettanto esplicita che il faraone attuale è anche il padre di Topolomeo, mentre il suo precettore, Enioco, ovvero il professor Enigm che prende il posto di Apollonio Rodio come precettore del futuro faraone d'Egitto, cita esplicitamente il nonno di Topolomeo come uno dei fedelissimi di Alessandro Magno, aiutandoci quindi a identificare con certezza il periodo storico e il personaggio interpretato da Topolino. Non credo che nel caso specifico sarebbe stato così terribile mettere in bocca a Topolomeo un "padre" da qualche parte nel corso di questo primo episodio (sì: la storia è costituita da cinque episodi).

sabato 18 febbraio 2023

Superman: Il mondo di Krypton

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Di tutte le storie extra Superman realizzate da John Byrne nel corso della sua permanenza come autore principale del personaggio nell'era post-Crisis, a venire ristampata sul 21.mo e ultimo numero dell'albo che raccoglie la sua era supermaniana è la miniserie World of Krypton, pubblicata tra dicembre 1987 e marzo 1988 su quattro numeri disegnati da Mike Mignola. Ve ne "parlo" solo ora dopo messi dall'uscita dell'albo, datato settembre 2022, perché, visto che era l'ultimo, ho atteso le vacanze natalizie 2022 per leggere la miniserie. Iniziamo, dunque.
Prima di Byrne
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Quella di Byrne non è la prima opera a fumetti dedicata a Krypton. Oltre al racconto delle origini e a successive storie che ne hanno definito meglio tale racconto, gli autori di Superman sono tornati diverse volte su Krypton, un po' con storie immaginarie un po' con storie che ricostruivano con vari stratagemmi il mondo d'origine di Superman. Nel 1971, però, con Superman #233, iniziò una serie di backup story a periodica dal titolo The fabulous world of Krypton in cui vari autori approfondirono aspetti del pianeta natale di Kal-El, proponendo ai lettori storie dal più puro gusto fantascientifico. Stiamo parlando di 8 storie di 8 pagine l'una, l'ultima delle quali uscita nel 1977 su Superman Family #182. Quest'ultima storia era stata disegnata da uno dei miei fumettisti preferiti, Marshall Rogers, che quello stesso anno si stava occupando di Batman Family e Detective Comics in particolare. Il Marshall Rogers di Superman Family non era per nulla paragonabile con quello di Detective Comics: sebbene la composizione della pagina fosse analoga, dal punto di vista del tratto si adattò a una storia più fantasy in qualche modo (o più peplum) come quella scritta per l'occasione da Paul Kupperberg.

venerdì 17 febbraio 2023

Giove e le sue lune galileane

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Questa settimana è uscito su EduINAF un classico how to: come osservare e fotografare Giove. Per lanciarlo su instagram ho realizzato un video veloce con una soundtrack particolare: Of Jupiter and Moons dei Temperance.
I Temperance sono una band power metal milanese fondata nel 2013 e giunta al 5.0 disco, Diamanti, rilasciato nel 2021. Il pezzo da cui siamo partiti e a cui, come al solito, arriveremo, è la title track del loro quarto album, il primo dell'attuale voce della band, Alessia Scolletti. Nel testo non ci sono grossi riferimenti astronomici, a parte la citazione a Giove e alle sue lune, che sono in totale un numero enorme: ben 92. Di queste oggi mi soffermo, abbastanza velocemente, sulle quattro lune galileiane, così chiamate perché scoperte proprio da Galileo Galilei.

martedì 14 febbraio 2023

San Valentino con i paperi

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Se l'ultimo numero di Topolino era poco valentino nonostante la cover, altre testate disneyane avevano a sommario diverse storie a tema. In particolare Paperino #512 presentava sia la storia special, sia un'altra storia a sommario, Le uscite con gli amici di Jacopo Cirillo e Stefania Fiorillo, con problemi sentimentali.
Invece su Paperinik #74, oltre alla storia d'apertura, la prima della seconda stagione di Diary of a wacky knight, troviamo Il colpo di fulmine di Bruno Sarda e Giulio Chierchini e soprattutto L'amore nell'oblio, che poi è la storia da cui mi appresto a incominciare.

lunedì 13 febbraio 2023

Topolino #3507: Un omaggio e un arrivederci

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Sebbene la copertina sia dedicata a San Valentino, della festa degli innamorati ci sono ben poche tracce tra le pagine del settimanale disneyano, a parte le ultime due storie di Love Quack di Giorgio Fontana per i disegni di Stefano Intini e Suìilvia Ziche. D'altra parte la storia d'apertura, L'eterno ritorno di Francesco Artibani e Giuseppe Facciotto, segna il ritorno e l'arrivederci di Ok Quack, il personaggio ideato da Carlo Chendi e Giorgio Cavazzano. La storia, che dunque segna un arrivederci forse definitivo al personaggio, è anche se non soprattutto un saluto a Chendi, recentemente scomparso, ma che ritorna sulle pagine del Topo grazie a un omaggio a disegni di un ottimo Facciotto. Quest'ultimo, per l'occasione, esibisce un tratto che ricorda Corrado Mastantuono, in particolare quello degli esordi.

domenica 12 febbraio 2023

Il più grande spettacolo sulla Terra

E' possibile festeggiare il Darwin Day con i Nightwish? Scopritelo in questa nuova puntata de "Le particelle musicali", e se volete ascoltare "The Greatest Show on Earth" in fondo al post, ma poi tornate all'inizio per leggerlo tutto!
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Lo so che vi aspettereste la famosa canzone di Jovanotti, ma mi dispiace. Stiamo andando in una direzione molto diversa. E più vicina ai miei gusti. E infatti oggi ci intratteniamo con i Nightwish.
La band finaldese fondata nel 1996 da Tuomas Holopainen, Emppu Vuorinen e Tarja Turunen, ha portato il symphonic metal in giro per il mondo. In effetti non fu l'unica band a essere importante per il genere, visto che nello stesso anno del rilascio dell'album d'esordio, Angels Fall First, il 1997, vennero rilasciati anche Legendary Tales dei Rhapsody of Fire e Enter dei Within Temptation. Un trittico che possiamo considerare fondativo del symphonic metal così come lo conosciamo, un genere le cui origini le si fanno risalire addirittura ai Black Sabbath, quelli dell'era Ozzy Osbourne, con Sabbath Bloody Sabbath del 1973.
Torniamo, però, ai Nightwish e, in particolare, al loro ottavo album in studio, Endless Forms Most Beautiful, che è anche il primo album registato con la nuova voce, Floor Jansen, che, almeno personalmente, risulta tecnicamente molto più vicina alla Turunen, ma è anche molto abile nelle parti non sinfoniche. E' indubbiamente il mio album preferito del gruppo, e non solo per motivi musicali, ma soprattutto perché è fondamentalmente un concept album sull'evoluzione, su Charles Darwin e Richard Dawkins. E questo è già evidente dal titolo, che è tratto dalla chiusura de L'origine della specie di Darwin:
There is grandeur in this view of life, with its several powers, having been originally breathed into a few forms or into one; and that, whilst this planet has gone cycling on according to the fixed law of gravity, from so simple a beginning endless forms most beautiful and most wonderful have been, and are being, evolved.
Il senso dell'album, anche dal punto di vista musicale, è però molto ben sintetizzato da questa frase del leader, Holopainen:
E' tutto sulla bellezza della vita, la bellezza dell'esistenza, della natura, della scienza.
A concludere l'album è il pezzo più lungo, uno dei più lunghi della band, tra l'altro, The Greatest Show on Earth, il cui titolo è ripreso dall'omonimo libro di Dawkins, arrivato in Italia con un titolo tradotto in maniera letterale, Il più grande spettacolo della Terra.
Dal punto di vista strettamente musicale siamo di fronte a una composizione che in qualche modo applica i principi del cut-up di William Burroughs, visto che sono presenti estratti da composizioni di Christian Petzold, Johann Sebastian Bach e persino i Metallica. Il tutto "raccontato" con un crescendo travolgente.
Anche il testo è una combinazione interessante di composizione originale e brani tratti dal libro di Dawkins, due in particolare, con la chiusura con la citazione di Darwin da cui è preso il titolo dell'album.

sabato 11 febbraio 2023

Donne, scacchi e scienza

Oggi, 11 febbraio, è la Giornata internazionale delle donne e delle ragazze nella Scienza. Su EduINAF trovate una pagina dedicata che raccoglie tutti gli approfondimenti in materia, inclusa la mia ultima astrografica. Questo breve post, però, lo dedicao a un video, sottotitolato in italiano, sul perché ci sono poche donne negli scacchi. L'ho trovato interessante, visto che molte considerazioni possono essere traslate anche alla scienza, sebbene in quest'ultimo caso la situazione non sia così drammatica come negli scacchi:

venerdì 10 febbraio 2023

Storia di uno zero

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Che poi non è uno zero qualsiasi, ma proprio lui, lo zero per eccellenza, il numero 0!
La sua storia è particolarmente interessante, visto che è la storia di un viaggio d'andata e ritorno. Lo zero, o almeno il suo simbolo, nasce infatti nell'Antica Grecia. Infatti Claudio Tolomeo e Giamblico di Calcide usavano la lettera greca omicron, \(\omicron\), proprio per indicare lo zero. Esso aveva nome di ouden (οὺδἐν), nulla, e venne probabilmente "esportato" in India grazie alle conquiste di Alessandro Magno. E furono proprio i matematici indiani a iniziare a usarlo come un numero vero e proprio, di fatto creando il sistema posizionale che utilizziamo ancora oggi. Per esempio Jinabhadra Gani nel VI secolo definiva il 224400000000 come ventidue e quaranta e quattro e otto zeri, dando cosi' valore al numero grazie agli 0 che seguivano al 2244.
Successivamente furono gli arabi ad apprendere il sistema posizionale degli indiani, trasmettendolo successivamente in Europa, in particolare grazie a Leonardo Fibonacci grazie al suo Liber Abbaci del 1202, e successivamente rieditato nel 1228.

giovedì 9 febbraio 2023

Collezione Disney #6: Walt Disney Magic Moments

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Dopo il piccolo video dedicato agli albetti allegati a Topolino, è arrivato il momento di un video dedicato a un volume piuttosto ponderoso: Walt Disney Magic Moments.
E' un tomo piuttosto particolare: vecchio di 50 anni, venne edito da Mondadori per festeggiare i 50 anni della Disney, e proprio la particolare ricorrenza di Disney 100 di quest'anno mi ha suggerito di puntare proprio su questo volume per la sesta puntata della serie Collezione Disney.
Il video è sostanzialmente suddiviso in due parti: nella prima abbiamo alcune scene dalle operazioni di riparazione della costa che era danneggiata, mentre nella seconda c'è un sintetico sfoglialibro che serve per darvi un'idea dei contenuti del tomo. Al momento sto valutando se pubblicare lo sfoglialibro (o sfogliatopo!) completo.
Per ora vi lascio al video, ricordandovi l'appuntamento a tra un mese con GM - Giovani Marmotte, scelta leggera e quasi obbligata visto il particolare evento che si sta avvicinando. Di questo, però, avremo modo di discutere tra una settimana o qualcosa del genere!

mercoledì 8 febbraio 2023

Le grandi domande della vita: Elevazioni immaginarie

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Qualche giorno fa, aspettando l'esportazione di un video che poi sarebbe andato su EduINAF (su instagram, per la precisione), mi sono fatto un giretto nella home page di YouTube, scoprendo un video interessante dal titolo abbastanza esplicito: What is i^i? Imaginary or Real? Ovviamente me lo sono chiesto anche io e ho provato a dare una risposta prima di vedere il video stesso (oltre che usare la palla al balzo per riprendere la serie de Le grandi domande della vita, che langue da un bel po').
La domanda da cui sono partito, però, è un'altra: cos'è \(2^i\)?
Sappiamo sicuramente cosa è \(e^{i \theta}\):

domenica 5 febbraio 2023

Topolino #3506: Origini

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E' interessante osservare come proprio il concetto di "origine" leghi le storie d'apertura (in due tempi) e di chiusura del Topolino #3506. An origin story di Marco Nucci e Libero Ermetti, nuovo episodio di Area 15, racconta di come Qua e Ray provano a vincere un concorso di fumetti indetto da uno dei più importanti editori con la storia delle origini di Paperinik. La loro fonte è il migliore amico dell'eroe paperopolese, nonché papero dietro la maschera, ovvero Paperino. Ovviamente i due paperotti non possono saperlo di questa coincidenza di identità, ma l'interazione con Paperino e, quindi indirettamente, con Paperinik, permetterà loro di crescere, di diventare in qualche modo migliori. In particolare è Ray a emergere e migliorare come personaggio.
Alla fine Nucci, tra una running gag e l'altra, strizzando l'occhio ai lettori con varie citazioni sparse qua e là (anche se non è l'unico a inserire citazioni!), lascia un piccolo spunto per una possibile futura scoperta da parte dei nipotini e, soprattutto, realizza una rinarrazione delle origini di Paperinik, seppure mediate tramite il fumetto dentro il fumetto, decisamente molto più emozionante di quella compiuta alcuni anni fa da Marco Gervasio.
Sarebbe bello, in questo senso, leggere una storia di Paperinik scritta da Nucci, anche se per ora la cosa sembra un po' lontana dall'avvenire.

sabato 4 febbraio 2023

Paperinik #73: Un nuovo cavaliere a Duckmelot

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Sono un po' meno in ritardo rispetto al Paperinik #72, visto che il #74 in teoria dovrebbe uscire domani. Se non ci saranno ritardi, probabilmente lo acquisterò questo mercoledì con Topolino, e visto che ci sarà abbinata la moneta (a proposito, la state seguendo la playlist degli unboxing?), potrebbe anche essere che vi proporrò un po' prima del solito la recensione del #74. Vedremo.
Per intanto, però, concentriamoci su Il nuovo cavaliere di Alessandro Ferrari e Alessandro Pastrovicchio, l'8.vo e ultimo capitolo della prima stagione del Wacky Knight, ovvero la versione fantasy di Paperinik.
La storia, che mette in scena forse il tentativo più pericoloso e più vicino alla riuscita di Amelia per accaparrarsi il rubino rubicondo de Re Paperon, propone l'esordio nella serie della versione duckmelotiana (scusate!) di Paperinika. A differenza dell'alter ego di Paperino, Lady Paperinika non ha origni magiche, ma dal puro e semplice coraggio di Lady Paperina, pungolata all'azione dalla sua amica Lady Chiquita. La storia vede anche l'inserimento di altri elementi interessanti provenienti dalle storie classiche di Paperinik, come una specie di club di sir Paperinik. Se però caliamo l'episodio all'interno della serie, risulta evidente un difetto di fondo della saga: non c'è alcuna vera preparazione dell'esordio di Lady Paperinika disseminato negli episodi precedenti. Lady Paperina, infatti, non aveva mai mostrato alcuna propensione all'azione. Niente avrebbe infatti fatto presagire il suo esordio come cavaliere mascherato.
A parte questo elemento, che più che altro è una debolezza della serie più che del singolo episodio, la storia è una delle migliori di questa prima stagione, anche per la drammaticità degli eventi messi in campo, che vengono comunque opportunamente alleggeriti dallo stile leggero e dalle gag sparse qua e là. Vedremo come proseguirà il tutto già sul #74.

venerdì 3 febbraio 2023

Una videonewsletter

Avevo già scritto un post nuovo, quand'ecco che mi viene in mente di registrare il primo video di una nuova, particolare serie, una videonewsletter. Dopo il naufragio della newsletter vera e propria che non sono riuscito a pubblicare regolarmente, ecco che ci riprovo con una versione video, che spero possa avere miglior fortuna. In ogni caso questa prima uscita mi consente di proporre una nuova presentazione video per il canale che va a sostituire quella vecchia ormai obsoleta. Buona visione!

mercoledì 1 febbraio 2023

Irriducibili

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Si potrebbe dire che esiste un ben preciso criterio di irriducibilità. In realtà è la definizione di polinomio irriducibile a essere unica: un polinomio si dice irriducibile solo quando non è fattorizzabile, almeno detta in termini semplici. E sempre in termini semplici si possono quindi paragonare i polinomi irriducibili ai numeri primi.
Invece di criteri di irriducibilitò ne esistono diversi: uno di Arthur Cohn o un altro di Gotthold Eisenstein. Oppure quello di Jitender Singh e Sanjeev Kumar. Tutti in ogni caso a fare una cosa apparentemente semplice: cercare di fornire i criteri necessari per determinare se un polinomio è irriducibile oppure no.

martedì 31 gennaio 2023

La mossa del cavallo

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A parte gli articoli a tema fumettistico, nell'ultimo periodo vi ho tediato un po' (tanto) con il gioco degli scacchi in particolare grazie al Tata Steel Chess, il primo (e forse anche il più prestigioso) torneo di scacchi classici a tempo lungo dell'anno. Persino il Ritratto con cui ho, si spera, ripreso in maniera più continuativa questa serie aveva qualcosa a che fare con gli scacchi. In tutto questo c'è anche stata, giusto ieri, l'ultima diretta de Il cielo in salotto, motivo per cui ho rinviato a oggi l'uscita del nuovo video di Disney Comics&Science, che per una volta era quasi pronto. Come sempre tante cose in work in progress e poco tempo per il blog. In realtà di soluzioni semplici ed efficaci, e a quanto pare anche apprezzate, se ne trovano in giro, ma in realtà è che a volte è proprio difficile tirare fuori la voglia, anche solo di pubblicare cose già scritte da tempo e che aspettano solo di uscire fuori dai cassetti elettronici. L'unica cosa che posso dirvi è che cercherò di fare come il cavallo sulla scacchiera, saltare i pedoni e provare a essere un po' più costante anche con la scrittura qui su DropSea. Che poi è anche piuttosto utile visto che, come ogni anno, il pi day lo festeggeremo proprio qui su queste "colonne"!

lunedì 30 gennaio 2023

Il colpo del campione

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Gli ultimi giorni del Tata Steel Chess 2023 sono stati piuttosto interessanti. In particolare la domenica, visto che sabato i giochi sembravano ormai definitivamente chiusi. Nel 12.mo turno, infatti, Nodirbek Abdusattorov aveva chiuso in parità il confronto con Wesley So, mentre Anish Giri aveva avuto qualche difficoltà, in particolare intorno a un terzo della partita, contro Jorden Van Foreest, che in ben due occasioni ha avuto un discreto vantaggio dal più forte connazionale.
Nel frattempo Magnus Carlsen portava a termine un pareggio spettacolare con Praggnanandhaa in quella che è ormai diventata la partita delle cinque regine: i due contendenti, infatti, sono riusciti a portare a promozione ben 3 pedoni, uno per Carlsen e due per il giovane scacchista indiano. E alla fine è stata questa la partita che ho scelto di mostrare, come le altre con le sole mosse con sottofondo musicale, lasciando da parte quella di Giri:

domenica 29 gennaio 2023

Topolino #3505: Festeggiare Vincenzo Mollica

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Il 27 gennaio Vincenzo Mollica ha compiuto 70 anni, così la redazione di Topolino ha pensato bene di confezionare un regalo al noto giornalista dello spettacolo riportando sulle pagine del settimanale la sua versione papera, Vincenzo Paperica, ideata da Andrea Pazienza e perfezionata da Giorgio Cavazzano. Quest'ultimo è anche il disegnatore che ha portato su pagina la storia che apre il numero, La caccia ai mille VIP, scritta da Roberto Gagnor, che aveva già avuto modo di usare il personaggio nel lontano #2935 in quell'occasione con una parodia de La dolce vita di Federico Fellini.
Sebbene la storia sia divertente e ricca di spunti e prese in giro alle attuali mode e tendenze, social o meno che siano, è però molto più preponderante il sentito omaggio al mondo del cinema e dello spettacolo e alla figura di Mollica/Paperica.
Alla storia, poi, segue un'intervista a Mollica che si chiude con un paio di domande agli autori della storia e una cronologia delle 16 storie che hanno preceduto quella uscita su questo #3505.
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sabato 28 gennaio 2023

Le grandi saghe Disney #9: Di principi e belle addormentate

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Concludo, finalmente, l'uscita dei video dedicati alla ristampa de La saga della spada di ghiaccio di Massimo De Vita con il terzo e ultimo volume, uscito sul nono numero della collana La grandi saghe. In quest'ultimo numero, uscito sul finire del 2022, sono ristampati gli ultimi due capitoli della quadrilogia originale, Il ritorno del principe delle nebbie, uscito su Topolino #1517, e La bella addormentata nel cosmo, scritta da Fabio Michelini e uscita in due puntate sui Topolino #1536-37. Con la saga fantasy, però, non ho ancora finito, visto che ho in cantiere (spero di pubblicarlo già settimana prossima) un video dedicato alla seconda parte de La bella addormentata nel cosmo all'interno della serie Disney Comics&Science. Inoltre non è detto che alla fine non decida di dedicare un video anche a La leggenda della spada di ghiaccio, la recente nuova storia di Marco Nucci e Cristian Canfailla, ma questo è già più difficile che avvenga. Detto ciò, non mi resta che lasciarvi alla visione del video:

venerdì 27 gennaio 2023

E tutto restò come prima

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Dopo la giornata di riposo, gli scacchisti ritornano nell'arena del Tata Steel Chess per affrontarsi per il primo degli ultimi tre giorni di torneo, quello corrispondente all'11.mo turno. La strada per avvicinarsi alla vittoria è, dunque, sempre più vicina e questo turno presenta ben due sfide di alto livello: Anish Giri contro Nodirbek Abdusattorov, rispettivamente secondo e primo nel torneo, e Magnus Carlsen contro Wesley So, i due subito dietro. E le sfide vengono giocate proprio secondo il livello dei contendenti: con una precisione impressionante. Le due sfide, quindi, si concludono con due patte, la prima dopo 29 mosse, la seconda, più lunga, dopo ben 58 mosse. In quest'ultimo caso l'attesa viene ripagata da un finale a modo suo spettacolare che lascia sulla scacchiera solo i due re: un'eliminazione in qualche modo sistematica di tutti i pezzi possibili presenti sul quadrato di legno.
Anche il resto delle sfide, a incominciare da quella tra Fabiano Caruana e Levon Aronian, si concludono con delle patte, con l'unica esclusione della vittoria di Parham Maghsoodloo contro Praggnanandhaa. Alla fine la classifica rimane sostanzialmente invariata con Abdusattorov a 7.5 punti, seguito da Giri a 7 e da Carlsen e So a 6.5. E domani ci sarà l'ultimo scontro al vertice tra Abdusattorov e So. E considerando le sfide che avranno Carlsen e Giri nei prossimi due turni, considerare un finale con tre scacchisti appaiati in cima non è così sconvolgente.

giovedì 26 gennaio 2023

Ritratti: Edmund Landau

Narra la leggenda che quando aveva tre anni, la madre, Johanna Jacoby, figlia di banchieri, aveva dimenticato l'ombrello su una carrozza. A quel punto il figlio le disse qualcosa del tipo Era la carrozza n.354, mostrando così una certa predilezione verso i numeri.
Sto parlando di Edmund Landau, nato il 14 febbraio del 1877 a Berlino, in Germania. Il padre, Leopold Landau, era un ginecologo, ma anche un fervente attivista politico: patriota tedesco, era anche impegnato nel supporto della causa ebrea. A differenza di acob, però, Edmund era molto meno attento alle faccende politiche. Non a caso, quando venne il momento, sottovalutò la minaccia dell'ascesa del nazismo.
Era appena tornato in Germania dopo un soggiorno di circa cinque anni nella Palestina britannica, quando nel 1932 l'amico Fritz Rathenau gli espresse le sue preoccupazioni circa l'ascesa dei nazisti e la possibilità che questi ultimi creassero dei campi di concentramento per gli ebrei. A tali affermazioni Landau così rispose:
In tal caso dovrei riservarmi subito una stanza con balcone ed esposizione a sud.

mercoledì 25 gennaio 2023

A cinque passi dal matto

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E' stata una giornata in qualche modo di transizione. Sembrava quasi bloccata dalla tensione, dalla paura di rischiare. Altrimenti non si spiegano i due pareggi tra Nodirbek Abdusattorov e Ding Liren e tra Wesley So e Anish Giri arrivati dopo appena 27 e 34 mosse rispettivamente, mentre per esempio Magnus Carlsen impiega 56 mosse per piegare la resistenza di Parham Maghsoodloo o le 40 mosse servite a un ritrovato Gukesh per sconfiggere Praggnanandhaa. Queste due, tra l'altro, sono state non solo le due uniche vittorie di giornata, ma anche le due partite più lunghe, insieme con la sfida di un Fabiano Caruana in evidente flessione contro Erigaisi Arjun.

martedì 24 gennaio 2023

L'Ammazza 2800

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Al Tata Steel Chess sono presenti due scacchisti con oltre i 2800 punti ELO: ovviamente Magnus Carlsen con 2859 e Liren Ding con 2811. Entrambi stanno attraversando qualche difficoltà nel corso di questo torneo. Ad esempio hanno perso entrambi la prima partita lo stesso giorno, il quarto. Carlsen contro Anish Giri, Ding contro Praggnanandhaa R. Carlsen è stato, poi, sconfitto il giorno dopo dall'astro nascente Nodirbek Abdusattorov, mentre il cinese ha pareggiato contro Erigaisi Arjun. Nei turni successivi, mentre Carlsen con pazienza ricostruiva la sua concentrazione e le sue possibilità di lottare per il torneo, Ling continuava con una disarmante pareggite, fino al nono turno odierno. Il suo avversario era il padrone di casa, proprio quell'Anish Giri che aveva già sconfitto Carlsen. E Giri si è ripetuto, in una vittoria forse anche più netta di quella contro Carlsen.

lunedì 23 gennaio 2023

La difesa del Wall Maria

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Forse il paragone è un po' azzardato, ma è fuor di dubbio che proprio grazie a una forte difesa Magnus Carlsen è riuscito a risollevarsi riducendo di mezzo punto il distacco dalla vetta nel corso dei turni 7 e 8 del Tata Steel Chess. A farne le spese sono stati Richard Rapport e Fabiano Caruana. Le due partite sono state molto diverse: nella prima Rapport ha impostato una partita di difesa con i neri per poi attaccare in maniera quasi sconsiderata, probabilmente spiazzato dalla scelta di Carlsen di non arroccare. Nella seconda, invece, la sfida si è mantenuta su un grandissimo equilibrio, come ci si poteva attendere da due dei più forti scacchisti del mondo, ma a un certo punto, forse per sbloccare la forte difesa del campione norvegese, l'italo-statunitense commette un errore abbastanza evidente, mettendo l'alfiere su campo bianco da b3 a c2. Il piano era forse quello di attaccare la casa h7, difesa a sua volta dal cavallo in f6, a sua volta attaccato dal pedone in e5. Il problema è che spostare l'alfiere ha dato modo a Carlsen di mettere la regina in d5 minacciando il pedone in g2 e un conseguente scacco matto grazie alla protezione dell'alfiere su campo bianco in c6.
C'erano, ad ogni modo, una serie di mosse che avrebbero permesso di mantenere la partita in parità. Alcune di queste le trovate nel video qui sotto che vi mostra le mosse della partita. Prima della sfida tra Caruana (bianchi) e Carlsen (neri), ho però selezionato per il settimo turno la vittoria di Wesley So (neri) su Gukesh:

domenica 22 gennaio 2023

Topolino #3504: Il ritorno di Pippo Nemo

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Oltre al ritorno di Pippo Nemo anticipato nel titolo, siamo di fronte a un numero particolarmente interessante e ricco di spunti. Partirei dall'ultima storia del numero, lasciando per la conclusione della recensione la cover story (così, nel frattempo, ci penso su ancora un po').
La chiusura del #3504 viene affidata a Roberto Moscato e Lucio Leoni con una storia in qualche modo barossiana che porta i due amici in quel di Borgo Puntuale, Il villaggio cronometrico dove tutti gli abitanti sono di una precisione tanto esagerata quanto al limite dell'esilarante, soprattutto se consideriamo due fatti: Pippo, che non è esattamente un esempio di precisione, e l'arrivo nel Borgo di Posidippo, precisissimo pippide che aveva esordito un centinaio di numeri fa, oltre che esperto orologiaio. La storia è gustosa e divertente e chiude degnamente un numero in cui a farla da padrone è Giorgio Fontana.
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sabato 21 gennaio 2023

Memorie di uno spirito felino

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Uno dei primi eventi dal vivo cui ho partecipato è il mini-festival di Bricola sull'editoria indipendente organizzato presso il Museo del fumetto WOW di Milano. E' proprio lì che ho avuto modo di acquistare Memorie di uno spirito felino, volume autoprodotto di ottima fattura di Marga Biazzi, illustrattrice elegante dal tratto evidentemente influenzato dalle Clamp e che in qualche modo ricorda Sana Takeda, giusto per restare su un'illustratrice e fumettista che si occupa di un genere molto affine a quello della Biazzi: il fantasy.
D'altra parte Memorie di uno spirito felino è un urban fantasy dal gusto gaimaniano in cui viene raccontata la storia di un gatto giapponese millenario diventato un bakeneko che ha attraversato mezzo mondo fino a fermarsi a Parigi per diventare il gatto di compagnia del giovane Etienne.

venerdì 20 gennaio 2023

Non importa nient'altro

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Sebbene le partite del sesto turno si sono concluse relativamente presto, ho tirato un po' lungo con il commento per completare il video e inserirlo all'interno del post già alla sua pubblicazione. Dal punto di vista delle sorprese, la giornata di oggi è stata abbastanza parca, a meno di non considerare una sorpresa il pareggio tra Magnus Carlsen e Jorden Van Foreest, che in questo torneo si trova giusto mezzo punto sotto Carlsen.
Abbiamo assistito sostanzialmente a una serie di pareggi, e delle sette partite giocate solo due si sono concluse con una vittoria e solo una può essere considerata in qualche modo dominata, almeno da un certo punto in poi. A vincere alla fine sono stati Wesley So, che agguamnta a 3.5 punti Aronian e Praggnanandhaa, e Fabiano Caruana, che riprende Anish Giri al secondo posto a 4 punti, mentre in testa troviamo ancora Nodirbek Abdusattorov con 4.5 punti.
Per la serata odierna ho, alla fine, scelto la vittoria di Caruana (e non poteva essere altrimenti, se avete letto i miei post relativi al campionato statunitense) contro Gukesh, uno dei giocatori più attesi insieme a Carlsen e Liren Ding, e come questi ultimi una delusione fino a qui, quando ormai siamo prossimi al giro di boa del torneo.

giovedì 19 gennaio 2023

Paganini non ripete. E Carlsen?

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Dopo la sconfitta contro Anish Giri al quarto turno del Tata Steel Chess, Magnus Carlsen perde anche contro Nodirbek Abdusattorov in una sfida decisamente drammatica.
La partita è stata piuttosto equilibriata, anche se Abdusattorov aveva accumulato un vantaggio di poco più di 1 grazie ad alcune imprecisioni del campione svedese. Queste ultime, nel complesso, avevano pareggiato due errori che l'uzbeco aveva commesso alle mosse 21 e 22, subito replicate da un nuovo errore di Carlsen alla mossa 23. A quel punto i due hanno proseguito in maniera abbastanza equilibrata, senza che Carlsen riuscisse a ridurre sensibilmente lo svantaggio o Abdusattorov ad aumentarlo, fino a che dalla mossa 43 una serie di imprecisioni dello svedese non hanno iniziato ad allargare la forbice.