Tutto inizia all'incirca una decina di anni fa, con Giovanni Guido. Ero il suo supplente e l'avevo conosciuto perché era passato da scuola, uno dei pochi (direi l'unico) che aveva voluto conoscermi di persona. All'epoca già bazzicavo, in maniera piuttosto gratuita, intorno all'Osservatorio Astronomico di Brera, e diciamo che questo dettaglio fu quello che diede a Giovanni l'occasione per farmi una proposta particolare. Aveva, infatti, sviluppato un particolare modello per descrivere le particelle e le interazioni tra esse.
Semplificando la faccenda il più possibile, il modello di Giovanni suppone la presenza di piccoli oscillatori quantistici connessi uno con l'altro da linee che corrono lungo il reticolo dello spaziotempo. Queste linee formano delle figure geometriche, dei triangoli aurei per la precisione, che costituiscono la struttura geometrica delle particelle, sia di quelle elementari sia di quelle composte. Non ho mai avuto l'opportunità di lavorare attivamente a questo modello, anche se mi sarebbe piaciuto, e per molti motivi: un po' gli impegni scolastici, quegli stessi che hanno portato Giovanni a pubblicare i suoi risultati molto tardi rispetto allo sviluppo originale delle sue idee, e successivamente i sempre maggiori impegni nella didattica e divulgazione INAF (EduINAF in primis).
Nonostante ciò, abbiamo usato quella visione per descrivere un universo in qualche modo ciclico in due articoli: The Universe at Lattice-Fields e Variational Principle in an Expanding Universe.
Poi, a un certo punto, dopo l'uscita di questi due articoli, discutendo di cosa fare in seguito insieme, un paio di anni fa gli proposi di sviluppare una formulazione didattica del modello geometrico delle particelle, una formulazione che poteva essere utilizzata nelle scuole e, perché no, nelle università. Il mio contributo a questa idea, purtroppo, è stato minimale, qualche suggerimento qua e là e un paio di letture scarse, ma comunque sono alla fine co-autore di un trittico di articoli che hanno ricevuto anche delle revisioni che mi hanno reso fiero di aver contribuito, anche solo per così poco, allo sviluppo di questo progetto. A titolo di esempio vi lascio questa qui sotto:
The Authors propose a didactic model representative of the particles described of the Standard Model. In this approach, particles result to be geometric forms corresponding to geometric structures of coupled quantum oscillators. An in-depth phenomenology of particles surfaces and this seems fully compatible with that of the Standard Model. Consequently, it is possible to calculate the mass of Higgs's Boson and the mass of the pair "muon and muonic neutrino" in "geometrical" sense. Via this geometric approach, it seems also possible to solve crucial aspects of the Standard Model. as the neutrinos’ oscillations and the intrinsic chirality of the neutrino and antineutrino. The paper is very interesting and deserves immediate publication in JHEPGC.Non considero concluso il lavoro su questo modello, in particolare su questa formulazione: non so ancora il domani cosa porterà, se altri articoli in questa direzione o in altre ancora. Per intanto vi lascio i link qui sotto, se avete voglia di darci un'occhiata.
E ovviamente buona fine e buon inizio d'anno!
The Geometric Model of Particles: An Original Didactic about Standard Model -> The Quarks | Nucleons and K-Mesons | Leptons and Bosons
Nessun commento:
Posta un commento