La cover story di questo nuovo numero di Topolino è l'ennessima grande prova da sceneggiatore di Vito Stabile che dimostra ancora una volta di essere in grado di scrivere belle storie ogni volta che deve raccontare il personaggio di Paperon de' Paperoni. Con La prova di scozzesità disegnata da un sempre ottimo Libero Ermetti, Stabile riporta Paperone alle sue origini scozzesi, facendolo confrontare con una terra in cui non abita più da diverso tempo. La storia poggia le sue radici nella $aga si Don Rosa e soprattutto nella splendida Una lettera da casa, che aveva stabilito come la custodia del castello dei de' Paperoni era stata presa in carico da Matilda, la sorella di Paperone, che quindi vediamo co-protagonista di una storia italiana.
La storia, in qualche modo, riesce a cogliere perfettamente la divisione di Paperone, emigrato dalla natia Scozia negli Stati Uniti, che è anche la stessa divisione di qualunque altro emigrante che per qualunque motivo deve abbandonare il proprio luogo d'origine. In questo caso questo "dramma" interno viene rappresentato da un Paperone che si innamora nuovamente della sua Scozia, fino a volervi tornare. Ne nasce quindi un interessante confronto tra ciò che aveva e ciò che ha, un confronto che alla fine coinvolge anche la sorella e, ovviamente, i nipoti, che non potevano mancare in questa avventura scozzese.
Con Flashback, l'Operazione Zeus di Marco Gervasio ed Emmanuele Baccinelli giunge al terzo episodio e presenta l'indizio determinante per scoprire l'identità del fantomatico Zeus grazie a un rebus realizzato da Enigm e che, ovviamente, vediamo nel lungo flashback che occupa quasi tutta la storia. L'identità viene poi confermata anche dalla posizione geografica dell'organizzazione guidata da Zeus e dal titolo del prossimo episodio, Nel profondo. Ovviamente verrà rivelata settimana prossima, ma spero di aver capito chi sia: è uno degli avversari più pericolosi di Topolino. Tra l'altro questa intuizione mi fa anche identificare in Setter il misterioso tizio intabarrato che Topolino incrocia nel primo episodio.
Fin qui, quindi, la storia si è rivelata piuttosto interessante, con Gervasio che si è rivelato un abile enigmista. Sarà interessante leggere l'ultimo episodio, che spero possa essere alla fine il primo tassello di un recupero che si attendeva ormai da diverso tempo: quello di un pericolosissimo primate marinaresco!
Il numero si chiude con I pirati dell'Orco, episodio conclusivo della complessa La via della storia di Francesco Artibani e Alessandro Perina abbinata a una serie di interviste agli archeologi italiani che hanno studiato e ricostruito il percorso dell'antiva via Appia. Artibani è riuscito a realizzare una saga appassionante in grado di mescolare le informazioni storiche con l'avventura temporale più classica, aggiornando al tempo stesso alcuni elementi della macchina del tempo. Anche la conclusione, in cui il portentoso dispositivo conclude con una decisa necessità di revisione completa, sembra suggerire che ci potrebbero essere delle novità in arrivo. Al tempo stesso, però, possiamo dire che il doppio intento di intrattenere e informare è stato decisamente centrato!
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