42 è la risposta fondamentale alla domanda fondamentale. Il problema è che la domanda è andata perduta e va dunque ritrovata. Su questo caposaldo umoristico si fonda Guida galattica per autostoppisti di Douglas Adams, diventato un mantra, più che un meme, per tutti gli appassionati di questa saga. Grande protagonista di questa ricerca fondamentale è Pensiero Profondo, il computer preposto a trovare la risposta. Ma, appunto, non la domanda.
Allo stesso modo il nuovo volume di Paolo Caressa è dedicato al rapporto tra la matematica e il computer e chissà, magari la scelta di far uscire proprio questo titolo come 42.ma uscita della collana è proprio ispirato a questo legame con il 42. A usare questo legame pop, però, non è Caressa nel suo testo, ma il buon Maurizio Codogno, che nei giochi matematici prosegue con quanto iniziato sul volume precedente, ovvero la spannometria. Veniamo, però, al testo principale di Caressa.
Il suo volume precedente, ufficialmente dedicato alla filosofia, è da considerarsi una specie di introduzione al volume di cui sto scrivendo queste righe, probabilmente uno dei più efficaci di Caressa stesso, ma anche di tutta la collana. Dopo la più che scontata introduzione con un breve ripasso dei concetti di base della logica, trattata dallo stesso Caressa sul secondo volume, si approfondisce il passaggio dalla logica e algebra bolleane alla progettazione dell'hardware, ovvero delle "porte", che servono per costruire i computer e permettere loro di eseguire i loro calcoli. Un altro tema che viene ben raccontato è quello del "dialogo" tra operatore e computer. Caressa, infatti, riesce a fornire una chiara distinzione tra il codice che viene utilizzato dal computer per eseguire le operazioni, quello che il mio professore di matematica del liceo chiamava "linguaggio macchina", e il linguaggio di programmazione, fornendo anche una definizione operativa di linguaggio, che, anche se non è scritto nel testo, è da considerarsi fondamentale nelle ricerche sui bot conversazionali.
L'ottimo testo di Caressa viene completato oltre che dai già citati giochi, anche dalla bioghrafia di Jean-Baptiste-Joseph Fourier, quello dell'analisi di Fourier, redatta da Veronica Giuffré, che continua a inserire elementi pop nei suoi testi che, devo dire, gradisco e non poco e arricchiscono un racconto decisamente spigliato e interessante.
Con questa recensione mi sono di fatto allineato alle uscite regolari della collana, per cui, salvo a causa di ritardi nell'arrivo del volume nella mia edicola di fiducia, dovrei pubblicare da adesso in poi una recensione a settimana dedicata alla collana stessa. Ovviamente fino alla sua conclusione. Che arriverà, prima o poi.
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