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sabato 17 settembre 2022

Superman: La saga di Supergirl

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Con il 20.mo volumetto del Superman di John Byrne, le storie dell'autore canadese realizzate per le serie regolari del primo dei supereroi giungono a conclusione. In particolare il volumetto ristampa Adventures #444, disegnato da Jerry Ordway e Superman #22, realizzato come autore completo: sono gli ultimi due episodi della Supergirl Saga, l'ultima saga realizzata da Byrne per il personaggio. Completano il volumetto le due storie pubblicate sull'Annual #2, Il progetto Cadmus, che dobbiamo considerare come la prima grande storia di uno degli autori che prese in mano l'eredità di Byrne, Roger Stern, affiancato ai disegni da un kirbyano Ron Frenz, e Pene d'amore... "vite private", storia dello stesso Byrne su Maggie Sawyer e Dan Turpin.
Non è questo, però, l'ultimo volumetto dedicato al Superman di Byrne, visto che a fine mese uscirà il 21.mo dedicato a The world of Krypton, dopo di che si potrà solo sperare che Panini Comics decida di proseguire la serie con il Superman dei suoi eredi. Non sarebbe, in ogni caso, quello l'ultima storia di Byrne con il personaggio, visto che l'autore ha successivamente realizzato una delle opere più interessanti all'interno degli Esleworlds: Generazioni. Non so se, invece, Panini non deciderà di realizzare un'edizione economica sempre in questa collana. Vedremo. Ora, invece, concentriamoci sull'ultima storia di Byrne per il Superman regolare.
Chiudere col multiverso?
Una delle principali anomalie del Superman byrniano fu l'universo tasca della Legione dei Supereroi. La motivazione principale di quella saga era giustificare l'esistenza della Legione nel lontano futuro nonostante il nuovo Superman emerso dopo Crisi sulle Terre Infinite non fosse mai diventato Superboy. La questione, in fondo, ruotava intorno al successo della Legione e alla base di appassionati che la sosteneva. In pratica per la DC Comics si rivelava quantomeno complicato riuscire a riallineare la mitologia della Legione alla nuova continuity.
Dopo la saga che si concluse con la morte di Superboy, Byrne di fatto lasciò la Legione al suo destino, ovvero proseguire le pubblicazioni per ancora qualche altro anno, ma non si era dimenticato dell'universo tasca che aveva ideato appositamente per quel crossover, un universo costituito da appena due pianeti, la Terra e Krypton. E proprio per chiudere i conti con quell'universo che Byrne realizzò la Saga di Supergirl, così nominata sia per l'importanza del personaggio nella saga stessa, sia perché alla fine fu l'unica sopravvissuta di quell'universo tasca. Le sue tracce, come personaggio, si spargono per gli anni successivi tra varie serie, fino a che la DC Comics non le concede una serie da protagonista nel 1996, realizzata da Peter David e Gary Frank.
Gli ultimi due episodi qui ristampati, che in qualche modo riecheggiano della trama del secondo film di Superman, uscito nel 1980, visto che gli avversari dell'eroe si rivelano essere il generale Zod e i suoi accoliti, che hanno soggiogato facilmente la Terra dell'universo tasca, completamente priva di supereroi dopo la morte di Superboy. E qui abbiamo l'evento più significativo della saga: Superman, infatti, di fronte alla minaccia che Zod trovi un modo per arrivare sulla sua Terra dopo aver sterminato tutti gli abitanti della Terra-tasca, decide di uccidere lui, la moglie Mara e Ston-Ar esponendoli alla kryptonite verde, che nell'universo tasca è letale per quei kryptoniani ma non per lui.
E', probabilmente, l'evento che completa in maniera definitiva una versione che, nella mente di Byrne, doveva essere la più realistica possibile del personaggio, e che probabilmente avrebbe inciso in maniera più importante sulla sua caratterizzazione se quella scelta fosse ricaduta su criminali della Terra DC Comics principale.

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