Stomachion

sabato 12 ottobre 2019

La tragedia di Bailey

Saltuariamente acquisto anche Linus, ma da quando ha cambiato impostazione editoriale sotto la direzione di Igort non mi ero più avvicinato alla rivista. Il sommario, oltre alla presenza delle storiche strisce dei Peanuts di Charles Schultz, presenta anche un interessante mix di fumetto underground, straniero e italiano, strisce e vignette storiche, l'arrivo di una striscia deliziosa che leggo in inglese, Mutts di Patrick McDonnell, un ricco comparto di articoli e, soprattutto, una sezione diciamo così storica dove vengono ripresi e celebrati alcuni protagonisti del fumetto mondiale. E nel numero di questo mese, peraltro il 653.mo in totale, in copertina ecco Astro Boy di Osamu Tezuka. Il personaggio è presente non solo grazie a due articoli di approfondimento, di cui uno più generico sul manga, ma anche con la storia La tragedia di Bailey, proposta come anteprima del volume La grande avventura di Astro Boy della JPop in uscita a Lucca Comics&Games 2019.
Contro l'intolleranza
Il tema principale dell'intelligenza artificiale e della sua dignità a essere equiparata a quella biologica è sempre stato per Tezuka un espediente per parlare di diversità e intolleranza. E non cambia nulla con La tragedia di Bailey. La storia si inserisce in quello che può essere considerato come un vero e proprio reboot delle avventure di Astro Boy. Il robottino, infatti, vive con il suo creatore, il dottor Denma, e con la moglie di quest'ultimo e all'inizio della storia scopre di essere la versione robotica del defunto Tobio, figlio della coppia. Così, mentre il primo terzo della storia prosegue con la rinarrazione del personaggio (questa sorta di reboot è stato rwalizzato da Tezuka sfruttando una complessa serie di storie condite da un classico paradosso temporale), i due terzi successivi sviluppano la trama dell'episodio. Astro Boy, infatti, accompagna il signor Suigara (Taba Koh), finanziatore di Tenma, negli Stati Uniti per affidargli il compito di guardia del corpo di Bailey, un robot calvo che sta per ottenere la cittadinanza americana. Il problema è l'intolleranza degli esseri umani che non accettano che qualcuno di diverso possa reclamare per se un diritto che sarebbe più che naturale assegnargli.
Astro Boy, però, non può fare altro che essere spettatore della distruzione di Bailey, smontato pezzo per pezzo dalla folla inferocita sulle scale all'uscita dal municipio. La folla, poi, dando seguito a una non sopita sete di sangue, attacca anche la casa di Suigara in quanto amico dei robot. A sbollire la rabbia della folla ci pensa la minaccia di una violenza potenziale ancora maggiore, ma è significativo quanto precisamente Tezuka riesca a descrivere nel modo migliore possibile come l'intolleranza nei confronti della diversità trasformi e renda pericolose persone qualunque, pronte ad armarsi non già per difendersi, ma per impedire a qualcun altro di accedere a diritti che pure gli sarebbero accordati in quanto esseri viventi.
Ultima chicca deliziosa relativamente all'edizione su Linus: la rivista ha deciso di pubblicare la storia nel senso di lettura giapponese inserendola come l'ultima del sommario.

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