L'Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione riporta questa composizione riferita a 100 grammi di parte edibile di caffè tostato: carboidrati 28,5 g; lipidi 15,4 g; proteine 10,4 g; acqua 4,1 g; potassio 2020 mg; fosforo 160 mg; calcio 130 mg; sodio 74 mg; ferro 4,1 mg; niacina 10,00 mg; riboflavina 0,20 mg. L'apporto energetico riferito a 100 grammi è di 287 kcal ossia 1201 kJ.La cosa, in qualche modo, non dovrebbe sembrare strana, visto che i metalli sono tutto intorno a noi ed effettivamente le concentrazioni dei metalli trovate nel caffè sono compatibili con le concentrazioni dei metalli presenti in natura, pur con le opportune variazioni che possono dipendere dalla composizione del terreno, come ricorda un produttore di caffè biologico italiano, o dalla quantità di pesticidi utilizzate.
La cosa che, però, mi ha stupito arriva nel finale, quando il giornalista in studio a un certo punto osserva:
Simpatico il prof.Foresta. Ha scoperto che le cialde di plastica rilasciano degli ftalati, in dosi sotto la soglia di rischio, che lui stesso peraltro critica, tuttavia continua a berlo con il sorriso sulle labbra, con la consapevolezza. Cosa che vorremmo fare anche noi, ma in mancanza di etichette, continuiamo a farlo al buio.La cosa più stupefacente è che questa consapevolezza di cui parla il giornalista qui sopra me la sono costruita a scuola, grazie alla fisica e alla matematica che mi hanno dato uno strumento potente come gli ordini di grandezza, e alla chimica stessa, che mi permette di non perdermi troppo all'interno di informazioni che sono lontane dal mio lavoro.
Ecco: alla fine il servizio di Report mi ha insegnato qualcosa che sapevo già, l'importanza della scuola nel fornirci gli strumenti per leggere il mondo che ci circonda. Basta essere più attenti a lezione!
P.S.: qui sotto il miglior video mai fatto sul caffè!
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