E così era proprio lui a capo della misteriosa organizzazione dell'Operazione Zeus, il pirata Orango! Mai colpo di scena fu più atteso e, ovviamente, scontato, almeno per quei lettori che soo riusciti a capire l'identità del misterioso nemico di Topolino. Marco Gervasio con Nel profondo, come sempre ottimamente disegnata da Emmanuele Baccinelli, oltre al recupero di Orango, riprende sia Musone, almeno nella sua versione standard (ricordo che è stato recuperato in alcuni flashback ne La ciurma del Sole Nero), sia Setter. Inoltre in una scena dopo l'intervento di Paperinik, quando con una mossa a sorpresa Paperinik e Topolino iniziano a creare confusione tra gli uomini di Orango, Paperina utilizza la cipria per impolverare uno di questi sgherri. Devo ammettere che mi stavo per aspettare che il poveraccio sarebbe rimasto paralizzato, ma in ogni caso sto iniziando a sperare che Gervasio recuperi Paperinika e, magari, faccia scoprire a entrambi gli eroi paperopolesi le rispettive identità segrete, creando così una coppia inarrestabile sullo stile di Batman e Catwoman.
Due parole su Orango: fa il suo esordio su Il misterioso "S" flagello dei mari, primo titolo italiano di The Pirate Submarine di Floyd Gottfredson con l'assistenza ai testi di Ted Osborne. Questa prima storia arrivò in Italia per la prima volta sulle pagine del Topolino giornale a partire dal #156 e per un totale di 17 puntate. Successivamente la storia venne riproposta su Topolino ## 123-124 come remake dal titolo de Il flagello dei mari, a quanto pare dal tratto direi realizzata da un autore italiano (forse Bioletto?). Delle apparizioni successive, forse le più rilevanti sono state Il ritorno dell'artiglio magnetico di Guido Martina e Giulio Chierchini su Topolino ## 212-213, Il mistero dei satelliti di Alessandro Sisti e Sergio Asteriti su Topolino #1365 e L'isola dei sogni sfuggenti di Caterina Mognato e, ra gli altri, Cesar Ferioli su Topolino #1406. A parte comparsate in flashback e parodie, ci sono state altre due interessanti apparizioni di Orango: la prima in una storia della serie della macchina del tempo, L'incredibile avventura di Giorgio Pezzin e Giampiero Ubezio su Topolino #1716 e nella saga Raceworld di Roberto Gagnor e Claudio Sciarrone pubblicata in cinque parti a partire da Topolino #3042.
Anche nella seconda storia, Il questionabile Que, esordio da autore completo di Andrea Malgeri, ci sono alcuni riferimenti a storie del passato, in particolare a Le GM e i microcanotti, storia scritta da Carl Barks in cui Tony Strobl ha ritratto per sbaglio quattro nipotini. Non è stato l'unico a farlo, ma è proprio dalla vignetta incriminata di quella storia, pubblicata sul Topolino #1415, che Malgeri ha tratto ispirazione per la sua storia. In questo caso a fare tutto è Newton Pitagorico, che nell'album delle GM si imbatte in una foto che ritrae proprio i quattro paperotti. In questo caso Malgeri giustifica la cosa con l'esistenza di altri sosia, pur se non perfetti, di Qui, Quo, Qua. Newton, però, potete immaginare inizia a fare di tutto per portare nel nostro universo il quarto nipotino, Que. E la cosa interessante è che su Topolino #1899 Nino Russo, supportato da non meglio identificati disegnatori del Comicup Studio proprio con Il quarto nipotino porta in scena l'idea, solo che in questo caso sono i nipotini a interpretarlo a turno per rendere pan per focaccia allo zio Paperino che ha inventato questo Que per provare a responsabilizzarli un po'!
Il numero si chiude con Il primo volo non si scorda mai, primo episodio di una nuova serie, I pionieri del volo. La storia, di Sergio cabella e Fabrizio Petrossi, vede Topolino e Orazio interpretare due intraprendenti progettisti e costruttori di macchine volanti nella Milano del 1906. I due presentano la loro opera all'esposizione universale di quell'anno, partecipando a un concorso di macchine voltanti nella categoria di velivoli senza motore. Al di là dei dettagli della storia, quest'ultima cattura proprio il senso pionieristico che pervadeva gli inventori all'epoca, in particolare subito dopo l'invenzione dei fratelli Wright del primo velivolo a motore nel 1903.
Chiudo l'articolo chiedendo scusa per essere arrivato così in ritardo con la recensione, visto che giusto oggi ho preso in mano il nuovo numero di Topolino. Conto di scrivere un più preciso e circostanziato em>post di scuse, visto che non è l'unico contenuto in ritardo nell'ultimo periodo.
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