Ho scelto di dare come titolo della recensione del settimo volume della ristampa tascabile del Superman di John Byrne quello di una delle due storie non di Byrne presenti perché in un certo senso un po' tutte le storie sono legate proprio dal concetto del ritorno.
Partiamo proprio da La via di casa!, uscita originariamente su Adventures of Superman #430 e realizzata da Marv Wolfam e Jerry Ordway. I due autori, anche se non lo scrivono esplicitamente, mettono nuovamente sulla strada di Superman il Cerchio. Due membri del gruppo di supercriminali che l'azzurrone deve affrontare, i Fearsome Five, cercano ogni volta di provare a uccidere Superman. E un paio di battute che gli rivolgono possono essere spiegate solo se i due vengono considerati membri del Cerchio.
Lo scontro con i Fearsome Five, però, viene utilizzato da Wolfman per raccontare una piccolo crisi d'identità attraversata dal personaggio, che si mostra molto umano quando mette in dubbio la sua esistenza nel doppio ruolo di Clark Kent/Superman. Come sempre in casi di questo genere a giocare un ruolo fondamentale è la sua famiglia, pà e mà Kent, riuscendo alla fine a conciliare i due aspetti della sua vita complicata.
E passiamo ora a Byrne e alla storia di copertina, Rampage, uscita sul Superman #7. In questo caso l'eroe deve affrontare una gigantesca picchiatrice che prima crede essere un'aliena, poi Lois Lane e infine la professoressa Kitty Faulkner. Quest'ultima era stat investita dall'esplosione del sistema di energia pulita che stava progettando su cui Lois Lane avrebbe dovuto scrivere un articolo per il Daily Planet. In questo caso abbiamo anche la stranezza di un giornale che bandisce un premio in denaro per un progetto di ricerca nel campo dell'energia pulita cui si propone un team che molto probabilmente ha un budget ben superiore dell'entità, qualunque essa sia, messa in palio dal giornale di Perry White.
A parte ciò, l'altro elemento interessante sta nel modo in cui Superman sconfigge Rampage: assorbendone l'energia. E' qualcosa che abbiamo visto raramente fare a Superman, se non quando deve ricaricarsi sotto i raggi del Sole o nel periodo in cui era un essere (o due!) di pura energia. L'altro elemento interessante è che Superman deve allontanarsi in fretta per scaricare l'enorme quantità di energia assorbita, e lo stesso supereroe non ha ben chiaro se riuscirà a sopravvivere o meno.
Superman, alla fine, scompare per tre giorni, ma cosa è successo in quel periodo lo si scoprirà sul prossimo numero, il cui contenuto è anticipato non solo dalla copertina presente in terza di copertina, ma anche dalla seconda storia non di Byrne dell'albo, peraltro tratta da un serial che apparentemente non ha nulla a che fare con Superman: Legion of Super-Heroes #37. La storia, Un tuffo nel tempo, di Paul Levitz per i disegni di Greg LaRoque e Mike DeCarlo, è il prologo al crossover di Superman con la Legione dei Super-Eroi, il supergruppo del futuro che è stato ispirato dalle gesta di... Superboy! Il problema è che la rielaborazione delle origini di Superman ha cancellato Superboy dal passato e dalla continuity di Clark Kent, quindi la cosa andava in qualche modo sistemata. La storia, e probabilmente anche il crossover, si regge sul fatto che Superboy è in qualche modo riuscito a salvare la sua Smallville dalla riscrittura causata dalla sfida con l'Anti-Monitor nel corso di Crisi sulle Terre infinite. Si prepara, dunque, uno scontro tra Superman e alcune schegge sfuggite a Crisis anche in virtù del loro successo tra i lettori.
E tra queste schegge sfuggite c'è anche Chemo, un supercriminale della golden age, tipico avversario dei Metal Men, androidi ideati da Will Magnus con i poteri e la personalità dei metalli che rappresentano. Byrne, in particolare, gioca con il concetto che la fusione delle Terre alternative non è stata perfetta e qualcosa, o qualcuno, è riuscito a sfuggire e, in qualche modo, a migliorare, diventando una minaccia per l'unica Terra rimasta. In questo caso Chemo è riuscito ad acquisire i poteri di Superman, come raccontato da Byrne nella scena iniziale, che in piccolo ricorda le origini del Joker, così come Rampage ricorda Hulk.
In definitiva quelle imperfezioni all'interno di Crisis dovute alla apparente mancanza di coraggio della dirigenza DC Comics nel proporre un reset completo e generalizzato, vengono ora sfruttate in maniera ottimale e interessante da uno degli autori di punta dell'epoca: è questa la lezione dei grandi maestri!
P.S.: Una cosa bizzarra ma non troppo: la ristampa dell'episodio della Legion presenta alcune pagine di interludio (in totale 6) non ristampate. Anche se così l'episodio resta più concentrato sulla vicenda del viaggio fino a Smallville, trovo la cosa nel complesso poco rispettosa, anche perché almeno un paio delle pagine saltate erano strettamente legate alla vicenda del crossover di prossima pubblicazione..
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