Giunti che siamo alla fine, possiamo quindi dire che siamo rimasti piacevolmente esaltati dal romanzo di Eco!!!
Bando ai formalismi, la prima cosa che colpisce è il nome dei due personaggi principali: Gugliemo da Baskerville e Adso, il suo discepolo. Il buon Guglielmo, forse non a caso, proviene da Baskerville, località nella quale è ambientato uno dei migliori (se non il migliore) romanzo di Conan Doyle sulla serie di Scherlock Holmes. Evidente, a questo punto, la voglia di fare un confronto tra Adso e Watson (che assonanza!): in questa sfida a distanza, il perdente è proprio il giovane novizio, che sembra imparare poco dal suo maestro, a differenza del buon dottore che riceve una pur piccola influenza dall'amico che gli consente di reggere, ne Il mastino dei Baskerville, buona parte del romanzo da solo.
Sembra, quindi, che il romanzo abbia, tra i tanti ispiratori, anche il grandissimo Holmes. E la sensazione che ciò sia vero aumento leggendo questo passo:
Certo che è assurdo. Ma non dobbiamo trascurare nessuna ipotesi, per straordinaria che sia.
(Gluglielmo da Baskerville, pag.267, XLVII edizione)
Non è proprio quello che è solito dire il grande detective britannico, ma si ci avvicina!
La sfida, comunque, che i nostri eroi devono affrontare si dipana nell'arco di sette giorni, tra un monaco morto ed una discussione sulla dottrina cristiana e la politica europea (in aprticolare italiana) del tempo fino alla conclusione che, chi ha visto il film, conosce già, ma che è certamente molto più appagante leggere.
Potrà, nelle prossime settimane, accadere che, su questi lidi, approderanno alcune frasi prese qua e là dalle pagine del romanzo di Eco... per cui restate sintonizzati!
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