Stomachion

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sabato 23 novembre 2024

Cacciatori di cadaveri: nel segno di Stephen King

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Ciò che mi ha spinto ad acquistare il primo tankobon di Cacciatori di cadaveri, manga di Homui Yamazaki che avrà, come già annunciato, quattro uscite, è stato proprio il soggetto della storia, così kingiano. Abbiamo, infatti, un gruppo di 4 ragazzi delle medie che intraprendono un vaggio in bicicletta seguendo i tralicci della line aelettrica giapponese alla ricerca di una loro amica scomparsa due anni prima.
La storia, che alterna momenti di leggerezza, ad altri di azione, ad altri ancora di "scoperta", sia per i lettori sia per i protagonisti, giunti al secondo tankobon si sta rivelando un'ottima storia di genere thriller in cui si inizia a intravedere un complotto che nasconde una specie di delirio collettivo molto simile a quello tipico delle sette religiose.
Se tutto sommato siamo di fronte a un manga dalla struttura classica come composizione della pagina, ma anche come tratto (anche se in diverse pagine ho la netta sensazione di una vicinanza di tratto, ma anche di composizione della scena e recitazione dei personaggi, con Eduardo Risso), Yamazaki comunque riesce ad approfondire un po' tutti i personaggi coinvolti, anche semplicemente con poche battute, come accade con i più enigmatici, oppure con un lavoro più approfondito come nel caso dei 4 giovani protagonisti della vicenda. Interessante, poi, l'uso delle tecnologie odierne, in particolare gli smartphone con tutte le implicazioni legate all'uso dei social: in questo caso il mangaka riesce a mettere ben in evidenza pregi e difetti di questi strumenti, soprattutto se messi in relazione con la particolare indagine che i 4 ragazzini stanno portando avanti, non senza pericoli.

sabato 17 febbraio 2024

Magia dalle stelle

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Gamma Draconis, anche nota come Eltanin, a differenza della sua designazione, è la stella più brillante della costellazione del Dragone. Generalmente in astronomia la stella più brillante è indicata con alpha e, da qui in poi, via via a scendere verso le meno luminose. Distante da noi poco più di 154 anni luce, è la protagonista dell'omonimo manga francese di Benoist Simmat ed Eldo Yoshimizu, di cui avevo già scritto relativamente alla sua opera da autore completo Hen Kai Pan.
La storia, che si svolge tra Londra e Tokyo, è un thriller magico o mistico. A differenza, per esempio, di un film come La nona porta, in questo caso i poteri mistici sono reali e ben presenti nel corso della vicenda, che ha una trama in alcuni aspetti simile a Black Monday di Jonathan Hickman e Tomm Coker. I protagonisti del manga, infatti, devono confrontarsi con una specie di confraternita rivale costituita da ricchi magnati che vogliono sfruttare la magia per mantenere il loro potere sul mondo e anzi, aumentarlo.

mercoledì 6 dicembre 2023

Il diavolo nella cattedrale

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Il romanzo d'esordio di Frank Schatzing, Il diavolo nella cattedrale, arriva dopo il suo best seller, Il quinto giorno, pratica spesso utilizzata dagli editori italiani cui non fece eccezione nemmeno Dan Brown.
Il romanzo, un poderoso volume di 450 pagine, può essere tranquillamente classificato come giallo storico, ricco comunque di elementi presi dal noir e dall'hard boiled. Il protagonista è Jacop detto la volpe per via dei capelli rossi. E' un ladruncolo che vivacchia per le strade della Colonia del 1260 e assiste alla morte di Gerhard Morart, versione romanzata di Mastro Gerardus, l'architetto che progettò la cattedrale della cittadina tedesca. E che non morì nel 1260 ma undici anni più tardi.
E' proprio la sua presenza imprevista, che rischia di portare alla luce un complotto politico dietro la morte dell'architetto, a fornire il motore della vicenda, un lungo inseguimento quasi senza respiro tra l'assassino, che ha uno sguardo paragonato da Jacop a quello del diavolo, e lo stesso giovane, personaggio tratteggiato da Schatzing come in fuga continua, dalle forze dell'ordine di Colonia, dall'assassino stesso e, in ultima istanza, da se stesso.
Nel corso della storia, però, Jacop trova dei compagni di viaggio che lo aiutano: il tintore Goddert, la sua giovane e affascinante figlia Richmodis, e soprattutto Jaspar, un monaco erudito che ricorda non poco il Guglielmo da Bskerville de Il nome della rosa di Umberto Eco.
E d'altra parte Il diavolo nella cattedrale, per accuratezza storica, atmosfera e ritmo narrativo (nonostante la foliazione, si lascia leggere in pochi giorni), è paragonabile proprio al romanzo del grande scrittore italiano.

venerdì 23 settembre 2022

Non c'è nulla di più sicuro della propria casa

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Oggi il rientro a casa è stato delirante. Milano era piuttosto caotica, tra una manifestazione in superficie e la metro presa d'assalto dai tifosi che si recavano alla partita a San Siro, partita che ovviamente ho scoperto quando ho provato a prendere la metropolitana come mezzo alternativo per avvicinarmi a casa. Così, grazie al lungo e tortuoso tragitto fatto, direi che non sono stato più contento di essere ritornato a casa, anche se, ovviamente, è solo una casa in affitto. E per la contentezza ho deciso di affrontare la visione di un presunto film horror, Aftermath. Orrori dal passato.
La pellicola, del 2021, di Peter Winther, viene infatti classificata come horror e casa stregata o infestata o qualcosa del genere. E in effetti ha anche le premesse di un qualcosa del genere, visto che la casa in cui il film è ambientato è stata il teatro di un omicidio-suicidio. Il primo elemento diciamo così sconvolgente è che qualcuno, pur sapendo del tragico evento, decide di acquistarla. E il secondo è che il marito di quella che la sta vendendo, vorrebbe tirare sul prezzo. Verso l'alto. Come se aumentando il prezzo sarebbe in grado di trovare un compratore interessato.
L'altra premessa alla storia è che la coppia che sta acquistando è in crisi e ha deciso (più o meno di comune accordo) di acquistare una nuova casa, nella speranza che cambiare ambiente possa giovare al rapporto di coppia. E certamente il teatro di un omicidio può essere utile in questa impresa.
Dopo un inizio che in qualche modo può far pensare a una casa infestata e, quindi, a un horror vero e proprio, alla fine si scopre di essere stati i testimoni di ben due thriller innestati uno dentro l'altro. Uno basato su una storia vera, una coppia che ha acquistato una casa ed è stata tormentata dalla persona a cui avevano "soffiato" la casa. E l'altro basato sul Fantasma dell'opera. Che poi sarebbe stato anche interessante avere quest'ultimo punto di vista sin dall'inizio, solo che lo scopri alla fine che il film è in parte basato su una storia che ha una forza narrativa che la pellicola di Winther se la sogna. Con questo non dico che alla fine non possa andar bene per passare un paio d'ore su Netflix, ma sappiatelo: non è una pellicola horror.

venerdì 10 settembre 2021

Ragazza dolce

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Per certi versi Sweet girl diretto dal debuttante Brian Andrew Mendoza può essere paragonato a IL fuggitivo di Andrew Davis con un sontuoso Harrison Ford. In questo caso, però, in fuga troviamo Jason Momoa nel ruolo di Ray Cooper e Isabela Merced che interpreta la figlia Rachel.
La storia inizia con una famiglia, quella di Ray, in gita in mezzo alla natura. Poi il ritorno in città e la scoperta del cancro nella moglie, Amanda. Inizia un percorso in sopedale fatto di sofferenza e attesa. Poi una nuova cura in cui Amanda viene inserita. E infine il colpo gobbo: la cura ritirata. Per Amanda non c'è più speranza.
E' qui che inizia la rabbia e la disperazione di Ray, che arriva persino a minacciare l'amministratore delegato della ditta farmaceutica: l'uomo è in televisione al telegiornale, e Ray chiama e gli riversa addosso tutta la sua rabbia dopo che il tizio mostra tutta la sua ipocrisia.

martedì 13 luglio 2021

Black Spot: Una zona bianca in mezzo ai boschi

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Per non so quale motivo, quando la serie franco-belga Zone blanche arriva in Italia, si decide di mantenere il titolo in inglese con cui la serie viene distribuita, Black spot, che non mi sembra altrettanto evocativo del titolo originale.
Dettagli di titolo a parte, la serie è ambientata a Villefranche, un'inesistente cittadina in mezzo alle montagne (forse le Ardenne?), circondata da una foresta. L'inesistenza della cittadina permette agli autori di costruire una sottotrama interessante che lega la cittadina a una leggenda dell'Antica Roma che viene sviluppata nella seconda stagione, ma gli elementi fondamentali della serie hanno poco a che fare con la storia. L'ambientazione, infatti, è moderna e la protagonista della serie è Laurène Weiss, interpretata da Suliane Brahim, capo della locale gendarmeria e con un passato tormentato, anch'esso approfondito nel corso della serie. Ciò che si sa all'inizio è che è stata rapita in gioventù e tenuta nascosta nella foresta, da cui è tornata improvvisamente con due dita della mano sinistra in meno. E questo è probabilmente il motivo principale, oltre all'ovvio dovere dovuto al ruolo rivestito, per cui Laurène ogni notte batte la foresta alla ricerca della scomparsa figlia del sindaco, Bertrand Steiner, interpretato da Samuel Jouy.

giovedì 7 giugno 2018

Una signora di nome Agatha

Per l'occasione della visione in televisione (un po' di mesi fa) in un’unica soluzione dello sceneggiato televisivo in due parti Dieci piccoli indiani, ho recuperato un volume con 4 romanzi di Agatha Christie che attendeva da qualcosa come dieci anni per essere letto.
Definizione del noir
Prima di iniziare a esaminare i romanzi presenti nella raccolta di cui sopra, vorrei concentrarmi su una definizione di noir. La motivazione di tale scelta è dettata essenzialmente dal fatto che i romanzi presentati nelle pagine del volume sono, a mio giudizio, dei veri e propri noir, a differenza, ad esempio, delle serie che coinvolgono Miss Marple o Hercule Poirot.
Il noir viene considerato sottogenere dell'hard boiled e spesso con esso confuso, tanto che molti romanzi hard boiled sono classificati come noir (sebbene negli ultimi anni si tende a utilizzare il termine noir come sinonimo del più generico giallo, o del thriller per usare il termine generico inglese). Per noir si intende un romanzo di genere giallo che si concentra sul colpevole, sulla vittima, sull'approfondimento psicologico dei personaggi, sull'atmosfera, mentre per hard boiled si intende essenzialmente il giallo d'azione. È una definizione che mi trova fondamentalmente d'accordo e in questo senso almeno due dei romanzi della raccolta sono squisitamente noir, mentre gli altri due presentano dei forti elementi noir, pur ricadendo anche nella categoria dei polizieschi grazie alla presenza delle autorità competenti.
Dieci piccoli indiani
Il romanzo si basa sulla filastrocca popolare statunitense Dieci piccoli indiani (Ten little indians) che nella versione della Christie diventa Dieci piccoli negretti (Ten little niggers). L'edizione statunitense cambia il titolo del romanzo in And Then There Were None (E nessuno ne restò), verso conclusivo della filastrocca.
La filastrocca è abbastanza semplice: otto persone vengono invitate da un personaggio misterioso, tale signor Owen, che non hanno mai visto, su un'isola, Nigger Island, presso la sua villa. All'arrivo gli otto trovano ad attenderli i due servitori assunti da Owen per l'occasione più o meno con le stesse misteriose modalità con cui ha invitato i suoi ospiti.
Dopo la spettrale cena inaugurale, dove una misteriosa voce su un disco del grammofono lancia precise accuse a ciascuno dei presenti, i dieci precari abitanti di Nigger Island iniziano a morire. Uno alla volta.
Come giallo Dieci piccoli indiani non è particolarmente complicato e determinare l'identità del misterioso signor Owen è abbastanza semplice: sin dall'inizio i sospettabili non sono molti e man mano che le informazioni si accumulano, il quadro diventa sempre più chiaro. Gli elementi caratteristici del romanzo, invece, sono tipicamente noir: la vicenda è narrata in un'atmosfera gotica, oscura e pesante, quasi opprimente, mentre la scrittrice scava nell'animo dei protagonisti, per alcuni con poche e semplici immagini, per altri approfondendone la storia nel corso di tutto il romanzo. In questo senso emergono, quasi come due opposti nella scala dei negativi, Philip Lombard, il personaggio più trasparente tra tutti, e Vera Claythorne, personaggio al limite della follia. La Christie, inoltre, si permette di giocare in un paio di occasioni con descrizioni splatter o quasi, realizzando alla fine un romanzo che utilizza buona parte degli stili del genere omnicomprensivo del brivido.