Nell'anno 2000 forse le illusioni, i pii desideri e i comportamenti irrazionali prolifereranno in un grado oggi inimmaginabile. Un simile comportamento irrazionale e autoindulgente è alquanto probabile in situazioni in cui l'individuo è iperprotetto e non ha contatti sistematici e oggettivi con la realtà. Se il lavoro sarà eliminato o se sarà svuotato delle sue funzioni più importanti, il contatto con la realtà diminuirà parecchio. Le conseguenze, di piccola o grande entità, assumeranno le forme di spaccature politiche, crisi familiari, tragedie personali o anche ricerca di valori "umanistici" che molti giudicheranno frivoli o irrazionali.
Herman Kahn e Anthony J. Wiener, 1967
(citazione inserita ne Gli ascoltatori di James Gunn, trad. Laura Serra)
Stomachion
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mercoledì 13 febbraio 2013
martedì 29 gennaio 2013
Immaginate
Immaginate tutta la materia esistente raccolta
al centro dell'universo...
tutte le meteore
le comete
le lune
i pianeti
le stelle
le nebulose,
le innumerevoli galassie,
condensate in un gigantesco atomo primordiale,
un blocco di massa inconcepibile
e densità inimmaginabile.
Pensate alle nane bianche e alle stelle di neutroni,
e moltiplicatele per l'infinito.
Il centro dell'universo? L'universo stesso.
Né luce, né energia potrebbero entrare o uscire.
Forse due universi, uno all'interno del giantesco uovo contenente tutto,
l'altro fuori, contenente nulla...
separati, intoccabili...
Immaginate!
State immaginando?
Tutta la materia aggregata in un atomo,
l'universo un singolo, incredibile blocco,
che ribolle di forze e potenzialità incomprensibili,
per innumerevoli eoni o per pochi istanti
(chi può misurare il tempo, in un simile universo?),
e poi...
BANG!
Esplosione!
Oltre l'esplosione!
Il bang disgrega l'atomo primordiale,
l'uovo gigantesco genera fuoco e furore,
creando
galassie
nebulose
soli
pianeti
satelliti
comete
meteore,
scagliandoli in tutte le direzioni nello spazio,
creando lo spazio,
l'universo in espansione,
tutto...
Immaginate!
Non ci riuscite?
Allora immaginate un universo popolato di stelle e galassie, un universo in perpetua espansione,
illimitato,
dove le galassie si allontanano l'una dall'altra,
le più lontane così rapidamente
da raggiungere la velocità della luce
e scomparire dal nostro universo
e noi dal loro...
Immaginate della materia creata do continuo,
un atomo di idrogeno che si forma all'improvviso
qui e là,
qui
e
là,
forse un atomo d'idrogeno all'anno
in uno spazio grande quanto l'osservatorio
di Houston,
e da questi atomi,
tenuti insieme dalla forza di gravitazione universale,
nuovi soli nascono,
nuove galassie rimpiazzano quelle
sfuggite alla nostra percezione
immaginate l'universo che si espande senza fine,
senza principio...
Non ci riuscite?
Ma forse è solo fantasia.
(da Gli ascoltatori di James Gunn, trad. Laura Serra)
al centro dell'universo...
tutte le meteore
le comete
le lune
i pianeti
le stelle
le nebulose,
le innumerevoli galassie,
condensate in un gigantesco atomo primordiale,
un blocco di massa inconcepibile
e densità inimmaginabile.
Pensate alle nane bianche e alle stelle di neutroni,
e moltiplicatele per l'infinito.
Il centro dell'universo? L'universo stesso.
Né luce, né energia potrebbero entrare o uscire.
Forse due universi, uno all'interno del giantesco uovo contenente tutto,
l'altro fuori, contenente nulla...
separati, intoccabili...
Immaginate!
State immaginando?
Tutta la materia aggregata in un atomo,
l'universo un singolo, incredibile blocco,
che ribolle di forze e potenzialità incomprensibili,
per innumerevoli eoni o per pochi istanti
(chi può misurare il tempo, in un simile universo?),
e poi...
BANG!
Esplosione!
Oltre l'esplosione!
Il bang disgrega l'atomo primordiale,
l'uovo gigantesco genera fuoco e furore,
creando
galassie
nebulose
soli
pianeti
satelliti
comete
meteore,
scagliandoli in tutte le direzioni nello spazio,
creando lo spazio,
l'universo in espansione,
tutto...
Immaginate!
Non ci riuscite?
Allora immaginate un universo popolato di stelle e galassie, un universo in perpetua espansione,
illimitato,
dove le galassie si allontanano l'una dall'altra,
le più lontane così rapidamente
da raggiungere la velocità della luce
e scomparire dal nostro universo
e noi dal loro...
Immaginate della materia creata do continuo,
un atomo di idrogeno che si forma all'improvviso
qui e là,
qui
e
là,
forse un atomo d'idrogeno all'anno
in uno spazio grande quanto l'osservatorio
di Houston,
e da questi atomi,
tenuti insieme dalla forza di gravitazione universale,
nuovi soli nascono,
nuove galassie rimpiazzano quelle
sfuggite alla nostra percezione
immaginate l'universo che si espande senza fine,
senza principio...
Non ci riuscite?
Ma forse è solo fantasia.
(da Gli ascoltatori di James Gunn, trad. Laura Serra)
domenica 1 luglio 2012
Contact
La nostra civiltà è prossima a una delle più grandi tappe della sua evoluzione: apprendere dell'esistenza di civiltà extraterrestri indipendenti e della loro natura e attività. In questo momento, attraverso questo stesso documento, passano probabilmente onde radio con le conversazioni di esseri lontani, conversazioni che potremmo registrare solo che riuscissimo a puntare un telescopio nella direzione giusta e a sintonizzarci sull'esatta frequenza...
Abbiamo indubbiamente le capacità tecniche e gli strumenti per cercare le civiltà extraterrestri: ogni anno che passa, le nostre stime sulla probabilità della vita nello spazio aumentano di pari passo con la nostra possibilità di scoprirla. Sempre più scienziati si rendono conto che il contatto con altre civiltà non appartiene più ai sogni, ma al contrario è un evento logico nella evoluzione del genere umano e forse si realizzerà durante la vita di molti di noi. La speranza è comunque troppo grande, ora, perché vi rinunciamo o aspettiamo a lungo prima di impiegare strumenti più perfezionati per la ricerca di altri esseri intelligenti. Per ora, la scoperta può avvenire per caso, perché molte delle nostre osservazioni della realtà avvengono per il fatto che usiamo metodi adatti anche alla scoperta della vita intelligente nello spazio, come lo studio delle pulsar e delle sorgenti infrarosse. In un futuro relativamente vicino prevediamo di costruire strumenti di ricerca più sofisticati, come un gigantesco radiotelescopio, e di attuare un progetto che abbia come scopo la scoperta di vita intelligente extraterrestre.
Nel lungo cammino della civiltà, questo potrà essere uno dei più importanti e decisivi contributi che la scienza potrà dare alla civiltà stessa e al genere umano.
Relazione della Commissione studi astronomici della National Academy of Sciences
1 luglio 1972
(citazione inserita ne Gli ascoltatori di James Gunn, trad. Laura Serra)
Abbiamo indubbiamente le capacità tecniche e gli strumenti per cercare le civiltà extraterrestri: ogni anno che passa, le nostre stime sulla probabilità della vita nello spazio aumentano di pari passo con la nostra possibilità di scoprirla. Sempre più scienziati si rendono conto che il contatto con altre civiltà non appartiene più ai sogni, ma al contrario è un evento logico nella evoluzione del genere umano e forse si realizzerà durante la vita di molti di noi. La speranza è comunque troppo grande, ora, perché vi rinunciamo o aspettiamo a lungo prima di impiegare strumenti più perfezionati per la ricerca di altri esseri intelligenti. Per ora, la scoperta può avvenire per caso, perché molte delle nostre osservazioni della realtà avvengono per il fatto che usiamo metodi adatti anche alla scoperta della vita intelligente nello spazio, come lo studio delle pulsar e delle sorgenti infrarosse. In un futuro relativamente vicino prevediamo di costruire strumenti di ricerca più sofisticati, come un gigantesco radiotelescopio, e di attuare un progetto che abbia come scopo la scoperta di vita intelligente extraterrestre.
Nel lungo cammino della civiltà, questo potrà essere uno dei più importanti e decisivi contributi che la scienza potrà dare alla civiltà stessa e al genere umano.
Relazione della Commissione studi astronomici della National Academy of Sciences
1 luglio 1972
(citazione inserita ne Gli ascoltatori di James Gunn, trad. Laura Serra)
domenica 28 novembre 2010
domenica 1 agosto 2010
La ricerca della vita intelligente
Osserviamo che la serie di argomenti addotti in precedenza dimostra che la presenza di segnali interstellari è assolutamente compatibile con le nostre conoscenze e che, se i segnali esistono, i mezzi per decifrarli sono oggi disponibili. Pochi sarebbero disposti a negare l'eccezionale importanza, sia pratica sia filosofica, che rivestirebbe la decifrazione di messaggi interstellari. Riteniamo perciò che alla ricerca razionale dei segnali valga la pena dedicare uno sforzo considerevole. E' difficile stimare la probabilità di successo, ma se non proviamo mai, le probabilità di successo saranno sempre zero.
Morrison e Cocconi, 1959
(citazione inserita ne Gli ascoltatori di James Gunn, trad. Laura Serra)
Morrison e Cocconi, 1959
(citazione inserita ne Gli ascoltatori di James Gunn, trad. Laura Serra)
giovedì 31 dicembre 2009
Fisici
Copernico, Brahe, Tesla, Marconi, Morrison, Drake, Struve, Dyson, Cocconi, Galileo, Burke, Brown, Ziolkovskij, Purcell, Mascall, Sagan, Hoyle, Sklovskij, Von Hoerner, Stormer, Spitzer, Urey, Blackett, Bussard, Berkner, Lilly, Lowell, Lovell, Whipple, Franklin, Greenstein, Haskins, Lederberg, Ewen, Freudenthal, Michael, Raible, Pearman, Golay, Boehm, Mead, Smith, Handlesman, Schachter, Van De Hulst, Townes, Killian, Oppenheimer, Oliver, Schwartz, Cameron, Froman, Simpson, Calvin, Sacchi, Jansky, Atchley, Webb. Huang, Macquarrie...
(elenco presente ne Gli ascoltatori di James Gunn)
(elenco presente ne Gli ascoltatori di James Gunn)
mercoledì 7 ottobre 2009
Contatti
Siamo talmente convinti che ci debba essere vita oltre gli spazi oscuri, da pensare che una civiltà stellare più avanzata della nostra possa raggiungerci in qualsiasi momento, magari durante il nostro arco di vita. Poi, contemplando l'infinito del tempo, ci chiediamo se i suoi messaggi non siamo giunti molto tempo fa, se il missile lucente che li conteneva non si sia schiantato nelle luride paludi delle fumiganti foreste carbonifere assediato da rettili sibilanti, con i delicati strumenti fermi per sempre, e muti.
Loren Eisley, 1957
(citazione inserita ne Gli ascoltatori di James Gunn, trad. Laura Serra)
Loren Eisley, 1957
(citazione inserita ne Gli ascoltatori di James Gunn, trad. Laura Serra)
domenica 26 aprile 2009
L'altalena
Potrebbe finalmente modificare la nostra consueta altalena di catastrofi e successive riprese il contatto con una società più avanzata che avesse già raggiunto la stabilità.
Fred Hoyle, 1963
(citazione inserita ne Gli ascoltatori di James Gunn, trad. Laura Serra)
Fred Hoyle, 1963
(citazione inserita ne Gli ascoltatori di James Gunn, trad. Laura Serra)
giovedì 1 gennaio 2009
Origliano
So benissimo che in questo momento l'universo intero ci ascolta, che ogni parola che diciamo ha la sua eco fin nella più remota stella.
Jean Giraudoux, 1945
(citazione inserita ne Gli ascoltatori di James Gunn, trad. Laura Serra)
P.S.: Buon Anno astronomico a tutti!
Jean Giraudoux, 1945
(citazione inserita ne Gli ascoltatori di James Gunn, trad. Laura Serra)
P.S.: Buon Anno astronomico a tutti!
lunedì 22 settembre 2008
Vita su un altro pianeta
In uno splendido romanzo a fumetti di Eisner, proprio il Vita su un altro pianeta del titolo, un osservatorio radioastronomico capta un segnale radio proveniente dallo spazio profondo. L'interpretazione del segnale come prova di vita aliena su un pianeta relativamente vicino alla Terra consente a Eisner di sviluppare da una parte una trama spionistica avvincente e dall'altra di esplorare le reazioni della gente comune, dei governi, della politica e della finanza alla notizia: ne esce fuori un quadro sconfortante della società umana, tanto che il protagonista del romanzo, posto di fronte a un analogo segnale, decide di gettare i tabulati, lasciando gli esseri umani tranquilli nella loro non perfetta società.
Avviene qualcosa del genere anche ne Gli ascoltatori di James Edwin Gunn: in quel di Puerto Rico opera il Progetto, diretto da Robert McDonald, che si pone in ascolto dei segnali provenienti dallo spazio cercando di distinguere, una volta ripuliti dal rumore di fondo cosmico, segnali di vita intelligente su altri pianeti. L'opera di Gunn risulta interessante per molti motivi: intanto le fonti ispirative, tutti quegli scienziati, fisici in testa, che ritengono probabile l'esistenza da qualche parte nell'universo di vita intelligente e tecnologicamente avanzata; quindi l'idea che un eventuale contatto con il resto dell'universo possa cambiare la nostra società.
In questo senso il romanzo di Gunn, che esplora e abbatte grazie al carattere del protagonista McDonald tutte le opposizioni dei giornalisti scettici, dei fanatici religiosi, dei politici, è prudentemente ottimistico sul destino della razza umana e della sua vita sociale. Non solo il mondo di Gunn sembra svilupparsi in maniera più ordinata del nostro, ma l'influenza del Progetto e dell'annuncio del messaggio, della sua decifrazione (dopo un breve periodo di caos) e quindi della risposta sembra dare una spinta definitiva verso gli impulsi positivi della società umana, tra cui, ad esempio, il controllo delle nascite fino a una natalità nulla in tutto il mondo. Gunn, tra l'altro, propone un modo di vedere il mondo e il pianeta non con i limiti temporali di una singola generazione, al massimo due, ma con quelli di una visione più ampia, connessa con lo sviluppo e la vita di molte generazioni una dietro l'altra, lasciando tracce ed eredità non solo ai propri figli, ma ai posteri in generale.
Un romanzo, ricco di citazioni letterarie, in cui ogni capitolo viene chiuso da una raccolta di citazioni di scienziati e scrittori, intervallate da informazioni sul mondo del futuro, che vuole essere non solo uno sprone alla ricerca di vita intelligente nell'universo, ma anche, descrivendo il contatto con una cultura extraterrestre lontana 45 anni luce, un modo per dare al lettore una visione più globale nello spazio e nel tempo del nostro pianeta.
Un romanzo che sicuramente sarà molto apprezzato dagli scienziati, ma che può trovare estimatori anche negli altri lettori, anche in quelli meno avvezzi alla fantascienza o all'avventura, proprio per i toni intimistici e le profonde riflessioni di cui è ricco.
Avviene qualcosa del genere anche ne Gli ascoltatori di James Edwin Gunn: in quel di Puerto Rico opera il Progetto, diretto da Robert McDonald, che si pone in ascolto dei segnali provenienti dallo spazio cercando di distinguere, una volta ripuliti dal rumore di fondo cosmico, segnali di vita intelligente su altri pianeti. L'opera di Gunn risulta interessante per molti motivi: intanto le fonti ispirative, tutti quegli scienziati, fisici in testa, che ritengono probabile l'esistenza da qualche parte nell'universo di vita intelligente e tecnologicamente avanzata; quindi l'idea che un eventuale contatto con il resto dell'universo possa cambiare la nostra società.
In questo senso il romanzo di Gunn, che esplora e abbatte grazie al carattere del protagonista McDonald tutte le opposizioni dei giornalisti scettici, dei fanatici religiosi, dei politici, è prudentemente ottimistico sul destino della razza umana e della sua vita sociale. Non solo il mondo di Gunn sembra svilupparsi in maniera più ordinata del nostro, ma l'influenza del Progetto e dell'annuncio del messaggio, della sua decifrazione (dopo un breve periodo di caos) e quindi della risposta sembra dare una spinta definitiva verso gli impulsi positivi della società umana, tra cui, ad esempio, il controllo delle nascite fino a una natalità nulla in tutto il mondo. Gunn, tra l'altro, propone un modo di vedere il mondo e il pianeta non con i limiti temporali di una singola generazione, al massimo due, ma con quelli di una visione più ampia, connessa con lo sviluppo e la vita di molte generazioni una dietro l'altra, lasciando tracce ed eredità non solo ai propri figli, ma ai posteri in generale.
Un romanzo, ricco di citazioni letterarie, in cui ogni capitolo viene chiuso da una raccolta di citazioni di scienziati e scrittori, intervallate da informazioni sul mondo del futuro, che vuole essere non solo uno sprone alla ricerca di vita intelligente nell'universo, ma anche, descrivendo il contatto con una cultura extraterrestre lontana 45 anni luce, un modo per dare al lettore una visione più globale nello spazio e nel tempo del nostro pianeta.
Un romanzo che sicuramente sarà molto apprezzato dagli scienziati, ma che può trovare estimatori anche negli altri lettori, anche in quelli meno avvezzi alla fantascienza o all'avventura, proprio per i toni intimistici e le profonde riflessioni di cui è ricco.
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