Stomachion

venerdì 4 ottobre 2019

Radio Star

I Buggles sono stati un duo formatosi nel 1977 dalla collaborazione tra Trevor Horn e Geoff Downes. Il gruppo risultò attivo fino al 1981, quando entrarono negli Yes, storico gruppo progressive britannico. La cosa può apparire un po' strana, considerando che i Buggles sono un gruppo synth pop, mentre il brano che li fece conoscere a livello mondiale, Video killed the radio star, è considerato un precursore del techno pop.
Il testo non ha alcun riferimento scientifico, ma solo tecnologico. Anticipa indubbiamente le tematiche letterarie del cyberpunk (la canzone esce, come singolo, nel 1979, mentre Neuromante, il romanzo che ha dato il via al genere, è del 1984), e nascosta dietro una musica coinvolgente, propone una visione non molto ottimistica del futuro tecnologico, che emerge non solo dal titolo, ma anche da alcuni versi come ad esempio:
Pictures came and broke your heart
Sebbene, nel complesso, titolo, testo e video ufficiale (che peraltro fu il primo video trasmesso da MTV l'1 agosto del 1981) sia un chiaro riferimento alla sfida tra televisione e radio, e sebbene la radio viva una stagione decisamente molto interessante, anche grazie a podcast e web radio, non è di tutto questo che voglio scrivervi quest'oggi, ma, letteralmente, di radio stelle!
Le radiosorgenti nell'universo

Immagini in falsi colori della radio galassia Centaurus A - via commons
L'energia elettromagnetica che ci arriva sulla Terra dall'universo arriva in varie frequenze. Quella più affascinante è indubbiamente quella dell'ottico, che ci permette di osservare a occhio nudo le stelle del cielo notturno, i pianeti e, con gli strumenti ottici opportuni, oggetti ancora più interessanti come galassie e nebulose.
Molti di questi oggetti emettono luce anche in frequenza che non sono rilevabili dall'occhio umano o dagli strumenti ottici che utilizziamo per migliorare la nostra vista: infrarossi, ultravioletti, raggi X, segnali radio. In particolare esistono alcuni oggetti che sono particolarmente luminosi nella frequenza radio. In questa categoria rientrano le radio galassie, i quasar e i blazar, con questi ultimi che di fatto sono nuclei di galassie. Andiamo, però, con ordine partendo dai quasar.
I quasar, dalla contrazione di QUASi-stellAR radio source, letteralmente radiosorgente quasistellare, quindi in un certo senso la radio stella dei Buggles, sono nuclei galattici attivi estremamente luminosi, all'interno dei quali si trovano buchi neri supermassicci con masse di milioni di miliardi di volte quella del Sole. Il gas che circonda questi buchi neri, in caduta, rilascia grandi quantità di energia elettromagnetica, sia nel visibile sia nelle frequenze radio: d'altra parte i primi quasar vennero osservati sul finire degli anni Cinquanta del XX secolo proprio da alcuni radio telescopi.
Anche i blazar sono, come i quasar, dei nuclei galattici con al centro un buco nero, ma come le radio galassie sono caratterizzati dall'avere dei getti di materia e luce perpendicolari al disco di accrescimento, ovvero il piano lungo il quale orbita la materia in caduta nel buco nero al centro.
Questi getti, detti relativistici poiché la materia viene sparata nel vuoto cosmico a velocità prossime a quella della luce, sono costituiti da leptoni e adroni, ma non se ne conosce esattamente la composizione. Il motivo è abbastanza semplice: l'emissione radio è compatibile con l'emissione di radiazione di sincrotrone, caratteristica tipica degli elettroni che si muovono di moto circolare sotto l'influenza di forti campi magnetici. D'altra parte tali getti appaiono neutri, il che implica la presenza di particelle di carica positiva, ovvero protoni (che sono adroni) e positroni (che sono leptoni). Allo stato attuale non è, però, possibile distinguere tra i contributi leptonico e adronico ai getti, per cui non possiamo fare altro che continuare a studiarli, migliorando le tecniche di rilevazione.

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