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Gli elementi della storia narrata da Samosata vengono quindi innestati da Enna prima nel Viaggio nella Luna, quindi nelViaggio attraverso l'impossibile, realizzando una seconda puntata che, pur seguendo buona parte dei "quadri" in cui è strutturato il film di Meliès, genera un'opera al tempo stesso nuova e non semplicemente parodica. Il nuovo viaggio nell'universo parallelo scoperto dai paperi parigini di inizio XX secolo, proprio come i protagonisti del cortometraggio del 1904, ha come obiettivo l'atterraggio su quello strano Sole parallelo, che più che a una stella assomiglia a una roccia arroventata. Sulla sua superficie, infatti, è presente in grandi quantità la gravorite, il fantastico metallo in grado di manipolare la gravità che tanto interessa al ricco Paperon de Papériès.
Nella storia Enna introduce due nuovi personaggi, una giornalista interpretata da Paperina e iun intraprendente commerciante interpretato da Filo Sganga. Alla fine risultano due ottime aggiunte, in particolare Filo che dimostra delle potenzialità che normalmente non vengono sviluppate dagli autori disneyani nelle storie usuali. Anche il personaggio interpretato da Paperino presenta una crescita netta nel corso delle pagine, a differenza di Brigitta, che risulta superficiale e poco approfondita, nonostante gli sforzi dello sceneggiatore nel finale di ottenere il risultato contrario.
Come al solito, poi, spettacolari e al tempo stesso eleganti i disegni di Pastrovicchio, che riesce a rendere il suo tratto ancora più dinamico, fluido e vivo, in particolare con le basette di Paperone, ma anche con quelle degli altri personaggi più o meno basettati (Pico e Filo, in effetti!). Ovviamente a questa storia ho dedicato il nuovo video di Disney Comics&Science che trovate qui sotto: Il secondo viaggio di cui volevo parlarvi è quello tradizionale di Topolino e Pippo nell'Argaar. Continua, infatti, con un secondo epispdio La profezia del Cavaliere Scarlatto di Marco Nucci e Cristian Canfailla. I nostri eroi si ritrovano a passare per luoghi già visti nella saga originale di Massimo De Vita, ma soprattutto hanno il primo confronto con le creature che il Cavaliere Scarlatto gli manda contro. E qui Nucci ci mostra come il livello della sfida sia ben più alto rispetto al Principe delle Nebbie.
Con grandissima leggerezza, anche grazie a un'efficace running gag, Nucci riesce a portare il lettore fino al climax con cui si chiude il secondo episodio, senza indulgere troppo in ripetizioni tipiche del genere favolistico, ma concentrandosi soprattutto sulle relazioni tra i componenti della Compagnia della Spada, nome che evidentemente viene ripreso da un'analoga compagnia presente ne Il Singore degli Anelli.
Dal canto suo Canfailla, con la perfetta sintesi tra il tratto alla De Vita e quello alla Comicup Studio, risulta sempre di più la scelta migliore, al tempo stesso in continuità e di rottura con la saga originale.
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