Stomachion

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sabato 1 giugno 2024

La nuova età dell'oro

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La Justice Society e più in generale un po' tutti gli eroi principali della golden age, ovviamente le loro identità segrete, stanno rivivendo negli Stati Uniti un ritorno di fiamma sui comic book. A rilanciarli è stato, in particolare, il one shot The New Golden Age e, soprattutto, la nuova serie della JSA, il tutto scritto da Geoff Johns con l'appoggio di diversi disegnatori, su tutti il veterano Jerry Ordway e il talentuoso Mikel Janin, che era arrivato all'attenzione del grande pubblico fumettistico alcuni anni fa con la spionistica Grayson.
Johns, che nel corso della sua carriera si è spesso dimostrato un appassionato dei personaggi della golden age, è stato infatti uno dei principali scrittori delle precedenti testate dedicate alla JSA, e spesso a fatto incrociare le strade del supergruppo più longevo dei comics anche con la Legione dei Supereroi, cosa che sembra avverrà anche in questa nuova incarnazione (in effetto ho spoilerato i volumi non ancora tradotti in italiano!). D'altra parte proprio il lavoro di Johns con i personaggi più classici è quello che personalmente trovo il più convincente in assoluto, per cui mi sentivo abbastanza tranquillo nell'acquisto di questo primo volume dedicato alla nuova Justice Society (che poi Justice Society America non si può proprio sentire...). E in effetti le attese non sono state... disattese!

sabato 17 settembre 2022

Superman: La saga di Supergirl

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Con il 20.mo volumetto del Superman di John Byrne, le storie dell'autore canadese realizzate per le serie regolari del primo dei supereroi giungono a conclusione. In particolare il volumetto ristampa Adventures #444, disegnato da Jerry Ordway e Superman #22, realizzato come autore completo: sono gli ultimi due episodi della Supergirl Saga, l'ultima saga realizzata da Byrne per il personaggio. Completano il volumetto le due storie pubblicate sull'Annual #2, Il progetto Cadmus, che dobbiamo considerare come la prima grande storia di uno degli autori che prese in mano l'eredità di Byrne, Roger Stern, affiancato ai disegni da un kirbyano Ron Frenz, e Pene d'amore... "vite private", storia dello stesso Byrne su Maggie Sawyer e Dan Turpin.
Non è questo, però, l'ultimo volumetto dedicato al Superman di Byrne, visto che a fine mese uscirà il 21.mo dedicato a The world of Krypton, dopo di che si potrà solo sperare che Panini Comics decida di proseguire la serie con il Superman dei suoi eredi. Non sarebbe, in ogni caso, quello l'ultima storia di Byrne con il personaggio, visto che l'autore ha successivamente realizzato una delle opere più interessanti all'interno degli Esleworlds: Generazioni. Non so se, invece, Panini non deciderà di realizzare un'edizione economica sempre in questa collana. Vedremo. Ora, invece, concentriamoci sull'ultima storia di Byrne per il Superman regolare.

sabato 20 agosto 2022

Superman: Irrompe Supergirl

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Il 19.mo volumetto della raccolta del Superman di John Byrne si apre con una storia a metà strada tra un mini-crossover e un team-up con la Doom Patrol. La storia inizia sull'albo del supergruppo più scalcinato dei supereroi, Marvel inclusa. La storia scritta da Paul Kupperberg e disegnata da Eric Larsen, vede la Doom Patrol incrociare la sua strada con Metallo per un qualcosa di simile a un disguido nella spedizione di pezzi che il criminale ha illegalmente introdotto all'interno della Lexcorp. Dopo questa prima parte, dove Superman entra in gioco solo nel finale (e per fortuna, visto quanto poco ho gradito il tratto di Larsen per la maggior parte dei lineamenti dei personaggi), si passa sulle pagine di Superman #20, interamente realizzato fda Byrne. Oltre a una evidente differenza qualitativa nel tratto e nelle movenze dei personaggi, molto più plastici, anche la storia ne guadagna, visto che a gestire i riferimenti alla sottotrama si Supergirl è lo stesso Byrne. Si trovano infatti alcune incongruenze tra la storia uscita su Doom Patrol #10 e il resto degli albi di Superman. Poca cosa, in ogni caso, soprattutto considerando la maggior parte delle storie come una specie di fill-in fino alla storia conclusiva.

sabato 6 agosto 2022

Superman: Ritorno a Krypton

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Ero riuscito più o meno a riallinearmi, e poi eccomi di nuovo in ritardo, non con la scrittura dell'articolo, ma proprio con la lettura. Poi ho recuperato sia il 18.mo, sia il 19.mo volumetto della raccolta da edicola del Superman di John Byrne e così eccomi qui per "parlare" del primo di questi due volumetti, quello in cui l'autore canadese riporta il primo dei supereroi sul suo pianeta natale. O qualcosa del genere. Prima, però, di immergerci nella storia byrniana, torniamo un po' indietro nel tempo.
Desideri e storie immaginarie
Era il 1994. La Play Press aveva in mano le licenze per la pubblicazione dei supereroi DC Comics e, per riproporre alcuni classici di questi personaggi, aveva sperimentato con Superman una miniserie in tre albi dal significativo titolo de Le più grandi storie di Superman, tratto dal più o meno omonimo progetto originale. Era una raccolta antologica di storie provenienti da varie epoche del personaggio e di quei tre albi sono riuscito a recuperarne solo due, tra cui proprio il primo numero contenente due storie particolari in cui, in modi differenti, Superman si ritrova su Krypton.
La prima storia, La ragazza d'acciaio di Otto Binder e Dick Sprang pubblicata su Superman #123 del 1958, vede l'esordio di Supergirl, anche se tecnicamente è più una sua proto-versione. Questo equivalente femminile di Superman, infatti, è generato da un totem magico in possesso di Jimmy Olsen in grado di esaudire tre desideri del suo possessore. E il primo desiderio di Jimmy è proprio dare a Superman una Supergirl in grado di aiutarlo.
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sabato 25 giugno 2022

John Byrne e George Perez: L'appuntamento del secolo

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Più o meno contemporaneamente all'inizio del Superman di John Byrne, un altro grande fumettista iniziava a curare come autore completo l'altra colonna della trinità DC Comics. Nel 1987, infatti, dopo aver magistralmente disegnato Crisis on Infinite Earths George Perez prendeva in mano la serie dedicata a Wonder Woman, che, come Superman, ripartiva dal primo numero.
I due personaggi si sarebbero incontrati, sostanzialmente per la prima volta nell'era post-Crisis nel corso del crossover Legends durante il quale Darkseid prova a prendere il controllo della Terra e a distruggere la reputazione dei suoi campioni. Perez, ad ogni modo, non affronta il tema del rapporto tra Wonder Woman e Superman fino a Wonder Woman #15, che si apre con un sogno di Diana in cui Superman compare come una sorta di dio, ammantato di una luce così forte da squarciare le nubi, mentre il mantello drappeggia intorno a lui come il mantello di Hermes (non l'ho scelto a caso). Il sogno finisce con i due che si baciano e Diana che si sveglia di soprassalto. Perez in quel periodo si fa assistere al disegno da altri artisti: realizza il soggetto e il layout delle pagine, mentre (evidentemente realizza in forma disegnata) la sceneggiatura è affidata a Len Wein, ma in particolare proprio questa scena iniziale Perez decide di realizzarla in prima persona. Capiremo a breve come mai.
Ad ogni modo su questo e sul successivo #16 inizia una storia in due parti con la sfida contro Silver Swan, versione post-Crisis di un personaggio ideato da Roy Thomas e Curt Swan nel 1982 sulle pagine di Wonder Woman #288. Alla fine della storia in due parti Perez in qualche modo chiude il cerchio raccontando di come la giovane Diana ottiene un primo appuntamento con Superman. L'ultima pagina dell'albo, però, mostra un Olimpo sotto attacco, mentre Hermes svolazza tra le colonne evitando i colpi. Almeno fino a che non viene abbattuto da uno di essi e cade sul suolo olimpico privo di sensi.
Per capire cosa è successo a Hermes e all'Olimpo e, soprattutto, come andrà il primo appuntamento tra Superman e Wonder Woman bisogna andare su una delle testate a fumetti più longeve del panorama supereroistico: Action Comics #600.

sabato 23 aprile 2022

Superman: Salvare la Terra

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Il 15.mo volume della ristampa del Superman di John Byrne non presenta alcuna storia tratta dal serial principale, ma segna il quasi esordio in era post-Crisis di uno storico avversario di Superman e un lungo speciale con un disegnatore ospite fondamentale per la storia del personaggio. Andiamo, però, con ordine, partendo da Adventures #438, disegnato come sempre da Jerry Ordway, con l'arrivo della versione byrniana di Brainiac.
Il fumettista canadese, sempre in veste di sceneggiatore su Adventures, propone una versione particolare dello storico avversario di Superman: sempre uno scienziato megalomane proveniente dal pianeta Colu, ma in questo caso il suo viaggio nello spazio viene apparentemente realizzato come pura coscienza. E giunge sulla Terra in questo modo, infestando la mente di un mentalista e illusionista, MIlton Fine, Lo stupefacente Bariniac, artista da circo. La presa della mente aliena di Brainiac, però, diventa così forte che Milton non può fare a meno di scatenare i suoi poteri mentali, e così Superman è costretto a intervenire. La sfida, però, è in un certo senso impari e non sarà Superman a concluderla, elemento già di per sé piuttosto inusuale. Inoltre il finale inquietante promette l'arrivo sulla Terra del Brainiac che ormai conosciamo bene, quello con l'impianto cerebrale sulla testa.
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sabato 19 marzo 2022

Superman: Le molte facce di John Byrne

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Il 14.mo volume della ristampa tascabile del Superman era John Byrne è abbastanza significativo poiché presenta in un unico albo quattro differenti facce narrative del fumettista canadese. Abbiamo infatti la fantascienza, la politica, il romance e l'horror. Inoltre le prime due storie presentano ancora delle connessioni con il crossover Millennium, in quel periodo avviato verso la sua conclusione. In particolare il Superman #14 gioca un ruolo importante all'interno del crossover, tanto che nel corso della sua prima pubblicazione italiana, sul seminale Justice League della Play Press (l'albo che raccolse le avventure della mitica JLA di Giffern e De Matteis), questo fu uno dei pochi tie-in a venire pubblicati a fianco della miniserie principale.
La storia è abbastanza semplice e racconta dell'inseguimento del Gran Maestro dei Menhunter da parte di Superman e Lanterna Verde. Il robot malvagio è alla ricerca dei Guardiani dell'Universo e delle loro equivalenti femminili, le Zamaron, rifugiatisi in una dimensione parallela per raccogliere le energie e preparare una nuova era per l'universo. Byrne, dunque, rompendo un po' con la struttura con cui aveva impostato Superman e Acrtion Comics, propone il tie-in con Millennium su Superman.
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Nella storia Byrne propone alcune trovate interessanti, anche sotto un'ottica scientifica. Innanzitutto mescola un po' le carte giocando con la non perfetta comprensione della fisica di frontiera da parte del lettore citando la meccanica quantistica e lasciando intendere al lettore che Superman e Lanterna Verde si trovano in una dimensione dove quest'ultima ha un'influenza anche a livello macroscopico. Per dare un senso di spaesamento, Byrne crea immagini psichedeliche, ma soprattutto dissemina il percorso dei due supereroi di una serie di poligoni regolari con un numero di lati crescente.
Altro punto scientificamente interessante è, poi, la trappola congegnata dal Gran Maestro contro Superman. In questo caso il robot intrappola il supereroe sotto una gran quantità di macerie, al cui centro si trova un marchingegno in grado di generare un campo gravitazionale. Questo spinge Superman a scavare letteralmente in tondo, almeno fino a che non si rende conto della cosa. A quel punto è facile per un supereroe in grado di compiere un volo suborbitale sfuggire al campo gravitazionale artificiale, che non potrebbe in ogni caso essere paragonato con quello di un pianeta.
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Anche la seconda storia dell'albo, Punti di vista, è legata a Millennium, ma non è fondamentale per il crossover, e così Byrne la sfrutta per in qualche modo chiudere i conti con il Superman di Wolfman. La storia, infatti, esce su Adventures #437 disegnata da Jerry Ordway, e si occupa di Gangbuster. L'eroe urbano introdotto proprio da Wolfman sfida Contractor, l'ennesimo criminale armato da Luthor per mettere in difficoltà Superman. La storia non finisce bene per nessuno dei due, però gli elementi interessanti dell'albo sono altri.
Innanzitutto la struttura della storia, che propone in pratica due storie che si sviluppano su strisce orizzontali, una sopra l'altra. Questo permette di confrontare la versione che fornisce Luthor della storia, in cui Superman sostituisce Gangbuster, confermando qualora ce ne fosse bisogno l'ossessione del miliardiario nei confronti del kriptoniano, e la versione di Lois Laine, raccontata nel suo articolo per il Daily Planet. E soprattutto quest'ultima versione presenta alcuni elementi decisamente molto interessanti. Da una parte abbiamo Contractor, che assalta un cinema per rapire Lois con il solo scopo di attirare Superman allo scoperto. Dall'altra abbiamo gli abitanti di Metropolis, che soprattutto con l'arrivo di Ganbuster, trovano il coraggio di resistere a Contractor e aiutare l'eroe a tenere testa contro il criminale.
E' una storia di fine anni Ottanta, però se ci vedete un qualche parallellismo con l'invasione dell'Ucraina dei nostri giorni, non siete gli unici.
Il resto del numero è, come si suol dire, una sorta di esercizio di stile. Su Action Comics #597 Byrne propone un confronto tra Lois e Lana Lang in quel di Smallville. Da un lato l'ispirazione, come ben mostrato dalla copertina, è quella delle storie di genere romance, dall'altro il fumettista canadese cerca sia di ribadire l'importanza di Lois nella vita di Clark Kent, e quindi di Superman, sia di complicare la storia tra i due.
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Dal punto di vista grafico l'albo sembra studiato per omaggiare Kurt Schaffenberger, come ricorda lo stesso Giorgio Lavagna nei redazionali. Non solo la copertina richiama esplicitamente il tratto di Scahhenberger, ma anche all'interno il tratto di Byrne sembra avvicinarsi alla linea dell'epoca, forse anche per merito dell'inchiostratore Leonard Starr.
Infine con Ali su Superman #15 arriva l'horror, ma non solo. Byrne, infatti, approfondisce un po' di più la storia di Maggie Sawyer, raccontandoci del suo matrimonio fallito e della figlia che è scappata per raggiungerla a Metropolis. La ricerca della figlia di Maggie da parte di Superman si incrocia con un nuovo criminale in città, l'orrorifico Skyhook, che cerca, guarda un po', di controllare i bambini di Metropolis. Altro elemento interessante è come Byrne lasci intuire, senza dirlo esplicitamente, che il cuore di Maggie Sawyer ora è occupato da una donna, portando avanti con il suo tipico garbo un argomento che in altri modi avrebbe semplicemente creato scandalo senza fornire al lettore quella sensazione di normalità che invece è presente nella scena byrniana. Dal punto di vista estetico, infine, la combinazione di Byrne con Karl Kesel sembra un tipico albo di Spawn, forse un po' meno oscuro. Anzi, mi correggo: è un albo di Spawn a ricordare i fumetti horror di Byrne!

sabato 5 febbraio 2022

Superman: L'ora del... Millennium

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E' un numero tutto Byrne il 13.mo volumetto della ristampa dei Superman post-Crisis. La storia d'apertura, Il fantasma di Superman, vede l'azzurrone affrontare Silver Banshee in un team-up pubblicato su Action Comics #595 con J'onn J'onzz, il Martian Manhunter, il personaggio che, a voler essere pignoli, è da considerarsi come il vero punto di inizio della silver age.
John Byrne, invece, gioca con un soggetto che oscilla tra silver e golden age, con Superman che muore, o quanto meno che viene portato da Silver Banshee in una condizione fisiologica simile alla morte, e quindi deposto in una bara di vetro, come in Superman #149 del 1961, storia immaginaria di Jerry Siegel e Curt Swan in cui Luthor riesce a uccidere il kryptoniano.
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sabato 8 gennaio 2022

Death Metal: Armageddon Blues

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Più che al metal il terzo volume di Batman - Deathmetal: Mixtape sembra intriso delle atmosfere malinconiche di un jazz o di un blues, un po' come il titolo della storia con John Constantine protagonista. Scritta da Matthew Rosenberg per i disegni dal tratto cartoonesco di Rob Guillory mette Constantine di fronte a una sua versione oscura se possibile ancora più amorale di lui, non avendo questa alcuna remora a uccidere.
Quello che forse non sapete è che Armageddon blues è un pezzo di una decina di anni fa della band trash metal statunitense Power Trip, riportando così il tutto sui consueti binari metallici!
Non ho, però, intenzione di tediarvi oltre, anche perché i Power Trip non posso dire che mi garbino chissà quanto, per cui mi concentrerò sul volume. Ambientato prima dello scontro finale tra Wonder Woman e il Cavaliere più oscuro sul piano mistico e quello tra gli eroi delle Terre del multiverso classico e gli antieroi delle 52 Terre oscure, racconta delle storie di alcuni dei nostri eroi prima di questo scontro.
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sabato 11 dicembre 2021

Superman: tempo di Annual

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Per l'albo che ristampa il Superman di John Byrne è giunto il tempo di affrontare gli Annual, gli albi speciali annuali delle testate supereroistiche. In particolare sull'11.mo volumetto della ristampa Panini Comics propone gli annual di Action Comics e Superman. Ad affiancare l'autore canadese troviamo ai disegni rispettivamente Arthur Adams e Ron Frenz. Entrambi sono sostanzialmente all'inizio della loro carriera: il primo mostra un tratto relativamente influenzato dalla nuova linea introdotta da Todd McFarlane, con un tratto rotondo che da un lato è particolarmente efficace nella rappresentazione delle figure femminili e delle atmosfere horror dell'episodio.
Frenz, invece, che collabora anche alla storia, ha un tratto ancora un po' distante da quello che gli avremmo visto sfoggiare negli anni Novanta. Sono, comunque, evidenti le due principali fonti ispirative del disegnatore, Wal Simonsons e Jack Kirby.
Anche le due storie, come i due autori, sono quanto di più diverso possiamo trovare. L'annual di Action Comics, proseguendo lo stile team-up della testata, propone l'accoppiata Superman-Batman che deve affrontare una vampira bella e affascinante. Tra l'altro la cosa è pure annunciata nella copertina dell'albo (e poco può farci Panini, visto che è così già con l'annual originale), svelando così il gioco di Byrne nella prima parte della storia in cui cerca di mantenere l'equivoco intorno alla vera natura della ragazza, soprannominata Zanzara. Come notato da Giorgio Lavagna nei redazionali, l'episodio è costruito come un omaggio (a voler essere buoni come Lavagna) a Swamp Thing #40 di Alan Moore, Stephen Bissette e John Totleben. Non mi spingo a fare un confronto tra le due storie (non voglio così male a Byrne, e poi la storia è decisamente molto godibile), ma c'è una frase di Lavagna che mi ha un po' stupito:

sabato 13 novembre 2021

Superman: Città di Luthor

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Nonostante sul 10.mo numero della ristampa del Superman dell'era Byrne sia presente uno dei nemici più assurdi dell'azzurrone, il vero antagonista del volume è, invece, Lex Luthor. Il volumetto, infatti, presenta la conclusione di Guerra di bande con gli ultimi due capitoli, usciti originariamente su Adventures of Superman #433 e #434.
Non è semplice riuscire a realizzare storie di gusto urbano con un personaggio come Superman, ma Marv Wolfman e Jerry Ordway riescono nell'intento con efficacia. La storia, iniziata sul numero precedente, racconta del problema delle bande giovanili a Metropolis, in particolare nel quartiere di Suicide Slum. La trama in pratica riprende un filo narrativo già seminato nelle storie precedenti grazie a Jerry, il figlio ribelle del direttore del Daily Planet, Perry White.

sabato 6 novembre 2021

Superman: Ridere a Metropolis

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Se del Superman #9 di John Byrne si ricorda soprattutto Metropolis 900 miglia, storia di appena 8 pagine, un motivo forse deve esserci. La storia prinicipale del numero, Ridere e morire a Metropolis, racconta del primo tentativo del Joker di compiere un crimine a Metropolis. La storia finisce piuttosto velocemente con l'ovvia sconfitta del pagliaccio del crimine, ma la sensazione è che la sfida lanciata dal Joker sia stata fin troppo semplice da concludere. Insomma una storia che da ben poco credito al Joker, trasformandolo in una minaccia da poco (e quasi per traslato fornendo un parere piuttosto basso anche nei confronti di Batman) e che si segnala per una delle poche uscite social-politiche di Byrne, messa in bocca a Maggie Sawyer, a capo dell'unità dei crimini metaumani di Metropolis:
Nove morti, tutta Metropolis minacciata, e tutto per un pezzo di carbone che ha valore solo perché glielo diamo noi.
Metropolis 900 miglia sono, invece, sette pagine incentrate su Lex Luthor e su come passa il tempo a divertirsi girando per i dintorni della città del domani: tentando donne più o meno povere o disperate a passare un mese con lui in cambio di una cospicua somma di denaro, più che sufficiente per sistemarle a vita. In questo caso Byrne si concentra su una cameriera di una stazione di servizio, mettendo in mostra soprattutto un Luthor molto prossimo all'essere un oscuro Grande Fratello che conosce tutto delle sue "vittime" e come un demone qualsiasi cerca di corrompere le persone che incontra: probabilmente la storia che ha inquadrato il nuovo Luthor post-Crisis più di tutte in assoluto.

sabato 31 luglio 2021

Superman: La via di casa!

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Ho scelto di dare come titolo della recensione del settimo volume della ristampa tascabile del Superman di John Byrne quello di una delle due storie non di Byrne presenti perché in un certo senso un po' tutte le storie sono legate proprio dal concetto del ritorno.
Partiamo proprio da La via di casa!, uscita originariamente su Adventures of Superman #430 e realizzata da Marv Wolfam e Jerry Ordway. I due autori, anche se non lo scrivono esplicitamente, mettono nuovamente sulla strada di Superman il Cerchio. Due membri del gruppo di supercriminali che l'azzurrone deve affrontare, i Fearsome Five, cercano ogni volta di provare a uccidere Superman. E un paio di battute che gli rivolgono possono essere spiegate solo se i due vengono considerati membri del Cerchio.
Lo scontro con i Fearsome Five, però, viene utilizzato da Wolfman per raccontare una piccolo crisi d'identità attraversata dal personaggio, che si mostra molto umano quando mette in dubbio la sua esistenza nel doppio ruolo di Clark Kent/Superman. Come sempre in casi di questo genere a giocare un ruolo fondamentale è la sua famiglia, pà e mà Kent, riuscendo alla fine a conciliare i due aspetti della sua vita complicata.
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martedì 6 luglio 2021

Nello spazio con Superman

Continua la ristampa del Superman di John Byrne, tra avventura e scienza!
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La sesta uscita di DC Best Seller: Superman propone la conclusione della storia iniziata nel numero scorso sul misterioso ritrovamento archeologico, e ben altre due storie realizzate da John Byrne e tratte da Action Comics intervallate da un nuovo capitolo tratto da Adventures of Superman. Prima di affrontare le storie byrniane inizierei proprio da quest'ultima, Vecchi legami di Marv Wolfman e Jerry Ordway.
Lo sceneggiatore di Crisis prosegue con la sottotrama del Cerchio, un misterioso gruppo di esseri mutanti che dopo aver cercato di reclutare Superman nel loro gruppo con le "buone" (un controllo telepatico cui l'azzurrone è riuscito a resistere), ora ha deciso di ucciderlo. L'attacco ideato dal gruppo si va a intrecciare con l'affare personale che Clark Kent sta intrecciando con Cat Grant, giunto a uno stato per cui Clark decide di intervenire nei panni di Superman per aiutare l'affascinante collega. La storia, dunque, approfondisce un altro aspetto del personaggio che non era sfruttato nell'era pre-Crisis come il limite tra Clark Kent e Superman, quella linea sottile dove finisce il primo e inizia il secondo. D'altra parte è lo stesso personaggio a chiederselo nell'ultima vignetta:
Sono Clark Kent o sono Superman? In passato ho evitato di pensarlo, ma ora devo farlo.

sabato 19 giugno 2021

Superman: tra politica e avventura

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Mentre John Byrne si occupava soprattutto di avventura pura (come vedremo a breve), Marv Wolfman e Jerry Ordway sulle pagine di Adventures of Superman realizzavano storie più politicamente impegnate.
Siamo nel 1987. Crisi sulle Terre infinite è ormai alle spalle da un paio d'anni, mentre appena l'anno prima era uscita una delle opere che più di tutte avrebbe cambiato il modo di intendere i supereroi per diversi decenni, Il ritorno del Cavaliere Oscuro di Frank Miller. L'approccio proposto da Miller andava in una direzione meno ingenua e più calata nei tempi attuali. E proprio in quella direzione si stava muovendo Wolfman, facendo interagire Superman con il terrorismo. Il primo racconto del quinto numero di DC Best Seller: Superman è il prosieguo dell'attacco terroristico a Metropolis. In questo caso, però, è Superman che decide di andare direttamente alla fonte, il Qurac. Ovviamente la cosa non è così semplice e banale come un dittatore che vuole ottenere un qualche vantaggio personale e c'è dell'altro: Wolfman e Ordway, infatti, introducono una sorta di mutanti che vogliono in qualche modo cercare di controllare Superman, a quanto pare anche loro per un qualche distorto desiderio di dominio.

sabato 8 maggio 2021

Il ritorno di Superman Classic

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Come avevo scritto in occasione della recensione di Man of Steel, la miniserie di John Byrne che ha riscritto e riaggiornato le origini di Superman subito dopo la conclusione di Crisi sulle Terre Infinite, Dc Best Seller: Superman di John Byrne incomincia sin dal secondo numero a stampare le serie Superman e Action Comics dello stesso Byrne, cui dal terzo numero si affianca The Adventures of Superman di Marv Wolfman, lo scrittore di Crisis, e di un elegante Jerry Ordway. Quest'ultima serie, in effetti, prosegue la numerazione del Superman pre-Crisis, ed è proprio con l'iconica cover di Ordway che si apre il terzo numero dove, più che Byrne, a farla da padrone è proprio Adventures.
Wolfman, infatti, esordisce subito con una storia in due parti che costringe Superman ad affrontare un problema da sempre temuto negli Stati Uniti, ma che si è mostrato solo nel 2001: gli attacchi terroristici provenienti da paesi islamici. La visione di Wolfman del problema specifico è, però, molto americocentrica, fortemente influenzata dalla presenza, all'epoca, di un leader politico come Gheddafi, ritenuto il foraggiatore di molti dei terroristi degli anni Ottana del XX secolo. D'altra parte lo stesso stato terroristico fantastico del Qurac sembra fortemente ispirato proprio alla Libia e mostra l'atteggiamento acritico statunitense (e più in generale occidentale) relativamente alle proprie responsabilità nella creazione di ambienti fertili proprio per la propaganda terroristica.