Prosegue Mirror Christmas, iniziata sul numero scorso. Nella storia principale, Il segreto del pianeta inosservabile, Marco Nucci, sempre coadiuvato ai disegni da Giuseppe Facciotto, svela ufficialmente questo segreto, neanche troppo nascosto, e soprattutto mette Topolino nella situazione di doversi confrontare con il suo più grande nemico, in una storia che in un certo senso è una variazione su un tema abbastanza caro a Nucci stesso.
Mentre questo episodio ha un che di claustrofobico, l'azione conclusiva, quella più drammatica, è rinviata al #3605 con la conclusione della storia principale e quindi di tutto il progetto. Ci si potrebbe chiedere se Nucci tirerà fuori un qualche escamotage per non far scomparire gli abitanti di Claus-24 e le loro storie, ma alla fine questo ha ben poca importanza rispetto al messaggio abbastanza esplicito presente in questo secondo episodio. La storia, infatti, ruota soprattutto intorno al confronto tra Topolino, Enigm e gli astronauti che li accompagnano con gli abitanti di Claus-24, che ricordo è la denominazione terrestre del pianeta.
E' evidente come Nucci voglia far riflettere il lettore su un concetto molto semplice: è facile diventare "alieni", "altri", ed essere messi sotto accusa solo per questo. Inoltre, poiché Claus-24 è, in un certo senso, uno specchio della Terra, è evidente anche un secondo messaggio: non ci sono poi così tante differenze con i cosiddetti "alieni", "altri". E non è un caso se alla fine della storia queste diffidenze vengono superate.
Il sommario è quindi completato da altri tre what if...? ambientati su Claus-24. La fortuna è cieca mette al centro Gastonik, identità supereroica di Gastone, che in questo caso ha come supporto tecnologico Spennacchiotto, che si inverte i ruoli con Archimede. A realizzare questa variazione piuttosto interessante su Paperinik è, ovviamente, Marco Gervasio, che in un certo senso libero dai limiti auto-imposti con Paperinik alla fine realizza una delle sue storie migliori di genere supereroistico, ricca di citazioni, iniziando dall'ambientazione iniziale all'interno di un luna park abbandonato. Come Killong Joke, per esempio!
Ad affiancare Gervasio troviamo, ai disegni, un Andrea Maccarini dal tratto intiniano impegnato anche nella storia successiva, La laurea sotto l'albero, scritta da Andrea Malgeri. In questo caso il ribaltamento dei protagonisti è quasi completo: da un lato abbiamo un Pico de Paperis che prova a laurearsi senza alcun successo, dall'altro un Paperoga che, invece, fa collezione di lauree. L'elemento più interessante, proprio come nella storia di Gervasio, è quello dell'approfondimento dei personaggi e del gioco di partenza su quali aspetti dei caratteri originali mantenere in queste nuove versioni fittizie dei personaggi disneyani.
La storia forse più interessante di questo trittico, sebbene il finale sia stato rovinato dalla vignetta utilizzata per promuovere l'intero progetto di Mirror Christmas, è La moneta della discordia di Bruno Enna per i disegni di Mattia Surroz. In questo caso la protagonista principale è Amelia, che non è più una strega, ma un'imprenditrice di successo, un po' misogina. A darle una scossa ci pensa il team di Paperone, composto da Brigitta e dai Bassotti, in una versione riveduta e corretta del Canto di Natale: lo spunto iniziale, infatti, è proprio quello del racconto di Charles Dickens, da cui, però, Enna si discosta abbastanza in fretta per costruire una vicenda più intricata, ma non per questo meno intimista, almeno dal punto di vista di Amelia.
Considerazioine in chiusura: il Paperone di questa storia risulta decisamente più realistico di quello delle storie regolari.
Nessun commento:
Posta un commento