Stomachion

giovedì 30 aprile 2009

Calendimaggio

La vigilia di Calendimaggio è un giorno importante in Svezia, un giorno nel quale la gente indossa abiti primaverili, si sbronza, balla, è felice, mangia buoni piatti e attende con gioia l'estate. Nella Scania, i bordi delle strade sono punteggiati di fiori, le piante sono in germoglio, gli animali pascolano in pianura e la semina è terminata. Gli studenti si mettono i loro berretti bianchi e i sindacalisti tolgono le bandiere rosse dai sacchetti antitarmici e cercano di ricordarsi il testo del loro inno. Il primo maggio è imminente ed è nuovamente ora di far finta di essere socialisti per un po'; e nel corso della sfilata simbolica perfino la polizia si mette sull'attenti quando i fiati dell'orchestra attaccano l'Internazionale. L'unico compito della polizia è quello di deviare il traffico, controllare che nessuno sputi sulla bandiera americana e fare in modo che nessuno che davvero abbia qualcosa da dire si intrufoli tra i dimostranti.

(da L'autopompa fantasma di Maj Siöwall e Per Wahlöö, trad. Renato Zatti)

mercoledì 29 aprile 2009

La forma dell'acqua

Più riguardo a La forma dell'acquaSpesso succede che i primi romanzi all'interno di una saga sono sempre i migliori. Ho già avuto modo di scrivere, riguardo la Saga di Shannara, che il miglior romanzo del primo ciclo è il prequel Il primo re, non certo il primo romanzo originale, La Spada magica. In un certo senso la stessa cosa la si potrebbe dire per La forma dell'acqua, prima indagine di Salvo Montalbano, il famoso commissatio ideato da Andrea Camilleri nel lontano 1994, anno della prima pubblicazione di questo romanzo. Evidenti sono, sin dall'inizio, gli ingredienti della saga: la sicilianità, le atmosfere, gli odori e i sapori del mare. Evidente il carattere di Montalbano, la sua onestà, la sua testardaggine. Evidente la capacità teatrale di Camilleri, quella stessa capacità che rende La concessione del telefono una delle sue opere più belle e divertenti. Eppure manca ancora qualcosa: il rapporto tra l'autore e i personaggi. In questo primo romanzo, infatti, Vigata e il suo commissariato sono ancora un laboratorio, in cui l'unica confidenza è con il protagonista, Montalbano. Il resto dei personaggi vive di luce riflessa, ancora ambiguo, poco accennato. Per fortuna Camilleri raffinerà il rapporto con il mondo di Montalbano, ma intanto La forma dell'acqua ci fa entrare nella complicata Sicilia dei giorni nostri, emblema del meridione e dei suoi abitanti.

martedì 28 aprile 2009

Il cielo piange su di noi

Si pensava che ormai la primavera fosse arrivata, e invece piove e fa freddo: questi ultimi tre giorni sono pieni d'acqua e la temperatura si è gradatamente abbassata, costringendo a tirare fuori dall'armadio i cappottini un po' più pesanti, o le maglie con sopra impermeabili.
L'acqua cade, Milano si allaga e camminare per i marciapiedi e poi provare ad attraversare la strada diventa un'avventura, quasi una di quelle che ci racconta Lansdale nei suoi romanzi.

Buona notte a tutti...

Shannara (4): La canzone magica

Immagine di Il ciclo di ShannaraNe Il Silmarillion gli Ainur creano il mondo utilizzando il canto. Ne La canzone magica di Shannara la magia entra nella famiglia Ohmsford sotto forma di canto. I figli di Wil ed Eretria, Brin e Jair, hanno acquisito la magia elfica grazie alle modifiche che l'uso intenso delle pietre magiche hanno indotto nel padre. Mentre Jair è in grado di creare delle semplici illusioni, Brin riesce a modificare a realtà. E' a quest'ultimo potere che Allanon si rivolge per poter sconfiggere l'Ildatch, il libro nero di magia utilizzato dal Signore degli Inganni, un manufatto malvagio di magia viva, in grado di impossessarsi della mente e del corpo degli uomini, tramutandoli in esseri spaventosi e dal grande potere oscuro.
Nonostante la complessità della vicenda e l'introduzione di nuovi personaggi di grande spessore (Garet Jax, un assassino di professione e un combattente micidiale; Rone Leah, futuro sposo di Brin e possessore della Spada di Leah, che verrà resa magica da Allanon nel corso della vicenda; Slanter, burbero gnomo, schietto e sincero con Jair), la vicenda non è appassionante come le precedenti puntate. Forse perché le promesse di Garet Jax, riuscire ad essere all'altezza di Jerle Shannara, vengono disattese, forse per i soliti problemi nella gestione dei tempi, ma la vicenda non mi prende particolarmente e nonostante in alcuni momenti la lettura sembra procedere con un buon ritmo, nel complesso finire il romanzo è risultato particolarmente difficile.
Nonostante l'importanza della vicenda - l'idea di fondo, quella della chiusura di un'epoca (non solo Allanon muore, ma Brin e Jair concludono la vicenda senza il suo aiuto), è di fatto di grande importanza all'interno della prima saga - il romanzo è di poco superiore a La Spada: ciò comunque non toglie nulla all'abilità di Terry Brooks di descrivere i personaggi, i luoghi e le situazioni.

Puntate precedenti:
- La saga di Shannara
1. Il primo re
2. La spada nella roccia
3. Le pietre magiche

Certificati famosi (1)

Vi propongo oggi, dopo il mio vecchio certificato, quello di Microsoft:

Nella speranza che ciò non produca una reazione a valanga...

lunedì 27 aprile 2009

I fabbricanti di felicità

Dopo Gli ascoltatori, è giunto il momento di parlare di un altro romanzo di James Edwin Gunn: I fabbricanti di felicità.
In un mondo sull'orlo di una crisi di nervi (ricorda qualcosa?), una società sconosciuta inizia a proporre contratti particolari alla popolazione, garantendo la felicità. Poco a poco gli edonisti, così si autoproclamano, conquistano la società statunitense e quindi il controllo sull'intero pianeta: rappresentano un'utopia, un modo di vedere la società umana in maniera diversa. E il romanzo di Gunn descrive molto bene le varie fasi di questa utopia: la sua nascita e come venga avversata da pochi individui, che forse a ragione ne vedono i pericoli a lungo termine; il massimo sviluppo, quando il controllo sui cittadini è pressoché totale (e in un certo senso molti aspetti di questa società sono presenti in La neve se ne frega di Ligabue) e ogni edonista che si oppone alla visione sempre più estrema del consiglio è un pericolo; infine la sfida tra la società edonista fondata su Venere contro il supercomputer rimasto sulla Terra, una sorta di divinità elettronica che tutto vuole, fino allo sterminio conclusivo della razza umana.
Riusciranno, gli uomini, a suicidarsi in massa?
Inquietante, terribile e speriamo che mai si avveri...

Lasciami un saluto

Ho deciso di scrivere questo post semplicemente per dare a tutti coloro che passano di qua un modo per lasciare una traccia del loro passaggio, o anche solo un saluto, senza dover per forza commentare uno dei post che vi propongo.

Quindi usate pure questo spazio per i vostri saluti anche al mondo intero!!!

domenica 26 aprile 2009

Death Note - primo episodio

Ho scovato su Veoh il video del primo episodio di Death Note - la serie animata. Già il manga da cui è tratto è estremamente inquietante, vi lascio immaginare quanto sia ancor più inquietante la serie animata. Non solo, in questo primo episodio, la follia e il delirio di Light sono ancora più evidenti e terrificanti.
Basta parole, a voi il video:

Watch [DivX ITA] Death note ITA 01 - Rinascita by Paolo88 in Anime  |  View More Free Videos Online at Veoh.com

L'altalena

Potrebbe finalmente modificare la nostra consueta altalena di catastrofi e successive riprese il contatto con una società più avanzata che avesse già raggiunto la stabilità.

Fred Hoyle, 1963

(citazione inserita ne Gli ascoltatori di James Gunn, trad. Laura Serra)

sabato 25 aprile 2009

Il piacere dei ricordi

Io sono parte degli elementi. Capisci cosa intendo? Non sono umana. Sono stata creata dalla magia. Sono stata creata dalla terra dei Giardini. La mano di mio padre mi ha plasmata. Io sono nata già adulta, una donna mai stata bambina. La mia ragione d'essere è stata stabilita da mio padre e non ho voce in capitolo. Non ne sono rattristata perché è quanto conosco. Ma i miei istinti, le mie emozioni umane mi dicono che esiste qualcosa di più e io vorrei che questo qualcosa mi appartenesse come appartiene a te. Io percepisco il piacere che tu provi nel ricordare. Ne percepisco la gioia.

(Viridiana ne Il druido di Shannara, di Terry Brooks, trad. Elena Dezani Trucco e Anna Tamagno Gea)

venerdì 24 aprile 2009

La sinistra segheria

Immagine di La sinistra segheriaFino ad ora la vicenda più sconfortante della serie, quella in questo 4.o volume. Non solo si dimostra in maniera inequivocabile la meschinità di un banchiere quale è il signor Poe della Gestione Finanze Truffaldine (e già il nome è tutto un programma!), ma il romanzo è un modo interessante ed intelligente per parlare delle condizioni dei lavoratori, in particolare in una segheria. Certo tutto è spinto agli estremi: il Signore, il capo della segheria Ciocco Fortunato (nome quantomai inopportuno, vista la... serie di sfortunati eventi che colpiscono i Baudelaire nel corso dei romanzi!), di cui non si conosce né il nome né il volto (sempre coperto dal fumo del sigaro), è un uomo spietato che non rinuncia, pur di guadagnare, a costringere dei bambini a lavorare in segheria.
La situazione è comunque terribile, pur se il romanzo riserva una lunga serie di sorprese: Lemony Snicket, al 4.o romanzo, riesce a non ripetere le situazioni, pur se ormai i suoi personaggi sono ormai noti ai suoi lettori. In questo caso non solo vengono invertiti i ruoli tra Klaus, costretto ad inventare, e Violet, costretta a leggere un corposo manuale, ma lo stesso travestimento del Conte Olaf è quanto di più inatteso ci potesse essere.

Gli infausti precedenti:
1. Un infausto inizio
2. La stanza delle serpi
3. La funesta finestra

giovedì 23 aprile 2009

Il cimitero senza lapidi

Immagine di Il cimitero senza lapidi e altre storie nereNeil Gaiman è uno degli scrittori più... totali attualmente in attività: sceneggiatore di film, scrittore classico e di fumetti, Gaiman ha affascinato e continua ad affascinare milioni di lettori, sia con le ristampe delle sue opere, sia con le opere inedite. La raccolta Il cimitero senza lapidi e altre storie nere è una raccolta di racconti, con una poesia conclusiva, preferibilmente di atmosfera fantasy, nella quale emergono anche le passioni dello stesso Gaiman: soprattutto Bradbury, citato esplicitamente dall'autore nell'introduzione, e che è anche uno dei miei scrittori preferiti. Le storie raccontate da Gaiman sono di volta in volta nere, fantastiche, straordinarie, sorprendenti e se amate il suo Sandman così come il buon Bradbury, non possono mancare nella vostra biblioteca personale!

I precedenti (1): Senza parole

Ho da poco letto un Botta e risposta, di Frieda. Ho appena visto questo video. Si resta veramente senza parole...


Per chiudere vi lascio con il video dell'addio di Riotta al TG1:

mercoledì 22 aprile 2009

La funesta finestra

Immagine di La funesta finestraEd ecco che arriva la zia Josephine! Devo dire che nel film, interpretata da Meryl Streep se non ricordo male, era molto più simpatica come personaggio. In questo caso il personaggio di Lemony Snicket non è effettivamente molto simpatico, nonostante le fisse e la passione per la grammatica. In ogni caso, ancora una volta il conte Olaf si esibisce nell'ennesimo travestimento, questa volta da uomo di mare, e propone ai tre fratelli Baudelaire l'ennesimo piano astuto per entrare in possesso della loro fortuna. Come al solito non ci riuscirà, nonostante la morte della zia e soprattutto nonostante l'ostruzionismo degli adulti, signor Poe in testa.
Divertente, veloce, rilassante come i precedenti, anche se il mio preferito fino ad ora resta, comunque La stanza delle serpi.

Gli infausti precedenti:
1. Un infausto inizio
2. La stanza delle serpi

Il ladro di merendine

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Una vicenda bella e delicata quella di Francois, il bambino che verrà poi adottato da Montalbano e dalla fidanzata Livia; un libro molto più bello del già molto bello omonimo episodio televisivo: la genuinità della Sicilia di Andrea Camilleri, il rapporto che lo scrittore ha con i suoi personaggi, i protagonisti del commissariato di Vigata, l'odore del mare e il suono delle onde sulla spiaggia, tutto questo è nella saga di Montalbano, e lo si trova anche in questa intricata vicenda, una delle prime avventure del buon Montalbano.

martedì 21 aprile 2009

La stanza delle serpi

Immagine di La stanza delle serpiBellissimo e molto teatrale, per lo stile dei dialoghi e per come vengono gestiti i personaggi e i tempi dell'azione, questo secondo episodio della... sfortunata serie di vicende dei fratelli Baudelaire. I tre bravi fratelli, questa volta, vengono affidati al simpaticissimo zio Monty, esploratore ed erpetologo (che vuol dire esperto di serpenti), col quale passeranno alcuni giorni spensierati prima che nelle loro vite ritorni il terribile Conte Olaf, travestito da nuovo assistente dello zio.
E proprio nella sequenza di eventi rappresentata in questo caso da Lemony Snickett con Olaf protagonista si comprende appieno perché Jim Carey era l'unico attore possibile per questo personaggio: Olaf è istrionico, camaleontico, agile proprio come l'attore statunitense, e soprattutto la sequenza ambientata nella serra dei serpenti insieme al finto dottore e al signor Poe, il banchiere che gestisce i soldi degli orfani, ha il ritmo di una rappresentazione teatrale. Estremamente fedele al testo è anche la rappresentazione cinematografica ambientata nella casa di Monty, che forse nel romanzo si dimostra ancora più simpatico dell'equivalente cinematografico.

Puntate precedenti:
1. Un infausto inizio

J.G.Ballard

Spero di poter leggere, prima o poi, qualcuno dei suoi romanzi. Certo da ieri non potrà darci nessun romanzo nuovo.

lunedì 20 aprile 2009

Il grande contagio

Immagine di Il grande contagio
La fantascienza ha un grande potere: quello di comprendere le rivoluzioni e i pericoli forse prima dei politici e degli scienziati. Esempio su tutti è Jules Verne, che ha anticipato molte invenzioni e molti eventi futuri (vedi, ad esempio, lo sbarco sulla Luna, uno dei leit motiv di questo 2009 astronomico). D'altra parte questo Il grande contagio di Charles Eric Maine ha una potenza previsionistica non indifferente. Al di là dei singoli protagonisti e dei loro destini, dei loro caratteri e delle loro vicende personali, il romanzo si lascia dietro un mondo caotico, preda della violenza e arretrato culturalmente di secoli. E', in un certo senso, nella linea de Morte dell'erba, altro romanzo apocalittico ed eco-fantascientifico, e d'altra parte è apocalittico e violento quanto L'anno del sole quieto di Wilson Tucker, per certi versi più vicino alla versione cinematografica (mai uscita) scritta da Altieri di quest'ultimo romanzo.
In sintesi: un terribile contagio, probabilmente un virus animale mutato passato agli esseri umani, inizia a mietere vittime. I governi iniziano a proporre una serie di leggi che, di fatto, suddividono la società in due gruppi: i privilegiati e il resto, che se riesce a sopravvivere bene, altrimenti non ha alcuna importanza. Ciò crea una serie di tensioni sociali e di rivolte, con violente battaglie, tra gruppi di ribelli più o meno organizzati da una parte e agenti governativi ed esercito dall'altra: entrambi gli schieramenti si distinguono solo per la parte che difendono, ma non certo per la violenza, sempre e comunque giustificata per un aleatorio bene superiore che nasconde solo ed esclusivamente il desiderio di potere degli esseri umani.

Segnali dal Sole

Immagine di Segnali dal sole
Un giovane affronta la sfida di un dottorato in cosmologia per poter sposare la sua bella fidanzata: si sa, per amore si affrontano grandi sfide, anche nuovi e impegnativi studi. Il nostro inizia ad osservare strane macchie sul sole, quasi ripetitive. Inizia così un divertente gioco tra l'interpretazione dei codici, il tentativo di convincere la comunità politica e scientifica del pericolo che la Terra corre, l'idea di comunicare con culture extra-terrestri attraverso altri codici, piuttosto che difendersi o provare a contrattaccare con metodi piuttosto primitivi contro popoli dalla teconologia più grande.
Un romanzo divertente, Segnali dal Sole, da un autore, Jacques Spitz, intelligente scrittore francese, che mette il genere umano di fronte alla sua piccolezza e alla sua limitatezza.

domenica 19 aprile 2009

Shannara (3): Le pietre magiche

Immagine di Il ciclo di ShannaraE ritornano le pietre magiche, quelle che avevano salvato più di una volta i protagonisti de La spada magica, il romanzo col quale Brooks omaggia la saga arturiana da una parte e Il Signore degli Anelli dall'altra. Questa volta vengono utilizzate dal nipote di Shea, Wil, che deve proteggere l'eletta Amberle durante un viaggio che li porterà attraverso grandi pericoli per riattivare una magia antica e far sì che l'Eterea, la pianta magica che tiene lontani i demoni dal mondo in una dimensione oscura, possa rinascere e continuare a tenere lontane queste terribili e magiche creature.
Rispetto a La spada, Le pietre magiche è decisamente più originale, con la lotta contro una magia mistica e ormai lontana. Brooks riesce a gestire al meglio i personaggi, pur se continua a restare abbastanza evidente un piccolo difetto, in parte presente anche ne Il primo re: non sembra riuscire a gestire al meglio lo scorrere del tempo per le varie compagnie che si dividono la cerca e la sfida contro le forze del male. Comunque, pur non raggiungendo i toni epici della vicenda di Jerle Shannara, Le pietre magiche risultano estremamente efficaci, mescolando al meglio gli elementi del fantasy, con i sentimenti forti dei personaggi. Su tutti, come al solito, svetta Allanon, l'erede di Bremen, ma soprattutto la vicenda di Wil e Amberle, che affrontano le loro paure e i loro dubbi e da questi traggono il coraggio per superare le difficoltà che la vita gli riserva.
Un romanzo, quindi, sulle paure e sui dubbi della vita, un romanzo sulla ricerca di se stessi, decisamente più efficace del precedente: abbandonati gli omaggi a Tolkien ecco finalmente il Brooks che avevo letto sul Primo re. Decisamente il miglior romanzo della trilogia originale, il secondo subito dopo Il primo re.

Puntate precedenti:
- La saga di Shannara
1. Il primo re
2. La spada nella roccia

sabato 18 aprile 2009

Che la luce sia con te

Immagine di La luce di OrioneTorna dopo lungo silenzio Nicolas Eymerich, l'inquisitore generale ideato da Valerio Evangelisti e ispirato all'omonimo personaggio storico. E ritorna con un nuovo e complesso enigma che lo porterà nel misterioso Impero d'Oriente, in quel di Costantinopoli, a dare una mano agli Ortodossi contro una minaccia ancora più grande di quella degli ottomani, scatenata in maniera blasfema proprio dagli stessi scismatici. E come al solito Evangelisti descrive quel futuro distorto, figlio del passato di Eymerich, che tanto successo ha dato ai romanzi della saga; e come al solito le azioni dell'inquisitore di Spagna influenzeranno pesantemente il futuro. Un romanzo complesso, ricco di intrighi, che espande ancora una volta la mitologia eymerichiana alla vigilia del ritorno del papa da Avignone a Roma: un evento che promette certo di vedere il nostro inquisitore in prima linea. Forse sta arrivando il momento di vedere Eymerich in azione nella capitale d'Italia?

Il mestiere dell'insegnante

L'ho trovata da poco, questa vignetta. Ve la propongo, anche perché un po' mi ci riconosco...

Il mestiere dell'insegnante

venerdì 17 aprile 2009

Le vignette di Vauro

L'altro ieri Pietro ci ha proposto la vignetta incriminata. Oggi vi propongo il video delle vignette di Vauro di quella puntata:

Devo dire che si notava nel nostro vignettista tanta amarezza e tanto dolore. Il suo torto è stato anche quello di aver espresso a voce il pensiero di molti italiani.
Intanto il nostro incassa anche la solidarietà da afnews.
Intanto, nella puntata di ieri sera, arriva la così detta Via Crucis del Precario. Qualcuno l'ha criticata, peccato che le vignette di ieri sera non facevano molto ridere, come quelle sul terremoto, perché fondamentalmente Vauro ha assolutamente ragione:

A seguire eccovi anche alcuni video estratti sempre dalla puntata di ieri:


(introduzione di Santoro)


(editoriale di Travaglio)



P.S.: il primo video è stato recuperato da Vauro Senesi eroe subito! di Luca Boschi

giovedì 16 aprile 2009

Viva Verdi

Immagine di Quel delitto in casa Verdi

Inizio a recuperare un po' di mini-recensioni, iniziando da quella dedicata a Quel delitto in casa Verdi.
Durante il risorgimento i carbonari e i mazziniani invitavano alla lotta contro la dominazione austriaca e per un'Italia unita scrivendo sui muri Viva Verdi. In effetti volevano dire: Viva Vittorio Emanuele Re d'Italia. Certo, se avessero saputo cosa aspettava l'Italia, probabilmente avrebbero scelto un altro re, ma quello era disponibile in quel momento e soprattutto quello aveva vere intenzioni economiche di unire l'Italia. Al di là, però, delle mere considerazioni storico/politiche sulle effettive motivazioni per appoggiare l'unità d'Italia (portata a termine da Garibaldi) che possono essere più o meno condivisibili, resta il fatto che quello fu uno dei periodi storici più intensi e ricchi della storia d'Italia dopo la caduta dell'Impero Romano. Grazie ad un'attenta ricerca storica tra carte e carteggi veri, Maurizio Chierici ricostruisce la figura di Verdi nell'atipico giallo storico Quel delitto in casa Verdi. Un po' Baricco per le atmosfere sognanti, un po' Eco per il rigore storico, Maurizio Chierici realizza un ritratto insolito e poco noto del maestro Verdi, ricco anche di pettegolezzi, ma sicuramente più umano della mitica figura che ancora oggi segna la storia d'Italia.
Un bel romanzo che non può mancare nella libreria di ogni appassionato verdiano.

mercoledì 15 aprile 2009

Vauro

Vauro sospeso dalla RAI per questa vignetta:

Viene considerata "gravemente lesiva dei sentimenti di pietà dei defunti e in contrasto con i doveri e la missione del servizio pubblico".
Vauro ha la forza di far riflettere attraverso le sue vignette; spesso sono vignette dure, che ti tirano fuori un "sorriso amaro"... ridi per non piangere ...
La condanna del direttore generale arriva in realtà per colpire chi fa satira e si permette di criticare "l'illuminato, l'altissimo, il capo, il giusto, l'intoccabile, ..." e poco importa della pietà dei defunti e della missione del servizio pubblico (che sarebbe poi? servire il governo di turno?)

giovedì 2 aprile 2009

Rivolta!

Qualche giorno fa scrivevo una mail ad alcuni amici intitolata "rabbia" in cui mettevo in evidenza come anche in un giornale come repubblica si ricominciassero ad usare parole come "conflitto sociale", "neo borghesia", "lotta di classe", "proletari", ...

In queste ultime settimane sono stati sequestrati banchieri ed amministratori delegati e con il G20 alle porte anche il movimento noglobal e' uscito di nuovo allo scoperto.

Oggi in un nuovo articolo su Repubblica l' economista francese Jean-Paul Fitoussi riusa una vecchia frase: "rivolta popolare" ed aggiunge: "Le fondamenta della democrazia sono in pericolo".

La crisi proviene infatti da una grande menzogna, la gente ha capito di essere stata raggirata, per tre decenni è stato raccontato un sistema come verità assoluta, ...

Chi fino ad un anno fa avrebbe scritto queste parole su un giornale di massa? ma cosa sta succedendo? si dice che il capitalismo come lo abbiamo conosciuto e' morto, l'era del neoliberismo e' davvero morta? L'analisi di Marx si sta rivelando corretta: il sistema crolla a causa delle ingiustizie, delle diseguaglianze, e non importa se ci si definisce comunisti, marxisti o se si e' letto il capitale, quando la gente si scontra con i limiti del capitalismo la rivolta scatta automaticamente, come le violenze, le tentazioni di repressione, di rimettere tutto in ordine con la violenza ed il nazifascismo (perche' ritornano, come borghezio insegna).

Crisi economico-finanziaria, crisi del clima, crisi delle risorse energetiche e minerarie... naturalmente tutte connesse tra di loro e legate al sistema economico che da due secoli e' diventata la nostra religione: il mercato.

Cosa nascera' dalle ceneri del capitalismo? che mondo lasceremo alle future generazioni?
In questi giorni si sta decidendo il futuro del mondo, del nostro futuro. Mai come ora dobbiamo stare svegli, con le orecchie bene aperte: quello che sta succedendo ci tocca da vicino, da troppo vicino.

Certificati vecchi e nuovi

Il certificato del prof.Pinetti è, per i lettori più attenti, cambiato. Però, poiché ero abbastanza affezionato al certificato precedente, lo lascio in questo post, sperando che un po' di storia possa fare bene a ricordare il passato!

mercoledì 1 aprile 2009

Dopo taaaanto tempo...

Ecco ritornare Dropsea: dopo alcuni problemi con quotaless (nella ristrutturazione del server, sembra che abbia perso i miei dati!), ho rotto ogni indugio ed ho trasferito tutto su blogger!
Ci saranno, ovviamente, nei prossimi mesi alcuni problemi (come alcune immagini perse, ho paura per sempre!), ma spero di riuscire a risolvere tutto il prima possibile.
E speriamo che questa volta non ci saranno più problemi!

Intanto seguitemi nella mia avventura su Science Backstage!