A voler essere pignoli, avrei voluto parlarvi di un altro piccolo evento cui sono stato spettatore, domenica, prima di scrivervi le classiche "due righe" su quello di ieri sera, ma visto che conosco chi lo ha organizzato, penso che non sia un grosso problema se parto da lì. E questo lì è la premiazione del concorso per la scrittura di un atto unico teatrale a tema ambientale che è stato bandito lo scorso anno dal Circolo Legambiente Zanna Bianca in collaborazione con il Teatro PACTA. La serata del 19 era quella conclusiva, con la premiazione e la lettura scenica del testo vincitore e dei due testi classificati al secondo posto e rientrava all'interno del programma di Scienza in scena, una rassegna o mini-festival in cui vengono portati in scena spettacoli teatrali a tema scientifico.
Ero presente perché, nonostante non sia membro del Circolo, faccio parte del gruppo di lettura, come mi pare vi ho anche scritto tempo fa, invitato a parteciparvi grazie a Roberto Rizzo, che è stato il vero motore dell'iniziativa, curando i rapporti con il teatro e con la giuria che ha selezionato le tre opere lette sul palco in maniera impeccabile da Maria Eugenia D'Aquino.
La serata, che a un certo punto ha anche visto l'intervento di un rappresentante di Italia Solare, ha visto la lettura di due testi dedicati ad Alexander Langer, fondatore dei verdi, e un testo dedicato agli incendi che hanno tormentato la Sicilia nel 2023. In particolare a vincere è stato un dialogo dedicato proprio a Langer, impostato come l'intervista di una giovane studentessa appassionata ambientalista e futura giornalista. Il secondo testo dedicato al fondatore dei Verdi era, invece, un monologo dello stesso Langer. Infine il testo dedicato agli incendi (a mio modesto parere il migliore dei tre) un dialogo tra una donna che cerca di convincere un suo amico a lasciare il suo appartamento prima che il fuoco raggiunga il palazzo.
Al di là dei possibili pareri sui tre testi (era obiettivamente difficile portare la tematica ambientalista a teatro), la serata ha avuto un elemento interessante nel dialogo col pubblico, in cui la D'Aquino chiedeva a chi aveva ascoltato la lettura di dare un parere sulle opere stesse (una specie di Amici a teatro), e una mancanza, quella di una discussione sui temi ambientali intorno cui vertevano gli atti unici, che è stata indubbiamente sacrificata per la versione più "televisiva" della serata stessa (quella alla Amici per intenderci).
Forse, per una futura seconda edizione, andrebbe organizzata meglio la serata di premiazione, già a partire dall'orario di inizio (le 18:30 non è esattamente comodissimo, considerando anche la location), mentre si potrebbe mantenere quel dialogo col pubblico, ma in questo caso spostarlo verso il cuore di un concorso come questo, l'ambiente, e non sul teatro, che non doveva essere il protagonista, ma il megafono di un discorso più ampio.
Nessun commento:
Posta un commento