Questa è la settimana del coding (in effetti è iniziata il 5 ottobre ed è lunga due settimane!) e i colleghi dell'Osservatorio di Bologna si sono inventati una bella iniziativa: un workshop informale interno su tre grandi temi più o meno legati uno all'altro: coding, tinkering e gaming. Oggi abbiamo iniziato con il coding.
Il coding è, in effetti, un misto tra la programmazione visuale e quella a oggetti, poiché hai alcuni blocchi che ti mostrano visivamente l'istruzione che vai a compiere: il punto centrale di questa pratica è la diffusione del ragionamento computazionale, e un programma come Scratch è in questo senso perfetto per l'uso a scuola, a partire dalle scuole elementari, fino alle medie (e oggi qualcuno suggeriva di proporre anche l'uso per le superiori, in questo caso, però, con l'obiettivo di utilizzarlo per enfatizzare la fisica, più che la programmazione, che in realtà andrebbe sviluppata nella materia apposita).
Nella parte introduttiva, prima di iniziare a giocare con il software, peraltro sviluppato da MIT, sono stati suggeriti alcuni interessanti siti che cercano innanzitutto di avvicinare gli insegnanti al coding: ad esempio Code.org, CodeMOOC o Programma il futuro. In particolare quest'ultimo propone in homepage la scena da Apollo 13 in cui i ricercatori della NASA devono cercare di trovare un modo per infilare un piolo quadrato in un buco rotondo, che non solo prova a raccontare il pensiero computazionale, ma come questo pensiero sia pane quotidiano di chi fa ricerca e dunque lo può porre nella condizione di avvicinare gli insegnanti al coding.
Ogni progetto di coding, infatti, va pensato non come "arriviamo lì con l'esercizietto già pronto, ma come una serie di input da fornire a chi il programma lo deve svolgere davvero. Ed è proprio con tale metodologia che questa mattina Maura Sandri ci ha presentato Scracth!
Nello screenshot qui sotto vi faccio vedere uno dei codici che abbiamo realizzato in mattinata:
Il pomeriggio, poi, è stato dedicato a un'esperienza di CosyMaze e di mBlock con alcuni piccoli rover: una prima giornata divertente che, ovviamente, dici "Peccato sia finita!", ma alla fine erano passate 8 ore belle intense!
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