
La pellicola, del 2021, di Peter Winther, viene infatti classificata come horror e casa stregata o infestata o qualcosa del genere. E in effetti ha anche le premesse di un qualcosa del genere, visto che la casa in cui il film è ambientato è stata il teatro di un omicidio-suicidio. Il primo elemento diciamo così sconvolgente è che qualcuno, pur sapendo del tragico evento, decide di acquistarla. E il secondo è che il marito di quella che la sta vendendo, vorrebbe tirare sul prezzo. Verso l'alto. Come se aumentando il prezzo sarebbe in grado di trovare un compratore interessato.
L'altra premessa alla storia è che la coppia che sta acquistando è in crisi e ha deciso (più o meno di comune accordo) di acquistare una nuova casa, nella speranza che cambiare ambiente possa giovare al rapporto di coppia. E certamente il teatro di un omicidio può essere utile in questa impresa.
Dopo un inizio che in qualche modo può far pensare a una casa infestata e, quindi, a un horror vero e proprio, alla fine si scopre di essere stati i testimoni di ben due thriller innestati uno dentro l'altro. Uno basato su una storia vera, una coppia che ha acquistato una casa ed è stata tormentata dalla persona a cui avevano "soffiato" la casa. E l'altro basato sul Fantasma dell'opera. Che poi sarebbe stato anche interessante avere quest'ultimo punto di vista sin dall'inizio, solo che lo scopri alla fine che il film è in parte basato su una storia che ha una forza narrativa che la pellicola di Winther se la sogna. Con questo non dico che alla fine non possa andar bene per passare un paio d'ore su Netflix, ma sappiatelo: non è una pellicola horror.
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