Ovviamente il primo mondo fantastico è quello di Ducktopia, con la seconda stagione che va a concludersi con L'ultimo portale di Francesco Artibani, Licia Troisi e Francesco D'Ippolito. La storia si conclude, come giusto che sia, con la consapevolezza da parte di tutti dei propri errori. E' un messaggio importante vista l'aria che tira in questo periodo, che viene ulteriormente enfatizzato dalla collaborazione finale con cui si cerca di riportare tutto alla normalità. Se poi a queste aggiungiamo anche le implicazioni ecologiche, ecco che la storia si congeda dal lettore con decisamente molti spunti interessanti, incluso il tema dell'eroismo e del sacrificio con cui si conclude questa seconda stagione. Il finale, tra l'altro, molto più della prima stagione, da appuntamento al lettore verso una terza stagione.
Un altro mondo fantastico è poi quello un po' supereroistico, un po' parodia di quello disneyano di Super Catburg de I sensazionali ingressi dimensionali, storia di produzione egmontiana di Maya Astrup e Giorgio Cavazzano. In questo caso Paperino e nipoti si ritrovano in un mondo parallelo, quello dove vivono i personaggi dei loro fumetti supereroistici preferiti: in pratica la Astrup prende in prestito la medesima idea alla base della silver age, in cui, per esempio, il primo Flash era un personaggio protagonista dei fumetti che leggeva il secondo Flash! Bella, poi, la citazione alla saga scarpiana del Mitico ticket, che in ogni caso mostra come l'opera di Romano Scarpa sia presa in gran considerazione anche in questa tradizione fumettistica.
Chiudo la recensione con Il mistero del Topoldo, una divertente caccia al tesoro tra i monnumenti di Brescia portata avanti da Minni e Pippo in una storia molto ben disegnata da Davide Cesarello, ma anche molto ben sceneggiata da Marco nucci, che in questo caso si riscatta decisamente rispetto alla non eccelsa seconda nuova saga de La spada di ghiaccio. Con un finale che presenta una evidente citazione cinematografica, Nucci rende omaggio alla leonessa d'Italia e soprattutto al pittore bresciano Giovanni Gerolamo Savoldo e al suo quadro del Flautista. Ovviamente la storia viene accompagnata, qualche pagina più in là, da un'ottimo articolo che permette di ripercorrere, con le foto reali, le tappe dell'avventura di Minni e Pippo.
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