Ancora oggi noto come il padre della bomba a idrogeno, Teller, nato il 15 gennaio del 1908 a Budapest, all'epoca ancora parte dell'impero austro-ungarico, si era trasferito negli Stati Uniti nel 1935 su invito di George Gamow, con il quale collaborò fino al 1941 presso la George Washington University. E a partire dall'anno successivo venne coinvolto nel Progetto Manhattan proprio da Robert Oppenheimer. Grazie alle ottime condizioni che quest'ultimo era riuscito a spuntare al governo, insieme a Edward entrò nel Progetto anche la moglie Augusta "Mici" Teller.
Calcolare!
Auguszta Mária Harkányi, nata il 30 aprile del 1909 da due genitori giudei convertiti al cristianesimo. Il padre, Ede Harkányi, un influente socialdemocratico ungherese, morì poco prima della prima guerra mondiale. La madre, Gabriella Weiser, si risposò alcuni anni più tardi col pediatra Aladar Schütz, che diede a lei e al fratello Ede, detto "Suki", il suo cognome. Non sappiamo quale fu il rapporto con i fratellastri Steven and Gávor, ma sappiamo per certo che colpì sin da subito il buon Edward, amico di Ede. Il fisico nucleare, infatti, nella sua biografia descrive la moglie come una donna indipendente e dallo spirito libero: d'altra parte ci vollero dieci anni prima del matrimonio.A presentarli era stato proprio il fratello di Augusta, nel 1924, e solo il 24 febbraio del 1934 i due finalmente si sposarono, o forse finalmente Edward riuscì a tenere ferma "Mici" per abbastanza tempo per chiderle di sposarlo! D'altra parte Augusta, dopo aver ottenuto il diploma per insegnare nel 1931 presso l'università di Budapest, dove aveva studiato matematica, aveva passato i due anni successivi a Pittsburgh, nella locale università.
Ovviamente Augusta seguì Edward negli Stati Uniti, dove i due sarebbero diventati cittadini statunitensi il 6 marzo del 1941, giusto in tempo per la chiamata di Oppenheimer. "Mici", però, raggiunse il marito solo un anno dopo, nell'aprile del 1943. Qui, insieme alle mogli di altri degli scienziati lì riuniti, iniziò a lavorare part-time nel dipartimento di calcolo (all'epoca con il termine computer si indicavano le persone, perlopiù donne, che erano preposte a eseguire i calcoli numerici) sotto la guida di Donald Flanders, a sua volta facente parte del gruppo guidato da Hans Bethe.
Nel frattempo, nel 1944, il fratello di Augusta, "Suki", venne ucciso nel campo di concentramento di Mauthausen: una notizia terribile che le lasciò un segno indelebile. Sul finire degli anni Quaranta i Teller vennero spostati da Los Alamos nell'area di Chicago, dove lavorarono presso l'Argonne National Laboratory: fu qui che "Mici" iniziò a lavorare su una primo prototipo dei computer, quelli propriamente detti.
All'inizio dei Cinquanta i Teller vennero richiamati a Los Alamos, dove insieme con Nick Metropolis, Marshall Rosenbluth e la moglie Ariana Rosenbluth, svilupparono quello che è oggi noto come il metodo Montecarlo, utilizzato per sviluppare simulazioni statistiche. Come ricorda Edward, il programma per computer che alla fine avevano sviluppato utilizzava una applicazione ripetitiva della selezione probabilistica per descrivere un semplice modello bidimensionale di un liquido. D'altra parte una delle equazioni analitiche ancora irrisolte è proprio l'equazione (o per meglio dire "equazioni") di Navier-Stokes, per cui un sistema fluidodinamico era un ottimo punto di partenza per sviluppare e testare un metodo che, in effetti, era stato ideato proprio a Los Alamos da Stanislaw Ulam e von Neumann. Alla fine del loro lavoro, il gruppo pubblicò l'articolo Equation of State Calculations by Fast Computing Machines.
Alla fine degli anni Cinquanta i Teller ritornarono i California, dove trascorsero il resto della loro vita. Qui Augusta diede il via al Bay Area Pilot Project, un programma di borse di studio per studenti delle scuole superiori che intendevano proseguire gli studi universitari nel campo della matematica e della scienza in generale.
Augusta Teller su: en.wiki | Atomic Heritage Foundation
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