Stomachion

lunedì 5 settembre 2022

Topolino #3484: Si salvi chi può

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Mi dispiace aver pubblicato con un giorno di ritardo la recensione del Topolino attualmente in edicola, ma ho sistemato con un certo ritardo il video abbinato al terzo episodio di Minaccia dallo spazio e, come i due precedenti, pubblicato sul mio canale Peertube. La storia di Francesco Vacca e Casty continua a restare convincente sia per il ritmo sia per la gestione delle interazioni tra i personaggi. Il titolo della recensione, però, è un riferimento a due fughe eccellenti dalla Terra, quella di Cuordipietra Famedoro, che si invola verso un planetoide privato costruito per salvare le sue sostanze (ed eventualmente vendere l'accesso ad altri ricconi terrestri) e quella di Macchia Nera, che irrompe presso la Calisota Space Agency dove è pronto sulla rampa di lancio il PdPioneer, l'astronave ideata da Archimede per raggiungere Marte in 9 giorni. In questo caso è decisamente molto stuzzicante vedere Casty disegnare Macchia Nera con indosso la mitica armatura Darkenblot: speriamo ritorni in futuro e, soprattutto, che riesca a integrarsi senza troppi conflitti con la visione di Marco Nucci del nemico di Topolino.
A proposito di quest'ultimo, molto toccante la scena in cui si saluta con Minni poco prima della sua partenza verso il pianeta ramingo: sa tanto di Armageddon, devo dire! Unico neo in tutto questo è l'assenza di almeno una paginetta di riflessione da parte di Minni, che vediamo ritornare ad abbracciare Topolino, dopo averlo abbandonato nel corso dell'episodio precedente.
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Sul pianeta ramingo in se, mentre ho già detto e scritto un po' di cose settimana scorsa che sono arrivate al limite dell'involontario spoiler: i cattivi direbbero che Vacca è stato un po' scontato, ma non mi pare di ricordare molte soluzioni fantascientifiche simili a quella con cui si chiude il terzo episodio: sono più io che sin dai tempi del Pianeta ramingo avevo intuito dove la storia sarebbe andata a parare. Altre cose, invece, me le riservo per il finale della saga, e sono forse le più importanti perplessità scientifiche sulla faccenda. Sul tempo, invece, come ascolterete nel video qui sotto, pur se non l'ho esplicitato, ho fornito un'interpretazione in linea con quella di Ilya Prigogine. Diciamo che l'interpretazione di Pippo della spiegazione di Atomino è forse il modo più diretto di spiegare la faccenda senza perdersi in eccessive spiegazioni dettagliate. Non è detto che non dedicherò un video più accurato sul tempo in futuro.
Questo ottimo terzo episodio anche questa settimana viene affiancato da una seconda storia di Vacca, sempre disegnata da Simona Capovilla. In questo caso la storia si concentra sulla costruzione da parte di Newton di un rigeneratore soporifero, un aggeggio in grado di ridare a chi lo indossa in testa le energie consumate. E' una storia che avviene tra gli spazi bianchi delle vignette della storia precedente e ha le tipiche caratteristiche di una storia del Newton che compare ormai da diverso tempo su Topolino, ricca di gag e con la classica situazione che sfugge un po' di mano al geniale nipote del geniale inventore paperopolese. In effetti, in questo caso, più che l'invenzione a sfuggire al controllo è proprio Newton!
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Il numero, infine, si chiude con una nuova storia del nuovo ciclo paperingio. I pirati di Tangheria, come sempre di Carlo Panaro e Marco Palazzi, è una storia in due tempi (che ora si chiamano episodi...), in cui si uniscono le atmosfere della saga cavalleresca di Carlo Chendi e Luciano Bottaro con quelle della saga piratesca, sempre dei due autori, ideata come parodia dei romanzi pirateschi di Emilio Salgari. La storia, che scorre con un buon ritmo, forse avrebbe meritato qualche gag in più. Da notare la presenza di un personaggio che, in qualche modo, ricorda Moby Duck.

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